Padrone del tuo tempo

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<<Non vedo l'ora di arrivare e riposarmi un po'...>> dico stiracchiandomi mentre aspettiamo il nostro turno in coda al casello autostradale...la vacanza purtroppo è finita, domani è l'ultimo giorno di relax e poi si torna alla normalità...anche se di rilassante in questi giorni non c'è stato praticamente nulla...a parte rari episodi di tranquillità tutto è stato abbastanza frenetico...diciamo pure da esaurimento
<<Quindi dove ti scarichiamo?>> chiedo a Mattia ridendo per il solo gusto di farlo sbroccare...mi guarda malissimo, riferendomi poi dove sono i suoi amici...non conosce il posto, in effetti è fuori Roma ma non è un problema accompagnarlo
<<Invece de ride, lo sai dove sta? Ecco me devi accompagnà là!>> continuo a ridere di gusto, so bene quanto sia geloso di sua madre e quanto rosichi quando non lo si tiene in considerazione
<<Ti dobbiamo anche venire a prendere a mamma?>> Emma io avrei evitato quell'anche...e credo sia dello stesso avviso anche Bes...
<<Si...potreste restare lì con noi...>> cheee? Io devo andare a casa che c'ho in mente tutto un programmino già ben delineato...
<<Ehm...no a mamma meglio se andiamo a casa...facciamo la spesa, metto una lavatrice...>> eh come no! Spesa, lavatrice erano proprio in cima alla lista delle mie priorità...
Stiamo finalmente varcando il cancello di casa di Emma...meno male perché mi scoccia guidare per ore...la bionda cerca in quell'enorme borsa che si è trascinata dietro le chiavi del portoncino...me sa che qui famo notte...
<<Inizia a prendere i bagagli intanto, no?>> mi chiede continuando a rovistare...eh ma se io scendo i bagagli poi tu te metti in testa che li devi disfà...mette a posto...'a lavatrice e addio programmino romantico
<<Devo...devo andare un attimo in bagno...dopo li vengo a prende...>> rispondo frugando nella tasca della sua giacca ed estraendone le chiavi...le faccio un occhiolino mentre le infilo nella toppa, sbuffa...seguendomi all'interno...la faccio passare e richiudo la porta dietro di me afferrandole un braccio...si volta a guardarmi interrogativa ma non le do il tempo di pensare che le mie labbra sono sulle sue...le sue braccia circondano immediatamente il mio collo ed io le avvolgo i fianchi facendola indietreggiare finchè arriviamo al divano...non voglio salire di sopra...voglio averla qui, subito...come non ho potuto fare in questi giorni perché c'era sempre qualcuno che bussava alla porta, o che sarebbe potuto entrare, o che avrebbe potuto sentirci...ed io non vedevo l'ora di essere di nuovo a casa per fare l'amore a modo nostro...senza interruzioni...senza pensieri...senza limiti...
<<Mat...>> cerca di dire, ma le mie labbra glielo impediscono <<amo...>> ritenta...non voglio sentire nulla...nulla a parte lei che ripete il mio nome persa nel piacere che solo io riesco a donarle...ci lasciamo cadere sul divano...le nostre braccia che formano grovigli impossibili da riconoscere...ci togliamo i soprabiti con urgenza...l'urgenza di essere di nuovo noi...come succede da sempre...mi sfilo dalla testa la felpa leggera che ho indossato restando con una semplice maglietta di lycra nera...le bacio il petto infilando le mani sotto la maglietta intenzionato a mandarla a far compagnia alla mia sul pavimento <<aspetta...>> sussurra contorcendosi sotto di me, non riuscendo a sciogliere il nodo dei due laccetti che le tengono chiusa la maglia...apro con le mani l'incrocio che l'indumento forma a coprirle il seno scoprendo una canotta contornata da una fascia di pizzo nero...la mia bocca si sposta vorace verso il suo seno ancora coperto da strati di tessuto...sbuffa sfinita sfilandosi la maglietta dalla testa con qualche difficoltà...sentiamo uno strappo tipico di un tessuto lacerato ma al momento non rientra tra le nostre preoccupazioni...mi sistemo meglio su di lei, le nostre intimità che cercano un contatto più profondo di quello limitato da ciò che ancora ci ricopre...infilo i pollici sotto le coppe del reggiseno, stuzzicandola, prima di decidere che nulla è meglio della visione di lei nuda davanti a me...le sfilo quell'ormai inutile pezzo di stoffa...si sgancia il reggiseno presa anche lei dalla voglia impellente di unirsi a me...<<vieni qui...>> dice tirandomi dalla maglietta dopo che ho alzato leggermente il busto per ammirarla...le sue labbra reclamano le mie in un modo che non ammette repliche né rifiuti...non che io ne avessi l'intenzione...porto le mani tra il nostri corpi sbottonandole il jeans...fa lo stesso col mio...scalciamo entrambi per liberarci del tessuto blu quasi simile per cui ci hanno perculato stamattina...un tonfo sordo mi ricorda che nella mia tasca c'era il cellulare...non importa neanche questo, ora...
<<Ma quanto sei bona?>> dico sospirando succhiando la pelle chiara del suo collo
<<Matti...i...i segni....>> ansima sotto di me
<<Mmm...>> mugugno in risposta...chissenefrega dei segni...scendo sul suo petto, prendendo tra le labbra l'estremità del suo seno...ne traccio il contorno con baci leggeri e poi lo riprendo...la mia lingua che lo lambisce...
<<Ahh...amoree...>> geme la bionda contorcendosi sotto il mio corpo...la sua parte più nascosta che preme sulla mia mi provoca un brivido lungo la spina dorsale...tiro leggermente tra i denti quell'aureola rosa <<ahhhhh...>> ansima con tono di voce alto prima di infilare la mano nei miei capelli tirando verso l'alto, reclamando le mie labbra sulle sue...la mia lingua che invade famelica la sua bocca...mi stringe a sé nascondendo la mia testa tra le sue braccia...porta i palmi aperti sulla mia schiena, scendendo sempre più giù fino a sfilarmi leggermente l'ultimo pezzo di stoffa che mi ricopre...mi inginocchio restando tra le sue gambe e tirandolo via...infilo gli indici sotto l'elastico del suo slip, sfilandoglielo...muove le gambe in aria per aiutarmi...le sorrido mentre lei, strisciando sul divano, sposta il suo corpo nella mia direzione, incrociando i piedi dietro le mie ginocchia cercando di tirarmi a sé...le faccio no con la testa continuando a sorriderle malizioso...mi guarda con aria furbetta, probabilmente intenzionata a ribaltare la situazione, ma prima che lei possa anche solo pensare di fare qualcosa la mia bocca si è già fiondata sul suo sesso e la mia lingua sta già stuzzicando il suo bocciolo più nascosto <<oddio!>> esclama colta di sorpresa <<a-amore...>> sospira quando mi aiuto con le mani per tirarla più a me... <<sì...s-ì lì...ahhh...>> continua persa nel suo piacere <<ah...ahhh...mmm...>> il mio indice intanto tocca insistentemente tutt'intorno mentre la mia lingua continua a tormentarla...geme cercando un appiglio con le mani che non trova...le porta sulla mia testa inarcando contemporaneamente il bacino e annaspando in cerca d'aria...<<i-io...sto...io...ahhhh...>> urla fuori di sé cercando di chiudere le gambe...non riuscendoci per la mia presenza...continuo a lambirla con tocchi leggeri per prolungare il suo godimento finchè con un leggero movimento delle anche mi fa capire che quel punto è diventato troppo sensibile per infastidirlo ancora...mi sdraio sul suo corpo mentre riprende fiato lasciandole baci qua e là...prende il mio viso con la mano portandolo contro il suo...il respiro ancora non lineare...porto una mano sul mio sesso stuzzicando la sua apertura senza però violarla...continuo a strofinarmi sulla sua intimità...separandola...senza spingermi oltre...sorride, ancora pervasa dal piacere provato in precedenza...poggio la fronte sulla sua...cerca di spingersi sul mio sesso...la sensazione di vuoto ora inizia a darle fastidio...io continuo imperterrito a giocare con le nostre intimità in modo superficiale anche se inizia a costarmi abbastanza...l'espressione sul suo viso è impareggiabile...<<daiii...>> si lamenta contorcendosi...
<<Che c'è?>> sorrido, teso per lo sforzo...
<<Ti voglio>> dice decisa guardandomi e basta questo per rompere tutte le mie barriere e sprofondare nel suo corpo in maniera decisa...un suo gemito prolungato accompagna il mio movimento e tutti gli altri a seguire, persi in una bolla di piacere solo nostra...
Il suono insistente del mio cellulare ci distrae dalle nostre coccole...siamo ancora nudi, con le gambe aggrovigliate, il mio braccio sotto la testa di Emma ed ovviamente le bocche costantemente in contatto...
<<Lascialo squillare...>> si lamenta lei continuando a giocare con le labbra sul mio lobo...
<<Potrebbe essere Bes...>> dico in un raro attimo di lucidità...si stacca immediatamente al pensiero che sia davvero Mattia che ha bisogno di qualcosa...mi alzo per recuperare l'aggeggio dalla tasca dei jeans, lei nel frattempo si siede sul divano con le gambe incrociate, come se questo potesse coprirla...il telefono intanto ha smesso di squillare, e apprendo, con disappunto, dalla notifica sullo schermo che in realtà era semplicemente Francesco...legale dei miei stivali sempre a sceglie i momenti peggiori oh!
<<Era Francesco...>> la informo andando di nuovo verso il divano...fa un'espressione contrariata al pensiero di aver interrotto le nostre coccole per niente...mi piazzo di fronte a lei, intenzionato a sdraiarmi di nuovo e riprendere da dove ci eravamo interrotti...ma evidentemente la bionda qui non è dello stesso avviso poiché continua a guardarmi negli occhi mentre la sua mano si dirige decisa sul mio sesso <<che...che stai a fa?>> chiedo retorico, deglutendo...mi guarda come se avessi fatto la domanda più stupida al mondo...in effetti le sue intenzioni sono abbastanza palesi <<Emma non...>> sto per dirle che non voglio godere così...che voglio farlo con lei...quando le sue labbra lambiscono la punta della mia intimità mentre mi guarda risoluta...dirigo lo sguardo verso l'alto spostando la testa all'indietro per la sensazione di calore che mi avvolge quando la sua bocca si spinge sul mio membro...un gemito fuoriesce spontaneo senza che io possa impedirlo...porto le mani sulla sua testa rallentando il suo movimento che avrebbe fatto terminare il tutto troppo in fretta...cerco di portare il pensiero altrove per prolungare quel piacere che sento crescere sempre più dentro di me ma la sua mano sul mio fondoschiena e l'altra alla base del mio sesso che accompagna i movimenti della sua bocca mi impediscono di pensare ad altro che non sia quello che sta succedendo...cerco di recuperare lucidità...voglio essere dentro di lei, sfogare tutta la voglia che abbiamo dovuto reprimere in questi giorni...faccio un passo all'indietro sentendo una fitta all'altezza dello stomaco, e non solo, quando mi stacco forzatamente dalle sue labbra...mi guarda indecisa sul se dire qualcosa o meno...le tiro un braccio...ora è sollevata sulle ginocchia sul divano di fronte a me...mi abbasso per lasciarle un bacio che plachi un po' la voglia impellente che sento di averla di nuovo, con scarsi risultati...la volto...le sue braccia poggiate sulla spalliera del divano...la tiro più a me sbilanciandola leggermente ed in un attimo affondo di nuovo in lei
<<Mattiiii...>> urla, non pensando forse che sarei stato così impetuoso...mi fermo un secondo, solo quei pochi attimi per assicurarmi di non farle male...ma è lei, dopo lo smarrimento iniziale a venirmi incontro...accelero le mie spinte mentre si aggrappa con forza con le mani alla spalliera di pelle chiara...le mie sono sui suoi fianchi a dettarle un ritmo forse troppo serrato, ma capace di dar sfogo a tutto ciò che ci attanaglia in questo momento <<così...sii...ahhh...>> geme mentre poggia anche la testa su un braccio...porto una mano sulla sua intimità...poco più su rispetto a dove siamo uniti, facendo dei movimenti concentrici con un dito <<ahhhh...mmm...amo...oddio...>> continua ad ansimare mentre rallento leggermente il ritmo...riporto entrambe le mani sui suoi fianchi...entro ed esco in modo deciso due o tre volte...tutto d'un fiato...facendole mancare il respiro per un attimo <<ah!>> esclama urlando ed io riprendo il mio andirivieni più velocemente...inarca il bacino all'indietro...si agita cercando di tenersi ma i movimenti impetuosi la ostacolano finchè non la sento stringermi intimamente in modo convulso ed accasciarsi con la testa sulle braccia incrociate sulla sommità del divano che ci vede protagonisti del nostro modo di amarci...poche altre stoccate e raggiungo il culmine anch'io, accasciandomi sul suo corpo, ancora caldo di noi...
<<Me dovrei fa la barba...sei tutta rossa...>> dico accarezzandole con l'indice il contorno della bocca arrossato...sorride pacifica...sono seduto sul divano...con lei a cavalcioni su di me e da poco abbiamo ripreso fiato dopo l'intenso amplesso che abbiamo vissuto <<proprio tutta...>> insinuo malizioso guardando il suo interno coscia che presenta anch'esso delle chiazzette di colore rosso...si accoccola a me vergognosa urlicchiando un "daiii" <<che fai, te vergogni?>> la prendo in giro ridendo...sposta la testa dal mio collo guardandomi dritto negli occhi e so già che ora dirà una di quelle frasi romantiche che mi fermeranno il cuore per un attimo
<<In realtà...la barba che struscia in certi punti è da orgasmo...>> sussurra languida...alla faccia del romanticismo!
<<Ah sì?>> annuisce sorridendo sorniona <<Viè qua allora!>> esclamo tirandola sotto di me per perderci di nuovo nel nostro mondo...
<<Mamma mia la schiena!!>> mi stiracchio alzandomi dal divano
<<Non c'hai più l'età per le triplette...>> mi sfotte lei infilandosi per la seconda volta lo slip e dirigendosi verso il bagno
<<Guarda che nun te conviene sfidamme!>> dico serio guardandola sculettare di proposito, per lo sfizio di vedermi raccogliere la sua sfida...la seguo verso il bagno intenzionato a vederla implorarmi di smetterla...altro che nun c'ho l'età...ma la stronza s'è chiusa dentro <<Apri 'sta porta!>> dico battendo il pugno sul legno
<<Amore dovresti ringraziarmi...lo faccio per te e la tua salute!>> ride lei...mentre sento lo scroscio dell'acqua, segno che è nella doccia
<<Quanno esci de qua te la do io la salute!>> replico fintamente duro mentre scuoto la testa e sorrido...
Ci siamo addormentati è il primo pensiero che mi sfiora la mente appena apro gli occhi e vedo Emma accoccolata sul mio corpo e la tv ancora accesa...dopo esserci fatti entrambi la doccia abbiamo deciso che eravamo troppo stanchi per metterci ai fornelli, così ci siamo stesi sul divano con l'intento di riposarci un pochetto...massimo mezz'ora ha detto lei...e poi mangiare qualcosa e scaricare i bagagli che sono -ahimè- ancora in auto...stendo il braccio per prendere il cellulare dal tavolino e noto che di mezz'ore ne sono passate almeno cinque...sveglio la bionda dolcemente...lasciandole qualche carezza e un bacio leggero sulle labbra...mi guarda assonnata cercando di capire dove si trovi...
<<Mi sono addormentata...>> confessa sbadigliando e nascondendosi sul mio petto
<<Ci siamo addormentati...>> la correggo...sbarra gli occhi guardandomi
<<Bes?>> chiede apprensiva
<<Ancora non ha chiamato...>> le dico portando entrambe le mani sulla sua schiena e stringendola a me...si aggiusta meglio sul mio corpo...porta il palmo della mano sulla mia guancia e mi lascia qualche bacio sul collo...mugugno beandomi delle sue attenzioni ma ovviamente il telefono prende a squillare...<<te lo sei chiamato...>> la informo sorridendo mostrandole il nome che fa bella vista di sé sullo schermo
<<Ehi...>> dico portandomi il telefono all'orecchio subito dopo aver passato il dito sullo schermo rispondendo alla chiamata
<<Mattì me venite a prende?>>
<<Arriviamo...>> rispondo immediatamente
<<Ok...a dopo...>> dice chiudendo la conversazione
<<Dobbiamo andare a prenderlo...>> informo Emma sbadigliando ancora...mazza che sonno
<<Vado a mettermi le scarpe...>> replica lei alzandosi con una certa lentezza...stavamo così bene qui...se non fosse per Bes non avrei alcuna voglia di mettermi in macchina e farmi di nuovo quei chilometri dopo tutti quelli macinati stamattina...poi ancora non abbiamo scaricato i bagag...oh cazzo i bagagli!
<<Emmaaaaa>> urlo alzandomi di scatto dal divano <<Emma i bagagliiii!!>> continuo cercando le mie scarpe finite chissà dove
<<Che c'è? Che te urli?>> dice tornando in salone passandosi una mano sul viso, insonnolita
<<I bagagli Emma, i bagagli!>> ripeto infilandomi le scarpe che ho finalmente trovato
<<Stanno in macchina...>> replica come se fosse la cosa più normale del mondo
<<Ehhh...stanno in macchina...>> ripeto...mi guarda non capendo <<glielo spieghi tu a tu' fijo che ce fanno ancora in macchina?>>
<<Oh cazzo!>> esclama portandosi il palmo sulla fronte <<Movite che stai a fa!?>> mi incita andando verso la porta
<<Eh 'n attimo!>> rispondo alzandomi mentre ancora sto infilando la scarpa
<<Sbrighiamoci...>> dice agitata raggiungendo la macchina e cercando di aprire il cofano <<com'è che non si apre?>> chiede riprovando
<<S'è chiusa!>>
<<Ma come s'è chiusa!?>> chiede lamentosa
<<Eh...se chiude sola se non la chiudi dopo tot che hai spento il motore...>>
<<E apriiii!!>> esclama frettolosa
<<Stanno dentro le chiavi!>> cerco di ricordare dove le ho poggiate quando siamo rincasati
<<E pijale nooo!!>>
<<Un attimooo!!>> dico spazientito andando di nuovo all'interno
<<Mattia ce sta aspettando e noi stiamo ancora coi bagagli in macchina!!>>
<<Eccomi eccomi!>> dico tornando di nuovo da lei e scaricando finalmente i bagagli dalla macchina.
Avremmo potuto fare a gara con Flash e pure tutti i Fantastici4 che avremmo vinto noi comunque per quanto poco ci abbiamo messo a scaricare le valige e tutte le altre cose dall'auto e a riportare tutto dentro...abbiamo buttato delle cose alla rinfusa sul letto, giusto per dare la parvenza che abbiamo anche iniziato a disfarli...anche se la lavatrice non ha visto ancora neanche mezzo calzino...prendo fiato mentre metto in moto l'auto ed esco dal patio...Emma poggia un braccio al finestrino guardandomi e scuotendo la testa prima di sorridere per l'assurdità della situazione...sorrido anch'io sentendomi immediatamente più leggero.
<<C'era traffico?>> indaga Bes appena sale in macchina
<<Un po'...perché?>> chiedo sulla difensiva
<<C'avete messo 'na vita...>> esageratooooo
<<Tutto bene a mamma? Ti sei divertito?>> cambia discorso Emma
<<Sì...>> risponde con sufficienza...chissà che è successo, sì perché quando fa così è perché è accaduto qualcosa che non gli è andata a genio...<<ah ma avete lasciato qui il regalo di Elisa? Perché volevo giusto passare da lei...>> cazzo se semo scordati la busta dietro
<<Bes la vedi domani...ora andiamo a casa...>> risponde Emma tranquilla...brava amò che a me ogni volta che questo dice qualcosa me pija l'ansia...ora la capisco quando dovevamo vederci di nascosto e stava sempre sul chi va là...
<<Dai mamma per favore...>>
<<Bes stasera o domani che ti cambia?>> replica la madre
<<È che abbiamo litigato...e non abbiamo ancora chiarito...>> eh e immagino come vorrai chiarì...meglio starse zitto che se inizia co' le insinuazioni addio...tanto da Elisa ce saranno sicuro i genitori e più di qualche bacetto nun ce scappa <<Dai mamiii...dopo torno a piedi...>> insiste considerato il mutismo della madre...
<<Bes...>> sospira lei
<<Grazie mami!>> esclama sporgendosi in avanti e dandole un bacio sulla guancia...freno di botto visto che il tizio davanti a noi ha fatto altrettanto e porto una mano tra i due sedili come a tenere Bes...Emma poggia la mano sul cruscotto davanti a sé, sporgendosi per la manovra improvvisa
<<Guarda che me reggo eh...nun c'ho due anni...>> sorride Bes...lo so pischè, è che m'è venuto istintivo...mi volto un attimo a guardarlo senza riuscire a dirgli nulla...<<vabbè allora puoi girà de qua visto che mami ha detto de sì...>> continua
<<Io non ho detto di sì!>> esclama lei girandosi a guardarlo...gli avrà fatto sicuramente qualche faccetta delle sue <<Bes non tornare tardi e non farmi stare in pensiero>> ecco, appunto!
<<Se ce lo diceva prima che lo dovevamo mollà sotto casa de Elisa se evitavamo tutta quella sfacchinata!>> mi lamento sedendomi di nuovo sul divano...oggi 'sto senso de stanchezza nun me passa
<<Poro cucciolo...s'è stancato!>> mi prende in giro portando una mano sulla mia testa spostandomela
<<Veramente m'hai fatto stancà te!>>replico bloccandola in piedi tra le mie gambe
<<Non mi sembrava ti stessi lamentando...>> insinua
<<Nun me lamento infatti!>> rispondo lasciandole un morso sul fianco mentre lei si dimena...santissimo cellulare che nun more! Francesco...che tempismo de merda! <<Francè!>> rispondo scocciato
<<Disturbo?>> chiede fintamente cordiale
<<Come sempre...>> sbuffo
<<Sbufferai di più tra un po'...>> ironizza
<<Perché? Che è successo?>> chiedo drizzando immediatamente le orecchie
<<La major...>> inizia
<<Questi me stanno a rompe er cazzo...e manco poco!>> mi scazzo
<<In realtà sei tu ad avergli detto che dopodomani potevano venire alla Label per discutere del video...>> tenta di spiegarmi paziente
<<Lo so che ho detto...>> mi impunto
<<E com'è che invece i ragazzi che dovrebbero sviluppare le idee per girarlo non sanno niente?>>
<<Cazzo!!>> esclamo con la mano sulla fronte
<<Ma se può sapè dove c'hai la testa ultimamente?>>
<<Francè invece de pensà a dove c'ho la testa io...pensa a chiamà i ragazzi e spiegargli la situazione...ci vediamo tutti domani alle nove nel mio ufficio!!>>
<<Ma avevi detto che la Label era chiusa fino a mercoledì!>> si lamenta lui
<<E invece domani lavoriamo!>> ribatto io
<<Vabbè...a domani allora...>> dice afflitto
<<Eh, a domani...e contatta i ragazzi...nun te dimenticà!>>
<<No, non mi dimentico io!>> saputello de 'sto...chiudo la conversazione senza dire niente! Ma vaffanculo! Non era mai capitato prima che dimenticassi una cosa così importante come la realizzazione di un video...è che ultimamente la mia testa è completamente assorbita da altro...
<<Problemi?>> chiede Emma che avrà sicuramente sentito la conversazione pur essendo in un'altra stanza per quanto ho urlato
<<Niente che non si possa risolvere...>> sospiro tirandola a me e lasciandole un bacio tra i capelli sentendomi immediatamente meglio
<<Sicuro?>> chiede sospettosa
<<Tranquilla...>> asserisco convinto...non è di certo la prima difficoltà che mi si presenta a lavoro anche se stavolta, a differenza delle altre, la colpa è del sottoscritto...a dire il vero anche un po' tua bionda e di quel disgraziato che ancora non torna...da quando ci siete voi nella mia vita non sono neanche più in grado di svolgere il mio lavoro come prima... <<che stavi a fa de là?>>
<<Sistemavo qualcosa...ho messo una lavatrice...finalmente...>> ride
<<Te ricordi di quella volta a casa tua...la lavatrice...>> sussurro sfacciato baciandole la guancia cercando di riportarle alla mente una situazione di anni fa...
<<Di quando sei finito disteso lungo sul pavimento perché avevi rovesciato il flacone col detersivo e non te n'eri accorto?>> chiede trattenendo le risate
<<Io mi riferivo a ciò che era successo prima!>> ribatto ostinato, punto nel vivo
<<Prima? No, non mi ricordo...>> fa la finta tonta
<<Se vuoi te rinfresco la memoria!>> esclamo prendendola in braccio e sdraiandomi con lei sul divano
<<Dai...puoi arrivare Mattia da un momento all'altro...>>
<<Lo so, ma io te vojo solo coccolà...>>
<<Certooo...come no...>>
<<Accendiamo la televisione, così se arriva all'improvviso c'abbiamo l'alibi!>> rido prendendo il telecomando e accendendo l'apparecchio
<<Ma l'alibi per che?>> ride di cuore...ai problemi con il video con la major ci penserò domani...
Bes è appena rientrato ed esce di nuovo...dice che deve riportare il cellulare a Fede...mah...nun è che deve vedè qualcuna? Sì lo so che lo abbiamo accompagnato noi da Elisa, e sono certo fosse da lei finora, ci ha chiamati per avvertirci che rientrava e poi invece dice che deve uscire di nuovo...non sarà che nel frattempo si è sentito con Nausicaa...la ragazzetta del duetto...? Sono sicuro abbia la testa da qualche altra parte, me lo hanno confermato i discorsi di questi giorni...specie quello famoso nello spogliatoio delle terme che m'è costato 'na scazzata epica co' sua madre...
<<Mà se è per la cena puoi preparà, vado al bar e torno...>> cazzo la cena!
<<No, ordiniamo una pizza...>> Emma e la vita sana fanno parte del passato ormai...praticamente la pizzeria la stamo a campà noi...
<<Ma voi non dovevate andà a fa la spesa?>> cazzo la spesa!
<<Eh ma il supermercato era chiuso...>> almeno così mi è sembrato passandoci stamattina...
<<Eh beh, quello uno ce ne sta de supermercato a Roma! Torno subito...>> dice prima di uscire di nuovo...
<<'Na volta inventavi scuse più decenti...>> dice Emma appena Bes richiude la porta
<<È che vado in palla...sembra che stia lì a mettermi in difficoltà...>>
<<Non è che sembra...>> ride lei...
<<Chiamo la pizzeria va, prima de beccarmi n'altra ramanzina dal piccolo Dupin!>>.
<<Devi uscire di nuovo o possiamo contare sulla tua presenza?>> chiede la bionda a Bes che è appena rientrato...il torno subito è durato più di mezz'ora...intanto del ragazzo delle consegne neanche l'ombra...mah...eppure è Pasquetta, chi so' i matti che chiamano la pizzeria la sera di Pasquetta? A parte noi ovviamente...Il ragazzo dice che va a farsi una doccia e che possiamo chiamare la pizzeria...già fatto pischè, ma se saranno scordati de noi...giustamente non perde occasione per rinfacciarci che non abbiamo fatto la spesa...qualcuno abbia pietà di me e se lo venga a prendere per qualche giorno!
<<Dove vai?>> chiedo ad Emma che segue il figlio di sopra
<<Ho...ho dimenticato di controllare se ho messo gli asciugamani in bagno...>> dice frettolosa prima di correre su per le scale...vabbè ma se la potrà pijà da solo n'asciugamano! Mah...
<<Hai controllato pure se la temperatura dell'acqua fosse giusta? Gli hai messo l'accappatoio sul termo arredo?>> la prendo in giro appena riscende
<<Ma come siamo simpatici!>> esclama stringendomi le guance tra la mano e spostandomi la testa un paio di volte da destra a sinistra
<<Questo se sarà perso pe' Roma...>> dico prendendo il cellulare e chiamando di nuovo la pizzeria <<Si, buonasera...ho ordinato delle cose quasi un'ora fa...>> sto dicendo al tizio che mi ha risposto quando sento chiudersi l'acqua nella doccia...pe' carità sbrigateve che quello se sarà magnato pure gli alberi al pic-nic ma mo c'ha fame di nuovo e chi lo sente! Intanto Emma sta salendo di nuovo mentre il tipo dall'altra parte continua a scusarsi...le faccio un gesto con la mano per capire perché sta a fa 'sto sali e scendi
"Vado a prendergli l'accappatoio" mima con le labbra ridendo mentre io scuoto la testa...che stanno a combinà quei due?
<<Si...si ho capito, basta che arriviate il prima possibile!>> esclamo riagganciando.
<<Noi dobbiamo darti un regalo!>> eccoli tutti e due...abbasso il volume della tv che avevo acceso per prestargli attenzione...sembra seria la cosa...ed Emma è troppo strana...che avranno mai combinato? Bes si siede sul tavolino di fronte a me mentre lei rimane in piedi
<<A me?>> chiedo e dall'espressione del ragazzo non dev'essere stata troppo intelligente come domanda...in effetti...però me sembra che stiano a fa troppe manfrine per essere un semplice regalo...boh, me sto agità
<<Mamma hai intenzione de darjelo in serata?>> dice scocciato...ma che sarà mai?
<<Eh? Si, si...questo è per te...da...da parte nostra!>> che cacchio c'è in quella scatoletta? Nun sarà 'na bomba vè? Daje ma che vado a pensà!? Oh è l'ansia!
<<Grazie...>> dico sorridendo per il pensiero che hanno avuto...in realtà non c'era bisogno di prendermi niente...trascorrere questi giorni tutti insieme, come una vera famiglia è stato il regalo più bello che potessi ricevere...e poi ora sono certo che Bes mi considera come un padre...anche se per lui il padre è uno stronzo, cojone che ha abbandonato lui e la madre disinteressandosi di tutto...anche se, in realtà, io sono sia uno che l'altro e non so come usciremo da questa situaz...oddio! <<Ma...cioè...>> cerco di dire quando in verità sono senza parole...ho la gola secca, lo stomaco in subbuglio e passo lo sguardo da loro due al contenuto della scatola senza riuscire a fare altro...credo di avere anche gli occhi lucidi....daje Mattì nun te poi mica mette a frignà eh! Infilo l'indice nel cerchietto metallico, alzando la mano, trascinandomi così anche il metallo che produce un leggero tintinnio...dal mio dito penzola una casetta di metallo con incisa una M e due chiavi che identifico immediatamente come quelle di questa casa...mi hanno regalato le chiavi di casa...di quella che finora è stata casa loro e che ora è diventata casa nostra...vorrei saltare addosso ad entrambi, baciarli, dirgli quanto questo significa per me ed invece per diversi secondi riesco solo a fissare entrambi, sforzandomi per trattenere una lacrima.
<<Bes...Mattiaaa...>> sto cercando di svegliarlo, ma niente...sono quasi le otto e mezza e alle nove ho appuntamento alla Label...volevo lasciarlo dormire ma poi ho pensato che sarebbe stato meglio chiedergli se volesse venire con me prima di ritrovarci nella stessa situazione di settimana scorsa...<<ehii...>> continuo a scuoterlo leggermente
<<Mmm...>> bofonchia muovendosi impercettibilmente
<<Sto andando alla Label...vuoi venì?>> sussurro
<<Mmm...più tardi...>> biascica prima di girare la testa dall'altro lato
<<Ok...>> dico lasciandogli un bacio sui capelli prima di scendere al piano di sotto
<<Ha borbottato un più tardi ma non credo abbia capito niente di ciò che gli ho detto...>> dico sorridendo in direzione di Emma
<<Quando si sveglia decide che vuole fare...domani torna a scuola...>> annuisco
<<Allora io vado...tu che fai?>>
<<Finisco di sistemare qui e vado a fare la spesa...visto che ieri non abbiamo avuto tempo>> allude
<<Eh ma c'avevamo cose più urgenti da fa...>> rido prima di lasciarle un bacio a fior di labbra <<a dopo amò...>>
<<Ciao...>>.
<<Ragazzi sarò breve, ci serve un'idea per un video...per domani!>> esordisco quando siamo tutti in sala riunioni...appena arrivato era tutto chiuso...tutto spento...ho avuto un attimo di malinconia, non è mai successo che non ci fosse nessuno qui dentro per così tanto tempo...si, lo so che è stato solo per qualche giorno, ma davvero non era mai accaduto prima...ho acceso i faretti della reception, il computer nel mio ufficio, controllato i fax che sono arrivati e dopo me tocca visionà tutte le mail...questa settimana senza Samantha sarà più dura del previsto...se penso poi al motivo per il quale non è qui me sale il sangue al cervello...ma ha preso i giorni di ferie che aveva arretrati ed aveva tutto il diritto di farlo, per cui non posso dire niente...almeno ha avuto il buon senso di far capitare l'intervento nella settimana di Pasqua...
<<Per domani?>> chiede sbigottito uno dei due ragazzi che sono qui con me e Francesco
<<Si...per domani...>>
<<E il singolo è?>> domanda l'altro
<<È quello di Bes...di Besta con l'artista della major...>>
<<E ci occupiamo noi del video?>>
<<Sì, esatto...>> rispondo senza dare troppe spiegazioni <<per cui abbiamo tutte le sale libere e a disposizione...metteteve do' volete ma fatevi venì 'n mente qualcosa de convincente...ci vediamo nel pomeriggio...>> li congedo <<ah!>> mi ricordo quando sono ormai già entrambi sulla porta <<Qualcosa di fattibile in poco tempo che il singolo è già in rotazione da un po'!>> annuiscono tutti e due prima di lasciare la stanza.
<<Si può sapere come hai fatto a dimenticartene?>> mi chiede il legale appena rimaniamo da soli
<<M'è passato de mente Francè!>>
<<Il video...t'è passato de mente il video...>> ripete come se la cosa non fosse possibile...
<<Eh!>> sbuffo alzandomi <<Sono nel mio ufficio se hai bisogno di qualcosa...>>.
È più di un'ora che leggo email, rispondo, appunto cose...ma mica pensavo che ne arrivassero tante...aspiranti artisti, demo di ogni genere, fornitori, ditte varie...non credevo Samantha si occupasse de tutta 'sta roba...sbuffo per l'ennesima volta...questa stampante va cambiata, ogni tanto si inceppa e devo riavviarla per farla funzionare...se ne occuperà la mia segretaria quando rientrerà, nun c'ho voglia de mettermi a vedere quale sarebbe meglio comprare e quale non farebbe al caso mio...allora, dovevo stampare questo, si così me sembr... <<Avanti!>> dico a qualcuno che bussa alla porta
<<Si può?>> chiede entrando una voce familiare
<<Ehi...ma buongiorno...>> ah ma non è solo...ecco perché ha bussato!
<<Salve...>> dice infatti timida la ragazza rimanendo sulla porta
<<Ciao Nausicaa...Bes che ce fate qua?>>
<<Ho pensato che siccome stavi qua noi avremmo potuto provà...se, sì cioè...se non è un problema pe' te...>> provare...certo...che dedizione al lavoro...
<<Sì, ci sono tutte le sale libere...metteteve do' volete...>> sorrido...io però nun voglio esse complice delle corna ad Elisa...<<ogni tanto passo a sentì che combinate...>> aggiungo con lo scopo di farli sentire controllati...
<<D'accordo...a dopo...>> sorride richiudendosi la porta alle spalle.
<<E tu che ci fai qui?>> chiedo ad Emma raggiungendola sulla porta dalla quale è appena sgattaiolata nel mio ufficio con fare furtivo... <<Ciao...>> saluto lascivo arpionandola a me
<<Ciao...>> ricambia sensuale poggiando le labbra sulle mie...<<ho pensato di passare a farti un salutino visto che stamattina m'hai lasciata con quel mezzo bacetto...>>
<<Se nun t'avessi lasciata così nun sarei più uscito de casa...>> sorrido baciandola ancora
<<Beh...non c'è quasi nessuno in giro...potremmo approfittare...>> propone sbottonandomi un bottone della camicia...in effetti ieri sera siamo crollati subito appena ci siamo messi a letto e questa cosa che c'è Bes che dorme due porte più in là fa sì che i nostri rapporti siano sempre più contenuti e silenziosi, cosa certamente non da noi...
<<In realtà c'è Bes di là...>> la informo
<<Bes?>> chiede spalancando gli occhi e fermando le sue mani che si erano poggiate sull'altro bottone...annuisco <<Mi ha detto che andava da Fede...>>
<<Invece è qui con Nausicaa...>>
<<Con Nausicaa?>>
<<Sì sì...te lo dicevo io che gatta ci cova...>>
<<Ma perché avrebbe dovuto mentirmi?>>
<<Può essere sia andato davvero da Fede...è qui da quindici minuti buoni...>> dico guardando l'orologio che ho al polso
<<No, è uscito di casa poco dopo di te...>> mi informa lei
<<Allora o ha detto la verità ed è andato da Federico ma poi è arrivata Nausicaa...o è stato con lei e poi sono venuti qui...>>
<<Ma ieri sera lo abbiamo accompagnato da Elisa!>>
<<Ma dopo è uscito di nuovo...>> insinuo <<sempre per andare da Fede...>>
<<Mio figlio non è un traditore!>> dice indignata
<<E chi ha detto questo...>> continuo tenendola stretta al mio corpo
<<È solo confuso...avrà preso da te...>> dice senza pensare
<<E perché avrebbe dovuto prendere da me?>> non puoi chiedermi di rimandare il discorso in eterno bionda
<<L'atteggiamento...da quando ti frequenta sta assumendo gli stessi atteggiamenti tuoi! Vabbè, se è qui sarà meglio che vada...>>
<<E dove devi andare così di fretta?>>
<<A...a fare la spesa, sì la spesa...>> risponde aggiustandosi il bavero dell'impermeabile chiaro che indossa
<<È da ieri che se deve fa la spesa...du' minuti in più non cambieranno certo la situaz...>>
<<Eh appunto, avremmo dovuto già farlo ieri...vado amore, a dopo!>> mi lascia un bacio stampo ed esce...scappa, scappa tanto prima o poi l'affrontamo il discorso!
<<Buon rientro a mamma!>> esclama la bionda girandosi verso il sedile posteriore
<<Tu!>> dice indicandomi <<Vai via subito dopo che so' sceso...e tu!>> continua indicando sua madre <<Nun t'azzardà ad aprì il finestrino e salutamme!>>
<<Prego Bes, è un piacere accompagnarti a scuola...e attenzione con tutta questa dolcezza...ce verrà il diabete...>>
<<Il diabete ve verrà a furia de continuà a guardavve così...a più tardi!>> esclama prima di scendere dall'auto per rientrare a scuola dopo la settimana di vacanza
<<Ma secondo te diceva davvero che non devo salutarlo dal finestrino?>> chiede guardandomi
<<Sì, secondo me sì!>>affermo con cenni d'assenso della testa prima di guardare lo specchietto per immettermi sulla carreggiata
<<Aspetta!>> dice poggiando la mano sul mio braccio continuando a guardare fuori dal finestrino
<<Che c'è?>> chiedo guardando verso dietro pensando che stia per sopraggiungere un'auto che non ho visto
<<Vediamo come si comporta con Elisa...>> sussurra continuando a guardarli
<<Ma te sei matta!!>> esclamo mentre Bes le lascia un bacio a stampo e intreccia la mano con la sua per entrare nell'istituto <<Come vuoi che si comportino davanti scuola?!>> roba da matti!
<<Buongiorno...dovremmo vedere il dottore...>> dico all'affabile segretaria che ci riceve nell'atrio che precede lo studio di Gianluca
<<Certo...>> sorride <<avete un appuntamento?>> chiede guardando l'agenda
<<In realtà no...mi ha detto di passare quando volevo...è questione di cinque minuti, davvero...>> spiego
<<Allora chiedo e magari vi faccio entrare subito prima della prossima visita...intanto potete accomodarvi lì...>> dice cordiale
<<Grazie...>> rispondiamo in coro io ed Emma dirigendoci verso le sedie
......<<Ha chiamato Gianluca...veramente ha mandato un messaggio...>> avevo detto raggiungendola in quella che era la nostra camera all'agriturismo
<<Che dice?>> aveva chiesto ansiosa
<<Che è tutto ok...>> avevo sospirato...era come se ogni volta che lo ripetevo diventasse più reale...mi ero così spaventato quando l'avevo travata esanime sul pavimento di casa sua
<<Sei sicuro?>> avevo chiesto in apprensione
<<Certo che sono sicuro...vuoi vedè il messaggio?>> le avevo chiesto credendo che così potesse essere più tranquilla...ok preoccuparmi per lei ma non le avrei mai mentito sulla sua salute...aveva scosso la testa
<<Quando si possono ritirare tutti i referti?>> aveva domandato dopo un po'
<<Quando vogliamo...>> avevo sorriso tirandola a me e massaggiandole la schiena sperando si tranquillizzasse...cosa che non era avvenuta
<<Posso venire con te?>>
<<Ma vado io...non c'è bisog...>> avevo tentato di dirle
<<Per favore...>> mi aveva guardato
<<O-ok...appena torniamo a Roma ci andiamo insieme..............
<<Quella signora ci sta guardando con un po' troppa insistenza...>> mi sussurra Emma all'orecchio dopo due minuti buoni che siamo seduti <<non guardareee...ci fissa da quando siamo arrivati, te ne sei accorto? Ti ho detto di non guardareee!>>
<<Ma se non guardo come te rispondo?>>
<<Ci fissa...>> constata per la seconda volta
<<Magari è solo un'impicciona...>> rispondo facendo spallucce
<<O magari qualcuna che ci ha riconosciuto ed ora scatta una foto e la posta sui social...>>
<<Si e prima fa fare un riconoscimento dalla cia! Ma che stai a dì!?>> fortunatamente la porta si apre...e lui che ci fa qua?
<<Mattia!>> esclamano all'unisono Gianluca e...e mio padre?!
<<Buongiorno...>> dico imitato da Emma
<<Siete qui per i referti...venite dentro, sono già nel mio studio...vi aspettavo...>> dice spostandosi dalla porta per farci passare <<Signora arrivo subito, solo un attimo...entrate entrate...>> continua spingendoci all'interno <<Fabrizio allora ci vediamo dopo a pranzo!>> lo sento dire prima di raggiungerci chiudendo la porta <<Allora, eccoci qua...>>
<<Gianluca scusa se siamo passati senza preavviso...ma...>>
<<Ma stai scherzando!? Ti avevo detto di passare quando volevi...>> dice prendendo una cartellina dal cassetto <<ecco qua Emma, qui ci sono tutti i risultati...potete stare davvero tranquilli, è tutto ok...stai prendendo le vitamine e gli integratori?>> lei annuisce <<Alza la manica va che ti misuro almeno la pressione...>> continua portandosi lo stetoscopio alle orecchie <<stamattina è buona...per me è stato un episodio isolato dovuto allo stress...magari tra un paio di mesi ripetiamo le analisi di routine ma puoi stare tranquilla...>> la vedo finalmente rilassarsi
<<Allora noi andiamo...>> ci congedo realmente sollevato <<Gianluca per il tutto...>>
<<Che te devo caccià di nuovo?>> chiede ridendo
<<No, davvero...mi metti in imbarazzo...>> replico serio
<<Facciamo così...mi farò offrire il pranzo da tuo padre...>> scherza <<andate, buona giornata...>> ci sta letteralmente cacciando dallo studio
<<Senti non è che potremmo uscire dal retro? C'è una signora di là che ci ha fissati per tutto il tempo, vorremmo evitare pubblicità...>> chiedo vedendo Emma annuire vigorosamente
<<La signora in sala d'attesa?>> confermo <<Non dovrei dirvelo...sapete la privacy...ma purtroppo la poverina soffre di una patologia che la porta ad avere questi strani comportamenti...>> Emma abbassa lo sguardo dispiaciuta per aver giudicato male la donna...ma d'altronde non potevamo immaginarlo
<<Povera...>> non so che dire <<beh allora andiamo, grazie ancora...>>
<<Non c'è di che...buona giornata...>> ci saluta prima di ricevere la donna.
Sto per dire ad Emma che una volta ero io a farmi tutti questi problemi...quando mi blocco davanti all'ingresso...dall'altro lato della strada mio padre ci sta aspettando e ci fa segno di raggiungerlo appena si accorge di noi
<<Pà...tutto ok? Che ci facevi qui?>>
<<Ti avevo detto che mi stavo occupando di una pratica per Gianluca...>> mi ricorda...ah già me l'aveva detto... <<piuttosto voi, tutto ok?>>
<<Sì, per fortuna sì!>> esclamo
<<Mi fa piacere...Emma diventi più bella ogni volta che ti vedo...>> dice alla bionda che non ha spiaccicato parola
<<Signor Bellegrandi!>> saluta lei <<È sempre così gentile...>> dice in difficoltà...sono anni che non vede mio padre e l'imbarazzo è palpabile
<<Ma non ci davamo del tu una volta?>> chiede retorico sorridendo, facendo sorridere anche lei che annuisce felice <<Comunque se non avete impegni potremmo andare a prendere un caffè insieme...devo parlarvi...>>
<<Papà non sarebbe meglio...>> sto per dire quando mi interrompe
<<Non sarebbe meglio parlarne prima io e te, poi tu lo dici ad Emma e poi venite da me? No, accorciamo i tempi...la mia macchina è di là, la vostra?>>...
Siamo seduti al tavolino di un bar non troppo frequentato in un quartiere abbastanza lontano dal centro...abbiamo ordinato tre caffè che ci hanno appena portato e dopo i convenevoli mio padre va al cuore del problema
<<Hanno fissato la data per la mediazione...è fra tre settimane...>> ci informa <<Emma finora ho potuto temporeggiare, ma adesso dovresti firmarmi il mandato...>> dice rivolto alla donna accanto a me
<<Certo!>> afferma subito lei
<<Bene...credo, anzi sono certo, che abbiamo buone possibilità di risolvere la faccenda per il meglio...>> dice mentre prende qualcosa dalla sua borsa <<ecco, dovresti firmare qui...>> continua porgendole una penna...Emma sottoscrive il foglio senza leggerlo e lui la prende in giro per questo...sorrido nel vedere che certi rapporti non vengono scalfiti dal tempo...<<hai già trovato un altro produttore?>>
<<No, purtroppo no...al massimo me lo produrrò da sola come ho fatto già con altri lavori precedenti...>> replica non proprio entusiasta all'idea
<<Ma no, vedrai che un produttore serio si trova!>> esclama guardandomi insistentemente...ma non capisco perché <<Vado a pagare il conto...>> si offre alzandosi
<<No pà, fermo, faccio io...>> lo precedo entrando nel bar e dirigendomi verso il lato del bancone dove c'è la cassa...guardo verso l'esterno e vedo che i due continuano a chiacchierare tranquilli...mio padre deve aver detto ad Emma qualcosa che l'ha messa in imbarazzo perché sorride abbassando lo sguardo e spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio
<<Arrivo subito...>> mi dice la ragazza porgendo una bibita ad un tipo di fronte al bancone...ma no figurati, è solo un secolo che aspetto...che avranno da confabulare così fitto fitto quei due? Finalmente riesco a raggiungerli di nuovo dopo aver pagato
<<Ora scusatemi ma ho un appuntamento di lavoro...vi faccio sapere io appena ci sono novità...>> dice appena mi fermo accanto al tavolino
<<Grazie...>> sorride Emma
<<Grazie pà...>> dico in contemporanea prima vederlo andar via
<<Andiamo anche noi?>> Emma annuisce ed io la prendo per mano mentre raggiungiamo insieme la macchina.
<<A che ora hai appuntamento con quelli della major?>> mi domanda appena varchiamo il cancello della Label
<<Fra mezz'ora...>> dico spostando lo sguardo verso l'orologio digitale sotto il contachilometri...
<<Quindi...visto che non c'è quasi nessuno...potremmo trovare il modo di occuparla questa mezz'ora...>> insinua sorniona accarezzandomi il braccio con l'indice
<<Magari nel mio ufficio...>> continuo con lo stesso tono portando le labbra sul suo collo...annuisce lasciandomi un bacio sulla guancia...
<<È dall'altro pomeriggio che...>> allude...eh già...ieri sera Bes avrà mangiato qualche schifezza che gli ha fatto male e siamo stati in piedi fino alle tre perché nun se sentiva bene...Emma non voleva nemmeno mandarlo a scuola stamattina ma lui ha insistito dicendo che si sentiva meglio e che in caso di problemi ci avrebbe chiamati immediatamente...scendiamo dall'auto con aria indifferente, entrando alla Label quasi come due che non si conoscono...ma so già che appena raggiungeremo entrambi il mio ufficio ci salteremo addosso con tutta la voglia repressa di questi due giorni...ma qualcuno nell'atrio non la pensa così...i rappresentanti della major da un lato della sala e Mario dall'altra ci ricordano quali sono i nostri doveri e gli impegni che abbiamo qui mentre una sensazione di dispiacere si impossessa di me e a giudicare dall'espressione della bionda neanche a lei va a genio che il nostro piano romantico sia andato in fumo...
<<Maestro!>> saluto Mario approfittando del fatto che Francesco sta intrattenendo i rompip...quelli lì insomma
<<Mattì...ve stavo a da' pe' dispersi...>>
<<Avevamo una situazione da risolvere...>> ci giustifico non rendendomi conto che la mia possa essere considerata come un'allusione
<<Capisco...>> risponde infatti imbarazzato
<<Con mio padre...per quel problema con l'ex produttore...>> spiego
<<Ah e che ha detto? Novità?>>
<<Sta risolvendo la cosa...>> dice Emma <<in quale saletta ci possiamo mettere?>> mi chiede poi
<<In quale volete...non ci sarà un gran viavai oggi...>>
<<Perfetto...>> mi sorride mogia <<a dopo allora...>>
<<Già...a dopo...>> rispondo cupo.
Finalmente se ne sono andati...dopo che i ragazzi mi avevano esposto le loro idee per un video realizzabile in breve tempo avevo subito propeso per una...che secondo me era abbastanza particolare nella sua semplicità, e devo dire che anche i componenti della major, prima, li ho visti piuttosto entusiasti...ora tocca a noi...gireremo prima le parti di Bes per comodità nostra e poi chiameremo il loro artista per la sua parte e per il finale che li vede entrambi protagonisti...meglio di così non poteva andare, anche se, come al solito, si sono rivelati prolissi e pignoli all'inverosimile...ma anche questa è fatta! Il cellulare vibra nella mia tasca, sarà Emma...ah no
"La proposta di piazzarmi a casa tua è sempre valida?"
"Sempre Krizia!" sorrido allo schermo, sono felice che il mio amico sia tornato!
Avevo detto ad Emma e Bes di tornare a casa per pranzo, anzi avevo detto ad Emma di andare a prenderlo a scuola con la mia macchina e di andare a casa...per poi tornare qui nel pomeriggio ed invece me li sono ritrovati dopo meno di mezz'ora entrambi nel mio ufficio con tramezzini e Coca-Cola...<<Così pranziamo tutti insieme, dovrai pur mangiare, no?>> aveva asserito semplicemente Bes mentre la bionda faceva spallucce discolpandosi ed estraniandosi da quell'idea bizzarra...poi io ero tornato ad occuparmi del video col regista...Emma era tornata in sala prove con Mario rientrato dalla pausa pranzo e Bes...e Bes sarà a gironzolare qui intorno o a provare qualche nuova base per il disco...
<<Posso?>> chiede la bionda bussando ed aprendo leggermente la porta
<<Vieni vieni...>> le dico dal balconcino, spegnendo immediatamente la sigaretta e rientrando
<<Ti cercavo nella sala giù ma i ragazzi hanno detto che eri qui...>>
<<Sì, avevo bisogno di una sigaretta e li ho mollati cinque minuti...>>
<<Sei stanco?>> chiede avvicinandosi a me e passandomi una mano sul viso in una carezza leggera
<<Organizzare un video in ventiquattr'ore non è semplice...>> ammetto
<<Ma tu ce la farai...>> sorride
<<Sì?>> chiedo sedendomi sulla mia poltrona e trascinandola sulle mie gambe...annuisce...continuando a muovere il suo palmo sulla mia guancia...le lascio un bacio leggero e poi un altro...e un altro...<<Mario è andato via?>> annuisce ancora
<<Devo dirti una cosa...>> dice seria guardandomi, poi si alza e si siede sulla poltroncina dall'altro lato...prende la borsa che ci aveva poggiato e se la porta sulle gambe
<<E te devi sedè de là pe' parlà co' me?>> chiedo sorridendo
<<Sì, è una cosa seria...>> ammette con aria posata
<<Ti ascolto...>> dico poggiando le braccia sulla scrivania, spostandomi col busto in avanti e prestandole la massima attenzione...tira fuori dalla borsa una cartellina contenente dei fogli ed una pendrive...la guardo interrogativo
<<Io volevo chiederti se...sì, insomma se ti andrebbe di produrre il mio cd...>> dice in difficoltà
<<Io?>> mi esce spontaneo
<<S-sì...cioè se non ti va lo capisco...però ecco a...a me farebbe piacere...>> risponde guardandomi
<<No...no...non è che non mi va...è che mi hai colto di sorpresa...non me l'aspettavo>> confesso senza sapere cosa rispondere
<<Qui c'è tutta la documentazione e sulla penna i demo e gli shooting...se vuoi potresti darci un'occhiata e poi decidere...>> mi spiega spingendo verso di me la cartellina e la pennetta
<<No...>> dico sorridendo
<<No??>> ripete...scuoto la testa <<O-ok...dirò a Francesca di cercare qualcuno...>>
<<Non hai capito...>>
<<No, no io ho capito benissimo...>> dice leggermente alterata
<<Io dico di no...>> ripeto incrociando le braccia e sorridendo sotto i baffi
<<Ho capito che hai detto di no...>> ripete infastidita
<<Non ho detto no, ho detto che non hai capito...>>
<<Sì...ma hai detto no...>>
<<No...>> ripeto deciso
<<Sì...>> ribatte lei
<<Sì?>> ripeto ancora
<<Sì, hai detto no...cioè ho capito che...oh...al diavolo!>>
<<Lo vedi che non hai capito...>> rido alzandomi
<<Io non credo ci sia da ridere sinceramente...>> apre la borsa per infilarci di nuovo tutta la documentazione ma l'abbraccio da dietro impedendole qualunque movimento
<<No...>> sussurro di nuovo al suo orecchio, giusto per farla arrabbiare un altro po', infatti cerca di divincolarsi dalla mia presa ma la stringo di più <<no, non ho bisogno di guardare tutte quelle carte né di ascoltare i demo per produrti il disco...>> sorrido sentendo il suo corpo rilassarsi tra le mie braccia
<<Quindi è sì?>> sorride speranzosa girandosi nel mio abbraccio...annuisco <<grazie amore, grazie!>> esulta saltandomi in braccio
<<Magari qualche demo lo sento...che se non parlano de me le canzoni le eliminamo!>>
<<Cretino!>> esclama dandomi un buffetto sulla testa
<<Ehm ehm...>> qualcuno che finge di tossire sulla porta ci costringe a staccarci...Emma salta immediatamente a terra...e chi poteva essere? <<No, voi mo me dovete spiegà come lavorate! Che era quello, 'n esercizio pe' la respirazione?>> che pesante che è <<Briga ti avevo detto di stare in campana!>> finge di essere indignato...sto per rispondergli con una frecciatina delle mie quando Emma mi precede
<<Mattia mi produrrà il disco!>> esclama in fibrillazione
<<Che cosaaaa? Oh Signore mio, ce mancava questa! Ma chi l'ha deciso? Quando? Come e perché? E chi v'ha detto de decide senza consultarmi!! Ma che ho fatto de male iooo!!>>
<<Finito il melodramma?>> chiedo punzecchiandolo
<<Te non avrai mica accettato, vè?>>
<<Certo che sì!>> confermo sorridendo a trentadue denti
<<Infame!>> mi insulta riducendo gli occhi a due fessure
<<Sei venuto perché ti serve qualcosa o devo ricordarmi di essere il tuo capo?>>
<<Che me accompagnate al campetto a fa allenamento?>> chiede cambiando completamente tono
<<Eh?>> replico...no, ma che è 'sta cosa che mo s'è fissato che lo dovemo accompagnà ovunque!?
<<Daiii...per favoreeee...>>
<<Quando devi andà?>> sospiro
<<Fra un quarto d'ora dovrei essere lì...>> sorride angelico
<<Andiamo!>> esclamo prendendo la giacca...benedetti figli!
<<Fra quanto dobbiamo venire a riprenderti?>> chiedo mentre scende dalla macchina
<<Finisco tra due ore, come al solito...>>
<<Come al solito niente Bes...non sforzare troppo quel braccio...>> inizia Emma ma lui la interrompe
<<Ancora co' 'sto braccio...sto bene, tranquilla...ci vediamo più tardi...ciao Brì...>> ciao Bes, se te torna il dolore pe' fa il cretino te lo stacco quel braccio!
<<Ha detto fra due ore...>> rifletto ad alta voce
<<Sì...>> risponde Emma stranita...non capendo ciò che voglio dire
<<Due ore...>> ripeto guardandola mentre sorrido ebete e alzo e abbasso le sopracciglia ripetutamente
<<Sì...due or...due oreeee!>> sorride anche lei...vedo che hai capito bionda! <<Ma dove vai di qua? Allunghiamo!>>
<<A casa mia, è più vicino!>> esclamo premendo il piede sull'acceleratore!
Il primo pensiero appena rimetto piede in casa ed accendo le luci è che dovrò chiedere alla signora Palmira di passare anche di qui ogni tanto...ma per adesso ci sono cose ben più importanti a cui pensare, come ad esempio Emma che si è tolta l'impermeabile lanciandolo sull'attaccapanni, immediatamente imitata da me...la tiro dalla maglia chiara che indossa, infilando le mani sotto il tessuto che le copre la schiena...
<<Finalmente...nessuno potrà interromperci...>> dice reclamando le mie labbra...
<<Nessuno amore...>> ripeto sfilandole la maglia lasciandola solo con la canotta...forse dovrei accendere i riscaldamenti...nah, fra un po' non serviranno...
<<Mi sei mancato in questi due giorni...>> dice mentre mi lascia baci sul petto, e sbottona due bottoni della mia camicia
<<Non immagini quanto...>> le faccio eco io poggiandole le mani sul fondoschiena addossandomela di più e dirigendo di nuovo le mie labbra sulle sue...siamo ancora in piedi nel bel mezzo della stanza ma a nessuno dei due sembra importare al momento di cercare un posto più comodo <<non ce la faccio a starti lontan...>> mi interrompo sentendo il rumore della chiave che gira nella toppa...Emma mi guarda sbarrando gli occhi...
<<Ma c'è qualcuno?>> chiede una voce familiare dopo aver aperto la porta.

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