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~~ Jasmine ~~

Finalmente, dopo un botto di tempo, arrivammo alla fontana di Trevi. Non ci sarebbe voluto così tanto se Alex non avesse sclerato come un malato di mente ogni sette sampietrini. Ancora non ci crede, sembra come se fosse avvenuto un miracolo per lui.
La fontana di Trevi di notte è qualcosa di indescrivibile... Ha questa luce soffusa che permette la visualizzazione di essa in modo perfetto, senza alcun disturbo. È incredibile quanto mi senta  piccola davanti a questa struttura! Da quando sono qui Roma non ha mai smesso di stupirmi, per quanto ci sia stata poco eh, ma è un emozione unica. Chi vive qui, magari, non ci fa più così tanto caso ma per una che viene dall'Inghilterra una qualsiasi cosa che vede qui è la materializzazione di una foto che può trovare nel suo libro di storia. Quando le si vede da un libro non sembrano essere reali, o per lo meno così straordinarie. Quando invece te le trovi davanti tutto diventa più vero! Devo essere stata molto presa da questo mio ragionamento dato che mi sento risvegliare da una voce:
- Jasmine, allora, ti piace eh?  - mi disse con una voce emozionata Alex.
- Oddio scusami... Ero troppo presa! È semplicemente stupenda. Come hai fatto a trasferirti da questa splendida città? -
- Beh... Diciamo che ci fu una motivazione piuttosto grave per trasferirmi da qui... Ma non ho mai smesso di pensarci. -
- Non me ne hai mai parlato... Cosa ti spinse via da qui? -
- Mia nonna... I miei nonni si trasferirono in America per cercare fortuna. Non era un bel periodo per loro, qui in Italia. C'era una crisi post guerra e così decisero di non rimanere. Due anni dopo essere arrivati in America diedero alla luce mia madre. Quando ebbe compiuto l'età di 21 anni si trasferì in Italia pensando che fosse il paese dove voleva vivere ed infatti non se ne pentì mai. Io nacqui proprio qui a Roma. Poi quando mia nonna si ammalò di Alzheimer ci trasferimmo nuovamente in America. Breve storia triste. Quel po' che avevo vissuto in Italia bastò per farmi sentire la sua mancanza. Ecco qua la mia vita riassunta - disse con un sorriso imbarazzante che di solito hai quando pensi che tu stia parlando tanto.
- Oddio mio non me ne avevi mai parlato... Mi dispiace per tua nonna -
- Eh vabbè dai. Ha fatto una vita longeva. È morta l'anno scorso a 98 anni. Quindi diciamo che la sua vita se l'è fatta dai -
- È sempre brutto però... -
- Eh si... Dai non parliamo di cose tristi. Piuttosto, cosa vogliamo fare? -
- Sinceramente? So che così smonto tutto il discorso sull'after ma... Avrei sonno - dissi portandomi una mano ai capelli.
- Beh dai... Non è una bruttissima idea - disse ridacchiando - dai cerchiamo un hotel -
Dopo aver passato in rassegna un paio di hotel decidemmo di prenderlo uno lì vicino. Una volta arrivati non facemmo in tempo ad appoggiarci sul letto che ci addormentammo subito... Alla faccia dell'after

~~ Caterina ~~

Siamo appena partiti... Oggi non sono in vena di ascoltare musica... Non so cosa fare, il mio cervello non è ancora attivo per elaborare dei testi. Voglio solamente pensare a ciò che sta accadendo. Dopo circa un quarto d'ora non riuscivo più a contemplare tutto quel silenzio e quindi decisi di ascoltare un po' di musica ma solo per non sentire quell'assordante silenzio.
Ancora non riuscivo a creare un collegamento logico con i miei pensieri.
Il viaggio sembra che non finisca mai, sono abbastanza sicura di aver preso l'aereo più lento del mondo.
Dopo un'interminabile attesa l'aereo finalmente abbassa il carrello e atterra... Non appena scendiamo Juan mi dice:
- Come facciamo senza una pistola? - mi disse sussurrando
- Userei una cosa meno classica sai... La pistola è troppo scontata. Perché non usare una sparachiodi?! -
- ¡Tu eres loca! È per questo che ti adoro! -
- Dai su... Non me pare il momento... Smettila. Poi ci pensiamo. Andiamo a cercare quei due... Non me fa parla per piacere. Sono abbastanza sicura che quella s'è appena svegliata. Mentre io non dormo... -
- Se non vuoi, non devi farlo -
- A volte mi sembri proprio stupido Juan. Ci manca solo che quella fa casca la copertura e noi ci ritroviamo al fresco in men che non si dica. Il problema è dove farla sparire. Tanto non penso che qualcuno la cercherà, la famiglia l'ha ammazzata lei stessa! -
- Perché sei così sicura che dica qualcosa? Andrebbe in carcere anche lei eh! -
- Lo so... Ma se cantasse lei avrebbe uno sconto sulla pena. Lei pensa sicuramente che prima o poi ci troveranno e sinceramente non voglio che lei si scrolli le responsabilità di dosso. -
- Eh beh... Vorresti farlo con una sparachiodi?! Usa una pistola e basta no? -
- Ieri mi sono informata Juan... Non è come l'America qui. Come in Spagna qui non puoi comprare le armi come se fossero caramelle. Devi avere tutto in regola, la sparachiodi invece no. E poi sa più di tortura, non trovi? -
- Hai ragione... Ma puoi andare in giro con una sparachiodi? -
- Juan... Per favore stai zitto! Non voglio essere acida, ma in questo momento potrebbe essere più facile del previsto esserlo. Ok? -
- Ok sto zitto... -
- Bravo... Ora andiamo in Hotel -

CYBERCHAIN: LA DISTRUZIONE DELLA CATENAWhere stories live. Discover now