16- La mia dose di baci

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Dolly Jane's pov

La mensa si ammutolisce nuovamente. Scommetto che Testa Rossa è già tornata all'attacco.

Sento la voce di Isaac che se la prende con sua sorella e Zack che mi tira da una parte, lontana da lei.

“Carly, ma sei impazzita?!”

Lei non da ascolto a nessuno di quelli che le parlano e guarda me in modo vittorioso per il gesto compiuto.

Sento tutta la t-shirt appiccicata alla pelle e le mutande umide, e non è colpa del fascino di Zack. Dannata
ragazzina rossa!

“Ti avevo avvertito che la guerra era appena cominciata, bambolina”

“È che pensavo ci avresti messo un po' ad elaborare la cosa dato il tuo neurone solitario”

Un coro di risate contagia i giocatori di football e fa cambiare l'espressione sulla faccia di testa rossa. La vedo girarsi per andarsene indignata con due delle sue cagnoline al seguito. Ma festeggiamo tutti troppo presto. Lei non se ne sta andando arrendendosi.

Afferra il primo piatto di lasagne che incontra- da sotto il naso di uno studente che lo stava mangiando- e marcia di nuovo verso di me.

Zack si mette davanti a me nonostante le mie proteste e lei così di ferma dal tirare il piatto nella mia direzione. Isaac la afferra, o almeno ci prova, per fermarla invece le lasagne vengono destinate alla sua faccia. Così Janis, la mia nuova eroina preferita, prende il piatto mezzo pieno di Zack dal tavolo e lo rifila alla faccia della rossa.

Scoppio a ridere soddisfatta nel vedere Carly furente e Janis che le spalma bene il sugo al ragù sui capelli. Vorrei fotografarle e mettere la foto come sfondo del telefono.

Si innalzano schiamazzi da ogni angolo della mensa e la squadra di football si fa su giri. Tanto che qualcuno grida: “Battaglia di cibarie!” E si scatena il caos più completo.

Io e Zack ci rifugiamo prontamente sotto il tavolo per schivare i cibi che vengono subito lanciati da ogni direzione.
Mi arriva soltanto qualche schizzo di sugo su un polpaccio mentre gattono verso l'uscita dietro Zachary.
Ho la visione celestiale del suo sedere che mi guida verso la salvezza.

Spero che anche Janis sia riuscita a ripararsi, non sopporterebbe una macchia sulla sua giacca di pelle.

Arriviamo intatti alla porta della mensa che da sul giardino. Mi volto un secondo prima di uscire e vedo
gente che lancia qualsiasi cosa sarebbe commestibile colpendo completi sconosciuti ed intanto una di quelle che serviva il pranzo si butta nella mischia per fermare il caos, beh ci prova. Viene sommersa dal cibo che lei stessa ha preparato e finisce per avanzare alla ceca urlando di smetterla.

“Jane, ci conviene uscire in fretta” Zack mi sospinge verso la porta ridendo col fiatone. Abbiamo corso
fin qui dal tavolo più vicino sotto cui abbiamo gattonato e lui mi ha fatto passare avanti a lui per farmi da scudo.
Mi sono sentita una principessa protetta dal valoroso cavaliere e la cosa mi ha fatto ridere per il pensiero
stupido.

Faccio come dice Zack trovandomi al caldo di Miami di fine ottobre. “Sei rimasto immacolato anche tu?”

Neanche il tempo di chiederlo che qualcosa lo colpisce in piena schiena prima che possa chiudere la porta.

Scoppio a ridere e lui si trattiene dal farlo per mantenere l'espressione infastidita. In realtà so che l'accaduto lo diverte almeno un pochino.

Tiene le sopracciglia corrugate chiedendomi : “Che cos'è?” Si gira per mostrarmi il danno fatto alla sua t- shirt dei New York Giants.

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