#4 Problemi telefonici

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~~ Jasmine ~~

Dopo circa un quarto d'ora ci rimettemmo in marcia. Quella corsa ci aveva pressoché sfinito e infatti Alex approfittò per prendere una bibita al bar.
- Vuoi qualcosa Jasmine? -
- Oddio... Gradirei molto una Coca Cola -
Dopo questo Alex disse qualcosa per me incomprensibile al barista, capì soltanto "Coca Cola". Finita la conversazione ed eseguito il pagamento alla cassa Alex si rivolse verso di me porgendo la bottiglietta di Coca Cola di cui bevetti un sorso subito.
- Quanto l'hai pagata? - chiesi io.
- Niente, per gli italiani è gratis - disse accennando un sorriso.
- Daaaaaii! Dimmi quant'è! -
- No, no e poi no! Lasciami offrire una Coca Cola no? Mi hai offerto un volo aereo -
- Va bene... Anche se ti ho messo in mezzo ad un casino -
- Mi piacciono i casini - mi disse socchiudendo gli occhi e alzando un sopracciglio.
Camminammo ancora e ancora sempre sorseggiando le nostre bibite. Quella di Alex aveva il colore simile a quella della Coca Cola ma era aspra, molto aspra. Mi disse che era una spremuta di un agrume scuro da cui proviene appunto questa bibita che mi pare si chiami Chinotto o qualcosa di simile.
Dopo aver camminato un altro po' mi ritrovai davanti ad una costruzione abbastanza alta, solo cinque secondi dopo capì che avevo davanti il Colosseo. Era bellissimo! Avevo addosso quella sensazione spettacolare di vedere qualcosa dal vivo che fino ad un minuto prima avevi visto solo in foto nei libri di scuola. Ci facemmo il giro del Colosseo ed io ne rimanevo sempre più colpita.
- Ehiii, ehiii... Svegliati Jasmine - mi disse Alex facendomi passare la sua mano davanti agli occhi da sinistra a destra ripetutamente - Stai sognando? -
- Quasi... Vedere il Colosseo dal vivo è... WOW! -
- Ah beh, è stupendo! Anche se di notte rende molto di più. Almeno per me -
- Ti prego veniamo stasera? Ti pregooo! - dissi a mo di ragazzina viziata.
- Va bene, va bene. Tanto abbiamo una vita da stare qui -
Volevo farmi una foto al Colosseo per ricordarmi di quel giorno ma purtroppo avevo buttato il cellulare nell'acqua per non dare tracce.
- Alex, mi faresti una foto? -
- Va bene -
Cominciai a farmi delle foto col telefono di Alex e ci facemmo anche dei selfie. Poi approfittammo perché dovevo rifarmi un cellulare quindi andammo ad un negozio di elettronica lì vicino. Erano circa le 16 e ancora dovevamo pranzare.

~~ Caterina ~~

Erano circa le 6. Io non riuscì a dormire e quindi mi alzai senza pensarci. Cominciai a farmi la colazione. Aprì il frigorifero e presi il latte, dopodiché aprì la dispensa e presi i miei amati biscotti al cacao senza i quali non sarebbe una vera e propria colazione.
Cominciai a riempire una tazza di latte e iniziai a mangiare.
Dopo una mezz'ora circa alzo Juan
- ¡ Buenos Dias ! - mi disse stiracchiandosi le braccia tenendo le mani dietro la nuca mostrando così il suo tatuaggio del toro sbuffante sul braccio.
- Buongiorno. Allora novità per quelle cose "complicatissime" che dovevi fare per rintracciare? -
- Faccio colazione e ti dirò. -
Fece colazione in fretta e furia e cominciò a lavorare al computer. Cercai di capire cosa stesse facendo ma il risultato era scarso nella mia comprensione, vedevo che scriveva numeri separati da punti e slash vari. Vedevo che comparivano tabelle su tabelle e non capivo niente sempre più. Ad un certo punto Juan si alzò, cominciò a stare sulla poltrona e pensare a tutte le cose che aveva visto. Dopo un po' andò su Google maps e cerco una coordinata geografica, poi si girò e mi disse: "L'ultimo segnale proviene da Roma, un aeroporto chiamato Fiumicino". Io rimasi senza parole, ma almeno ora sapevo dov'era

CYBERCHAIN: LA DISTRUZIONE DELLA CATENAWhere stories live. Discover now