Fino a ieri

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Sai dov'è la porta...a me!? Ma ve rendete conto, m'ha praticamente sbattuto fuori...ma io te la darei in testa la porta, così magari rinsavisci! Continuo ad aggiustarmi il jeans mentre mi dirigo verso la macchina cercando di darmi sollievo, sta stronza! Che ce se comporta così? Stavamo praticamente per fare l'amore...eravamo lì lì, ed io non aspettavo altro...e non solo io considerando il modo in cui mi è saltata addosso. Mi guardo nello specchietto, mazza che segno m'ha lasciato...famme abbottonà de più la camicia. Dicevamo...ci siamo lasciati prendere entrambi, mi ha baciato con una tale foga, una tale passione...senza considerare il modo in cui mi si spingeva addosso, non che nel frattempo io stessi con le mani in mano...ve pare?...era puro istinto, voglia di riprovare ancora le sensazioni di una volta...non mi è mai più capitato di avere un rapporto e provare non dico le stesse emozioni, ma almeno la stessa voglia, di volerlo con la stessa intensità. Oh nun penserete mica che so' stato uno stinco de santo in tutti questi anni...ho avuto le mie avventure...di una notte, una settimana, qualcuna due...solo Samantha sta durando un po' di più non so neanch'io perché, ma non è minimamente paragonabile. Con le altre dopo un po' me stufavo, trovavo qualsiasi scusa con me stesso quando la verità era solo che tutte quelle donne non erano lei. Non avevano lo stesso modo di abbracciarmi come a volermi entrare nell'anima, la stessa foga nel baciarmi, la stessa dolcezza che aveva lei, a me non capitava di socchiudere gli occhi quando raggiungevamo l'apice insieme, in effetti non mi sono mai neanche posto il problema di come stesse la mia partner del momento, era semplicemente sesso...puro piacere personale, le altre non erano lei e basta...ero consapevole del fatto che non avrei provato tutto quello che mi si scatenava dentro quando facevo l'amore con lei. Lei che poco fa armeggiava con la mia cintura mentre mi lasciava morsi e baci...eh no però! Se continuo a pensarci peggioro solo la situazione...meglio andar via prima che mi becchi pure il ritorno a casa der principe de noàntri, se poteva fa li cazzi sua invece de chiamarla pe' portalla a pranzo! E quell'altra che poi accetta! E certo mica stavamo a fa niente de importante! <<È il mio fidanzato>>...e sticazzi nun ce li metti?! Nun me sembravi impegnata fino a due minuti prima...e poi dopo aver condiviso quel momento con me come te può venì in mente de annà a pranzo con quello? Così...come se niente fosse...Oh ma questa me la paghi Brown...con gli interessi anche! Mi dirigo verso l'ufficio, con la radio spenta perché ormai faccio così, muovendomi sul sedile ad ogni semaforo rosso senza prendere pace...mamma Brown che te farei! De traverso te deve annà er pranzo! A proposito di pranzo, decido di fermarmi al ristobar vicino la Label, Samantha potrebbe propinarmi una de quelle cose strane che magna lei...nun me pare il caso de rovinarmi ulteriormente la giornata...saluto il ragazzo dietro al bancone che ormai mi conosce bene e vado a sedermi in uno dei tavoli lontano dall'ingresso...voglio stare tranquillo, e poi diciamo che ho un piccolo – mica tanto – problema che si noterà a vista ora che tolgo il cappotto. Avvicino di più la sedia al tavolo ed il proprietario appena uscito dalla cucina mi viene incontro
<<Briga! Come va? Tutto solo oggi?>> ma che me lo fate apposta?
<<Potrebbe andar meglio...che mi consigli?>>
<<Ho appena sfornato degli ottimi involtini...magari ti faccio fare delle patatine fritte per contorno?>>
<<Si va bene, basta che famo veloce che sono impegnato>> ergo devo trovare un modo per risolvere il "problema"
<<Dieci minuti>>
Ringrazio e va via, sparendo di nuovo in cucina...Fortunatamente è stato di parola e dopo neanche dieci minuti sto già pranzando. Mazza so' boni st'involtini...devo scendere più spesso per il pranzo anziché sperare in Samantha. Sta anche sparendo il mio problemino...meno male va!
Dalla porta d'ingresso vedo entrare uno dei manager dei ragazzi, sono abbastanza isolato quindi non può vedermi e speriamo che non decida di venire in questo lato della sala...non ho voglia di sentir parlare di lavoro, non presterei attenzione a nulla...prende un caffè e se ne va...pericolo scampato! Pericolo scampato un par de cojoni! La tv è posizionata come al solito su un canale musicale, trasmette anche pezzi abbastanza decenti, da quando ascolto provini su provini la maggior parte delle hit commerciali mi sembrano tutte uguali e senza senso. C'è uno speciale sulle nuove uscite "si vocifera che anche la cantante Emma Marrone sia pronta a tornare sulle scene con un nuovo disco di inediti" ecchecazzo!! Ma nun lo potevate dì più tardi quando me n'ero annato...mica moriva qualcuno! Nel frattempo immagini sue, anche non recentissime, scorrono sullo schermo ed io mi incanto, tanto da non sentire neanche più il giornalista in sottofondo...una mi coinvolge particolarmente, facendo riaffiorare il mio problema...e sento i jeans di nuovo più stretti...è presa da un vecchio video, in cui ha un'espressione di puro godimento...come neanche un'ora fa a casa sua...come quando me la sono improvvisamente ritrovata al posto di Samantha qualche notte fa...Samantha...sarà sicuro al lavoro...perché no, infondo...non ce sarebbe nulla di male, no? Vado a pagare il conto aggiungendo un pacchetto di gomme da masticare, prevedo un incontro ravvicinato, molto ravvicinato.
Raggiungo il bancone della reception e la vedo di spalle mentre sistema i fogli nella stampante, solito vestito corto abbinato a tacchi altissimi...poggio le braccia incrociate sul bancone continuando a masticare il mio chewing-gum in modo sensuale...tamburello con le dita sul legno chiaro per avvertirla della presenza di qualcuno, lei si gira e mi sorride.
<<Briga! Come mai già qui? Avevi detto che saresti tornato nel pomeriggio>>
<<Sono tornato prima>> rispondo togliendomi gli occhiali scuri e poggiandomeli sulla testa <<Dispiaciuta?>>
<<No...no certo che no>> balbetta lei
<<Hai tanto da fare?>> continuo a sorriderle, che paraculo che sono quando voglio
<<Dipende...>> senti bella, già sto facendo una fatica immane a fare il carino, non ti ci mettere pure te che oggi nun è aria
<<Da cosa?>>
<<Da te>>  vedi che sei vuoi sai cosa dire!   
<<Io direi che si potrebbe lavorare benissimo dal mio ufficio>> lei sorride e mi segue senza dire nulla. Mentre chiudo la porta le sono già addosso...ho una certa urgenza nei movimenti. Si avvicina alla scrivania...no, non c'è tempo per sgombrarla...mi siedo sulla poltrona girevole posta dall'altro lato e me la trascino addosso, l'ho già spogliata delle calze, le alzo il vestito ed in poco tempo sono già dentro di lei.
Si si, non c'è bisogno di farmi la morale su quanto non sia stato corretto il mio comportamento e cose così, lo so già da me...ma siamo due persone adulte e vaccinate...io so che Samantha tra un po' potrebbe fare la fine delle altre e lei sa che io non provo amore per lei...abbiamo rapporti occasionali quando ci va, punto. Che poi io sia un galantuomo che ogni tanto la porta anche a cena, le regala fiori e cose così è dato dal fatto che mi piace trattare bene le donne.
Le ho detto che dovevo visionare dei documenti, lei mi ha dato un bacio e mi ha lasciato solo...più chiaro di così? Insomma fosse stata un'altra, quell'altra, l'avrei coccolata, le avrei lasciato quei piccoli baci sulla guancia tutti di seguito che le piacciono tanto, mi sarei arrotolato una ciocca di capelli tra le dita, avrei respirato il suo profumo...quello che sai di noi mentre le accarezzavo la schiena....basta con questi pensieri, che poi mi ritorna il problema di prima! Sospiro, rassegnato, fisiologicamente avrò anche risolto...ma la mia mente non vuole saperne di cancellare quelle sensazioni, le emoz...chi è adesso? Prendo il cellulare, una nuova notifica "real_brown ha appena pubblicato una foto" apro...eh? Questa non solo è andata a pranzo, col deficiente, ma è andata in un ristorante al mare, un signor ristorante sul mare...uno frequentato da tipetti snob che vonno fa i fighi...si, come er fidanzato suo, quella specie de omo che se porta appresso...ha fotografato il dessert, panna cotta...che vuoi 'n applauso per la scelta del dolce? Vediamo la didascalia che ha scrit...sta stronza patentata, bastarda che non è altro, ma io te faccio fori!! "Come può uno scoglio arginare il mare"? Ma io te gonfio peggio di un palloncino all'elio! Ma che cazzo scrivi?  Poi 'o scoglio so' io? E il mare dovrebbe esse quel burino che spacci per fidanzato? Ma io v'annego, prima te e poi lui! Ma poi quella frase, la mia frase! Ma che te dice er cervello! Beh per pigliatte quello te lo devi esse giocato da tempo er cervello! Signore, fa che non mi capiti davanti perché  nun rispondo de me! Ohhh ma io le devo dì quarche cosa...ché mica la po' passà liscia così...nun c'ho manco er numero, appena vedo Besta, sempre se lo rivedo, me lo faccio dà co' na scusa! Nun me pare il caso de commentà e fa sapè a tutti che abbiamo avuto un piccolo tête-à-tête...che faccio? Mo je manno un direct, nun le controllerà mica i social quello? Noooo...poi che me frega a me, al massimo je dirà che ho sbagliato persona...cazzi sua...allora famme vedè, si il mio rapporto con la tecnologia nun è cambiato, nun ridete...ecco qua...scrivi
"Mbè nun me pareva che pensavi ar "mare" in cucina, e poi io sarò pure no scoglio ma te me stavi più attaccata de na cozza!"
e vaffanculo, così te 'mpari! Nun dicevo tante parolacce dall'adolescenza. 
È mezz'ora che controllo i messaggi su Instagram...ed è mezz'ora che c'è sta quer cazzo de visualizzato...si perché 'a stronza l'ha visto il messaggio e non ha risposto! Sta a fa pure 'a figa, ve rendete conto? No ma deve rosicà, peggio de come sta a rosicà per il messaggio...che posso fa? Quella fra poco come minimo me piazza na foto cor beduino! Le potrei postare una foto con una fidanzata, na cosa tenera...caruccia...se non fosse che manca l'elemento essenziale...! Si si lo so che a colpa è a mia, che dovrei mette a testa apposto, che c'ho n'età e devò pensà a na famiglia...mi madre me l'ha ripetuto talmente tante volte che 'o so mejo de na preghiera...ma me serve ora una fidanzata, proprio adesso...e capirete che tale necessità non può essere risolta in breve tempo. Come posso fa? Aspetta aspetta...c'è quella foto che m'ha mannato Samantha settimana scorsa...dov'è?! Eccola...bingo! Sami bella che me dai sti aiuti inconsapevoli! Se sapevo t'o davo quarche bacetto in più prima...vabbè 'nnamo avanti. La foto ritrae le nostre mani, intrecciate sul lenzuolo dopo essere stati insieme...me la mandò perché disse che era molto tenera come cosa, io manco m'ero accorto de esserme addormentato con la mano intrecciata alla sua...dettagli! Ora fa proprio al caso mio...pubblichiamo pubblichiamo, nun se accorgerà manco che è Samantha...sono solo due mani...didascalia...didascalia...che ce metto? Quella s'è fregata la frase mia apposta per frecciare me...mmm...quella me accusa de fa il gigolò...tiè beccate questa Brown "Un bene che va oltre la pelle" ahahahah...mo vojo vedè che fai...se continui a fa 'a figa! Una notifica...mazza Brown c'hai messo poco stavolta...ah no, è un messaggio su WhatsApp, devo cambiare i suoni di avviso e metterli diversi...Samantha...me manna un core. Un cuore? Sarà per la prestazione di prima, non per pavoneggiarmi ma ero molto nervoso, incazzato nero proprio, e si sa che quelle so' le mejo scop...sono rapporti più intensi...mettemola così. Però il cuore me pare n'attimo eccessivo, avevo tutto il sistema ormonale scombussolato, stavo tutto nerv...aspettate! Non sarà mica per la foto su Instagram, vè? Mica l'ho messa pe' te quella...dovevo fa rosicà a stronza...cioè, è vero che nella foto ci sei te però era per l'altra...ohhhh sticazzi! Non può mica pensare che io metta la nostra foto – nostra di noi, non nostra in quanto coppia eh...specifichiamo – su un mio social, cosa mai fatta...mai, e una frase così rivolta a lei, eddaje! Altro suono...questa è di nuovo lei...ah no, miss acidità si è degnata di rispondere al mio messaggio visualizzato un'ora fa...
"Non vorrai mica spacciare quella foto per una cosa tenera? Non ti ricordi manco come si chiama quella"   
"Oh ma quindi ti funziona la tastiera...sono lieto di scoprirlo"
"Si, problemi?"
"Nessuno...speravo in una scenata di gelosia...mi eccitano"
"Potresti chiamare Samantha e farti dare una mano...e non era una scenata di gelosia"
"Oh ma Samantha già me l'ha data...la mano...e non solo quella...è venuta nel mio ufficio..."
"Si dice salita -.-"
"Mmm no...non intendevo salita...ma ovviamente non ti riguarda perché non sei gelosa, giusto?"
Non risponde più...ho esagerato, vorrei scriverle di nuovo ma voglio farmi desiderare...voglio che anche lei provi quello che provo io...ora di sicuro si aspetta che io la contatti di nuovo, ma non lo farò...non ora almeno...stai un po' in bilico Brown che te fa bene! Tutto entusiasta decido di dare uno sguardo a quei famosi documenti...non sto combinando niente da quando ho lei in testa e non va per niente bene.
Sono passate circa tre ore ed ho guardato il telefono qualche migliaia di volte...non ha più risposto...certo il mio ultimo messaggio non è stato proprio da college inglese ma mi diverte stuzzicarla ed il fatto che mi abbia dato corda per un po' mi fa ben sperare...stamattina non è stato un istinto momentaneo...lo voleva almeno quanto lo volevo io, ne sono sempre più convinto. E se da un lato questa cosa mi fa ben sperare, mi fa pensare che il nostro sentimento non è del tutto finito, che c'è ancora un barlume in entrambi...una fiammella sotto la cenere, dall'altro non vorrei che finisse tutto lì, che tutto si esaurisse in un rapporto fisico e poi svanisse. Mi spaventa questa cosa, non so se dopo averci fatto l'amore sarei pronto a lasciarla andar via di nuovo, non so se riuscirei a vederla di nuovo con un altro sapendo che è stata mia, non riuscirei a far finta di nulla...mi prende male solo a pensarci, figuriamoci se riuscirei mai a sostenere una situazione del genere. E non posso prendermela che con me stesso...non riesco a fare a meno di immaginare come sarebbe potuto essere se avessi preso altre strade, se avessi ascoltato solo il cuore...magari a quest'ora eravamo insieme, nella famosa casa al mare che volevamo entrambi con un recinto bianco e i nostri figli che giocano in giardino col cane...e mi sembra quasi di vederla realizzata quest'utopia che mi passa per la testa...quel come sarebbe potuto essere e non è stato, per colpa mia.
<<Avanti>> dico dopo che bussano per la seconda volta alla porta e vedo James far capolino nel mio ufficio <<Fratè! Come mai qui?>>
<<Non ti sei fatto sentire dalla cena, volevo controllare di persona che fosse tutto ok>> mi dice con un'espressione strana
<<Perché? Cosa dovrebbe esserci che non va?>>
<<Perché non me lo dici tu?>>
<<Oh ma è tutto apposto, de che te preoccupi?>>
<<Del fatto che lei sia di nuovo qui e tu sembri ripiombato a sedici anni fa >>
<<Ma che stai a dì?>>
<<Briga, credi che l'altra volta al ristorante non mi sia reso conto di ciò che succedeva? Pensi davvero che io non sappia che non hai seguito una parola, una, in tutta la cena...per non parlare del fatto che – casualità – sei uscito fuori quando è uscita lei, dirigendoti dalla stessa parte>> ma questo nun c'aveva un cazzo da fa durante la cena pe' metterse a stolkerà me?!
<<A James te stai a sbajà>> replico, che ve pare che je posso dà ragione così
<<Ah si? E sentiamo l'accordo con l'altra casa discografica come è andato? Ti andava bene tutto delle loro proposte?>>
<<Beh ovviamente non tutto...'o sai che so' un tipo che deve sempre metterci del suo e che...>>
<<Hanno detto che avrebbero accettato qualunque tua proposta che soddisfacesse entrambi>> mi dice con quell'aria da so tutto io!
<<Ah...si...beh...vabbè quindi?>>
<<È successo qualcosa?>>
<<Con la trattativa?>> tergiverso
<<Co' tu sorella! Con Emma!! È successo qualcosa?>>
<<Nnnoo...no, perché?>>
<<Nun me pari tanto convinto!>> cerca di indagare lui
<<James devo lavorà, c'ho...>>
<<Si si c'hai un sacco da fa, non puoi perde tempo in chiacchiere e tutte ste minchiate...vabbè se vuoi parlarne sai dove trovarmi, magari ci facciamo una birra e commemoriamo i vecchi tempi>>
<<Daje! Appena posso ti chiamo io>> esulto interiormente, felice che il terzo grado sia finito. Non mi piace parlare di me, della mia sfera più privata, neanche con i miei amici...e poi cosa potrei dirgli? Sai è fidanzata, ma stava per fare l'amore con me...se non fosse che quello l'ha chiamata...mi ha piantato lì come uno qualunque e se ne è andata a pranzo con lui...me torna il nervoso solo a pensarci
<<Fratè>> mi richiama James quand'è ormai sulla porta <<Parlarne ti farà solo bene, non tenerti sempre tutto dentro, non razionalizzare tutto ogni volta dando voce alle tue turbe mentali, vivi!>> alza la mano in segno di saluto e se ne va...sospiro colpito dalle sue parole passandomi le mani sul volto. Prendo di nuovo il cellulare, non l'ho mai guardato così tanto in vita mia. Le parole di James mi risuonano in testa...niente turbe mentali...ma si ora le riscrivo, so' sempre un gentiluomo infondo e l'ultimo messaggio che le ho inviato non era per nulla carino
"Non riesco a fare a meno di pensarti" forse ho esagerato, ma ormai l'ho inviato...se voglio riprovarci con lei devo fare sul serio, niente mezzucci da quattro soldi.
Non l'ha ancora visualizzato, eppure è passata più di mezz'ora...chissà cosa sta facendo...e se fosse con lui? Sarebbe normale, è il fidanzato...no no che normale, quello deve evaporare prima di subito. Posso mai essere geloso di una persona non mia? Eppure lei, mia, lo è sempre stata, anche quando eravamo distanti...è come uno di quei fili sottili che puoi tirare all'infinito e non si spezzano...sarà sempre un po' mia anche se non dovesse esserci mai più un noi...sul flusso di questi pensieri decido che magari stasera quella birretta con James così male non mi farebbe...potrei parlarne con qualcuno e lui lo conosco da anni, chi meglio di lui potrebbe comprendermi? Anche se credo abbia già capito tutto l'altra volta a cena, è stato il mio salvagente...non avrei saputo come uscirne altrimenti...ero troppo distratto da lei per pensare a cosa stessero decidendo i miei commensali. E non mi era mai capitato da quando dirigo questo posto di non ascoltare minuziosamente ogni sillaba, ogni dettaglio di una conversazione che riguardasse la Label. Ma con lei nei paraggi passa tutto in secondo piano, oggi come un tempo...anzi forse ora anche di più, ora che ho capito i miei errori e che voglio un'altra possibilità con lei e non sbagliare più.
Niente, non ha visualizzato...Brown come mi fai uscire di testa te...nessuno! Sarei anche tentato di scriverti di nuovo ma fortunatamente ho ancora un po' d'orgoglio che me lo impedisce...dopotutto ti ho mandato un messaggio bello forte, te potresti pure degnà de guardarlo!
Uno dei manager viene a chiamarmi, hanno finito di arrangiare uno dei pezzi del nuovo disco di un ragazzo che lavora con noi da quasi un paio d'anni e mi chiede se voglia sentirlo...ovvio che si! Il disco precedente è andato bene, gli ha permesso di partecipare ad eventi importanti, ha ottenuto grandi riscontri...il prossimo deve seguire la scia di quello e fare anche meglio.
Hanno fatto un ottimo lavoro, il pezzo risulta fresco...moderno...mi piace, e il primo è andato! Mi fa sempre piacere assistere alla costruzione di un disco da zero, vedere l'entusiasmo, la voglia di fare...chissà se riuscirò mai a far fare un disco a Besta, quel ragazzo mi ha lasciato un segno...sarà che mi ricorda un po' me alla sua età, con quella sfacciataggine e supponenza...con quell'arroganza che mal cela l'insicurezza a chi, come me, sa che rappresenta solo una corazza...sarà che è il figlio di Emma e per me già questo basta a far si che sia diverso da tutti gli altri.
Prendo il cellulare dalla tasca dei jeans mentre percorro il corridoio che porta al mio ufficio...un nuovo messaggio su Instagram...sarà di sicuro lei
"Scusami se non ti ho risposto prima, ma ero impegnata con il mio fidanzato...come tu lo eri prima con Samantha...a proposito, se continui a pensare a me non deve essere stata tanto piacevole la cosa..."
Era impegnata? A fare coooosa? Con quellooo!!! Immagini di loro due avvinghiati si ripercorrono nella mia mente, che schifo! Mi sale una rabbia tale che potrei rompere qualcosa...o uccidere qualcuno, qualcuno tipo lei...e lui...ma prima lei! Ma che le viene in mente! Non solo si rotola tra le lenzuola con quello, ma ha anche la faccia tosta di dirmelo! Si lo so che ho fatto la stessa cosa prima, ma non è la stessa cosa! Perché...perché...perché è cosi, e basta! A letto con quello! Nun ce posso pensà...manco te sarai divertita! Ma che cazzo fai dico io...oh ma mo vedi che te combino! Guardo l'orologio notando che si è fatta ora di cena...bene Brown, a noi due! Poso il cellulare in tasca, spengo tutto, indosso il cappotto e, dopo aver chiuso il  mio ufficio, mi dirigo verso il bancone della reception. Samantha è lì che scrive qualcosa al computer, noto già da qui che si è rifatta il trucco, forse dopo il nostro piccolo incontro di prima...mi scoccia andare a cena, potrei proporle una pizza, così giusto per non andare direttamente a casa mia...si la pizza va bene. Mi piazzo davanti a lei, solite braccia incrociate sul bancone e solito sorriso paraculo
<<Ancora a lavoro Samà? Dovevi aver finito mezz'ora fa!>> che capo carino e apprensivo che sono 
<<Veramente aspettavo te...non sapevo cosa volessi fare...mi avevi detto che eri impegnato, non volevo disturbarti>> brava bambina
<<In realtà volevo chiederti se>> il telefono che vibra, famme vedè chi è...messaggio su Instagram, hai capito la Brown...te scoccia che nun te rispondo allora!
"Briga senza parole...wow!" sorrido scuotendo la testa, in realtà di parole nella mia testa te ne ho dette un sacco ma nun credo saresti felice di sentirtele dire
<<Volevi chiedermi se?>> mi riporta alla realtà la donna di fronte a me
Ah già...dovevo chiederle della pizza...ma non è che a quest'ora c'è troppa gente? Magari poi rimaniamo imbottigliati nel traffico...poi durante la settimana la pizza non è che la facciano così buona...poi potrei messaggiare con Emma, ovviamente questo è solo l'ultimo dei motivi...<<Se c'erano messaggi per me, altrimenti io vado, sono molto stanco>> stanchissimo, tutto d'un colpo mi sento davvero stremato
<<Ti vedo strano infatti, nessun messaggio, tutto sotto controllo>>
<<Perfetto>> posso andà tranquillo a messaggià co Mimma...ehm, cioè a riposare perché come ho già detto ne ho davvero bisogno
<<Allora...a domani>> risponde lei un po' abbattuta...in effetti i piani erano altri...erano...
<<Ciao Samà>> dico lasciando la Label.
Entro in macchina e prima di partire decido di risponderle...è passato un quarto d'ora da quando ho visualizzato, non vorrei tirare troppo la corda
"E che te dovevo pure risponne dopo quer messaggio?" ecco giusto per continuare sulla scia del non tirare la corda
Metto in moto e parto verso casa...al primo semaforo controllo se ha risposto...ancora niente, manco l'ha visto ancora. Parcheggio la macchina e mentre apro il portoncino arriva la sua risposta, e stranamente dopo tanto tempo rientro in casa con altre sensazioni, più sollevato, senza quel senso di oppressione mista a solitudine che mi invade ogni volta.
"Mi sembra che fosse abbastanza simile al tuo, forse un po' meno volgare"
"Non era volgare...era una semplice constatazione della realtà"
"Già che c'è di mezzo quella specie di segretaria...dev'essere volgare per forza! Quando sono arrivata l'altro giorno aveva solo la maglia e la spacciava per vestito...forse aveva scordato il pezzo di sotto nella fretta..." quanto me piaci gelosa Brown...ho stranamente fame...di solito arrivo talmente tardi a casa che vado diritto a letto, oppure rientro dopo essermi fermato in qualche locale per una cena veloce. Apro il frigo e prendo la confezione con le due fettine di carne...se po' fa! Metto a scaldare la padella e nel frattempo le rispondo
"Ma era un vestito quello, gliel'ho regalato io...le sta molto bene, non trovi?" ovviamente ometto che la penso come lei ma non me ne può fregar di meno di quello che indossa Samantha...basta che sia...come dire?...pratico...ecco!
"A me non l'avresti mai regalato un vestito del genere" boom! Brown come me lasci senza parole te nessuno...in mezza frase hai detto che non me ne può fregar de meno de quella, che ero/sono geloso di te, che il fatto che glielo abbia regalato io peggiora la situazione...ed io rido, me sento così cojone quando me smonta con due parole, però sono felice che sappia che c'è differenza tra lei e chiunque altra. Metto le fettine nella padella mentre penso a cosa risponderle
"Ma tu sei più figa senza vestiti Brown" e non posso fare a meno di ripensare a tutte le volte che è stata mia, al senso di appartenenza, alla sensazione di essere nel tuo posto racchiuso in abbraccio, al sentirsi completi e...la sua risposta mi distoglie da questi pensieri
"Io sono sempre figa Briga" eccola miss modestia! Sorrido sapendo che in realtà sta pensando se davvero per me Samantha è più bella di lei, se con lei ci starei solo una notte in ricordo dei vecchi tempi e basta...non si sente mai all'altezza, sempre un passo indietro rispetto a chiunque altra. Metto la carne nel piatto mentre penso a quanto sia stupida a fare questi pensieri e mi accorgo che in realtà, senza neanche farci caso, ho cucinato due fettine ed ho preso due piatti...come se lei fosse qui con me, come se inconsapevolmente volessi vederla entrare da quella porta, magari dopo una giornata di lavoro, dirle che ho preparato la cena e vederla sorridere mentre mi viene incontro per salutarmi...e perdermi sulle sue labbra lasciando che la cena si freddi sul tavolo. Ritorno alla realtà rendendomi conto che non le ho ancora risposto.
"Tu sei sempre bellissima ed io non ti avrei mai permesso di indossare un vestito così...magari se fossimo solo io e te potevi trovare un modo per farmi cedere" si Brown, sono sicuro che avresti avuto ottime argomentazioni, non ti avrei mai permesso di uscirci, ma di indossarlo solo per me, magari durante una cena a casa se poteva fa!
Si sono fatte le due, ed io sono stato sulla veranda finora a messaggiare con lei, le ho anche mandato una foto del panorama bellissimo che si vede da qui, specie di notte. Poi, dopo poco, ci siamo dati la buonanotte ed io sono andato a letto leggero, come non mi succedeva da tanto.
Stamattina mi sono svegliato sereno, per la prima volta dopo anni...senza alcun pensiero ad arrovellarmi il cervello. Per prima cosa ho guardato il cellulare, credo che questa cosa mi stia un po' sfuggendo di mano...sorrido come un ebete davanti allo schermo. Forse mi aspettavo un messaggio di buongiorno come facevamo sempre quando stavamo insieme ed eravamo distanti...chi prima si svegliava mandava un messaggio all'altro...inutile dirvi che non sono stato quasi mai il primo e che di solito più che il buongiorno dovevo augurarle buon pranzo. Vorrei mandarglielo io ma non voglio azzardare troppo e forse questo è stato anche il suo pensiero stamane.
Sono arrivato in ufficio più tardi rispetto al solito...mi sono crogiolato un po' a letto, alzato e lavato con calma, fatto colazione con tranquillità...nessuna fretta di lasciare casa mia. Saluto tutti, sorrido a tutti, sono pieno di voglia di fare...stento a riconoscermi.
Dopo un paio d'ore che sono qui qualcuno bussa alla porta ed entra senza aspettare il mio consenso...eh certo chi poteva esse!
<<Ciao Besta! Me spieghi quale parte del discorso sull'educazione e su come entrare in un ufficio che ti ho fatto l'altra volta nun hai capito?>>
<<Oh m'hai detto che dovevo bussà prima d'entrà nell'ufficio tuo e ho bussato!>> scuoto la testa rassegnato, questo è peggio de me alla sua età...molto peggio
<<Come mai qui? Sono andato a parlare con tua madre ieri mattina...le avevo detto che le avrei dato la mia copia del contratto ma poi sono...sono dovuto scappare, si un imprevisto...una cosa urgente...molto urgente, e mi sono dimenticato>> Besta mi guarda stralunato, effettivamente potevo cercare di essere più credibile <<Ora te lo faccio portare così puoi darglielo>> taglio corto, evitiamo che me sgami, nun sarebbe una cosa di cui andar fieri andare a parlare con sua madre, dopo che lui mi ha dato l'indirizzo tutto speranzoso che potessi convincerla, e finire a ...vabbè 'o sapete!
<<Ah ma non credo ce ne sia bisogno>>
<<No? E perché? Se serve a farla stare più tranquilla e a decidere con i suoi tempi credo sia megl...>>
<<Mi ha accompagnato lei qui>>
<<Ehhhh?>> credo di avere gli occhi fuori dalle orbite, un po' come quelli dei cartoni animati...lei ha fatto cosa?
<<Oh ma stai bene stamattina? Nun me pare tanto...comunque ho detto che mi ha accompagnato lei>> mi ripete come si farebbe con una persona che ha problemi di comprensione <<Avevo assemblea a scuola, siamo usciti presto...lei mi è venuta a prendere e mi ha accompagnato qui sotto>>
<<Si? Ti ha accompagnato qui?>> Besta sbatte gli occhi quasi a volersi assicurare di aver sentito bene, mi starà prendendo per un rincoglionito...non che possa dargli torto, ma insomma non me l'aspettavo...non in così breve tempo almeno...mi stupisci sempre Brown...<<Bene, mi fa piacere...benvenuto ufficialmente allora!>>
<<Grazie!>> risponde sorprendendomi...mi aspettavo una battutina delle sue sul fatto che <<Ovviamente la mia presenza qui va tutta a tuo vantaggio, do' lo trovi 'n altro così>> infatti...eccolo...me pareva strano
<<Eh certo! De te me colpisce ogni volta la modestia>> rido
<<Eh certo...tu nun me pari mister umiltà però>> controbatte...sempre la rispostina pronta <<Comunque io devo essere a casa per pranzo, ordini dall'alto, quindi damose na mossa...che dobbiamo fa?>>
<<Regazzì...ricordate che qui io so' sempre er capo...ergo quello che può sbatterti fuori se non fili diritto>> dico assumendo un'aria seria, mica mi posso far surclassare così...va bene che mi è simpatico e tutto però stabiliamo le gerarchie <<Puoi iniziare ad andare in sala prove e far sentire il pezzo che avevi arrangiato ai musicisti, per vedere come viene con gli strumenti...appena si fa ora di andare, puoi farlo>>
<<D'accordo>> replica con aria più mesta, vedo che ha capito che non può fare sempre lo spocchioso <<Allora vado di là e vediamo quello che riusciamo a fare>> dice entusiasta prima di lasciare il mio ufficio.
Sono felice che Emma abbia accettato, non me lo aspettavo sinceramente, almeno non subito...così...mi affaccio alla finestra, mi sembra quasi di vederla mentre lo accompagna...c'è un'auto simile alla sua in effetti e una donna bionda che le somigl...cazzo ma è lei! La guardo imprecare leggermente e non ne capisco il motivo, poi vedo il cancello che si è appena chiuso e sorrido. È rimasta chiusa dentro...ma come ha fatto? Non riesco a smettere di ridere...ora in teoria dovrebbe chiedere a Samantha di aprirle...ahahahhah...non lo farà mai conoscendola. Decido di scendere e andarle incontro...è un'ottima scusa per vederla...sarò il prode cavaliere che la salva dal cancello malefico...ahahhahah....niente, nun ce sto più con la testa da quando l'ho rivista
<<Me spieghi come hai fatto a rimanere chiusa dentro?>> dico ridendo mentre esco dall'ingresso e arrivo nel parcheggio interno
<<Ecco aprimi e risolviamo subito il problema>> risponde aprendo lo sportello della macchina
<<Dai, nun t'arrabbià, me sembra strano che una attenta come te non abbia pensato che potesse richiudersi>> spiego addolcendo il tono
<<Stavo pensando a quando...stavo pensando!>> taglia corto come se avesse dato voce ad un pensiero che in realtà voleva tenere per sé...e capisco che stava pensando a noi, alle volte che era venuta qui per me, a quanto odiava questo posto che mi teneva lontano da lei, da noi...da quel noi che stavamo cercando di costruire tra i mille impedimenti...il mio sguardo si rattrista e lei, vedendolo, abbassa la testa...sa che ho capito, chissà però se sa che mi sono pentito ogni giorno di quelle scelte...chissà se tutte queste strane coincidenze rappresentano solo uno strano gioco del destino o, magari, una seconda possibilità...che bella che è...con lo sguardo perso nel vuoto pur di non guardarmi...pur di non incrociare il mio sguardo e leggerci i suoi stessi pensieri su quello che questo posto ha rappresentato per noi...l'inizio della fine...
<<Sono contento che tu abbia permesso a Bes di lavorare qui, non credevo l'avresti fatto...non così presto>> le dico esternando il mio dubbio <<Stai tranquilla, non farà mai niente che non voglia fare, avrò cura di lui>>
<<Sono certa di questo, mi fido ad affidarti Bes>> risponde lei spiazzandomi...si fida ad affidarmi suo figlio, l'ha detto con un'espressione strana ma era convinta di ciò che stava dicendo e questo non può far altro che rallegrarmi. Si porta una ciocca di capelli dietro l'orecchio mentre si morde il labbro, come faceva ogni qual volta pensava di essersi esposta troppo...è bello vedere che certe cose non cambiano, che riesco ancora a leggerla come se non ci fossimo mai allontanati
<<Ho una voglia matta di baciarti>> le dico di getto <<Non penso ad altro da ieri>>
<<Non l'hai fatto però>> mi provoca...ah quindi se l'avessi fatto nun te saresti tirata indietro...bene a sapersi, anche se non c'era bisogno, 'o so che nun me resisti
<<La sala dove sta provando tuo figlio affaccia qui>> le spiego accarezzandole il braccio <<In caso si affacciasse avresti troppe spiegazioni da dare, non credi?>>
<<E da quando ti preoccupi di non mettermi nei casini?>>
<<Perché so che tuo figlio viene prima di chiunque altro...e una cosa così non me l'avresti mai perdonata>> lei sorride prima di assumere un'espressione che non riesco a decifrare perché mi volto, distratto dal rumore del cancello che si apre per permettere a Francesco di entrare <<Ciao Brì>> mi saluta lei dal finestrino aperto, quando è entrata in macchina? <<mi raccomando>> ripete prima di andar via
<<Oh fratè! Ma era Emma Marrone quella?>> mi chiede Francesco appena sceso dall'auto
<<Si Francè era lei>>
<<Quindi il contratto? Tutto ok?>>
<<Tutto ok>> sorrido, si tutto ok...

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