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Noi Clifford, nonostante siano le sette di sera, continuiamo ad urlare come i matti, in modo da "allietare" anche oggi il vicinato con le nostre urla.
«Mocciosa, porca Umbridge, è la quarta volta che metto a posto il divano, non lanciarti di nuovo sopra!» sbuffa mio fratello.
«Ho un anno in meno a te!» rispondo io guardandolo male.
Michael Gordon Clifford il ragazzo dalle mille tinte per capelli. Nell'ultimo periodo non li tinge spesso,ha capito che potrebbe diventare calvo.
«Rompipalle?»
Sbuffo mentre Michael continua a sistemare il salotto.
«Ma non dovevano venire Luke e Calum a dormire qui?»
Gli occhi di mio fratello si illuminano al nome di Luke. Ho sempre pensato che i due stiano bene insieme, ma quando lo dico Michael inizia a dire frasi senza senso logico mentre giocherella nervosamente con le dita.
«Si, allora? Non posso avere casa ordinata?»
«Ma se non sposti neanche un calzino da destra a sinistra»
Il ragazzo davanti a me alza gli occhio cielo e mentre sistema il cuscino, per la centesima volta, si sente bussare alla porta.
Corro ad aprirla e davanti a me si presentano Luke e Calum.
«La stella che illumina il vostro cammino è tornata.» urla il biondo teatralmente chiudendo la porta alle sue spalle.
«Lucas sei serio?» chiede invece Calum scuotendo la testa ridacchiando.
Luke è una delle persone più estroverse che conosca, senza peli sulla lingua e senza vergogna.
Calum invece inizialmente è introverso ma quando comincia a conoscerti meglio inizia a sciogliersi.
«Mia, puoi venire un attimo? Devo dirti una cosa. In privato» dice le ultime parole guardando gli altri due ragazzi per poi farmi cenno di andare in cucina.
«Allora? Cosa devi dirmi con tanta fretta?»
Luke chiude la porta, sospirando per poi guardarmi.
«Ashton è uscito»
«Wow? È quello che fanno le persone: escono, incontrano altre persone, ci conversano anche, sai?»
«Ashton è uscito con Gwen. Avevano un appuntamento.»
«Cosa?» la voce mi esce un po' stridula mentre il ragazzo si morde il labbro, come pentito di avermelo detto.
«Una tipa ci ha provato spudoratamente con Calum durante un loro appuntamento, e credo tu sappia meglio di me quanto lei sia gelosa.» sospira «Quindi per fare un dispetto a Calum è uscita con Ashton. Tu non dovresti saperlo, okay? Quindi tu non sai nulla se nessuno dei due te lo dice»
Non deve darmi fastidio. Io e Ashton non stiamo insieme. A Gwen lui non piace. Però avrebbe potuto cambiare idea insomma non di sa mai, e se si fossero anche baciati? E se dopo avranno altri appuntamenti?
«Oh ti prego non fare quella faccia!» piagnucola Luke «Posso fingere io di essere il tuo ragazzo.»
«Non sto facendo nessuna faccia! In più non saresti credibile dato che le ragazze non ti interessano»
«Potresti essere l'eccezione.»
«Sono lusingata.» dico mettendo teatralmente la mano sul cuore mentre Luke ridacchia.
Usciamo dalla cucina per trovare Calum e Michael guardare un cartone su un trenino azzurro.
«Dai, il trenino Thomas ha il suo fascino.»

~~~

«Mi ha baciato! Mia,capisci? Sulle labbra! Poi è stata dolcissima, proprio come la immaginavo. Ha detto che ci potrebbe essere un secondo appuntamento! Io in più non mi sono mai bloccato, forse due volte. Mi sono sentito così a mio agio.» sospira Ashton sognate sistemandosi i suoi occhiali.
Non li mette spesso, ma quelle poche volte che lo fa lo trovo adorabile.
«È fantastico.» fingo un sorriso mentre Ashton si avvicina a me per abbracciarmi.
«Tutto bene? Sembri triste, è successo qualcosa?» sussurra accarezzandomi la schiena.
«No, nulla non preoccuparti, è solo una giornata no.» rispondo sciogliendo l'abbraccio mentre il ragazzo mi guarda un po' pensieroso.
«Un bacio sulle labbra, eh?»
Ashton si illumina e annuisce velocemente sorridendo.
«Eravamo al bar e lei si è avvicinata a me, nel senso eravamo vicini ma proprio vicinissimi. Aveva il rossetto rosso, sai? Le stava benissimo,credo tutto le stia bene. Non so ma mi è sembrato il momento giusto di baciarla. Lei mi ha intrecciato la sua mano nella mia, avevo le farfalle nello stomaco. Ha le labbra morbide. Tanto.» dice lui velocemente arrossendo visibilmente.
E io non posso far altro che sorridere.

Cliché || Ashton IrwinWhere stories live. Discover now