Jealousy.

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Capitolo 24.

Canzoni per il capitolo:

-Unconditionally, Katy Perry.

-Gotta Be You, One Direction.

<....>

Quella mattina ero di corsa. Avevo saltato scuola per un colloquio di lavoro al bar vicino casa di Zayn. Aveva insistito tanto per farmi lavorare vicino casa sua. Io e mio fratello non andavano d'accordo in quel periodo,non potevo chiedergli soldi, come sempre avevo fatto,quindi optai per il lavoro pomeridiano come barista o cameriera. L'estate era vicina,il college era vicino,avevo intenzioni di andare alla University of Cambridge, ma dovevo ancora ricevere la lettera di ammissione.

Non so come avremmo fatto io e Zayn,ma magari poteva venire anche lui lì,c'erano diverse facoltà, tra cui anche quelle specializzate in Arte.

E si stava avvicinando anche il giorno del mio compleanno,il giorno in cui avrei compiuto diciannove anni.

Presi la mia borsa e ci infilai dentro le chiavi e il telefono e alcuni trucchi alla rinfusa.

Andai nella camera di Zayn e lo salutai,stava ancora dormendo.

«Zayn...»-un mugolio uscì dalla sua bocca, ma non disse altro-«Vado al colloquio, sai quello di cui ti avevo parlato. Non so a che ora tornerò,magari mi fa iniziare subito.» lui si prese il tempo per assimilare le mie parole e si alzó sui gomiti, lentamente aprì gli occhi.

«Ma devi per forza? Sai che posso pagarti io tutto quello che ti serve.» obbiettó con la voce impastata dal sonno.

«Zayn, ne abbiamo già parlato,non voglio. Non voglio essere un peso per te.» sbuffai.

«Sharon,ti ho già detto che non lo saresti.» so che quando usa il mio nome per intero vuol dire che è serio. Mi prese la mano e mi fece cadere sul letto.

«Zayn, Cristo,sono in ritardo.»

«Sei in ritardo anche per salutare il tuo fidanzato?» Alzai gli occhi al cielo e sorrisi.

Mi avvicinai e lo baciai. La sua lingua mi bagnó il labbro inferiore ma non gli permisi di andare oltre, sapevamo entrambi che non mi sarei più staccata.

«Vado,ti ho preparato il caffé, è sul tavolo.» lo baciai sulla guancia e scappai.

Riuscii a prendere anche la patente a fine Maggio. Per quel che potevo usavo l'auto di Zayn, e sinceramente mi dava fastidio, a lui non dispiaceva,ma volevo avere un auto mia,passavo quattro giorni su sette a casa sua, e non mi andava di dipendere da lui. I miei genitori mi pagarono la patente ma dissero che mi sarei dovuta pagare l'auto da sola.

Accesi l'auto e partii. Intravidi la scritta luminosa 'Princess Louise'.

Mi guardai un'ultima volta allo specchietto retrovisore e scesi dalla macchina.

«Buongiorno.» feci uno dei miei migliori sorrisi. Una signora sulla cinquantina era dietro il bancone.

Il locale era piuttosto moderno. Qua e là,erano appesi dei quandri in bianco e nero. A destra, vicino un tavolino, era situato un grande schermo,intuii che fosse per guardare le partite di calcio la sera. Una giovane ragazza serviva ai tavoli.  Era piuttosto bella: capelli biondi tirati su in una crocchia, occhi di un azzurro ghiaccio,ed aveva un fisico bellissimo.

«Buongiorno,desidera?» la signora prese un blocchetto e una penna pensando che volessi ordinare qualcosa.

«No,io veramente sono qua per un colloquio.»

Our Smile.Where stories live. Discover now