night

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La notte è fredda e buia. Dalla piccola finestra chiusa si vedono a malapena le stelle. Cerco di immaginare di essere nel campus. Le pareti si allargano, l'armadio ringiovanisce e la finestra diventa la porta del bagno. Se penso che quando ero li avrei semplicemente voluto che finisse tutto al più presto mi viene quasi da ridere. Non credo di avere molta fortuna con le camere. Appoggio per terra un piede dopo l'altro. Mi alzo in piedi e cerco di aprire la porta facendo il meno rumore possibile. Esco dalla stanza inoltrandomi nel corridoio buio. Ogni volta che guardo le incisioni sulle porte mi convinco sempre di più che non sono messi caso. Continuo a camminare e l'unico rumore che si sente è quello della mia pelle a contatto con il pavimento freddo. Mi sbaglio. Un rumore di passi mi spinge a nascondermi in una stanza.
'Credi che funzionerà?' Dice una voce profonda. È sicuramente un maschio.
'Non lo so. Spero.' Risponde una voce più acuta. Una femmina.
'Se non dovesse funzionare come faremo? Il piano fallirebbe.' Dice la voce più roca. Il tono è preoccupato.
'Si, questo lo so.' Risponde l'altra. Sicura di se.
I passi cessano e posso notare che si sono fermati esattamente davanti alla porta della stanza in cui sono nascosta. Apro l'anta di un armadio e mi infilo all'interno, nel caso dovessero entrare.
'Se si risveglia è la fine. Anzi se si risvegliano.' La discussione continua con questo tono preoccupato. Cosa dovrebbe succedere di così preoccupante e spaventoso se una persona si sveglia? A meno che non sia stata addormentata per uno scopo preciso.
'Leo, lo so. Ho solo eseguito gli ordini. Ho fatto ciò che dovevo fare e se tutto andrà bene non si sveglieranno.' Leo. Ecco coma si chiama la voce maschile.
La porta si apre e le due persone entrano nella stanza. Accendono la luce e si fermano davanti a quello che dovrebbe essere il letto.
'Cassandra, questa è una cosa seria. Se si risveglia tutto andrebbe in frantumi!' Ecco il nome della voce femminile. Ma non è questo l'importante. Cosa andrebbe in frantumi? E soprattutto chi dovrebbe svegliarsi?
'Sai di cosa dovresti preoccuparti? Della ragazza nuova. Non mi è sembrata molto sorridente. Forse non sta prendendo le pillole. Lei ha risolto gli indovinelli è in grado di scoprire ciò che non deve scoprire. Se fossi in te mi preoccuperei di Federica e non di Vittoria.'
Vittoria? Loro stanno tenendo vittoria in coma! Ma che diavolo sta succedendo?
Il ragazzo sospira e risponde con una semplice affermazione. Sento un rumore di fogli e poi la voce di Cassandra che inizia a commentare ciò che c'è scritto.
'Questa è l'altra ragazza, Shady. Falle un analisi e vediamo se prende le pillole.' Dice con tono autoritario.
Apro leggermente l'anta dell'armadio per vedere cosa stanno per fare ma mi sbilancio con il peso e cado fuori. Il cuore accelera ma giuro di non sentirlo battere quando gli sguardi dei due medici incrociano il mio.
'Che ci fai tu qui?' Disse Cassandra. Allo stesso tempo Leo si avvicina e mi prende il braccio per aiutarmi a tornare in piedi.
'Stai bene? dice con tono premuroso. Perchè dovrebbe interessargli se sono solo uno dei suoi esperimenti?
'Perché dovresti preoccuparti?' Rispondo acidamente.
La rossa interviene spostando Leo che, contrariato, si fa da parte.
'Non hai risposto alla mia domanda' Dice arrabbiata.
'Neanche lui ha risposto alla mia. Quindi perchè io dovrei risponderti?' Dico reggendo lo sguardo.
Lei sorride compiaciuta. Tutto in lei mi ricorda disgusto. I capelli accesi, le labbra rosse, le unghie lunghe e quelle ciglia da cavallo. Per non parlare del carattere.
'Abbiamo fatto un ottimo lavoro con te. Da uno scricciolo ad una leonessa, vedi Leo? Funziona.' Si avvicina al mio viso e mi sposta i capelli di lato. Mi tratta, mi tocca e mi guarda come se fossi il risultato di una ricerca durata una vita e non una semplice ragazza che vuole solo una semplice vita. Dei brividi mi percorrono la schiena. Chiudo i pugni per il nervoso, sono quasi tentata di portarne uno sulla sua faccia.
'Non sai cosa ti aspetta mia cara' Dice ridendo mentre mi guarda negli occhi con fare superiore.
Faccio un passo verso di lei ed è costretta ad indietreggiare per non cadere dai quei trampoli. Ritira la mano e la appoggia sul fianco.
'Se credi di farmi paura... sbagli. Hai proprio ragione Cassandra. L'esperimento ha funzionato. Ho superato tutti gli ostacoli ed in essi anche la mia paura più grande.' Fermo il mio discorso e la squadro da capo a piedi.
'Scusami, ma non credo che tu possa essere una di cui avere paura.' Il suo sorriso svanisce ma posso notare quello di Leo crescere. È proprio quest'ultimo che interviene.
'Ok, ora basta. Federica torna nella tua stanza, faremo finta di niente. Che non succeda mai più' Dice incitandomi ad andarmene. Rivolgo un ultimo sguardo alla rossa e poi esco dalla stanza. Appena chiudo la porta guardo l'orologio al polso e subito dopo il simbolo disegnato sulla porta.
Ore 01.00- candela.
Che cosa significa?
Per loro sono una minaccia e questo potrebbe essere un mio punto a favore ma anche a sfavore. Potrebbero tenermi d'occhio più del solito oppure lasciarmi stare per paura che possa ribellarmi. Il vero problema è che io so benissimo che non ho superato tutte le mie paure, o per lo meno pensavo di averlo fatto. Ma ora... ora ho una paura più grande. Dov'è il mio Riki?


Holaaaaa! Scusate se ho postato dopo taaaaanto tempo.
Anyway
Cosa ne pensate di Leo?

LOST 2 - L'unica speranza sei tuWhere stories live. Discover now