Talmente uguali

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<<Ma sei sicuro che non dovevamo prendere anche qualcos'altro? Magari serviva un'altra giacca? E se la camicia bianca si sporcasse mentre mi cambio? L'avevo detto io che era meglio prenderne due! E poi perché non mi hai fatto prendere anche l'altro giubbotto?>> se lo abbandonassi in qualche vicolo voi mi fornireste un alibi, vè? Nel cofano abbiamo praticamente metà del suo armadio, oltre a cinque – sei giacche prese a casa mia...e lui ancora crede che non sia abbastanza! <<Ma poi hai controllato alla Label se c'è tutto il necessario per il set? Non sarebbe stato meglio affittare uno di quegli studio a posta?>> ma dove si spegne? Per non parlare di quello che ha fatto passare a quella povera ragazza per il trucco...niente di che, un po' di quegli intrugli strani color crema per omogeneizzare il colorito dell'incarnato...non riusciva a venire lei alla Label come al solito, per il poco preavviso, così siamo passati noi per il suo centro...credo che interromperà qualunque rapporto con noi dopo aver avuto a che fare con Bes oggi! Fortuna che siamo arrivati...appena entriamo noto una persona conosciuta seduta su una delle sedie di fronte alla reception...è in anticipo...molto in anticipo...si gira appena si rende conto che è appena entrato qualcuno
<<Carlo!>> saluto
<<Ciao Briga...tu...tu devi essere Bes...>>
<<Si, sono io!>> saluta con aria di sfida...cominciamo malissimo, e se penso che dovrò essere io a fare da mediatore peggio me sento!
<<Ho pensato di venire in anticipo...così magari non facevamo tardi, e Bes può rientrare presto...per...per riposare...>> Bes lo guarda come se in realtà non fosse mai stato meglio e non necessitasse di alcun riposo <<ma se...se avete altro da fare vi...vi aspetto...>>
<<No, no...non preoccuparti, anzi hai...hai fatto bene...>> tossisco, che situazione del cazzo!
Siamo nel deposito e sto facendo vedere a Carlo se la poltrona e lo specchio particolare che aveva richiesto possano andare bene
<<Si, si perfetto...dove scattiamo?>>
<<Di là c'è una stanza in cui già c'è il fondale bianco...che...che ne dici?>>
<<Bene! Così non ci allontaniamo di qua...>> replica lui
<<Si...non sempre si ritrova la strada quando ci si allontana...>> professionalità Mattia, professionalità...non è il momento giusto per pensare che a causa sua ti sei allontanato da Emma...e Bes è già da un po' che mi guarda strano <<Allora!>> esclamo, alzando il tono di voce <<Abbiamo preso un po' di tutto come abbigliamento...come mi avevi chiesto...ora ci organizziamo per i cambi e scattiamo subito...>> subito nel senso che prima famo, prima te ne vai, meglio è per tutti!
<<Si...va bene...possiamo usare uno degli uffici come camerino per i cambi? Così magari mi fate vedere che avete portato...giusto per...per farmi un'idea...>>
<<C'è la sala riunioni...c'è un bel tavolo grande, il divanetto...credo vada bene...>>
<<Si...ehm, si...credo di sì...>> c'è un imbarazzo che si taglia col coltello...Bes segue il nostro discorso spostando lo sguardo da uno all'altro, senza dire una parola
<<Di qua...>> mi avvio facendo strada.
<<E questa...>> dico poggiando l'ultima giacca su una delle sedie...abbiamo mostrato al fotografo l'abbigliamento che ci siamo portati dietro, gli ho spiegato più o meno il tipo di intervista che dovremo fare, le indicazioni per le foto gliele avevo già inviate e lui mi aveva assicurato che non ci fossero problemi...sta guardando un po' tutto...prende qualche capo, lo posa...sorride...storce il muso...io e Bes ci guardiamo senza proferire parola. È ovvio che tutti i presenti vorrebbero essere da un'altra parte, ma è altrettanto ovvio che il lavoro crea anche queste dinamiche e bisogna starci.
<<Posso farmi un giro per i corridoi?>>
<<I corridoi?>> chiedo confuso...Bes dietro di lui fa una smorfia per dire bah e poi ruota l'indice intorno alla tempia guardandomi...si, che sia pazzo lo penso anch'io...ma ora ce serve quindi statte zitto e nun fa smorfie...lo ammonisco con lo sguardo e lui sospira...ci voltiamo entrambi a guardarlo...diciamo che lui e la discrezione nun se so' mai salutati al bar
<<Scusate...è che il braccio ogni tanto mi dà fastidio...>> sorride angelico...beato chi te crede...
<<Cercheremo di non sforzarlo...non ti preoccupare...>> gli sorride Carlo, e lui ricambia...ah falso!
<<A che serve un giro per i corridoi?>> domando curioso
<<Mi è venuta un'idea...voglio vedere se è possibile realizzarla...>> annuisco...bah...
<<Andiamo...>> dico incerto mentre usciamo dalla stanza <<c'è anche il piano di sopra se...>> continuo non capendo cosa debba farci nel corridoio
<<No no qui va benissimo!>> esclama fermandosi alla fine del corridoio davanti alla finestra...se lo dici te... <<Ok, allora...Bes iniziamo con quelli più scoccianti, così lasciamo i capi leggeri per dopo...in modo da non affaticare il braccio...>> Bes lo guarda con le sopracciglia alzate e un'espressione perplessa <<Facciamo prima le foto in cui avrai cambi con più capi ora che sei riposato...poi man mano che andiamo avanti e ti stanchi col braccio facciamo quelle più soft...>> gli spiega il fotografo
<<Ok...>> replica lui con aria di sufficienza
<<Bene...cominciamo!>> dice Carlo avviandosi di nuovo in sala riunioni <<Quindi...vediamo...primo cambio smoking, scarpe da ginnastica e giubbotto militare...>> elenca mentre mette da parte man mano i capi che dovrà indossare Bes
<<Va bene...>>
<<Noi usciamo...tu cambiati con calma...siamo qui fuori...>> dico rivolto al ragazzo di fronte a me che annuisce mentre si sfila le scarpe coi piedi, mi assicuro che la porta sia ben chiusa e mi rivolgo a quello che era uno dei miei migliori amici <<Della...ehm...della storia tra me ed Emma, Bes non sa nulla...e deve continuare ad essere così!>> intimo
<<Tranquillo...>>
<<Carlo non ti devi lasciar sfuggire niente...neanche mezza battutina che possa fargli capire qualcosa, intesi?>> Dio solo sa come abbiamo fatto finora a tenerlo nascosto e non farci scoprire da lui
<<Si me l'ha detto anche Em...>> si blocca, come se in realtà non avrebbe dovuto dirmi ciò che stava per uscire dalla sua bocca
<<Anche chi?>> chiedo scontroso
<<Ecco...io...si, prima ho...ho chiamato Emma...>>
<<Ah! E perché, di grazia?>> questo non ha capito un cazzo
<<Briga non fare il finto tonto...non è certo facile arrivare qui e fare il professionale...le ho chiesto di Bes, quello che sapeva...come comportarmi...non è una situazione normale...e poi avevo bisogno di unconsiglioconLuisa...>> farfuglia l'ultima parte
<<Un che? E poi non c'è niente da sapere su Bes! Fa il cantante e tu je devi fa du' foto...stop!>> ce manca pure che mo questo inciucia su Bes co' Emma...e io come al solito non so' un cazzo...signor nessuno me dovevano chiamà!
<<Ma sì! Tranquillo!>> mo je scazzo e fanculo le interviste... 'ste foto de merda! <<L'ho chiamata più che altro per Luisa...>>
<<Che c'entra Luisa? Mica dovemo aspettà pure lei?!>> mazza che colpo...da do' è uscito questo!
<<Bes!>> sospiro <<Sei...sei pronto?>> mi guarda come a dire "perché nun me vedi?" ...che giornata de merda!
<<Ok...scattiamo...>> si guarda intorno, entra in sala riunioni ed esce con una sedia...no ma prego, fa come se fossi a casa tua...la mette sul tappeto al centro del corridoio, di fronte alla finestra...<<Bes siediti lì...togli il giubbotto, metti solo il cappuccio e tienilo poggiato sulle spalle...si così...gomito sul ginocchio, poggia la fronte sul pugno chiuso...perfetto...un po' più seccato...si così...Perfetto...Briga andresti a prendermi quella famosa poltrona nel frattempo per favore?>>
<<Vado...>> ma guarda te se me devo mette pure a fa il fattorino...eccola qua, pensare che, ora che mi viene in mente, su questa poltrona ci feci lo shooting con Luisa appena uscito dal talent...ed ora c'è Carlo che fa le foto a Bes...che bizzarra la vita! <<Eccola!>> esclamo arrivando di nuovo in corridoio <<Ma non ti saresti dovuto portare qualcuno per le luci, cose così?>> chiedo al fotografo...mi aspettavo di vederlo arrivare con almeno un collaboratore...
<<Nah, meglio fare da noi...poi con la luce naturale stanno venendo benissimo...farò qualche ritocco se sarà necessario...Bes siediti su questa, un po' meno comodo...ecco così...>> lui che fa lo shooting sulla stessa poltrona su cui ne ho fatto uno io...con la fotografa di sua madre...manco ricordavo più di averla quella poltrona... <<direi che con queste va bene così! Adesso lasci questo pantalone...scarpe scure, maglietta nera e...e la giacca che abbiamo scelto prima!>> lui va a cambiarsi e Carlo ricontrolla le foto appena scattate dal display della macchinetta <<Se vanno tutte così finiremo prima del previsto...>> sorride rivolgendosi a me, gli faccio un cenno con la testa <<Vuoi...vuoi vederle?>> no per carità che già stare qui a guardarlo mentre fa il suo primo shooting, le interviste e tutto, mi fa una strana sensazione...no no, meglio de no...scuoto la testa <<Poi te le mando tutte!>> sorride ancora, questa volta aggiungendo un occhiolino...ma che?
<<Così?>> domanda Bes arrivando alle nostre spalle...il fotografo lo guarda storcendo la bocca e guardandosi intorno come alla ricerca di un'ispirazione
<<C'è un balconcino qui?>>
<<Nel...nel mio ufficio...di sopra...qui al piano terra non ce ne sono...>>
<<E potremmo andarci?>>
<<Come no! Di qua...>> sto per prendere le scale quando mi fermo <<Non sarebbe meglio un giubbotto se deve scattare fuori...?>> Bes ovviamente, che me frega de Carlo e di una sua eventuale bronchite
<<Si ma quello di prima con questo outfit non mi piace...il...il tuo sarebbe perfetto...>> eh? Ma che ve mettete d'accordo pe' famme piglià 'sti colpi?
<<Il mio?>> avrò capito male
<<Si!>> ecco <<Quello che avevi quando sei arrivato...è...è un problema?>>
<<No...no, no...ovvio che no...>> convinto Bri, convinto! <<Eccolo qua...andiamo...>> dico incamminandomi verso le scale con l'indumento tra le braccia.
<<Questo balconcino è perfetto...>> esordisce Carlo appena ci mette piede...ovvio che sì, è del mio ufficio <<Allora Bes, siediti qui...>> comincia spostando la sedia dal piccolo tavolino in ferro che c'è all'angolo... <<il giubbotto come prima, gomiti sulle ginocchia ma lascia le braccia penzolanti...si così...aspetta, aggiustiamo il giubbotto...>>
<<Ci penso io!>> mi offro <<Così?>> chiedo al fotografo
<<Un po' più sceso a destra...>> lo sposto ed il fotografo mi fa ok con la mano...gli sposto i capelli all'indietro e ogni tanto sento il tipico rumore della macchinetta che scatta...boh... <<Benissimo così...>> conferma lui ed io mi sposto, ora i clic della macchina fotografica si susseguono veloci <<un po' più serio...bene...guarda di lato...così...aspetta...grazie Brì>> m'ha appena sfilato gli occhiali da sole, ma insomma! <<Infilali...>> dice porgendoli a Bes... <<No, non mi piace...tienili in mano...si, più figo...>> tiè...più figo...lo inviti a nozze... <<Ok...ora tieni gli occhiali in una mano...poggia il gomito sul davanzale...alza la schiena...niente cappuccio, togli...benissimo...guarda me...dritto...perfetto...ok, andate anche queste...>>
Stiamo rientrando quando vedo Carlo alternare lo sguardo da Bes al divanetto del mio ufficio
<<Briga? Me daresti un attimo il maglione che indossi?>> mo se stamo ad allargà però eh... <<Voglio provare una cosa...Bes togli giubbotto e giacca...>> no ma nun te sentì in imbarazzo...puoi chiede quello che vuoi...tsè <<Ok infila questo...>> gli porge il mio maglione <<ce la fai a sederti a terra con le spalle al bracciolo del divano?>>
<<Certo!>> esclama lui sedendosi sul pavimento...sia mai che dica che non può fare qualcosa...poi te vojo se t'appoggi sul braccio per alzatte!! Carlo intanto scatta una foto quasi di profilo a Bes ed un'altra di spalle nella prospettiva diagonale opposta...mica sto capendo...
<<Poi col computer le metto in modo che sembri che stia davanti ad uno specchio...ed il bracciolo del divano diventerà la pediera del letto...>> io e Bes lo guardiamo perplessi <<Tranquilli, so quello che faccio!>> almeno questo... <<Allora sotto puoi rimanere così...>> dice mentre torniamo nuovamente al piano inferiore <<andiamo nel deposito e prendiamo lo specchio...>> per andare a prendere il famigerato specchio passiamo nei corridoi dietro la reception, dove c'è un disimpegno bello ampio <<Uhhh una la potremmo scattare qui...davanti al quadro...>>
<<Qui?>>
<<Si si...Bes torna di là e metti la felpa grigia con quel giacchetto nero, me sa che ne ho visto uno con le cerniere...>> annuisce <<ah e quel maglioncino bordeaux e arancio...>>
<<Ma quello è brutto!>> si lamenta
<<Nun te preoccupà...prendi quello e metti felpa e giacchetto...>>
<<E sotto così?>>
<<Si, tanto si vedrà solo il pantalone...>>
<<Ok...>> dice incamminandosi...
<<Noi intanto vediamo lo specchio...>> agli ordini...quando finirà questa giornata!? <<Io direi di lasciarlo qui...>> afferma dopo averlo appeso accanto alla porta...se lo dici te...
<<Ohiiii!!>> Bes ma che te urli...meno male che oggi qua in giro non c'è quasi nessuno...in realtà ho dato mezza giornata quasi a tutti, no ma l'avrei fatto per chiunque, che andate a pensà...mica perché lo shooting era di Bes...
Abbiamo scattato le foto con gli ultimi due cambi ed ora siamo di nuovo nel mio ufficio...Carlo le sta visionando velocemente sul piccolo display dell'aggeggio con cui le ha scattate
<<Ti fa male il braccio?>> chiedo al ragazzo sbracato sulla poltroncina di fronte alla scrivania...fa un segno di diniego con la testa <<Sicuro?>> domando ancora, apprensivo
<<Sii Brì, sto bene...>> meno male <<Come sono venute?>> chiede a Carlo che sta riponendo la macchina fotografica nella custodia
<<Mi sembrano perfette...senti Briga per spostarle sul computer, adattarle alla dimensione chiesta dalle riviste e fare qualche ritocco non riesco prima di domani mattina...>>
<<L'importante è che domani siano qui...prima di pranzo devo mandare tutto...>>
<<Non preoccuparti...domani mattina presto ti mando tutto...prendo un bigliettino qui che c'è la mail?>> domanda prendendo una dei miei bigliettini da visita dal contenitore di acrilico trasparente sulla scrivania...annuisco <<Bene allora io vado...>> conclude alzandosi dalla poltroncina
<<Chiamo il bar? Faccio mandare su qualcosa...>> dico guardando l'ora...sono passate quasi tre ore e neanche me ne ero accorto
<<No no...preferisco andare che mi metto subito a lavoro...sarà per la prossima...Bes...>> saluta prima di aprire la porta
<<Ciao...>> rispondiamo in coro prima di vederlo sparire dalla nostra visuale.
<<Beh? Non è stato male, no?>> mi chiede Bes dopo un paio di minuti in silenzio
<<No...non è stato male...>> sorrido guardandolo
<<Vabbè...io magari vado a provà qualcosa...mmm...?>>
<<E le interviste chi le fa? Io?>> chiedo saccente
<<Cazzo!>> esclama portandosi la mano sulla fronte...
<<Bes...>> lo rimprovero sospirando <<dai siediti che c'abbiamo tutta 'sta sfilza de domande...>>
<<Ma sono tutte uguali queste domande?>> si lamenta sbuffando dopo neanche mezz'ora che siamo di fronte allo schermo del computer ed io...sottolineo io...sto scrivendo le sue risposte perché il pischello qui s'è fatto venì in mente che je potrebbe fa male il braccio a scrive...io nun je la posso fa!
<<Dai, vediamo la prossima...allora, perché proprio il rap?>> eh perché? Nun te sarebbe piaciuto entrà in un coro gospel e restà a Londra? Nun ce fate caso...è che questo qui va preso a piccole dosi...da stamattina sono esausto!
<<Perché...beh perché me piace...che ne so perché! Per imparà a cantà...a stare sul tempo...oh ma che palle 'ste domande!>> per imparare a cantare...zitti, fate finta de niente!
<<Ok...questa era l'ultima! Ce l'avemo fatta!>> sospiro quando, un'ora dopo, abbiamo finito di scrivere le risposte per entrambe le riviste...certo ci avremmo messo molto meno se il rompipalle accanto a me non avesse avuto da ridire su ogni domanda e non mi avesse fatto cancellare e riscrivere almeno due volte la metà delle risposte!
<<Mi sa che è saltato andare a vedere la partitella vè?>> eh vedi te...
<<Si, me sa de si...daje ci andiamo un altro giorno...>> sbuffa...ma te vuoi lavorà o vuoi fare il figo sugli spalti del campetto?! Poro me!
Sono le otto del mattino ed io sono già in ufficio, ieri sera ho accompagnato Bes e sono ritornato immediatamente qui perché al tizio che mi ostino ancora a tenere come legale è venuto in mente che non avevamo ricontrollato tutto per andare alla major questo pomeriggio...e stamattina abbiamo già abbastanza cose a cui pensare per occuparci anche di questo...quindi siamo stati fino alle undici e mezza qui ad accertarci che fosse tutto perfetto. Ed ora sono già qui perché siamo arrivati ad inviare le interviste all'ultimo secondo...Carlo mi ha mandato un messaggio mezz'ora fa dicendo che sarebbe passato di qui prima di andare al nido dove vuole chiedere se può portare il figlio...il figlio...mi fa così strano pensarlo padre, mi fa così strano pensare che magari anche io potrei ess...
<<Briga c'è il fotografo di ieri qui...posso farlo salire?>> Samantha dall'interfono interrompe i miei pensieri...strano, non era qui quando sono arrivato
<<Si...>> sospiro...credevo che mi avrebbe lasciato le foto giù e sarebbe andato via, non sono pronto a vederlo così spesso, ma sembra che la buona sorte ultimamente non sia dalla mia parte <<avanti...>> dico appena sento bussare
<<Buongiorno! Prima di così non si poteva!>> esclama sventolando una pen drive che mi passa mentre io ricambio il saluto
<<Non avevi un impegno stamattina?>> chiedo non realmente interessato
<<Devo trovare un nido per Pietro non troppo lontano da casa...non posso sballottolarlo di qua e di là ogni volta che ho un impegno...>> afferma preoccupato...chissà com'è non poter stare con il proprio figlio, non riuscire a conciliare tutti gli impegni e ritagliare del tempo per lui...sono sicuro che io il tempo per Bes l'avrei trovato...ma che sto a dì?! Questa è tutta colpa di quella svitata di mia sorella che è tornata e continua a inviarmi foto mie da piccolo, foto di Bes...chiavi di lettura tutte sue...lasciate sta... <<Non le guardi?>>
<<Che?>> domando ancora perso nei miei pensieri
<<Le foto dico...non le guardi?>>
<Ah! Si...si...>> dico inserendo la pen-drive nell'usb e aprendo la cartella...le copio sul mio computer per restituire subito la pennetta a Carlo, sia mai che si facesse venire la brillante idea di tornare a riprenderla ed io me lo dovrei trovà di nuovo qua...meglio de no! Tre minuti alla fine del processo...tre minuti di silenzio in cui lui si guarda intorno imbarazzato ed io fisso lo schermo del computer neanche se stessi ammirando uno di quei quadri da museo che mi piacciono tanto <<Ecco qua...>> dico restituendogliela
<<Vabbè ma non c'era bisogno...potevi tenerla quanto vuoi...>> replica lui
<<Si ma...magari te serve...>> torno con lo sguardo allo schermo ed apro la cartella appena creata, beh le foto sono venute benissimo, su questo non avevo dubbi...il suo lato professionale non è mai stato in discussione per me...nessun altro di mia conoscenza sarebbe riuscito a creare foto così in così poco tempo...scorro le foto in modo veloce una dopo l'altra, ma all'ultima lo schermo non riproduce Bes, ma me...un po' di anni fa...un po' tanti anni fa... <<E questa?>> chiedo guardando quella foto che mi aveva scattato Luisa poco dopo la mia uscita dal talent e che ritrae me sulla stessa poltrona usata ieri...
<<L'ho ritrovata in una vecchia cartella...è da ieri che avevo il tarlo di un déjà-vu...è la stessa poltrona, te ricordi? Era il servizio dopo Amici!>> eh me ricordo sì <<È venuta simile pure la foto...in effetti ho avuto la stessa facilità che avevo a scattare con te...>> tossisco...se ce se mette pure questo che l'ha visto si e no un paio de volte è la fine... <<Scusa non volevo rievocare cose passate...>> no tranquillo, manco ce stavo a pensà a quello...
<<Non fa niente...>> dico risoluto <<Questa cartella invece?>> continuo vedendo che c'è una sottocartella...nel mentre che formulo la domanda l'ho già aperta e vedo che ci sono una ventina di foto, sempre del servizio di ieri
<<Sono quelle che sono venute meglio a mio parere...se hai fretta di inviarle, e ti fidi...>>
<<Si, in effetti sono proprio belle...apro una scheda con WhatsApp e le invio a Bes...voglio che le veda prima di inviarle alle riviste...>>
<<Mi sembra giusto...>> sorride lui <<Se non c'è altro, io andrei...>> continua guardando l'ora sul cellulare ed alzandosi
<<Carlo...>> lo chiamo quando si è già infilato il giubbotto <<grazie!>>
<<Figurati!>> esclama prima di lasciare il mio ufficio, si sta richiudendo la porta alle spalle quando lo richiamo...mi sono dimenticato una cosa importante, che cojone...mi guarda, con ancora la mano sulla maniglia, come per incitarmi a parlare
<<Per...per il compenso puoi dire alla mia segretaria giù alla reception...>> sorride
<<Ho fatto un favore ad un amico!>> replica prima di chiudere l'uscio...ah!
Riguardo le foto...alternando più volte le due simili...potrei fare un regalino a mia sorella...ma si! Questa cosa di avere WhatsApp sul computer è una figata, posso inviare tutto quello che voglio senza passare per il cellulare...seleziono le due foto con la stessa poltrona e gliele invio...tempo due minuti e vedo il mio cellulare lampeggiare
"Oddio quanto siete belli" accompagnato da una sfilza infinita di emoticon con gli occhi a cuoricino altro messaggio "Vedi! Ti stai convincendo anche te..." ma chi cazzo me l'ha fatto fa dico io! Chi? Che me potevo aspettà da 'sta matta...ah ma ora col cavolo che je rispondo!
"Mazza quanto so' figo! Ma solo queste ha fatto?" chi può essere se non mister modestia? S'è degnato di rispondere finalmente! Si, lo so che sta a scuola, ma io devo inviare tutto prima di subito
"Senti mr. modestia, queste sono quelle selezionate per le riviste...le altre poi le vedi! Quali vogliamo inviare? Devono essere tre e tre..."
"Quelle che vuoi te..." ah! Questa non me l'aspettavo
"Ma io te le ho inviate per sceglierle insieme..."
"Ma io mi fido di quello che scegli tu per me" alt alt alt! Datemi due minuti pe' respirà meglio...giusto 'n attimo, mo me riprendo eh...fiù! Devo rispondere...si...ehm...no, meglio de no...!
Scelgo le foto da inviare...le allego alle rispettive risposte ed invio tutto...ed anche questa è fatta! Dobbiamo solo aspettare che escano i due mensili per conservare le sue prime interviste...cioè credo che voglia conservarle, insomma le prime per giornali importanti...vabbè vabbè, niente!
Francesco bussa alla porta del mio ufficio e fa capolino da essa
<<Possiamo?>> chiede spalancandola
<<Prego prego...>> affermo affabile
<<Presidente volevo presentarle i due stagisti...quelli dell'università, di cui le ho parlato, sono qui da martedì ma lei era molto impegnato...>> per poco non scoppio a ridergli in faccia...qui non siamo certo abituati a questi formalismi, ma d'altronde non conoscendo i ragazzi...e sapendo che sono qui per capire come funziona un'azienda di questo tipo, non possiamo fare altrimenti...vedere che qui siamo tutti amiconi, tutti abbastanza confidenziali non darà una buona immagine...né tantomeno darà loro l'idea di come funzionano le gerarchie interne...
<<Si...stiamo trattando degli affari importanti e non potevo permettermi distrazioni...prego, accomodatevi...>> dico ai ragazzi indicando le due poltroncine di fronte a me...Francesco rimane in piedi dietro al ragazzo, con la mano poggiata sullo schienale della sua seduta...i due novellini sembrano abbastanza in soggezione, si faccio quest'effetto a tutti la prima volta...a tutti tranne che ad uno...vabbè mo nun me pare il momento per pensarci! <<Allora...so che siete qui da un paio di giorni...come vi siete trovati? Qualche problema? Difficoltà?>>
<<No...no Presidente, sono tutti molto gentili con noi...>> afferma il ragazzo con la voce leggermente tremolante
<<Mi fa piacere>> sorrido
<<Tu? Non dici nulla?>> chiedo rivolto alla ragazza <<Ho qui le vostre schede...>> dico prendendo due fogli dal primo cassetto della scrivania <<Mirko...>> affermo in direzione del ragazzo <<E...ed Elsa...>> sorride lei
<<Piacere!>> esclamano in coro
<<Sarò sincero>> sospiro <<è un vanto il fatto che una facoltà come la vostra si sia rivolta a noi per un progetto di questo genere...>> sorrido <<ma>> continuo ottenendo la massima attenzione da entrambi <<a nessuno fa piacere avere due persone sconosciute che gironzolano per quella che consideri come casa tua...>> acconsentono con la testa, restando in silenzio <<quindi...>> sembra quasi che stiano in apnea in attesa della mia decisione <<quindi iniziamo a darci tutti del tu ed evitare questi formalismi inutili...ok? Poi magari ci organizziamo per una serata in pizzeria più in là...starete qua qualche mese, giusto?>> fanno di nuovo cenni affermativi col capo, respirando stavolta...anzi mi sembra quasi abbiano tirato un bel sospiro di sollievo... <<Io sono Briga, qualsiasi cosa faccia questo tipo che non vi sta bene>> dico indicando Francesco col mento <<non esitate a dirmelo ed io lo licenzio!>> concludo sorridendo e facendo un occhiolino ai due che ridono
<<Se non c'è altro, capo>> esordisce il legale con tono perculatorio <<Noi, e sottolineo noi, abbiamo da fare...>>
<<Io, invece, proprio perché sono il capo>> guardo l'orologio <<vado in pausa pranzo!>>.
Vado in pausa pranzo un par de...quelle! Francesco è di nuovo qui, ha spalancato la porta e mi guarda come se fosse davanti ad un'apparizione divina...ergo je serve qualcosa!
<<È arrivata la bozza definitiva del contratto per la collaborazione con la major...>> esordisce sventolando dei fogli, il contratto presumo <<ovviamente non siamo tenuti ad accettare stasera, ma noi vogliamo chiuderla alla svelta vè?>>
<<Si?>> chiedo incerto
<<Ovvio che si! Ce l'hanno mandata ora, in modo che poi stasera non se ne farà nulla e slitterà l'uscita del singolo a causa nostra...invece noi stasera andiamo lì con il contratto già studiato ed eventuali proposte di modifiche...>>
<<Se lo dici te Fra...>> questo vuol dire che resteremo chiusi qui peggio de ieri sera? Nooo ma io nun je la posso fa
<<Ok...chiama Samantha e dì di non farci disturbare...>> agli ordini...ma questi che se prendono tutte 'ste libertà hanno capito che qua il capo so' io?
<<Francè so' le dodici e mezza...dopo pranzo si vede...>> io m'ero fatto tutto un programmino caruccio che prevedeva andare a prendere Bes e presentarmi a pranzo da Mimma...
<<Ma sei rincoglionito ultimamente? E se non finissimo in tempo? Oh ma che te prende?>>
<<Ma niente Fra...sto un po' così...daje su vedemo 'sto contratto...>> sospiro, ma io non c'ho voglia...uffi! Mando un messaggio a Bes dicendo di non riuscire a passare a prenderlo a scuola e presto attenzione al legale seduto di fronte a me.
Siamo qui da due ore...senza aver pranzato...il cellulare che si illumina...magari è Mimma... "L'unica cosa da cui scappi davvero è la distanza" Ginevra...ancora...devo cambiare numero e non darlo a nessuno, nessuno! No, però a Mimma si...e a Bes...e a Franci...e Fulvio, a Tina se succede qualcosa ad Emma...vabbè me tengo questo!
<<Briga!!?? Ma mi ascolti??>> ovvio che no...due palle tutti 'sti cavilli...qualcuno che bussa alla porta salva Francesco dall'essere sfanculato
<<Scusate!?>> entra Samantha con due sacchetti <<Ho pensato di portarvi qualcosa da mangiare...>> dice poggiando tutto su un lato sgombro della scrivania
<<Bella de casa!>> sorride euforico Francesco
<<Grazie Samà!>> esclamo sorridendo, realmente grato di questa piccola pausa
<<Se vi occorre qualcosa sono giù...>> e va via
<<Ma nun ve la intendete più?>> chiede malizioso il mio amico, ammiccando...faccio no con la testa, sorridendo <<Già te sei stancato? Vabbè questa un po' è durata...>> ride...cretino!
<<Bene! È ora...andiamo...>> dice Francesco alzandosi e aggiustandosi la camicia <<Passo a prendere la giacca e la borsa dal mio ufficio, ci vediamo all'ingresso>> mi passo le mani sul viso, strofinandomelo...siamo stati chiusi qui per ore...per fortuna la mia segretaria ci ha portato il pranzo dandoci la possibilità di una pausa...sbadiglio stiracchiandomi, mi serve un caffè, bello forte...il mio cellulare non è della stessa opinione visto che prende a squillare; un numero che non conosco...rispondo e inserisco il vivavoce mentre indosso il cappotto controllando di avere in tasca le chiavi dell'auto...è la radio per l'intervista a Bes
<<Scusi se ancora non mi ero fatto vivo ma il ragazzo ha avuto un problema di salute...>>
<<Non si preoccupi>> mi tranquillizza l'uomo dall'altro lato <<ho letto la sua mail...avrei pensato a mercoledì pomeriggio se per lei va bene...>>
<<Si si va benissimo...>> rispondo senza pensarci due volte, li abbiamo già tenuti sul filo abbastanza, non mi posso mettere a fare lo schizzinoso...anzi, altre radio neanche si sarebbero sprecate a richiamare la seconda volta!
<<Perfetto! Allora ci sentiamo mercoledì poco prima che inizi la diretta!>>
<<Certo! Grazie mille per la disponibilità...>> ringrazio
<<A lei, buona serata...>> e anche questa è fatta!
Francesco mi aspetta poggiato alla macchina continuando a ticchettare con un piede sull'asfalto, gli spiego il perché mi sono trattenuto di sopra...pensare che avrei anche voluto chiamare Mimma... <<Andiamo con la mia...>> gli dico entrando in auto e facendogli cenno di salire...major arriviamo!
Sono quasi le nove quando lasciamo lo stabile, soddisfatti per l'accordo ottenuto. Bes farà il singolo con il loro artista, sarà lanciato dapprima in Italia ma poi anche Svizzera, Spagna e ad un Music Festival sloveno se ho ben capito, in realtà neanche loro conoscono bene l'evento ma l'importante è che sia seguito e porti pubblicità e alle major va bene tutto. Bes, come è ovvio, non seguirà sempre il loro artista ma solo un paio di tappe del tour e poi vedremo man mano. Hanno anche accettato la proposta di Francesco per cui i diritti sul testo rimarranno a Bes che potrà riutilizzare quelle barre se vuole, unico vincolo non potrà farlo prima di sei mesi...ci è sembrata giusta come cosa, l'importante è che il testo resti il suo.
<<Andata bene, no?>> chiedo rivolto al mio collaboratore mentre ci intratteniamo nel parcheggio per permettermi di fumare
<<Beh...meglio di quanto ci aspettassimo>> annuisco prendendo il pacchetto di sigarette dalla tasca <<e così il pischello uscirà con un duetto con un artista di una major...>> eh già, sono così fiero di lui <<ottimo esordio, no?>>
<<Eh vedi te! È arrivata anche la certificazione...ieri...>> mi porto la sigaretta alla bocca, accendendola mentre il legale mi chiede di che certificazione io stia parlando <<il singolo che era in free download, quello del concerto di Mostro...è oro!>>
<<Hai capito l'ultimo arrivato! Certo i Rap Hoop's hanno aiutato...ma d'altronde l'hanno chiamato loro!>> ride, e rido anch'io, felice...
<<Sto pensando di farlo uscire con un disco...>> rivelo dopo aver soffiato in aria una nuvoletta di fumo
<<Mi chiedevo quando ti saresti deciso...>>
<<Lo sai che mi piace fare le cose per bene...>>
<<Lui cosa dice?>>
<<Ancora non gliel'ho detto...>> sorrido pensando all'espressione che farà quando parleremo di un disco tutto suo
<<Briga! Preferisco sempre il profumo di una bella donna alla puzza del tabacco!>> oddio! Alla riunione non c'era, pensavo fosse sul suo yatch al largo di qualche isola...invece è qui, ed io non ho mai mal sopportato qualcuno in questo modo
<<Presidente!>> sorrido, sembrando forse troppo euforico...una volta fingevo meglio <<Si ricorda del mio legale?>>
<<Certo...certo! Non sono mica rincoglionito! Buonasera giovanotto!>> lo saluta <<E la sua...ehm...segretaria non c'è?>>
<<Come saprà di solito le segretarie lavorano in ufficio...>>
<<Qualcuna anche a casa del capo quando c'è troppo lavoro...>> insinua, non è il mio caso...non più almeno...ma una major con un Presidente normale nun se poteva trovà? Si, insomma, uno professionale, capace, mai fuori luogo...uno tipo me! <<bando alle ciance! Avete già finito? Purtroppo mi sono dovuto allontanare per un impegno improrogabile...>> si scusa...impegno improrogabile? Da solo? E torni tutto felice a quest'ora? Nahhhh!
<<Si, si è tutto a posto...aspettiamo solo il lancio del singolo>> risponde Francesco entusiasta
<<Bene! Allora dobbiamo festeggiare...siete miei ospiti a cena...>>
<<Ma...veramente...>> tentenno
<<Con tanto piacere!>> accetta il legale...lo guardo male...il Presidente si scusa ma deve entrare un attimo nello stabile per non ho capito cosa, ci raggiunge in un lampo dice
<<Ma che te sei impazzito? Una cena intera con quello? Ci vuoi morti!>> lo aggredisco
<<Ma sembra brutto rifiutare su! Abbiamo appena concluso un affare importante!>> lo guardo di sbieco...caccia la vera motivazione su <<E va bene! Così ho la scusa perfetta per non passare da Monica!>> rido...ma ve pare che gli serve la scusa per non andare da una donna? <<Tu non capisci! Quella donna mi sfinisce!>>
<<Mollala allora!>> la faccio semplice
<<Ma sarai scemo! Quella bomba? Ma che mollala! È che va dilazionata...ma ti assicuro che ogni volta è...>>
<<Eccomi! Possiamo andare!>> perfetto, non avevo proprio voglia di sentir parlare delle capacità a letto della nuova amante del mio amico!
Le undici e quaranta signori! E stiamo uscendo ora dal ristorante! Penserete che mi sia ingozzato fino a rotolare come al solito vè? Niente di più sbagliato perché, particolare che mi ero completamente dimenticato, il nonnetto qui è un amante della nouvelle cuisine...ergo io sto più affamato de prima ma ho dovuto fare la parte dell'amante del genere, scoperto questa sera, e di cui non potrò più fare a meno! Credice!
<<Signori è stato un vero piacere! Spero si possa rifare...>> ehhh come no! Già ho prenotato per la prossima!
<<È stato un piacere anche per noi...quindi, alla prossima?>> dì de no, dì de no!
<<Quanto prima...buonanotte!>>
<<Buonanotte!>> rispondiamo in coro io e Francesco mentre lo vediamo salire in macchina e lasciare questo posto
<<Andiamo? La mia macchina è ancora alla Label...>> dice il mio amico guardando l'orologio
<<Si...devo assolutamente caricare il cellulare!>> maledico interiormente la serie di situazioni che si sono susseguite che non mi hanno permesso di farlo prima <<Ho una chiamata urgente da fare...>> dico tra me e me, sapendo che Emma non avrà preso benissimo questa sparizione
<<Una chiamata? A quest'ora?>> ma che l'ho detto ad alta voce?
<<Mia sorella...sai che si preoccupa se non le rispondo...poi diventa petulante...>> mi giustifico prima di mettere in moto e andare via.
Fortunatamente la strada è abbastanza libera visto l'orario ed in poco tempo arriviamo alla Label ridacchiando per tutto il tragitto per l'uomo bizzarro con cui abbiamo cenato e le sue richieste assurde. Come quando ha chiesto la quantità esatta di olio presente in ogni piatto, perché alla sua età deve stare attento all'alimentazione...come se poi il piatto strabordasse di roba! Accosto vicino al cancello e cerco il telecomando in tasca per aprirlo, il legale si dirige verso la sua auto, i faretti davanti all'entrata si accendono al suo passaggio, lo aspetto...o meglio, aspetto che esca per assicurarmi che il cancello si richiuda ma lo vedo imprecare nell'auto ancora spenta...scende...
<<Frà?>> lo chiamo scendendo anch'io dalla macchina
<<Non parte!>> esclama sconsolato...ma come!? <<Ma vaffanculo!>> continua prima di tirare la levetta che apre il cofano...guardiamo entrambi il motore e tutta la zona intorno, neanche fossimo esperti di meccanica...la verità è che nun capimo 'n cazzo
<<Daje chiudi che t'accompagno a casa...domani se vede...>> sbuffa mentre chiude il cofano e l'auto e ci dirigiamo all'esterno...il proprietario del solito ristopub sta portando fuori le buste dell'immondizia
<<Beh? Ancora qua state voi?>>
<<Lascia sta che nun è serata!>> sospiro
<<Che è successo?>> chiede subito preoccupato
<<Ma niente...prima c'hanno portato a magnà in un ristorante da mini porzioni quasi invisibili>> storce il muso...se penso ai suoi involtiti con le patatine...il mio stomaco ha un sussulto <<e ora la macchina non parte!>> sbuffa
<<Ma come no? E che sarà? La batteria? O un problema di motore?>> si affaccia anche lui verso il cancello come se fosse possibile fare una diagnosi solo guardando il mezzo
<<Credo la batteria...non è partita bene neanche stamattina ora che ci penso...>>
<<Se aspettate mio figlio ha uno starter in macchina...magari parte...è andato ad accompagnare un suo amico a casa che non si è sentito bene...sarà qui fra poco...>> ma nooo! Io devo chiamare Mimma! Quella me fa fuori!
<<Ma magari!>> Francescoooo! Ma nun c'hai sonno?
<<Daje entrate che ve preparo qualcosa...me sembrate più bianchi de 'n pupazzo de neve!>> ecco magari giusto una cosetta...
Due porzioni di patatine, due panini al kebab, quattro birre e una porzione di dolce dopo siamo di nuovo nel parcheggio della Label e la macchina del legale finalmente parte! E annamo!
Finalmente a casa...dite che è tardi per chiamare Mimma? Vabbè magari le mando un messaggio, se me risponde la chiamo...dove diavolo ho messo il caricabatteria? Ah eccolo! Lo inserisco nell'apposita slot del telefono e poi nella presa...poggio il telefono sul tavolino e mi levo le scarpe sedendomi sul divano...quanto diavolo ce mette a sparire il simbolo con la batteria rossa!? Magari mentre aspetto che si accende il cellulare me stendo un attimo...
Apro gli occhi infastidito da qualcosa...ma cos'è questa luce? Ma che ore sono? Oddio le otto e mezza di mattina! Me so' addormentato sul divano...vabbè almeno ora ho il telefono carico! C'è una notizia buona e una cattiva...la buona è che sono ancora vivo, quindi Emma non mi ha ancora ucciso...la cattiva è che lo farà a breve! Meglio mandarle un messaggino per cercare di rabbonirla...mazza che sonno...ho la schiena a pezzi
"Ohi...ho dovuto accompagnare a casa Francesco e nel tragitto mi si è scaricato il telefono...poi una volta a casa mi sono addormentato sul divano...come dice tu fijo non c'ho più l'età...😂"
Si, lo so che non è proprio così...però mica potevo mettermi a spiegarle della macchina per messaggio...poi glielo dico! Tanto quella col cavolo che risponde ora!
Mi sono fatto una doccia, ho fatto colazione, mi sono vestito e lei ancora non risponde...sto per chiamarla quando è qualcuno a chiamare me...no, nun ve illudete che sia lei...è Francesco che rompe le palle pure stamattina
<<Briga! La macchina non parte...vero che tu me vieni a prenne?>> ma che rottura de cojoni!
<<Stavo uscendo ora...>> dico per cercare di svignarmela
<<Tranquillo, sono già pronto...ti aspetto!>> ma perché Dio ce l'ha con me! Perché?!
Mezzogiorno e mezza ed Emma ancora non ha risposto...quanto mi fa incazzare quando fa così! Ok, sono sparito...ma appena ricompaio rispondi almeno! Che poi quello incazzato dovrei essere io...lei mica m'ha cercato!?
"Potevi almeno rispondermi stamattina" niente...è pomeriggio inoltrato e questa nun se degna de fasse viva! Certo che ho provato a chiamarla, che domande! Ma non risponde la stronza...ho visto pure un tag tra le foto sue che nun me va né giù né su...si 'a foto co' l'attore là...l'ex suo...a quanto pare stava dietro le quinte del talk, a fa che nun me lo chiedete...chiedete alla bionda perché se fa foto equivoche!
"Emma è con te?" no che non l'ho inviato a Bes, ve pare!? Ho scritto a Tina...ma tanto quella è più stronza dell'amica sua quindi figurateve se me dice quarche cosa!
"Ciao anche a te, si sto bene grazie! No, non è con me...le ho scritto ma non mi ha risposto" te credo domani Tì, tranquilla!
Sbuffo guardando per l'ennesima volta lo stesso documento che mi hanno consegnato due ore fa...non riesco a combinare nulla col rosicamento che quella non risponde...non è venuto neanche Bes, è da Elisina sua per qualcosa di chimica...si, mo se dice così...chi è mo?
<<Pronto?>>
<<Cugì! Te stasera vieni vè? Nun me puoi abbandonà così!>> vengo dove? Ma perché nun me spiegate mai un cazzo!
<<Fù ma dove?>>
<<Ma come dove! A cena qua, no?>> non è che me l'ha detto e me so' dimenticato?
<<Ahhhh la cena!>>
<<Te l'ha detto Emma?>> Emma? Emma mo che la pijo...
<<Cosa?>>
<<Della cena!>> esclama ovvio
<<Ma se me lo stai a dì te adesso!>> ma se sente bene, si?
<<Ah quindi non lo sapevi?>> ehhh alleluia!
<<No, non lo sapevo...me vuoi spiegà?>>
<<In pratica stasera Francesca ha organizzato una cena...ha chiamato Emma e dopo te mandava un messaggio...>>
<<Cena a quattro quindi?>> caruccia Franci
<<Nooooo! Se no mica te chiamavo!>> ah, grazie <<Ha invitato pure Marco!>> Marco? Quel Marco? Caruccia Franci un cazzo! <<Te rendi conto? Eh ma io lo so che vole fa! Vole fa la splendida pe' famme sta tranquillo...dopo che ho sbroccato per le foto!>>
<<Si, l'ho viste nei tag de Emma...>> sospiro...queste vanno solo chiuse in una casa su un'isola deserta senza connessione, senza manco il telefono!
<<Eh! Ma le peggio stanno nel cellulare de mi' moglie!>> esclama...le peggio in che senso? <<Aspè...vedi quella che ti ho mandato...>> metto il vivavoce e apro la chat con mio cugino...ehhhhh?? Ma che cazzo fa Emma abbracciata a quello? Ah ma mo me sente...eccome se me sente!
<<Ma che cazzo...>>
<<Hai capito? E questo stasera sta a cena qua!>>
<<Seh...sarà indimenticabile...>> dico sarcastico <<a che ora è 'sta cena?>>
<<Fra un'ora...ma possibile che Francesca non t'ha scritto?>> un'ora?? Effettivamente ora che guardo c'è un messaggio che non avevo visto
"Stasera 20.30 cena da me...non puoi dire di no!"
<<Si Fù...due ore fa...non l'ho visto...vabbè nun te preoccupà perché Emma non arriverà da sola a 'sta cena!>>
<<Daje, a dopo>> si, a dopo...ora vado prima a fare due chiacchiere con la biondina...e non sarà una conversazione piacevole!
Suono al citofono di casa sua esattamente un'ora dopo...ad aprirmi è Bes, non sarà già uscita? Sono passato da casa, mi sono fatto una doccia, riempito di profumo, jeans stretti, camicia scura e giubbotto di pelle aperto...si so' 'n gran figo lo so...ciao Mimma...io e te abbiamo 'n paio de discorsetti 'n sospeso!
<<Bri...sai che mamma...deve fa la base di una canz...>> mi sta dicendo Bes, ma lei se la svigna con la scusa che è tardissimo...oh ma noi arriveremo molto più in ritardo di così a quella cena...se mai ci andremo! Cerco di fermarla, incurante del fatto che Bes ci guardi attonito dalla soglia di casa...se nun ce famo sgamà nun semo noi...e quell'altra poi ce se mette d'impegno pe' farlo! Sto ancora inveendo contro il finestrino della sua auto quando lei ingrana la marcia e parte...ma vedi te 'sta stronza!
<<Bes...vado da zia, qualunque cosa chiama!>> urlo prima di salire in macchina e sfrecciare via anch'io...certo che quel poro ragazzo prima o poi ci ammazzerà entrambi, ma ora questo è l'ultimo dei problemi! Eccola là la figa della situazione, semaforo rosso...t'è annata male Brown...
<<Accosta...>> le intimo <<accosta la macchina o vedi tu stasera che te combino>> niente, è ripartita...questa se nun me fa sbroccà nun è lei! Eh ma stasera te becchi 'na discussione senza precedenti, a costo de sbroccà a casa de Francesca co' tutti presenti! Questa però non è la strada per andare da Franci...ha parcheggiato in uno spiazzo abbandonato...vedo che hai capito Brown...la strattono fuori dalla macchina intenzionato a farmi spiegare esattamente qual è il motivo per cui non mi ha risposto per tutto il giorno e cosa ce faceva accozzata a uno che nun dovrebbe vedè manco 'n cartolina...era incazzata per la mia sparizione...ma nun so' annato a famme 'na vacanza intanto! Io sbrocco e questa che dice? Che dobbiamo andare...a cena...perché c'è anche Marco e non vole farli aspettare...sia mai, no ma aspetteranno...eccome se aspetteranno...
Suoniamo al campanello della sua manager con un leggero, leggerissimo ritardo...
<<Alla buon'ora!>> esclama Fulvio vedendomi e lanciandomi un'occhiataccia
<<Abbiamo avuto un contrattempo...>> ci giustifico entrando nel salone dove c'è una tavola apparecchiata in modo impeccabile
<<Eh pure io avevo un sacco de contrattempi quando me capitava de sta solo con mia moglie!>> esordisce il tipo che al momento mi sta sul culo più di chiunque altro
<<Tu devi essere Marco...>> affermo mentre gli porgo la mano, fingendo di non sapere chi sia in realtà
<<Piacere mio...non volevo insinuare nulla eh...>> si giustifica <<cioè voi state...>>
<<Si, stiamo insieme!>> dico duro...ergo levati dalle palle...
<<Perché non ci accomodiamo...>> si intromette Francesca prima che volino i piatti...non mi piace questo tizio, non mi piace che abbia abbracciato Emma, non mi piace che insinui cose...non mi piace, l'ho già detto?
<<Frà avevo preso del vino...l'ho dimenticato in macchina, arrivo subito...>>
<<Ma non c'è bisog...>> tenta di dire mentre io già sono quasi sulla porta
<<Ti accompagno!>> si offre Emma raggiungendomi
<<Si...ora ceniamo domani...>> sento dire sconsolato Fulvio
<<Non potresti cercare di essere cordiale?!>> mi intima la mia fidanzata raggiungendomi
<<Mmm...no!>> apro lo sportello per prendere la confezione con le bottiglie
<<Per favore...sta attraversando un brutto momento...si tratta solo di essere gentile per stasera...>>
<<Sai cosa mi ha mandato mio cugino? Una foto di te e lui abbracciati...direttamente dal cellulare di Francesca! Te pare che posso esse gentile co' quello? Tu ringrazia che nun abbia scazzato peggio pure co' te!>> esclamo perentorio
<<Era solo una foto in cui salutavo un vecchio amico...>>
<<Beh...i tuoi vecchi amici nun me piacciono! Manco i nuovi! E manco tutti quelli che verranno...>> sbatto lo sportello avviandomi verso il portoncino...ma lei mi ferma per un braccio, mi stringe dalla vita e poggia il mento sul mio petto...così non vale però
<<È solo una cena...e poi sei qui, vedrai tutto con i tuoi occhi...che vuoi che succeda? Mi dispiace solo che sta attraversando un periodo buio...tutto qua...non c'è nessun altra cosa nascosta come stai pensando...io sto con te, voglio te...>> la stringo con un braccio e la bacio...lo so che non prova niente per quel tipo, lo so che è solo dispiaciuta...ma nun me piacerà mai il fatto che qualcuno le ronzi intorno, neanche se si tratta di un amico
<<Dai entriamo prima che ci perculino per tutta la cena...>> le sorrido prima di lasciarle un bacio stampo ed entrare in casa con la mano intrecciata alla sua.
Non è una cena...è una seduta dallo strizzacervelli! Ad un certo punto me stavo ad alzà, ciao a tutti mi chiamo Briga e soffro di paranoie da cena con gli ex! Nun potete capì...Marco qui è nella fase depressiva andante e non dà cenni di miglioramento...e pure lui arrivava in ritardo alle cene quando era con sua moglie, e a sua moglie sicuramente sarebbe piaciuto il vino che ho comprato, e sua moglie avrebbe adorato la pasta al forno con le melanzane che ha preparato Francesca...indovinate l'argomento che tiene banco da quando abbiamo iniziato!? Esatto! Sua moglie! Ma dico io se stai così fratè invece de rompe er caz...de cenà qua con noi, non sarebbe stato mejo cenà co' tu' moglie? Magari piano piano 'sto rapporto se ricostruisce...oh! Nun cominciate eh! Stamo a parlà de Marco, non de me! Stoppateve!
<<Ho fatto il pollo alla romagnola con le patate per secondo...>> dice Franci arrivando con una teglia fumante
<<Laura non me lo avrebbe fatto mangiare...>> sospira <<le patate dopo la pasta...quando c'erano anche le bruschette nell'antipasto...troppe calorie...>> continua sconsolato
<<Ti metto solo il pollo?>> chiede Francesca in difficoltà col piatto in mano a mezz'aria e la spatola nell'altra
<<No vabbè...metti metti...>> alla faccia delle calorie, però se mangia è buon segno, no? <<In effetti però non sono molto in forma ultimamente...>> dice poggiando le mani sul torace <<dite che non mi vuole più per questo?>>
<<Ma no Marco, sei sempre stato un bell'uomo...poi sicuramente tua moglie ti ama per la bella persona che sei...>> interviene Emma poggiando la mano sulla sua, sul tavolo...Mimma anche meno...anche molto meno...
<<Grazie Emma...>> le sorride lui...ehhhh Marcolì pure te...molto molto meno!
Se volete interrogarmi credo di essere preparatissimo sull'argomento moglie di Marco...abbiamo provato più volte a cambiare discorso, ma è stato tutto inutile, si ritornava sempre là
<<Pandi prenderesti il tiramisù dal frigo...io porto questi di là...>> dice Francesca con una pila di piatti in mano
<<Il tiramisù? È il suo dolce preferito...>> piagnucola l'uomo di fronte a me appena Franci torna con i piatti da dessert...
<<Frà ma le bambine?>> tento di cambiare argomento, per l'ennesima volta in questa serata, non vedendole nei paraggi
<<Sono a casa della vicina...ho pensato che era meglio stare tranquilli...>> sorride, conscia dell'irrequietezza di quelle pesti adorabili
<<Eh...i miei ragazzi ormai sono grandi...non mi cercano più come prima...non hanno più bisogno del papà che li protegge...>> io nun je la posso fa...guardo Fulvio, incenerendolo con lo sguardo...ma la colpa qui è solo di quella nana malefica di manager che organizza cene a tradimento!
<<Potreste ricominciare da un figlio...io e Fulvio ci stiamo provando!>> sorride radiosa Francesca mentre io quasi mi strozzo con l'ultimo goccio di vino...stanno provando che? Ma questi se so' 'mpazziti! Metti caso escono altre due pesti come quelle che hanno!? No no io me faccio cancellà ogni parentela co' questi...avete mai visto quel film dove una coppia è vittima di un tragico incidente aereo e sono dispersi chissà dove e nel mentre trovano una lettera della donna che vuole sia la cugina ad occuparsi dei figli? Ve pare che questi po' me lasciano co' quattro marmocchi iperattivi?! No no e no!
<<...a stento ci parliamo...>> sta dicendo Marco quando torno in me e presto attenzione ai loro discorsi...chissà se Emma pensa ad un altro figlio...o ci abbia mai pensato negli anni passati...la guardo sorridere tenera a Francesca...Bes la farebbe fuori, non esiste che la presenza di qualcun altro gli tolga attenzioni...e a me piacerebbe? Io ancora non so se già ce l'ho un figlio...questo sarà il prossimo argomento sul quale ce scanneremo e, sono certo, non finirà come stasera nel parcheggio...in realtà non so nemmeno io perché continuo a rimandare l'inevitabile, mi sembra scontato che dovrò sapere la verità prima o poi...a lei la situazione al momento va bene così, non abbiamo neanche ancora detto a Bes della nostra storia...che casino! Ma come abbiamo fatto a impelagarci così?! Perché non può essere tutto semplice e lineare...perché non possiamo essere semplicemente una famiglia felice? Accetterò mai l'eventualità che sia figlio di un altro? E quella che lei me l'abbia tenuto nascosto tutto questo tempo?
<<Matti...MATTIII...>> scuoto velocemente la testa come a riprendermi quando sento mio cugino chiamarmi più volte <<Ti ho chiesto se ci fumiamo una sigaretta fuori mentre aspettiamo il tiramisù...>> spiega
<<Ah! Si si andiamo...>>
<Ma che stavi a pensà?>> mi chiede mentre apriamo la porta finestra...dentro casa non si fuma è una delle regole più ferree della Shavi
<<Lascia perde...>> sbuffo prendendo il pacchetto dalla tasca
<<Posso aggregarmi?>> chiede mr depressione...no, facce sta du' minuti tranquilli...se sua moglie fosse stata qui avremmo avvertito meno la sua presenza...nun fa che parlarne...si lo so che l'ho già detto venti volte ma voi nun potete capì che palla al piede!
Siamo seduti sulle sdraio in giardino con due bicchieri di plastica con un dito d'acqua in mano, uno a Marco e uno condiviso tra me e Fulvietto...niente cenere in giardino altra regola, quindi ci stiamo arrangiando così
<<Dite che Francesca ha ragione?>>
<<Su cosa?>> chiede mio cugino, interessato a capire visto che l'attore qui sta a parlà della sua Passerotta
<<Che dovrei riavvicinarmi a mia moglie e che un figlio potrebbe unirci...>> aridaje! Abbastaaa!
<<Se ve la sentite...>> dice Fulvio cauto <<non deve essere un pretesto, dovete prima risolvere le cose tra voi...e poi magari pensarci...>> ma guarda te se noi dobbiamo consolà a questo...questo che intanto con la scusa del marito depresso e abbandonato s'è fatto le foto co' Mimma...e pure co' Passerotta!
<<Non abbiamo più trent'anni...non credo sia fattibile ancora per molto la cosa...>> sorride, zitti che forse ce l'avemo fatta <<Non avrà trovato uno più giovane?>> niente, lassate perde
<<Il dolceee...>> urla la padrona di casa dall'interno...santa donna! Annamo!
Entriamo in casa, Fulvio va a buttare i bicchieri con le cicche, Marco si accomoda di nuovo al suo posto...Franci sta facendo le porzioni ed Emma è appena uscita dalla cucina con i capelli legati nella solita cipolla ed uno strofinaccio tra le mani...mi passa accanto per andare a sedersi ma la intercetto prendendole un braccio e sedendola sulle mie gambe...le lascio un bacio sulla guancia...
<<Prendo le forchettine!>> esclama alzandosi di botto quasi immediatamente... questa me la paghi Mì penso guardandola truce mentre lei si dirige di nuovo in cucina...
<<Signori, vi ringrazio per la cena...credo sia ora di andare...>> esordisce Marco alzandosi dopo aver preso il caffè
<<Ma da solo? Non è meglio se lo accompagnate?>> chiede Franci rivolta a suo marito che la guarda malissimo
<<Ma no, no...ho la moto qui...tranquilla! E grazie ancora per la cena!>>
<<Figurati...quando hai bisogno noi siamo qui...>> voi, cioè tu e Pandino tuo! Me e la bionda riteneteci esclusi!
<<Grazie ancora!>> saluta Francesca <<Emma!>> continua abbracciandola...aò...daje su, staccate <<Ragazzi è stato un piacere...>> e mo che te ne sei annato andrà pure meglio...
<<Savini ti do una mano...>> si propone Emma cominciando a togliere le tazzine del caffè, Franci è già di là a caricare la lavastoviglie
<<Io suono alla vicina per riprendere le bambine...>> e io che faccio? Il telefono che suona per l'arrivo di un messaggio risponde alla mia domanda...è Bes, che è successo?
"Brì tutto a posto?"
"Si...perché? È successo qualcosa? Me devo preoccupà?" domando andando subito in panico
"No...no...è che vi ho visti strani prima con mamma..." ah! Ehm...
"È tutto ok...lo sai che ogni tanto scazziamo...tu dove sei?"
"Sto a tornà a casa" eh? Di già? E come mai? Chiediamo chiediamo "I genitori di Elisa sono appena venuti a prenderla..."
"Beh e nun ce stanno gli amici tuoi?"
"Si...ma ce sta pure la cugina di Fede che si è trasferita a Roma da poco...e ad Elisa nun va giù che me stia sempre a guardà...me dispiace se sta col pensiero..." tenerello...se vede che ce tiene a quella ragazzetta...
"Fammi sapè appena arrivi a casa" mi risponde con una emoticon...ma queste quante lavastoviglie stanno a caricà? Famme controllà un po'...eh te pareva...stanno a inciucià poggiate al tavolo in cucina!
<<Bello che è!>> sta dicendo Franci guardando qualcosa sul telefono della mia bionda
<<Beh?>> chiedo entrando e cogliendole di sorpresa...Emma si porta una mano al petto
<<Ma sei cretino?>> chiede retorica respirando rumorosamente...per lo spavento ha inavvertitamente poggiato il cellulare sul tavolo con lo schermo rivolto verso l'alto e ciò che vedo non mi piace
<<Come fai ad avere quella foto?>> domando innervosendomi subito
<<Guarda che stai parlando di mio figlio!>> si indigna lei
<<E quella foto è dello shooting che ha fatto con me! Come ce l'hai?>>
<<Non è come stai pensando!>>
<<Ah no? E com'è?>>
<<Ma possibile che pensi sempre a male?>>
<<E dimmi te che dovrei pensà!!>>
<<Zioooo! Ziaaaaaa!!>>
<<Me le ha mandate Luisa!>> dice truce prima di sbaciucchiarsi le bambine...saluto entrambe con un buffetto e mi dileguo uscendo in giardino...devo sapè
<<Pronto?>> risponde l'uomo dall'altro lato
<<Carlo!>>
<<Briga! È successo qualcosa? Problemi con le foto?>> mi chiede in ansia
<<In effetti si...>>
<<C'era qualcosa che non andava? Mi sembrava di essermi attenu...>>
<<Come fa Emma ad averle?>> domando a bruciapelo, interrompendolo
<<Emma?>> eh Emma...Emma...me vuoi far credere che te la sei scordata? <<Io non...non lo so...>>
<<Ohh andiamo! Non era una delle riviste, né di quelle che ho mandato a Bes...ergo era tra quelle che abbiamo solo io e te. Io non gliel'ho mandata...indovina chi rimane?>> replico sarcastico
<<Guarda che io non ho mandato nessuna foto ad Emma...non l'avrei mai fat...Luisa!>> esclama all'improvviso e a me è tutto chiaro...sono un cretino <<Ne ho mandata qualcuna a Luisa...forse gliele ha passate lei...>>
<<Luisa?>> faccio il finto tonto <<Ah...beh...chiederò a lei allora...>>
<<Mi dispiace...non volevo farle girare...è che stavamo parlando dello shooting e...>>
<<Non preoccuparti...è tutto a posto...anzi, scusa per l'ora...>> dico rendendomi conto che, in effetti, non è prestissimo
<<Tranquillo...ero sveglio...Pietro è irrequieto, credo abbia preso l'influenza...>>
<<Mi...mi dispiace...fammi...cioè, si...fammi sapere come sta...>>
<<Certo!>> e potrei scommettere che sta sorridendo dal tono di voce <<Ci sentiamo, allora>> si...ci sentiamo...
<<Ma possibile che tu debba innervosirti per la qualunque?>> mi chiede appena saliamo in macchina...devo riaccompagnarla al parcheggio dove ha lasciato la sua, perché miss melasvigno qui non poteva fare la persona civile e venire in macchina con me già da casa sua
<<La qualunque? Ah beh certo...tu continua a fa la svampita come sempre...che annamo bene, benissimo!>>
<<Ma te pare che la colpa qui è sempre mia?>>
<<Nun me pare che so' io che non rispondo alle persone a telefono, né tantomeno sono io quello che se fa mannà gli shooting invece de chiederli al diretto interessato...e non sono io che vado a cena con l'ex depresso per non so quale spirito da crocerossina!>> mi arrabbio
<<Ma perché devi sempre mettere questa cazzo di gelosia infondata davanti a tutto? Eh? Perché?>>
<<Infondata...tsè...>>
<<Infondata si! Te pare normale che quello sta disperato per la moglie e te mi tiri in braccio...mi baci...ce mancava solo che me limonavi mentre je facevi il dito medio!>> mi scappa una risata pensando alla scena...in effetti avrei potuto farlo <<Ridi 'sto cazzo!>>
<<Ohh! Se nun te ne fossi accorta, visto che qua io sembro il paranoico ma te sei svampita forte, l'amico tuo pe' salutatte t'ha fatto 'na perquisizione che manco all'aeroporto!>> se ripenso che l'ha abbracciata tre ore me risale la bile!
<<Mi ha salutata! Conosci il significato? Sa-lu-ta-ta!>>
<<Eh t'ha salutato troppo pe' i gusti mia!>>
<<Pazienza! Ce ne faremo una ragione!>>
<<Eh certo! Che te pare! Ah...prima che me scordo, domani sera tuo figlio è a cena da me...poi magari te fai mannà le foto pure della cena>> le comunico
<<Posso sempre impedirgli di venire! Sai, sono sua madre...>> mi sbeffeggia
<<Nun te conviene per niente aprire l'argomento...e poi spiegaglielo perché non vuoi che venga a casa mia...>> insinuo sprezzante <<Siamo arrivati...>> dico apatico fermandomi dietro la sua auto
<<Grazie, non c'è bisogno che mi segui fino a casa...!>> esclama scendendo e sbattendo lo sportello
<<Contaci!>> replico sarcastico mentre lei mi fa il dito medio restando di spalle e sculettando sui tacchi fino a raggiungere la sua auto con quella gonna che me pare più corta de 'na culottes!
Mi sveglio a causa della luce che penetra dalla finestra...ho lasciato la tapparella a metà, maledetto me! Ieri sera l'ho seguita con l'auto fino a casa sua, ho aspettato che entrasse e quando il cancello si è richiuso sono andato via...prendo il cellulare, niente...ma se pensa che la chiami io sta fresca! Anzi, mandiamo un messaggio a Bes
"Bonjour garçon, te ricordi de esse a cena a casa mia, vè?"
"Bien sûr, vieux ;) " mi risponde dopo cinque minuti...ma te guarda questo!
Faccio un giro di messaggi per avvertire tutti per l'orario, Fulvio mi dice che le signore si sono organizzate per un pigiama-party da Tina e che Bes dormirà da loro perché ovviamente lui andrà a prendere sua moglie che non esiste dorma fuori casa...questo sta a diventà peggio de me, oh! Famme chiamà va!
<<Che è 'sta cosa?>>
<<Buongiorno! Un disastro! In pratica si sono accordate per un pigiama-party da Tina stasera...Emma e Luisa resteranno a dormire là, io vado a prendere Francesca sul tardi...nun esiste che torna domani mattina!>>
<<Me pare giusto...e 'sta storia de Bes?>>
<<In pratica mentre Emma parlava a telefono con Francesca de 'sta cosa stava pure Bes...e per non far stare la madre in pensiero ha proposto di venire a dormire qua...Ma Emma non ti ha detto niente?>> eh...ehm...
<<In...in realtà abbiamo avuto una piccola discussione...>>
<<Mattì! Ma state a batte ogni record!>>
<<Eh ho capito! Ma se quella nun se sa comportà io che ce devo fa?>>
<<Lei eh? Nun è che te sei giusto un tantino paranoico?>>
<<Seh vabbè...ve siete fissati tutti co' 'sta cosa! Senti ma...le bambine?>>
<<Staranno con me...perché?>>
<<Nun le poi lascià alla vicina?>>
<<Pure stasera? Ma nun me pare il caso...e poi io sto qua...>>
<<No...è...che avevamo organizzato una cena con alcuni dei ragazzi...c'è anche Bes...>>
<<Non mi va di lasciare di nuovo quelle pesti...vi passo a salutare quando vengo a prendere Bes...>>
<<No ma allora se nun vieni nun ce sta bisogno...Bes dorme qua! Tranquillo!>>
<<Ma non so se sia...>>
<<T'ho detto de non preoccuppatte!! Ce penso io!>>
<<È questo che mi preoccupa infatti!>>
<<Cretino! E poi se Bes dorme qua tu e Francesca potreste occuparvi di quel progetto che ve sta tanto a cuore>> rido
<<Io ancora nun me spiego com'è che semo parenti! Ce sentiamo dopo che Lara sta tentando l'arrampicata sul tavolo! Ciaooo!>> ma questi so' sempre sicuri de volerne 'n altro? Bah!
E così stasera si sono organizzate per dormire tutte da Tina, tutte tranne Francesca che ovviamente deve tornare a casa per la notte...poi il troglodita so' io! Qua me pare che io c'ho la nomina e gli altri fanno i fatti! Nun la posso manco chiamà pe' famme spiegà meglio 'sta cosa...no, no non esiste che la chiami io...che ve siete 'mpazziti?
Ho chiamato chiunque per pranzo ma qui so' tutti impegnati...James doveva sta con Tina perché poi stasera non la vede...quei due da quando hanno ripreso a frequentarsi so' diventati di un melenso assurdo...mio padre è in Toscana per il weekend...mia madre ancora non è tornata da Singapore, da quando è in pensione ha l'hobby di girare il mondo...Ginevra è ad un corso di Tai Chi, nun me chiedete che è che quella fa tutti corsi strani, dice che è rigenerante...convinta lei...quindi afflitto e sconsolato ho deciso di passare dal giapponese e prendere del sushi da asporto...che cosa triste! Appena metto piede nel locale il profumo di quelle preparazioni tipicamente giapponesi mi invade, guardando la fila ho quasi l'istinto di uscire e tornare a casa mettendo nel forno una di quelle pizze surgelate che sicuramente lei non apprezzerebbe...ma io me scoccio de cucinà solo pe' me! Mi volto verso l'esterno come a vagliare quale delle due opzioni mi convinca di più...resto o vado a casa? Sposto un piede verso sinistra quando un nanerottolo sbatte contro la mia gamba
<<Ehi! Attento!>> dico sorridendo prima di abbassare lo sguardo restando sgomento...non è possibile...
<<Cusi...! Ma tu sei l'amico del mio papà!>> esclama il bimbo guardandomi
<<Pietro! Quante volte ti ho detto di non correre così!>> redarguisce il bambino la persona che ci ha appena raggiunti <<Briga! Anche tu qui?>> dice sorpreso
<<Carlo...! A quanto pare...>> che mattinata fantastica!
<<Sei da solo?>> annuisco guardandomi intorno <<Siediti con noi dai!>> eh? Ma tu sei fuori se pensi che io pranzi con te e il marmocchio!
Mezz'ora dopo stiamo aspettando che portino un dolcino di riso a Pietro che a quanto pare adora quella prelibatezza appiccicosa...fortunatamente ieri sera erano solo capricci, niente influenza...ha ingurgitato il riso col pesce, rigorosamente cotto per lui, in men che non si dica mentre io lo guardavo sgomento pensando che sotto questo aspetto ha preso sicuramente dal padre...quante mangiate abbiamo fatto insieme fino a non riuscire nemmeno a respirare, quanti viaggi e soste nei ristoranti più disparati quando io ero solo un ragazzo pieno di sogni che tentava la scalata verso il successo e lui uno dei miei amici più cari, pieno di inventiva e voglia di fare, con la passione per i locali, la ristorazione e la fotografia...quanto tempo è passato...vorrei chiedergli di più...sapere della madre di quel bambino che continua a guardarmi affascinato ma che si nasconde tra le braccia poggiate sul tavolo, con un'espressione birichina e fintamente vergognosa, appena lo guardo io...vorrei chiedergli come mai proprio Seul...se ha trovato poi il nido per suo figlio...com'è crescere un bimbo così piccolo...cosa si prova ad essere chiamato papà...vorrei che tutto fosse più semplice, invece mi rendo conto che in fondo ancora non mi fido di lui, che ancora sono pieno di rabbia se ripenso al passato e non sarebbe giusto conoscere cose così intime se poi non sono convinto di volerlo ancora realmente nella mia vita.
Ho salutato Carlo, e quel dispettoso color cioccolato mi ha strappato la promessa che andrò a trovarli per giocare con la sua pista di costruzioni...in effetti è troppo bello quel bambino, se non fosse figlio di suo padre...
<<Nun ce credo che vedremo la partita su quel maxi schermo fighissimo!! Poracci gli altri che se subiranno la sconfitta>> si, è sempre lui...chi volete che sia! Dopo il pranzo con Carlo sono passato per la Label, così giusto per fare qualcosa di diverso...poi ho mandato un messaggio a Bes dicendogli che di lì a breve sarei passato a prenderlo, gli ho fatto uno squillo e lo ho aspettato davanti al cancello mentre sua madre lo ha seguito fino al portoncino, giusto per ricordarmi il suo ruolo nella sua vita...ovvio che non l'ho chiamata...perché lei s'è fatta sentì? No! E allora? Quando Bes mi ha chiesto spiegazioni gli ho risposto semplicemente che era già 'na certa e non volevo che gli altri arrivassero a casa mia prima di noi <<Ma te rendi conto che hanno organizzato un pigiama party? Manco fossero quindicenni!>> esclama tuffandosi sul divano...sempre come se fosse casa tua pischè!
<<È una scusa per stare insieme e fare i tipici inciuci da donne...>>
<<Che avranno mai da dirsi pure de notte che se stanno sempre a telefonà!>> sorrido...il problema è che lui odia non sapere le cose, non che facciano un pigiama party, fortunatamente l'arrivo degli altri lo distoglie dal suo rosicamento, salvato in corner!
Niente rosicamento un par de palle! Avemo perso! 3-2! E ce stanno pijando tutti allegramente per il culo...credo sia il caso di cacciarli...ehm, cioè di congedarli perché domani è lunedì e abbiamo da lavorà, tanto a cena nun avemo concluso niente sul lato lavorativo, loro erano troppo impegnati a prenderci per i fondelli ed io ad imprecare contro gli arbitri...
<<È stato un piacere...da rifare, magari la prossima volta vincete...anche se non ci spererei molto...>> mi sfotte il manager di Iron mentre si infila il giubbotto
<<Ciao capo!>> mi saluta il ragazzo
<<Briga!>> e se ne va pure il regista...ciao ciao andate tutti...ciao, a mai più! E pensare che ve devo rivedè già domani...
Bes è sul divano tutto mogio, capisco tutto ma mo stare così per la partita...in effetti però che rodimento de culo...no, meglio non dirglielo
<<Daje su...è una partita, può capitare...>> dico per tirarlo su
<<No ma...non...non è per la partita...>>
<<E allora per cosa...>>
<<No, niente...devo...devo chiamare zio per farmi venire a prendere...>>
<<Nun ce sta bisogno>> gli sorrido
<<Mi accompagni te?>>
<<No, dormi qua!>> dico ovvio
<<Ma che davero?>> faccio sì con la testa <<Figa 'sta cosa!>> sorride già più contento <<Però devo avvertire mamma...>> lo vedo andare verso il bancone della cucina dove ha lasciato prima il cellulare e digitare qualcosa <<Dice che mi viene a prendere se per te è un disturbo...ma questa è scema!>> rido <<Vero che non disturbo?>>
<<Ma no! Se te l'ho proposto io...>>
<<Lo dicevo io che questi pigiama party non so' una buona idea...già s'è rincretinita! Però sto col jeans...da zia Franci ho una tuta che ho lasciato l'altra volta...>>
<<Sali in camera mia...le tute sono nell'anta vicino alla finestra...e nel primo cassetto del comò ci sono delle magliette...io chiudo tutto qui e salgo...>>
<<Ok...>> acconsente avviandosi di sopra <<BRIGAAAAAA!!>> mi chiama urlando dopo neanche cinque minuti...oddio, che è successo? Faccio le scale di corsa arrivando davanti alla porta di camera mia trafelato per vederlo con indosso il pantalone della mia tuta e uno sguardo eloquente...ma che?
<<Che?>> chiedo riprendendo a respirare
<<Non sapevo avessi un museo...>>
<<Un museo?>> lo sapevo che non dovevo versargli il secondo bicchiere di birra!
<<Una...raccolta di cimeli...>> insinua...manco il primo je dovevo dà, altro che secondo!
<<Se può sapè che stai a dì?>> alza la mano che – cosa a cui non avevo fatto caso – teneva nel cassettone e dall'indice penzola, facendo bella mostra di sé, un perizoma di pizzo...oh cazzo!
<<Se ancora qualcuno avesse dubbi sulla tua propensione a tombeur de femmes...>> risponde spavaldo...manco se fossero nel suo di cassetto
<<Lo...ehm...>> deglutisco <<lo avrà dimenticato qualcuna...>> dico in difficoltà
<<Eh certo...del resto come faceva ad indossarlo di nuovo?>> ride...aprendolo e constatando che in realtà è strappato...vabbè ma mo lo potemo posà <<Però è un'ottima idea...di sicuro non sarai indeciso sul regalo di Natale...>> continua a ridere...beato te che la trovi comica la situazione...
<<Nun è roba pe' te...!>> affermo prendendolo e ributtandolo nel cassetto, semi-serio
<<Te vorrei ricordà...>> continua sfacciato <<che io al piano di sotto...>> sorride alzando ripetutamente le sopracciglia
<<Ecco...nun me lo ricordà!>> rido...e nun me ricordà che ho dovuto dirlo io a tua madre! Quella stronza! <<Sigaretta prima de dormì?>> propongo
<<No...ma io...>> eh...nun ridi più...
<<Daje...famo finta che dopo me lo scordo...>>
<<Ok!>> sorride
<<Vieni...>> si infila una maglia e mi segue...lo porto con me nel mio posto preferito della casa...dalla sdraio in veranda si vede un cielo stellato meraviglioso...non capita quasi mai che ci porti qualcuno di mia spontanea volontà, ma ormai ne ho fatte di cose strane per questo qui...si allunga per spegnere il mozzicone nel posacenere sul tavolino davanti a noi e lo vedo fare una smorfia strana...lo guardo con un piglio interrogativo
<<La spalla...è da stamattina che me dà fastidio...ce avrò dormito male...>> spiega
<<E quanno me lo vuoi dì?>> chiedo scattando a sedere <<Nel mobiletto qua appena entri c'è la crema che abbiamo comprato l'altro giorno...prendila che te la metto...>> certo che in effetti ce potevo pure annà io a prenderla...vabbè...guardo il mozzicone nel posacenere, sarebbe così semplice sapere la verità con un test clinico...eppure non voglio scoprire così la verità, avrei potuto farlo appena mi era venuto il dubbio...ma non voglio che sia un analisi di laboratorio a dirmi se quello è mio figlio o meno...questo tarlo mi sta corrodendo sempre di più...possibile tacere una verità del genere per tutto questo tempo? Possibile che in tanti anni non ci sia mai stato un tentennamento, un'occasione che le abbia fatto pensare di dirmelo? Devo davvero credere che, in realtà, c'era un'altra persona nella sua vita mentre era con me? Devo convivere con questo dubbio ancora per quanto tem...
<<Trovata!>> sussulto, spaventato...tacci tua Bes, ma che s'arriva così? Qua me moro e sapere la verità sarà inutile!
<<In settimana abbiamo il controllo...>> mi ricordo mentre gli spalmo quella composizione chimica che spero gli allevi il dolore
<<Si, credo che mamma abbia già preso appuntamento...>> conferma lui
<<Fammi sapè che giorno dobbiamo andà>> affermo, rimettendogli la fascia
<<Perché, vieni anche te?>> domanda sorridendo
<<Eh certo!>> replico convinto mentre il suo sorriso si amplia e mi guarda, grato per la mia apprensione nei suoi confronti...
<<Ma dormiamo entrambi qui?>> chiede quando torniamo in camera mia
<<Si, basta che non allunghi le mani...lo so di essere irresistibile...>> rido
<<Che cretino!>> scuote la testa ridendo anche lui e spostando il piumone per infilarsi nel letto
<<Potevi chiamarmi se non ti sentivi bene oggi...>> dico sincero
<<Volevo farlo, ma poi mamma ha detto che aveva saputo alla cena da zia Franci che eri impegnatissimo col lavoro, nun te volevo disturbà...>>
<<Tu me puoi disturbà tutte le volte che vuoi...>>
<<Si, cioè...grazie...però non sapevo se...>>
<<Ogni volta che ti serve qualcosa, anche la più stupida...anche quella che ti sembra una sciocchezza o il più grande problema della tua vita, sappi che io ci sarò sempre...sarò qui ogni volta che avrai bisogno di me...>> lo vedo deglutire e abbassare lo sguardo, spengo la abat-jour sul comodino per non metterlo ulteriormente in difficoltà <<Dormiamo va...>>
<<Buonanotte...>> replica lui
<<Notte...>>
Io ci sarò sempre, ogni volta che avrai bisogno di me. Sempre.

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