You are strange.

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Capitolo 3.

«Smettila di fare cosí!» si avvicinò pericolosamente a me.

«No,io non la sme-...» non mi fece neanche terminare la frase che mi bació.

La sua lingua premeva contro i miei denti. Cercava l'accesso. Schiusi leggermente la bocca e le nostre lingue si incontrarono.

Apri la porta e se ne andó,lasciandomi di nuovo da sola.

Non dovevo farmi baciare,non da lui,non di nuovo.

Mi sedetti sul divano,ancora sconvolta dal bacio. Il bacio più bello è sempre quello inaspettato, quello che non desidera la fine, quello che ha intenzione di ricostruire sapendo ciò che adesso veramente si vuole.

Schiacciai "play" e continuai il film.

«Ron! Sono tornato!» la voce avuta di mio fratello mi risveglió dalla trance del film.

«Hei Niall..» risposi,con un filo di tristezza.

«Cos'è successo?» Era preoccupato,lo leggevo nei suoi occhi azzurri.

«È-È venuto Zayn." dissi balbettando.

«Che cosa?! Sai che non devi farlo entrare. Non devi frequentarlo!»

«Ma perchè?! Si è scusato...sembrava davvero disp-..."

«No Sharon!» Mi interruppe e poi riprese: «Sharon,tu non sai com'è diventato!»

«Com'é diventato?» chiesi confusa. Era davvero strano.

Non rispose alla mia domanda e andó nella sua camera.

Era tutto cosí strano: il ritorno di Zayn,Niall che dice quelle cose.

«Questa sera c'è una festa e Vivian mi ha invitato ad andare con lei!» urlai,in modo da farmi sentire da mio fratello che era al piano superiore.

«Hai studiato? Sai che domani c'è scuola.» certe volte è troppo paterno,ma non lo biasimo: occuparsi di una diciottenne con gli ormoni a mille non è facile.

«Si tranquillo!» sbuffai.

Visto che erale sette mi feci una doccia veloce e mi asciugai i miei lunghi capelli scuri.

Decisi di indossare un paio di jeans attillati e una t-shirt verde,con le mie solite All-Stars bianche e mi truccai con un leggero strato di Eye-liner nero sulle palpebre.

Bussarono alla porta e io corsi giù ad aprire.

«Hei Ron! Allora,sei pronta?» disse squadrandomi da capo a piedi.

«Sisi! Andiamo.» esclamai.

....

«Sono solo le 21:30 e io mi sto annoiando» sbuffai.

Vivian annuì dandomi ragione.

Proprio quando ce ne stavamo andando,una ragazza prese parola: «Perchè non giochiamo a Obbligo o Verità?»

'Abbiamo diciotto anni ciascuno e ci mettiamo a fare questi giochi' Mi dissi fra me e me.

Un piccolo cerchio,nel salotto, si formò.

Spostai gli occhi verso le scale. Era Zayn con una ragazza.

Lei aveva i capelli arruffati,segno che tra i due c'era stato più di un bacio. Zayn,invece, aveva una macchia di rossetto sul collo.

«Hei ragazzi cosa stat-...» Zayn appena mi vide smise di parlare,ma poco dopo continuò: «Cosa state facendo?»

«Obbligo o Verità,unisciti a noi!» rispose un ragazzo dai capelli riccioli.

Zayn si sedette di fronte a me.

Il ricciolino inizió a girare la bottiglia,che puntó la ragazza che Zayn si era portato a letto.

«Obbligo o Verità?»

«Mmh,verità!» rispose un po' incerta.

«Christine,cosa stavate facendo tu e Zayn di sopra?» tutti i partecipanti al gioco sogghignarono, a parte Zayn.

«Dai ragazzi,tutti sapete cosa stavamo facendo..»

«Devi dirlo tu.» Disse il ricciolino.

«L'amore» sbuffó.

«No,sesso.» la corresse Zayn schietto,guardandomi per un secondo,come si stesse giustificando con me.

Quel barlume di felicità della ragazza scomparì dopo quell'affermazione.

Cos'era diventato?

Christine ruotó la bottiglia,la quale puntó Vivian.

«Obbligo o Verità» chiese Christine.

«Obbligo.» Sembrava più una domanda che un'affermazione.

«Devi baciare Louis.» comandó.

Posso dire che per questa volta lodo Christine. Ho sempre saputo che a Vivian piacesse Louis,ma non aveva il coraggio di farsi avanti.

Lei si alzó e si avvicinó a Louis. Lui aveva già un sorriso da un orecchio all'altro. Si sedette sulle sue cosce e intrecció le gambe intorno la vita di lui. Poggiò le sue carnose labbra sulle sue. Ci stavano dando dentro,così tanto che le dovetti dire di staccarsi.

Lui le fece un mezzo sorriso e Vivian tornó vicino a me.

La bottiglia puntó me cosí scelsi obbligo.

«Ti obbligo a rimanere dieci minuti nel bagno con Zayn,senza luce.» io sbarrai gli occhi. Dieci minuti?

Guardai Zayn e mi fece un occhiolino.

Ci dirigemmo verso il bagno. Il mio cuore tentava di uscire dal petto ed una leggera tinta rosa mi coloró le guance.

«Questi giochi di merda! Sapevo che non dovevo giocare.» dissi per rompere il ghiaccio.

«Invece a me piacciono.» affermò accarezzandomi la guancia.

Quel tocco mi fece venire in mente tanti ricordi.

'Si,poi però ti ha lasciata.' aggiunse il mio subconscio.

Si avvincinó a me. La luce della luna che penetrava dalla finestra illuminava il suo viso,soprattutto i suoi occhi.

Continuava ad accarezzarmi,brividi in tutto il corpo. Socchiusi leggernente gli occhi,ma poi li riaprii,cercando dentrodi me l'ultima briciola di ragione che mi era rimasta.

«Smettila! Tu mi hai lasciata,ci hai lasciati da soli!» gridai togliendo le sue mani dal mio viso.

«Ron,pensavo avessi superato questa cosa. Basta,ti ho chisto scusa. Ora basta.» rispose calmo.

«Ma che diavolo ti prende? Pensi che si risolva tutto con un "Mi dispiace" o "scusa"?! Sei così cambiato.Dimmi cosa ti ha spinto a cambiare,dimmelo.»

«Niente.» disse ghignando con uno sguardo malizioso.

Cercó di baciarmi ma lo respinsi. Non si arrese,mi spinse al muro e mi blocco i polsi.

«Baciami.» istruisce.

«No.» risposi schietta. Ma chi è lui per comandarmi a bacchetta? E' solo un arrogante presuntuoso.

«Lo faccio io.» Si avvicinò ma io girai il viso.

«Sharon! Zayn!» La voce di stridula di Christine lo interruppe. Grazie a Dio.

«Continuiamo un'altra volta.» e mi fece l'occhiolino con fare malizioso.

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