Capitolo 29: intrusione a Konoha (parte 1)

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Buon salve a tutti carissimi lettori! Mi scuso profondamente per l'enorme ritardo nella pubblicazione, ma in questo periodo sono molto sotto pressione, tra verifiche e tesina da preparare (perché certo non la si fa all'ultimo minuto 😬).
Ho lavorato a lungo e con dedizione a questo e al seguente capitolo, spero che vi piacciano e coinvolgano, e per creare l'atmosfera vi consiglio vivamente di ascoltare la musica che vi ho proposto.

Buona lettura a tutti!

🌟🦋vostra Fra🦋🌟


«Bene Tobi, sai cosa devi fare.»

«Agli ordini Tsukiko-chan!» rispose sparendo risucchiato in un vortice.

Eravamo finalmente arrivati nei pressi di Konoha.
Ancora qualche centinaio di metri e avrei varcato l'ingresso del peggior villaggio esistente.

La sera prima io e Tobi, come mi aveva pregata -o per meglio dire, minacciata- di chiamarlo, avevamo messo a punto il piano per completare con successo la missione.

Avevo programmato che sarei rimasta entro le mura del villaggio per un massimo di 12 ore, di modo che Tobi avesse il tempo per studiare i turni di guardia nella zona dove era custodita la pergamena e che Zetsu compisse la sua parte di missione.

L'uomo-pianta ci aveva raggiunto ieri per controllare che stessimo procedendo secondo i tempi a disposizione, e in quel momento mi ero ricordata di una cosa importantissima, un compito estremamente delicato da affidare a Zetsu e per il quale non avrebbe dovuto farsi scoprire assolutamente. Seppur riluttante, alla fine aveva accettato, convinto anche dalla prospettiva di fare un nutriente spuntino.

Ammetto che la sua dieta a base di persone mi disgustava parecchio, ma viste chi sarebbero state le vittime... non potei che sorridere al pensiero.

E adesso ero qui, a pochi passi dall'ingresso est del villaggio, priva della mia cappa dell'Akatsuki e di ogni arma ninja, custodite in un rotolo che avevo lasciato a Tobi.

Quello che avevamo ideato era un po' penoso come piano, ma Tobi doveva fingersi un'idiota, e il piano era così semplice che avrebbero pensato lo avesse ideato lui, ed io non mi preoccupavo di certo essendo disarmata; forse non avevo esperienza, ma ero potente quanto bastava per spazzare via il villaggio in pochi secondi, perciò non temevo per il fallimento della missione.

Arrivata all'enorme portone mi fermai un attimo. Ero totalmente schifata all'idea di dover rimettere piede a Konoha.
«Forza e coraggio.» mi dissi riprendendo il cammino.

Le guardie di vedetta non tardarono a vedermi mentre passeggiavo tranquillamente nel bosco che circondava il villaggio. Con la coda dell'occhio notai un paio di persone, sicuramente ninja, appostati su un albero vicino a me, che mi seguivano come dei cagnolini durante il tragitto.

"Solo due? Gli altri devono essere andati ad avvisare l'Hokage" riflettei mentalmente. Al momento non avevo intenzione di combinare casini, ma questo loro non potevano saperlo.

Mentre raggiungevo la mia prima meta, pensai attentamente a come avrei dovuto agire con l'Alba.

"Ti sei appena unita a loro e vuoi già piantarli in asso?"

"Non mi convincono. Non riesco a capire quale sia il loro scopo in tutto questo."

"Ma come? Solo adesso te lo chiedi? E poi non eri tu che volevi provare a relazionarti a loro, che vedevi in loro l'opportunità di ricostruire dei legami eccetera eccetera?"

Naruto Shippuden: LA STORIA DI AKATSUKI NO  KEIKOWhere stories live. Discover now