Capitolo 7

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POV's Elisa
-Andiamo in un posto più tranquillo- mi disse il ragazzo ed io annuì
Uscimmo dalla casa e ci sedemmo sugli sgabelli del retro. Ad un certo punto lui iniziò ad allungare le mani e avvicinandosi pericolosamente a me. Mi toccava le cosce e il petto... voleva alzarmi il vestito ed io ero completamente impietrita dalla paura. Non riuscivo a reagire e maledicevo tutti quei gin lemon bevuti. Alla fine riuscì a gridare qualcosa
-Fermo ti prego!-
Sentii diminuire la presa su i miei polsi e vidi...
"Damiano? Damiano ti prego aiutami ho paura! Ho paura..." io pensavo di averle urlate quelle parole ma restavo lì in silenzio con gli occhi sbarrati
-Nun la devi toccare hai capito?! Se ti vedo solo guardarla ti spacco la faccia!- disse prendendolo per il colletto della camicia e sbattendolo al muro. I suoi occhi non li avevo mai visti così pieni di odio mi facevano quasi paura. Il ragazzo scappò e Damiano si avvicinò a me con estrema cautela... i suoi occhi si addolcirono e mi guardava con aria preoccupata
-Piccolì è tutto finito- mi disse con voce tranquilla. Credo fu un gesto spontaneo ma mi fiondai tra le sue braccia scoppiando in un pianto isterico. Lui rimase stretto al mio corpo finchè non mi fui completamente calmata.
-Ti porto a casa Piccolì- io annuii
Salimmo nella sua macchina grigia avevo lo sguardo fisso sulla strada. Stavo male ma non potevo darlo a vedere di nuovo.

POV's Damiano
"Piccolì mi hai fatto morì de paura! Ma il tuo abbraccio mi ha fatto sentì come quegli eroi nei film. Vorrei chiederle come sta ma nun vojo disturbarla..."
-Semo arrivati- le dico e lei mi sorride scendendo dall'auto. L'accompagno fino davanti il portone per poi dirle
-Almeno nun sarai da sola stanotte-
-Nun ce so i miei... so sempre n'viaggio-
-ma come?! Tu Nun resti da sola sta notte!- dissi per poi prenderla in braccio di peso per poi vederla aggrapparsi al mio collo ridendo. Poi si strinse al mio petto accoccolandosi... mi sentivo in pace.
Ritornammo in macchina per andare a casa mia. Il tempo di partire che lei mi prende la mano
-Grazie-
-Tranquilla- le risposi e lei si addormentò.
Arrivati a casa la presi in braccio e salii in camera mia per poi adagiarla sul mio letto. Presi un piumone e un cuscino per dormire per terra accanto a lei... Non l'avrei mai lasciata sola!
Non dormii per tutta la notte e verso la mattina mi appisolai quando sentii singhiozzare e scattai in piedi. Mi sedetti sul letto e le accarezzai i capelli
-Tranquilla è tutto finito ci sono io con te-
Aprì gli occhi e si asciugò le lacrime con il dorso della mano e poi impallidì
-che...che ci faccio io qui? Hai dormito con me? No no no no!-
-Ei Ei Piccolì stai tranquilla stavi facendo un incubo e me so preoccupato. Ho dormito per terra. Non ti ho lasciato a casa da sola dopo quello che è successo ieri sera e poi eri sbronza... Non sarei mai andato a letto con te in quelle condizioni... non mi approfitto delle disgrazie altrui per portarne a letto n'a tipa.-
-Scusa non volevo trattarti male... sei stato così gentile... avevo solo paura... Grazie Dam-
-Che fai me cambi il soprannome Piccolì?- lei sorrise e mi stampò un bacio sulla guancia
-Ciao Dam- ed uscì da casa mia
"Devo controllare il mio cuore cazzo sto saltando!!! Dam che bello sentirlo uscire dalla sua bocca!!! Penso de esserne innamorato della pischelletta..."

CONTINUA...

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