Dicevamo, la campanella della terza ora.
<<Tu ricordi che materia avevano gli altri a quest'ora?>> chiese Eddie, aggiustandosi il colletto della camicia.
<<Duuunque, se non ricordo male Stan aveva ginnastica, quindi ora starà sotto la doccia... Invece ecco lì Covone, appena tornato da letteratura>> rispose Richie, indicando Ben Hanschome.
<<Ciao Ben!>> lo salutò entusiasta il più basso.
<<Buongiorno>> ricambiò con un cenno della testa.
<<Allora Ben, non è che oggi potresti offrirmi il pranzo? L'ho dimenticato a casa e poi non ho neanche un soldo>> disse il corvino, al posto di un saluto, con il suo solito ghigno finto-innocente.
<<Dillo piuttosto che sei finito in punizione per chissà quale motivo, e tuo padre vuole farti digiunare, piuttosto che rischiare di farti spendere tutti i tuoi averi in una sala giochi>> i perdenti però erano fin troppo abituati a quel suo atteggiamento, quindi specialmente per uno come Eddie non era difficile capire le sue intenzioni.
<<Perspicace il ragazzo qui!>>
<<No Rich, non posso offrirti il pranzo oggi.>> disse poi desolato Ben, volgendo lo sguardo verso il corridoio.
<<Patrik? Ma andiamo, ti sei fatto rubare i soldi da lui?>> Eddie era incredulo. Il gruppo di bulli che di solito non dava pace a lui ed ai suoi amici, complessivamente non potevano avere poco meno di un neurone, eppure riuscivano in ogni occasione a fregarli.
<<Il capo banda esigeva di comprare le sigarette a quanto pare.>> triste ma vero, il povero ragazzo paffuto era la loro "preda" preferita, considerato da tutti come il più indifeso.
<<Oppure un altro cappotto di pelle finta, quello che ha ora non si può neanche più definire tale!>> aggiunse Richie con una smorfia.
Mentre i tre ridacchiavano ecco che arrivavano Beverly Marsh e Bill conosciuto come Tartaglia, soprannominato amorevolmente dai suoi amici Big Bill.
Questa cosa faceva sempre storcere il naso a Ben.
Non il soprannome, ovviamente, dato che anche lui riteneva gli calzasse a pennello, ma che lui passasse così tanto tempo con la sua Bev.
La - quanto gli sarebbe piaciuto poterlo dire- sua Bev.Da quando le aveva fatto spedire in forma anonima la sua haiku, lei guardava in modo diverso Bill, così qualche dubbio incominciava a sorgere.
<<Ciao!>> salutò con un sorriso la rossa.
<<Di c-che parlate?>> balbettò il leader.
<<Covone si è fatto fregare la merenda da Patrik, e stavamo discutendo su quanto Ben sarebbe grato con me se io la recuperassi per lui. Cosa che, credetemi, accadrà fra pochi minuti>> annunciò fiero Richie.
<<Vado a prendere lo scotch.>> disse subito dopo Eddie.
<<P-perchè? Non è a-a-ancora s-successo nulla>>
<<Sì, ma fra poco gli occhiali di Richie avranno bisogno di assistenza.>>
Intanto era arrivato anche Stanley Uris.
<<Che cosa sta combinando Richie stavolta?>> domandò, dato che aveva notato il quattr'occhi dirigersi con fin troppa decisione verso Hockstetter.
<<Patrik mi ha rubato la merenda e lui vuole riprenderla così può scroccarne un pezzo.>> spiegò Ben.
<<Tipico>>