On the ring.

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Capitolo 11

«Domani devo andare a scuola» gli ricordai.

«Non ci vai,per un giorno non succede nulla.» Il mio cipiglio si accentuò.

Corsi fino la porta di ingresso e cercai una via d'uscita.

Provai ad aprirla,ma nulla,allora cercai le chiavi. Intanto Zayn mi fissava con un ghigno divertito.

Sentii lui che agitò qualcosa,mi girai e gli trovai le chiavi nella mano.

«Credevi fossi così stupido?» Ancora il ghigno derisorio comparse sul suo volto.

«Ma lasciami andare Zayn! Smettila,non capisco il motivo di tutto questo!» Diedi un pugno alla porta d'ingresso.

«Non voglio che mi lasci per quello stronzo!» La tristezza nel suo volto si intravise. Abbassó lo sguardo quando disse quelle parole, come se fosse imbarazzato.

«Ma chi ti lascia Zayn? Siamo sempre amici!» Mi interruppi un momento,più che riferito a lui,cercai di convincere me.

Non potevo averlo. Non era fatto per me.

«Io frequento chi voglio e tu lo stesso.»

Serró la mascella.

Gettó le chiavi sul pavimento infuriato. Mi faceva paura.

«Voi andare? Vai,tieni le chiavi!» Raccolse le chiavi per poi lanciarmele beccandomi la scarpa. «Va da lui,scopatelo,facci quello che cazzo vuoi,ma se poi lui ti tradisce o ti prende per il culo,non venire a piangere da me,okay?!» Continuò a gesticolare e ad imprecare contro di me.

«Sei ancora qui? Vattene.» gridó furioso. Si mise le mani nei capelli, tirandosi il ciuffo, cercava di calmarsi.

«Senti scusa...» mi prese il mento con il pollice e l'indice affinchè io lo guardassi negli occhi.

Ecco, le prime lacrime nere, a causa del trucco, che solcavano il viso.

«Non mi toccare!» urlai disperata, liberandomi da quella presa.  Sapevo che se non lo avessi fatto ci sarebbe stato un secondo fine, e io lo avrei perdonato, ancora.

Me ne andai,senza meta per le strade.

Non gli chiesi assolutamente di accompagnarmi a casa,sarei stata una stupida.

Chiamai mio fratello,gli dissi la via e ovviamente il posto.

Dopo quaranta minuti circa, lo vidi arrivare: «Che ti é venuto? Andare da lui in macchina, poteva fare qualunque cos-...»

Lo interruppi prima che potesse parlare: «Smettila,basta! É pur sempre il nostro fottuto Zayn! Smettila di farmi la ramanzina,voglio solo andare a casa,sono stanca.» Gli occhi mi pizzicavano,non resistetti e dopo la prima lacrima,fu un susseguirsi di altre lacrime,più amare.

Zayn non lo vidi più per un mese. Un mese che non si faceva sentire.

Un mese che appena sveglia,controllavo se avevo ricevuto una sua chiamata, o semplicemente un messaggio.

Ma nulla di tutto questo accadde.

Nel frattempo Louis era diventato il ragazzo di Vivian.

Lui ci chiese di accompagnarlo ad un incontro...clandestino.

Louis,si divertiva a vedere questi incontri, e io, per non deludere la mia migliore amica, li accompagnai.

.....

«Benvenuti al bagno di sangue!

Io sono Josh, stabilisco le regole e do l'inizio all'incontro.

Our Smile.Where stories live. Discover now