10 - Il guasto

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Seguirono momenti tranquilli. Tutti insieme pranzarono e, durante il pranzo, ricevettero un avviso vocale tramite gli altoparlanti dell'hotel dal Signor Hamilton. Le attività pomeridiane sarebbero durate tre ore, dalle 15 alle 18. Successivanente, dalle 18:20 alle 22:00, i Cento sarebbero stati trasportati via pullman nel centro città. Nonostante tutti quanti avessero finito di pranzare, nessuno si era ancora alzato da tavola. Nel mentre la Jajihu Squad chiacchierava allegramente, Jean notò qualcosa di strano in Hululu, e ciò gli sembrava più di una semplice sensazione. Iniziò a scrutarlo più attentamente, cercando di capire cosa non andasse in lui. La prima cosa che si poteva notare, erano le pupille dilatate. Le pupille dilatate però, come Jean sapeva benissimo, da sole non significano nulla. Doveva dunque cercare altro.

Un altro comportamento insolito che Hululu sembrava avere era l'irrequietezza. Si girava spesso per controllare cosa ci fosse alle sue spalle e teneva gli occhi fissi sulla porta. Questi comportamenti però, non furono notati dagli altri, poiché parlando a coppia, non si prestava attenzione a cosa stessero facendo gli altri. La prima idea che venne in mente a Jean fu che i sintomi di Jean erano dati da uso di sostanze stupefacenti. Ciò avrebbe avuto senso poiché sarebbe stato plausibile dato che Hululu aveva passato la notte chiuso in stanza con Jun. Jean non ebbe tempo di elaborare un'altra teoria, poiché scattarono le 15:00 e tutti quanti si alzarono per recarsi nelle stanze comuni per svolgere le attività.

Poco dopo la porta di uscita dalla sala da pranzo vi era una delle receptionist che, seguendo una lunga lista, indicava ad ognuno in quale stanza recarsi. Jean, Sara, Yordanka e i due gemelli capitarono nella stessa stanza; Lizzy, Jun e Bjorn capitarono in un altra stanza, mentre Hululu fu mandato in un altra stanza ancora.

Grazie alla buona organizzazione, in pochi minuti tutti quanti furono smistati nelle varie stanze. Esse erano quasi completamente vuote: vi erano molti tavoli con sedie, qualche quadro, un paio di piante, ma nient'altro. Su ogni tavolo vi era un biglietto sulla quale vi era segnata una specificazione ed una attività. Sara cercò il tavolo di Lingue e si sedette. Insieme a lei, seduti al tavolo, vi erano altre 13 persone.

-Ora capisco il motivo di tutto ciò- iniziò una di loro

Tutti i linguisti la guardarono intenti a sentire il resto del discorso.

-Non riuscivo a capire il senso di dover svolgere le nostre attività peculiarie anche qui. Ora che però siamo tutti qui seduti, l'ho capito-

-Ora sappiamo chi altro condivide le nostre abilità- disse Sara

-Esatto! Però ora vediamo, cosa c'è scritto sul foglietto?-

Sara lo prese e lo lesse. L'attività era molto divertente: ogni ora per tre ore si sarebbe dovuto parlare di qualcosa. La particolarità era nel fatto che ognuno doveva parlare la lingua dello stato di provenienza della persona seduta alla propria sinistra. Per aggiungere ancora più pepe alla situazione, ogni ora i posti dovevano essere cambiati, in modo che ognuno parlasse tre lingue diverse. Il primo giro per Sara fu abbastanza semplice, poiché alla sua sinistra vi era un tedesco. La prima ora, durata però solo 40 minuti poiché l'attività era iniziata alle 15:20, trascorse molto velocemente. Tutti quanti a turno si presentarono e parlarono un po' di loro. La seconda manche per Sara fu un po' più complessa, poiché avrebbe dovuto parlare hindi. La pronuncia e la fluidità di tutti quanti nel parlare diverse lingue fece sentire tutti quanti fieri di essere li. Tutti e tredici si divertirono molto, durante la seconda ora, parlando dei cliché dello Stato della quale loro avrebbero parlato la lingua. Arrivò in fretta la terza ed ultima ora. Sara dovette parlare in greco. Decisero di fare delle sorte di sfide in lingua, come scioglilingua, pronunciare le parole nei diversi accenti e così via. Con grande tristezza finirono le tre ore di attività. Tutti quanti si salutarono e corsero nelle proprie stanze per prepararsi per uscire. Jean aspettò Sara sul ciglio della porta e insieme tornarono nelle loro stanze. Tutta la Jajihu Squad si incontrò nella stanza di Jean e raccontò di cosa trattasse la loro attività. Il resoconto fu che tutti quanti furono soddisfatti, tranne Hululu.

ISLAND - The HotelWhere stories live. Discover now