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Fare Lezione con il nuovo maestro era diventante ma era davvero dura
A fine lezione Tutti uscirono dalla sala e rimasi da sola con il maestro
- sei molto brava in quello che fai!- mi disse
-grazie!- continuai a togliermi le scarpette
- io vado ho lezione con i miei ragazzi!- dissi io
- sei anche un insegnante?- disse
- in realtà ho solo un gruppo di ragazzi che seguo!- gli spiegai
- se non ti dispiace vengo a vedere!-si auto invitò
- cami sono pronto!- entrò matt in sala
- andiamo!- dicemmo ignorando completamente il mio maestro

Trovai già tutti i ragazzi nella sala 8 compreso kikko che faceva ancora parte del mio corso.

- buongiorno ragazzi!- li salutai
Avevano già sistemato la sbarra
- allora ragazzi quinta posizione di piedi e tandieu avanti picchè picchè pliè, tandieu seconda e picchè picchè e pliè, in tutte le posizioni, chiudete retirè e giro in andedan e affondo- spiegai L esercizio ed in quel momento entrò il mio maestro
- e 5..6...7 e via !-
Matt fece partite la musica e i ragazzi iniziarono ad eseguire l'esercizio.

A fine lezione rimanemmo solo io e kikko in sala
- sta sera che faremo?- disse facendo un po' di allungamenti
- andiamo a ballare in una discoteca? E il nostro 18esimo compleanno cazzo kikko e siamo chiusi qui dentro a parlare andiamo a prepararci
Vai a casa e vestiti e dopo vieni a casa mia- gli ordinai
Così uscimmo correndo dalla sala

Andai a sbattere contro qualcuno e senza neanche alzare gli occhi
- scusami non volevo!- dissi proseguendo la mia corsa
- tranquilla camilla!- sentii in lontananza

In pochi minuti ero in macchina pronta ad andare a casa.
Appena arrivai a casa seduto sul gradino della scala vidi mio fratello, abbronzato più che mai è bello come un raggio di sole
- DIEGO!- gli corsi incontro
- camiiii!- mi prese in braccio
Era ormai da giugno che non lo vedevo
- buon 18esimo compleanno sorella!- disse lui stringendomi in un forte abbraccio.

Ormai era sera e tutti erano andati a cambiarsi per festeggiare il nostro compleanno
- cosa mi metto?- domandai a Faith seduta sullo sgabello nella cabina armadio
- questo... non L hai mai messo!- disse prendendo un vestito corto di tulle con lo scollo a V rosa cipria
-è perfetto!- dissi vedendolo
(La foto del vestito la trovate sopra al capitolo)

Erano le 21 ed ero pronta
- andiamo che ci aspettano tutti giù!- disse Diego entrando in camera mia
- wow cami sei uno spettacolo!- mi disse
- ma il vestito è troppo corto!-

Andammo tutti nelle macchine e dopo circa 30 minuti arrivammo in questa discoteca enorme sulla spiaggia, era davvero immensa.
- prego signorina!- mi perquisirono
- potete entrare!- disse il Pr
La musica era fortissima e c'erano tantissimi ragazzi e ragazze
- buon compleanno ai gemelli!- urlò Faith.

Andammo a ballare e a divertirci, quando girandomi vidi un ragazzo vestito di nero con un cappuccio che mi fissava, non gli diedi molto peso così continuai a ballare quando Sentii delle mani sfiorarmi i fianchi, mi girai pensando fosse mio fratello
- nate..-
Mi pietrificai vedendo il cugino di Alessandro
- ciao cucciola!- disse stringendomi
- buon compleanno! Dov'è mio cugino Alessandro??- mi domandò con presunzione
- ci siamo lasciati da tempo ormai!- dissi io cercando di staccarmi
- non fare forza perché questa volta non ti lascio!- disse
- lasciami o ..-
- o cosa non c'è più mio cugino a salvarti cara camilla!- disse
- per favore lasciami, oggi è il mio compleanno non rovinare tutto nate!- dissi
- voglio farti anche io un regalo!- disse lui
Mi tirò per un braccio  lontano dalla folla e continuava a ripetermi che se solo avessi urlato sarebbe stato peggio.
Mi portò dietro le cabine, avevo seriamente paura.
- non aver paura vedrai che dopo piacerà anche a te!- disse mantenendomi le mani e iniziando a baciarmi il collo quando mise una mano nel mio reggiseno e mi strinse un seno così forte che mi fece male
- smettila nate!- continuavo a ripetere ma a quanto pare più parlavo e lui più insisteva.
Continuava a toccarmi la coscia da sotto il vestito quando si slacciò la cintura dei jeans
- nate no!- continuavo a fare forza per spingerlo via ma non succedeva niente, ormai le lacrime avevano rigato il mio volto.
- abbiamo appena iniziato!- disse infilando due dita nella mia intimità... in quel momento mi sentii violentata della mia privacy,della mia femminilità.
Non avevo più voce solo lacrime sentivo sempre di più quelle due dita che entravano ed uscivano facevano un male indescrivibile, era senza freni e pensava che fossi una bambola gonfiabile, sentii la sua erezione premere contro di me più e più volte non vedevo l'ora che questo incubo finisse. Per un momento chiusi gli occhi e quando li riaprii mi sentii finalmente vuota da quel peso.
Vidi che c'era quel ragazzo incappucciato, era tutto vestito di nero e aveva anche una bandana che gli copriva il volto lasciando scoperti solo gli occhi ma che erano coperti dal cappuccio che cadeva su di essi.
Quel ragazzo non sbraitava ne urlava ma vedevo che picchiava nate con una rabbia incredibile, non smetteva di riempirlo di calci nello stomaco e sul volto, quando nate iniziò a tossire sangue, avevo paura, mi accasciai a terra sulla sabbia con il ventre dolorante e il vestito a pezzi.
Il ragazzo non si fermava ma quando vide un ombra venire verso di noi, senza dire nulla, mi prese in braccio e in quel momento mi lasciai andare
-  chi sei ?- riuscii a domandargli prima di chiudere gli occhi.
—-
Mi svegliai in questo monolocale abbandonato, ero sdraiata su un materasso con una coperta che mi copriva, davanti a me c'era una finestra le rifletteva tutta la luce della luna
- dove sono?- mi alzai
In quel momento sentii la porta aprirsi, mi rannicchiai di nuovo sul letto
- tranquilla!- disse il mio salvatore, aveva una voce metallica e mi accorsi che vicino la bandana che gli copriva il volto aveva un modificatore di voce
- è tutto finito camilla!- disse
- chi sei? Che vuoi da me?- dissi io spaventata, ma non mi rispose.
Prese una maglietta che era appoggiata sulla sedia e me la porse senza dire nulla, così la presi e la indossai.
- i miei fratelli,i miei amici saranno preoccupati!- dissi io cercando il mio telefono.
Lui lo prese e me lo porse.
Aprendo i messaggi vidi che avevo scritto che ero andata a fare un giro, ma avrei giurato di non aver scritto nulla io.
- sei stato tu?- dissi
Lui annuii
- perché sono qui?- domandai
- voglio che tu stia bene!- disse uscendo dalla stanza
- non lasciarmi sola!- urlai quando chiuse la porta.
Mi affacciai alla finestra, mi toccai il basso ventre che mi faceva male, solo il pensiero che quell'essere mi abbia sfiorato mi sentivo una cosa premere sul petto.
Mi avvicinai alla porta e inizia a sbattere i pugni contro
- voglio parlare con te!- continuavo ad urlare, così il ragazzo entrò.
- siediti!- gli dissi sedendomi sul materasso e così fece si sedette difronte a me
- perché mi hai aiutata?- gli presi la mano,ma lui la tirò via subito
- scusami non volevo!- dissi
- perché eri in difficoltà!- disse
Senza dire niente mi avvicinai a lui e gli presi la mano
- dimmi chi sei !- dissi io sfiorando il suo braccio, era in silenzio,riuscii ad afferrare il bordo del cappuccio
- fermati!- mi ordinò
Ma io non lasciai il cappuccio
- ti ho detto fermati!- disse con una voce flebile
Gli sfilai il cappuccio, aveva capelli lisci tirati indietro dal gel e occhi neri come la pece
- chi sei!- spalancai gli occhi appena lo vidi
In cuor mio speravo con tutta me stessa che fosse lui...
si alzò velocemente il cappello.
Mi allontanai subito
- chi ti aspettavi che fossi?- mi disse.
Dovevo sapere chi fosse
- nessuno!- dissi
Il ragazzo si aggiustò il cappello e in quel momento la manica si abbassò leggermente, ma il giusto per farmi intravedere le due iniziali che c'erano sul polso.
Non dissi niente e neanche lui... così si alzò e uscì.
Mi buttai sul materasso, volevo solo tornare a casa, avrei voluto passare il mio compleanno in un altro modo sicuramente.

Passarono ore e ormai era notte inoltrata quando sentii la porta aprirsi
- vieni andiamo a casa!- disse
Mi avvicinai e mi fermai davanti a lui
- chi sei!- dissi ancora, volevo che me lo confessasse
- dimmi chi sei!- insistetti
- sai già chi sono camilla!- disse lui
In quel momento mi allontanai da lui
-la tua voce....- dissi con le lacrime agli occhi
- ti ho sentito!- dissi
- lo so che mi hai sentito!- si tolse il cappuccio... aveva spento il modificatore vocale.
Si tolse la felpa e rimase solo con una maglia nera a mezze maniche che faceva vedere tutti quei tatuaggi che conoscevo a memoria
- stai lontano da me!- dissi con le lacrime agli occhi
- sono io!- disse togliendosi la bandana dal volto e avvicinandosi a me
- stai lontano!- gli urlai contro
- per mesi ti ho cercato...pensavo di essere pazza quando ti vedevo sul lungomare, tra la folla... non hai idea di quante sere ho pianto pensando che per due settimane sei stato a un passo da me e non me L hai detto... non hai idea di quante volte ho pensato che stessi diventando pazza- gli urlai contro
Vidi che voleva rispondermi
- e non dire che L hai fatto per il mio bene! Perché se solo avessi pensato solo una volta a me forse le cose sarebbero diverse !- non smettevo  di piangere, lo vedevo lì fermo...immobile senza dire o fare niente
Lo sentii addosso, dopo mesi mi sentii al sicuro
- mi manchi piccola!- disse lui
- perché L hai fatto?- non smettevo di piangere
- per favore non piangere!-
- per tutta la notte ho desiderato che sotto questo cappello ci fossi tu e quando ho visto i tuoi capelli lisci e gli occhi marroni, mi sono sentita venir  meno!- dissi tra un singhiozzo e l'altro
-e tutto finito piccola mia, quel verme non ti toccherà più!- disse stringendomi a se
- torna...torna da me!- dissi guardandolo negli occhi
- ogni minuto che passo in questa città è pericoloso per me... non sono più al sicuro!- disse 
- baciami!- lo guardai
E finalmente dopo mesi ebbi di nuovo le sue labbra sulle mie, finalmente mi sentii di nuovo felice.
Intensificai il bacio quando lui mi fece avvolgere le mie gambe intorno alla sua schiena
- mi manchi piccola!- non smetteva di ripetermelo
- scappiamo!- dissi
- NO!- si staccò da me
- con me sei in pericolo!- disse
- non è vero con te è l'unico posto dove mi sento sicura!- mi avvicinai di nuovo a lui
- non possiamo più piccola! Devi andare ora!- mi disse
- ti accompagno!-
- ma ti devo bendare non puoi vedere dove siamo!- mi bendò

Mi fece salire in auto e dopo circa 10 minuti
- ora puoi toglierti la benda- mi disse
Lui era di nuovo tutto incappucciato e imbavagliato.
Ero preoccupata e lui se ne accorse, mi appoggiò la sua mano sulla mia coscia
- ricordati! In qualunque momento e ovunque tu sarai io sarò lì con te!- mi disse prima di fermare la macchina ad inizio strada di casa  mia
-ti amo!- disse alzandosi la benda e dandomi un bacio
- ti amo anche io!- dissi
- nessuno dovrà sapere di me! O sarò in pericolo!- mi raccomandò
- sarai il mio piccolo grande segreto!-dissi io stringendogli la mano
-ci rivedremo un giorno piccola mia! Ma ora scendi e Corri a casa!- disse
E così feci
- ti amo !- gli sussurrai;prima di scendere feci cadere la mia collana con il mio nome sul sedile della sua macchina
Lo vidi allontanarsi e quella sensazione di vuoto si fece di nuovo spazio dentro di me.
- così sarò sempre con te!- dissi toccandomi in petto

—-
CORRETTO
Con questo capitolo mi sono superata HAHAHAH
Buonasera amori miei
Come state ? Tutto bene ? Io abbastanza bene
La scuola mi stressa in questo periodo
Sono riuscita a scrivere un capitolo che a me piace tantissimo
Spero che piaccia anche a voi

Lasciate un commento per favore vorrei sapere cosa ne pensate

E se il capitolo vi è piaciuto lasciate anche una stellina

Xoxo Silvia❤️

BOXE or DANCEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora