"Ho bisogno che tu mi faccia un favore, piccola"

"Che cosa ci guadagno io, piccolo?"

Quella risposta lo fece sorridere di gusto e il suo cuore perse un battito.

"Non so se Lorenzo te l'ha già detto, ma ha intenzione di chiederti di uscire. Dunque, quello che devi fare è semplice: alla fine della serata, Lorenzo ti farà una domanda e tu dovrai dire di no. Già che ci sei, mandalo in bianco ;)"

"Ti sta così antipatico?"

"Ho i miei motivi, Abby. E presto li avrai anche tu"

"Ti credo poco, sai?"

"Non hai detto 'lo prometto', Abby"

Passò un minuto intero prima che la risposta di Abigail arrivasse, ma quando lesse il messaggio, Alex tirò un sospiro di sollievo. Gli aveva promesso che avrebbe risposto di no, gli aveva promesso che avrebbe declinato la proposta di matrimonio di Lorenzo. E con un sorriso compiaciuto e l'animo più leggero, Alex si infilò sotto l'acqua.

*

Nella casa di fronte, mezz'ora più tardi, Lorenzo sedeva sul divano in attesa che Abigail fosse pronta ad uscire. Lisa non faceva che correre dietro alla madre, mentre Abigail faceva avanti e indietro fra bagno e camera da letto.

«Ma a me Amelia non piace!» si lamentò Lisa, battendo i piedini sul grosso tappeto che c'era nella stanza di Abigail. «E a lei non piaccio io!»

«Smettila di fare i capricci, Lisa!» replicò severa Abigail, tirando fuori dall'armadio un vestito color porpora che aveva comprato il mese precedente. Poi, posandolo con cura sul letto, mentì alla figlia: «Io invece sono convinta che ad Amelia piaci e moltissimo anche. Forse, dato che sa che passerai la sera con lei e col papà, ha già preparato un sacco di giochi che potrete fare assieme!»

Abigail si infilò un paio di orecchini a perla, ancora poco sicura sul lasciare Lisa nelle mani di Amelia. Certo, ci sarebbe stato anche Alex con lei, e di lui Abigail si fidava ciecamente, ma Amelia non aveva l'aria di una a cui piace fare la mamma, o la babysitter. A dirla tutta: Amelia era la classica persona a cui non piacciono i bambini e basta.

«No!» si impuntò la piccola, attaccandosi alla gamba destra della madre. «Io non ci vado! Io non ci vado!»

Abigail si abbassò e la prese in braccio, poi arretrò e si sedette sul letto, proprio accanto al vestito. Con un sorriso un po' triste, Abigail diede un bacio a Lisa che ora piangeva. Le spostò i capelli dal viso e con delicatezza le asciugò le lacrime coi pollici.

«Ascoltami bene, tesoro mio» mormorò, accarezzandole il capo. «Devi capire che il tuo papà ha una fidanzata e che presto Amelia diventerà sua moglie. Per questo motivo, tu e Amelia vi vedrete praticamente sempre, capisci? E se ti sta antipatica non possiamo farci niente, amore, perché il tuo papà la sposerà comunque, okay?»

Lisa annuì, ma poi disse: «Ma non potete fidanzarvi tu e papà?»

Ad Abigail le si mozzò il fiato in gola. Il cuore smise improvvisamente di funzionare e il suo cervello andò in tilt.

Lisa appoggiò la fronte nell'incavo del collo della madre e attese la risposta, piangendo in silenzio. Sperava, in cuor suo, di vedere i suoi genitori felici e sorridenti come quella volta che li aveva beccati mentre si abbracciavano in cucina. Lo voleva più di ogni altra cosa e non capiva perché non riuscisse ad averlo.

«E' complicato, Lisa» sussurrò Abigail, riprendendosi.

«Ma... ma se voi vi volete bene,» replicò la piccola in un sussurro, dando un bacio ad Abigail sulla guancia. «allora diventa semplice»

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