17- Un lavoro onesto e...distrazioni

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Dolly Jane's pov

Non posso dire che Zack baci bene, lo fa in modo divino! Vado in visibilio ogni volta che le nostre lingue si sfiorano in modo sensuale e perdo la ragione.
Non ricordo più il motivo per cui mi trovo nella sua stanza, sdraiata sul suo letto con lui che si sta palesemente trattenendo dall'andare oltre i baci.

Avevo dei buoni propositi prima di entrare in questo covo per ragazzi ma si sono annientati nel momento in cui Zachary si è tolto la maglietta sporca ed è rimasto a petto nudo con la chiara intenzione di avere la 'sua dose di baci'. Ed io l'ho lasciato fare. Chi sarebbe così stupida da non approfittarne?

Ogni minuto che passa le sue mani si fanno un pochino più curiose ed io fatico a rimanere lucida. La passione con cui mi bacia mi annienta la mente però non sono pronta a lasciarmi andare, non quando la mia mente, tra un bacio e l'altro, mi ricorda che io sono qui a causa di un terribile inganno e che nemmeno so se sono ancora vergine oppure no. Voglio davvero che la mia prima volta vada via così, a causa di un inganno oltretutto?

“Zack...”

Lui si stacca con un piccolo verso di disappunto e si porta il labbro inferiore tra i denti.

“Ho capito, hai ragione. La stanza di tre ragazzi disordinati non è il posto adatto ad una ragazza incantevole”

Si solleva da me lasciandomi un ultimo bacio languido che resetta nuovamente ogni pensiero sul nascere. Poi si limita a sorridermi con la sua aria da quarterback sexy che fa perdere la testa alle ragazze del campus, testa rossa compresa. Purtroppo ha effetto anche su di me, tanto che al momento potrei fare qualsiasi cosa mi chiedesse.
Mi sento tanto una groupie ma cosa posso farci se lui è così dolce e sensuale?

“Ti lascio stare...per ora” Ridacchia facendomi l'occhiolino ed io gli sorrido alzandomi a mezzo busto sul
suo materasso. “Avevo promesso di stare buono e cercarti un lavoro ma...cavolo, perdo la ragione quando mi sei vicina”

Il mio cuore salta un battito e poi riprende frenetico. Non mi aveva mai detto niente di così serio e dolce.

Qui non si tratta dei nostri soliti flirt, questa frase era seria e anche il suo sguardo lo è mentre mi guarda alla ricerca di un segno che per me sia lo stesso. Purtroppo è così e glielo lascio intendere donandogli un bacio a fior di labbra.
Zack si siede composto, sulla sedia con le rotelle, di fronte al letto in un sospiro ed infila la prima maglietta che vede gettata sulla scrivania dopo aver appurato che non abbia un cattivo odore.

“Sei davvero bella, mi attiri come il miele per le api, Jane”

Sorrido ancora incapace di dire qualcosa che non esprima dell'adorazione nei suoi confronti.
Mi sembra strano fare un tale effetto ad un ragazzo come lui che ha praticamente l'ottanta percento del campus ai suoi piedi.
Mi sta ancora guardando con lo stesso sguardo che aveva quando mi aveva dato un primo bacio nel ristorante sushi.
Mi fa tremare tanto è di un blu profondo questo sguardo, carico di desiderio...indirizzato a me.
Non mi era mai capitato.

Avrei dato qualunque cosa per vedere Bryan guardarmi così o un qualsiasi ragazzo che desiderasse tanto anche solo darmi un bacio per farmi scordare il mio migliore amico. Ed ora sta succedendo. Non mi sembra vero.
Zachary Tompson mi sta davvero guardando come qualsiasi ragazza lo vorrebbe, come un principe guarda la sua principessa, come Clyde guardava Bonnie o come...

“Non dici niente?”

Scuoto la testa e abbasso lo sguardo per riordinare i pensieri lontano dal suo sguardo intenso ma lui, con una mano, mi riporta all'altezza del suo viso.

Centosette secondiWhere stories live. Discover now