Capitolo 8

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Io e i ragazzi ci saremmo incontrati la mattina fuori dai dormitori per andare insieme nell'area allenamento. Logan però mi aveva trattenuto nella mia camera per un altro po' di tempo ed io non mi ero opposta...
Mi tempestò il collo di dolci e leggeri baci. Mi strinsi di più contro di lui per farlo continuare ma poco dopo si fermò.
«Dovrei dirti una cosa» iniziò sorridendo nel vedere la mia espressione contrariata «Ho detto a Lucas del nostro piano».
Lo guardai accigliata «Cosa?! Perché?»
«Beh, sì... ci serviva una mano per portare a termine il nostro piano. Con i suoi poteri sarebbe riuscito a persuadere le guardie ad allontanarsi dalle videocamere di sicurezza e manometterle per coprirci. Il suo talento nascosto è essere un ottimo hacker».
'Le videocamere! Come ho fatto a non pensarci?' pensai sentendomi stupida.
«Lucas un hacker? Ma... perché non me ne hai parlato?»
«Perché non sapevo come avresti reagito nel sapere che avevo coinvolto anche un'altra persona in questa storia. So quanto ci tieni a non coinvolgere i ragazzi non solo per la nostra ma anche per la loro sicurezza».
Annuii accarezzandogli il viso «Hai fatto bene Logan, se non fosse stato per te ora saremo nei casini... ms cosa gli hai detto?»
«Gli ho detto il minimo indispensabile per fargli capire che è una questione davvero importante e a lui è bastato per aiutarci»
«Sai quanto Lucas sia "perspicace"» calcai l'ultima parola scherzando «grazie ai suoi poteri. Magari ti ha semplicemente letto la mente»
«Non credo, l'ho sempre scoperto e sa benissimo che non approvo»
«Tu hai sempre scoperto quando ti ha letto la mente?» gli chiesi incredula.
«Sì, lo conosco bene. Però ormai ha saputo a sue spese che i suoi poteri non gli sarebbero utili per difendersi contro il mio fuoco. Meglio prevenire che curare no?» mi fece l'occhiolino e io mi misi a ridere.
All'improvviso una voce riecheggiò per tutto il corridoio dei dormitori «Tutti gli Speciali sono richiesti nell'area allenamento.
Ripeto: tutti gli Speciali sono richiesti nell'area allenamento. Immediatamente».
Guardai Logan preoccupata: avevo un brutto presentimento...

***

Raggiungemmo i ragazzi e tutti gli altri Speciali poco dopo che Mr. Johns, visibilmente irritato, si era posizionato davanti a loro. Ci informò di ciò che era successo quella notte mettendoci tutti in soggezione perché nessuno era abituato a vederlo così arrabbiato. Alla fine del suo discorso venne verso di me e in tono autorevole mi chiese di seguirlo nel suo ufficio. Potevo immaginare le facce perplesse dei ragazzi. Non mi diede nemmeno il tempo di rispondere che fui subito scortata da alcune guardie di sicurezza. Pensai al peggio: 'Forse Lucas non è riuscito a manomettere il sistema delle videocamere di sicurezza... E se Mr. Johns avesse scoperto tutto su di me e Logan? O, cosa ancora più terribile, su Blake Wilde?'.
Durante il tragitto la tensione era palpabile ed io ero molto agitata.
Quando arrivammo nel suo ufficio mi fece sedere per poi fissare lo sguardo su di me «Andrò diretto al punto Megan» iniziò. Se il suo intento era quello di incutere timore ci era riuscito!

«Sei stata tu ad attivare il macchinario nell'area allenamento?».
Rimasi per un attimo a bocca aperta «Io... no, certo che no. Come avrei potuto? I miei genitori mi hanno detto che forse ha avuto qualche malfunzionamento. Si risolverà presto?» feci una finta aria innocente tirando fuori le mie doti da attrice. «Le frecce sono state attivate dal macchinario e hanno inseguito le guardie di sicurezza fino a farle scappare via come dei perfetti idioti!» alzò la voce «Non credo sia un caso che dopo nemmeno 24h dal tuo trasferimento nell'Organizzazione siano accadute queste cose» batté un pugno sulla sua scrivania color mogano e io volevo sprofondare «Sono stati usati dei poteri Megan, e l'unica persona in grado di manipolare la materia fino a tal punto sei tu! Quindi smettila di mentire e confessa!».

Non gli sono servite le videocamere di sicurezza per giungere a quella conclusione. Aveva capito tutto! Dovevo inventarmi qualcosa e uscire da quella situazione il prima possibile.
«Mi sta accusando ingiustamente. Non ho fatto nulla, non mi sarei mai permessa! E poi come avrei potuto fare queste cose da sola? Guardi le videocamere!»
«So che le frecce si sono anche infuocate e inoltre le videocamere sono state manomesse» imprecò «Se non l'hai fatto da sola magari con te c'era qualcun'altro. Tipo...»
«No!» impallidii «Non c'era nessuno con me perché io non ho fatto nulla. Ero nella mia stanza a dormire»
«Signorina Ross!» mi riprese «Se scoprirò che tu e i tuoi amici siete i responsabili di ciò che è successo stanotte prenderò dei severi provvedimenti. E ci rimetteranno anche i tuoi genitori, è chiaro?!».

Non attese una mia risposta quando mi congedò e io me ne andai volentieri. Non lo avevo mai visto così arrabbiato e non riuscivo a credere che aveva minacciato di togliere il lavoro ai miei genitori. Loro non c'entravano nulla!
Quando tornai dai ragazzi, che stavano proprio accanto al macchinario che avevo manomesso, mi guardarono preoccupati e mi chiesero com'era andata.
«Dopo il suo breve ma intenso interrogatorio ho notato che non aveva accennato agli oggetti rubati. Credete sia possibile che ancora non se ne sia accorto nessuno?»

«Forse» appoggiò l'idea Lucas.
«O magari» intervenne Logan «non vuole farlo sapere a tutti. Metti caso che non sei la vera responsabile di ciò che è successo questa notte, se venissi a sapere che degli oggetti importantissimi per Mr. Johns sono stati rubati saresti curiosa di sapere che cosa sono e perché quasi nessuno ne è a conoscenza»
«Non può rischiare di creare una seconda rivolta» continuai.
«E quindi lui sarebbe costretto a dire la verità o ad inventarsi qualcosa per non permetterci di "indagare" più a fondo sulla questione» dedusse Lucas e Logan annuì.


Allison, Ginevra e Dylan ci guardarono perplessi non riuscendo a capire di cosa stavamo parlando.
«Non vi seguo» disse Allison «Che avete combinato?» ci chiese.
Sospirai attirando l'attenzione di Logan «Va bene, vi diremo cosa è successo veramente... ma non qui».

The Magic Is Inside Us 2Where stories live. Discover now