Long for me tonight

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«Come crede che potremo battere la squadra di domani se siamo già esausti?!» esclamò esasperato.

«Quanto male sono messi?» chiese Jackson; l'istinto da capitano si faceva sentire.

«Sono accasciati sulle sedie e sembra non abbiamo nemmeno la forza di alzare una forchetta»

«Non preoccuparti, sistemeremo questa cosa. Vedrai che appena servono la cena si rianimano» lo rassicurò il biondo annusando l'aria mentre si dirigevano alla sala da pranzo.

Liam non sembrava convinto ma seguì il gruppetto, che venne accolto dal coach in modo molto caloroso.

«Dove diavolo siete stati?! Cos'è quell'abbronzatura? E tutto il sale che avete addosso?!»

«In spiaggia, ma avremmo fatto meglio a restare qui e ad impedirle di demolire la squadra» gli rispose Scott sbirciando da sopra la spalla dell'uomo e guardando le scena che si presentava ai loro occhi; era esattamente come l'aveva descritta Liam. Non c'era un slo componente della squadra in piedi, perfino le riserve erano esauste.

«Stai criticando il mio operato McCall?!» sibilò l'uomo accigliato.

«Stiamo constatando i fatti» borbottò Stiles passandosi la mano tra i capelli; ci sarebbe voluto un miracolo per farli riprendere.

Il coach aveva già aperto bocca per ribattere, ma furono salvati dall'arrivo dei piatti. Subito l'aria si riempì di un profumo che fece venire a tutti l'acquolina in bocca: era salato e dolce insieme, facendo immaginare loro un sugo saporito ma non pesante e qualcosa di morbido sotto i denti. Tutti quanti corsero ad assicurarsi un posto a tavola, rianimati come aveva previsto Jackson.
Il branco si sedette col prof, senza badare a chi avevano accanto, interessati solo ai camerieri che si muovevano per la sala. Le prime a vedere di che si trattasse furono Cora e Malia nel loro tavolo, ma la loro reazione al piatto fu opposta.

«Carne!»
«Carne...»

Davanti a loro venne posato un vassoio di roast beef un po' troppo cotto e patate dall'aspetto surgelato annegate nel sugo della carne. La coyote si servì e prese a mangiare di gusto, mentre la sorella di Derek crollò le spalle e si abbandonò contro lo schienale.
Stavano ancora finendo la carne quando i mannari sentirono il profumo di pizza. Tutte le loro teste si voltarono verso la cucina con un sorriso felice, soprattutto Cora che ancora sperava di non dover uscire dopo per mangiare.

«Sei sicura di non ver mangiare almeno le patate?» chiese di punto in bianco Jackson, rivolgendosi alla castana.

Era seduto alla sua destra e aveva il cucchiaio del vassoio pieno con le ultime che restavano. Lei scosse la testa e Jackson provò ad insistere ancora un po', ma alla fine fece spallucce e le mise nel proprio piatto.
Stiles e Lydia si scambiarono un occhiata senza nemmeno sapere cosa pensare: erano entrambi coscienti che il ragazzo si stava sforzando da tutto il giorno di farsi accettare e in minima parte perdonare, ma nulla sembrava andare a buon fine e a loro dispiaceva.

Arrivò la pizza, palesemente surgelata, e guarnita con salame piccante. A quella vista Cora crollò le spalle sconfortata lasciandosi scappare uno sbuffo esasperato.

«Se mangio il salame?» propose di nuovo il biondo, cercando di aiutarla.

«Il sapore resta» rispose lei con una smorfia rivolta al cibo.

Jackson fece anche lui una smorfia a quell' affermazione e si servì di una fetta mentre la ragazza restava a contemplare mesta quella cena che non riusciva a mangiare. Isaac intanto si era alzato da tavola senza che nessuno gli prestasse particolare attenzione.

Stiles era impegnato ad osservare i due con la testa poggiata sulla mano e l'altro braccio abbandonato sulla gamba, stringendo una fetta di pizza nella destra. Si stava chiedendo come poterli aiutare ma si riscosse quando sentì un respiro caldo contro il ginocchio.
Svelto abbassò gli occhi, scoprendo il muso di Derek fin troppo vicino alla sua fetta.
Era già pronto a mangiarla, con gli occhi luminosi e forse un po' di bava agli angoli della bocca.

THE LEGACY OF THE NEMETON || Teen WolfWhere stories live. Discover now