11.Come in un film..

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Vittoria

Il grande giorno è arrivato.Oggi è il giorno della gara.La sveglia è suonata abbastanza presto.Mi sono alzata.Ho fatto una colazione leggera con due fette biscottate e un bicchiere di latte.Ora mi peparo.Per prima cosa faccio lo chignon: metto molto gel e tiro tantissimo i capelli che quasi sembro pelata e infine, per fissare bene l'acconciatura metto la lacca.Il profumo di lacca mi fa sempre lo stesso effetto: ha il potere di riportarmi alla mente i momenti della gara:il riscaldamento,gli attimi prima di entrare in pedana e quelli dopo quando ti rimane addosso l'adrenalina e un'insolita energia come se non avessi appena eseguito esercizi difficilissimi. Immagini che scorrono veloci dentro me.Ripenso ad ogni sconfitta che mi ha fatto crescere.Forse in ogni labirinto c'è sempre una via d'uscita .Subito dopo penso al fatto che è la prima gara dell'anno, la prima gara con questa nuova società,la prima gara in cui ci sarà Veronica. Un sacco di "Prime" volte per una sola gara.L'ansia che fino ad allora era rimasta nascosta mi raggiunge e per alcuni minuti vado in panico.Poi quando mi sono un attimo ripresa faccio il trucco e mi vesto con il sottobody color carne, i fouseux e la maglietta societaria per il riscaldamento.Sopra a tutto indosso la tuta ,la giacca e la sciarpa societaria.Infilo le scarpe, saluto mia zia che mi fa l' "in bocca al lupo", prendo il borsone e il cerchio e esco di casa. Aspetto qualche minuto e poi una macchina nera, piccola ma elegantissima , si ferma proprio davanti a me.è Veronica.Mi porterà lei in gara, mia zia non può guidare.

Il viaggio in macchina trascorre tranquillo.Veronica ha messo un cd di musica italiana, dopo avermi chiesto se mi piacesse, e non mi ha domandato praticamente nulla per tutto il viaggio. Probabilmente per non recarmi maggiore ansia. 

Il palazzetto è veramente bello, grande e c'è molto spazio per provare. Ci sono un sacco di ginnaste brave che stanno provando che mi ricordano di quanto io faccia schifo.Poggio la borsa e il cerchio vicino alla sedia dove si è seduta Vero e inizio il riscaldamento.Faccio infine le spaccate appese durante le quali Vero inizia a farmi alcune domande.

-Allora, come ti senti?

-Bene  Dico sorridendo imbarazzata.

-Sei agitata?Hai ansia?

-Bhe, si..

-Si?

-Si, quella c'è sempre sopratutto perchè è la prima gara dell'anno e la prima in questa società, ma per il resto non sono tanto agitata... so che questa gara andrà male quindi non sono molto preoccupata per la gara in se..

-E perchè deve andare male scusa? Ci siamo impegnate tanto, ti sei impegnata tanto ,non vedo perchè dovrebbe andare male..

-Eh ma le altre ginnaste sono dei mostri...

-Sono dei mostri? Le conosci?

-Si,alcune si, le ho conosciute al campus estivo e sono veramente brave.

-Va bhe ma tu pensa a te stessa,dai il massimo e non guardare le altre..

-Sisi, infatti...

Prendo in mano il primo attrezzo, il cerchio, giusto per iniziare bene la gara.. Provo un pò,senza spingere troppo per non stancarmi.. Ad un certo punto Vero mi fa segno di andare a mettermi il body da gara.Lo tiro fuori dalla borsa e vado in spogliatoio. Prima di metterlo lo fisso per qualche secondo.È bellissimo ed elegantissimo.Faccio un bel respiro e allaccio la cerniera posta sulla schiena del body. Torno in pedana prova .Provo ancora un pò poi Vero mi chiama vicino a lei.

-Okey tocca quasi a te. Releveè!. Chiudi gli occhi e ripensa bene a tutto quello che devi fare.Ripensa piano all'esercizio: pensa ad una cosa per volta,non all'esercizio in generale.

Dal diario di una ginnastaWhere stories live. Discover now