SPECIALE DI NATALE

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Attenzione, questo capitolo non è inerente alla storia, è soltanto una piccola "one-shot" che mi è venuta in mente per caso e per augurarvi un buon natale.
Buona lettura❤️👹

La tanto agognata serata di Natale era finalmente arrivata.

Per le strade di Parigi si sentivano gli schiamazzi dei bambini che giocavano a palle di neve e tanti babbo natale erano sparsi per tutta la capitale pronti ad intrattenere buona parte della popolazione Parigina.
Ma la cosa più bella era l'odore di cioccolato proveniente dalle pasticcerie, ma in particolare quella dei coniugi Agreste.

Emma e Louis correvano per tutta la casa, facendone di essa un putiferio.
Quel litigio iniziò quando Louis aveva affermato che sarebbe stato lui il primo a scartare i regali ed Emma in quel momento esplose cominciando a rincorrere il fratellino.

Purtroppo Marinette non poteva andare ad interromperli a causa del pancione così intervenne il marito che provvedì a staccare i due diavoli.

Marinette e Adrien erano sposati da più o meno sette anni, con una proposta di matrimonio con i fiocchi:
cena elegante e confessione da parte del ragazzo davanti a mezzo ristorante, Marinette non poté far a meno di affermare di avere il fidanzato migliore del mondo quel giorno.

E così gli anni passarono, arrivando alla prima volta di entrambi, sempre con tanto di candele e  dolcezza.

Louis era nato con i capelli corvini dai riflessi blu e due occhietti verdi che sprizzavano gioia e serenità.
Invece la piccola Emma aveva i capelli biondi come il padre ed occhi azzurri che a differenza del fratello avevano un pizzico di maturità e narcisismo.

Ed infine venne la volta di Hugo, ancora rinchiuso dentro la placenta materna.

-Ragazzi, smettetela, scarterete i regali insieme.- Disse il padre con un'espressione severa pur nascondendo un sorriso divertito.

I ragazzi si staccarono con un broncio bambinesco ed in seguito andarono sotto le braccia della madre, seduta tranquillamente sul divano.

Louis appoggiò l'orecchio sulla pancia della mamma sotto lo sguardo curioso di essa.
-Mamma, sento un rumore...- disse il piccolo innocentemente.
-È tuo fratello e quello è il suo cuore che batte!- Disse scocciata la sorellina guardando il fratellino con fare superiore ottenendo soltanto una linguaccia da esso.

-Ma-ma allora perché te lo sei mangiato il mio fratellino?!- Chiese poi spaventato il ragazzo guardando la madre con ancora un sacco di domande che passavano per la sua testolina.
A quella domanda la madre scoppiò a ridere ancora sotto lo sguardo incuriosito e indagatorio del figlio, ma stavolta anche da parte della sorellina, che non poteva ancora rispondere a quella domanda; ma comunque era solo una bimba di 6 anni che ancora non sapeva come nascevano i bambini.

-Non l'ho mangiato state tranquilli, ma al momento non so darti la risposta su come nascono i bambini, perché non lo chiedi a tuo padre?- Disse infine con un sorrisino maligno.

Il piccolo si alzò subito dal divano andando verso il padre in cucina, pronto a svelare il mistero.
-Papà, Papà! Come nascono i bambini?- Chiese alzando gli occhi verso la figura slanciata di suo padre.
-Ehm, i b-bambini? Mhh, sai che non lo so proprio? Credo che lo scoprirai quando sarai più grande...- disse con uno strano cipiglio sul volto e con le goti leggermente arrossate.

Prese il bimbo in braccio portandolo in salotto dove lo aspettavano la madre e la sorellina sedute tranquille sul divano a guardare commedie natalizie come "Mamma Ho Perso L'aereo".

Adrien si sedette vicino alla donna portando un braccio attorno le spalle di essa che sorrise istintivamente ricordandosi poi dei regali di Natale.
-Ragazzi, perché non andate a vedere sotto l'albero di Natale, credo proprio che Babbo Natale sia arrivato...-

In quella casa vigeva una regola, i regali di Natale venivano scartati direttamente la vigilia di Natale e questo i due coniugi lo avevano imparato a proprie spese, quando trovarono i due bimbi a curiosare sotto l'albero alle 10 di sera a causa dell'impazienza e della troppa curiosità.

I due a sentire quella frase si alzarono immediatamente per andare in cameretta a controllare sotto l'albero a decorazioni d'orate e argentee.
Infatti, appena i due bambini varcarono la soglia trovarono tanti pacchi regalo, alcuni rosa e altri azzurri.

Un urletto uscì dalla bocca di Emma che corse verso i regali rosa, accompagnato dal fratello anche lui felice di tutto ciò.

Intanto i due coniugi rimasero sulla soglia, abbracciati e orgogliosi di quello che avevano creato, la loro famiglia, la loro vita dei sogni.

Marinette continuava a sorridere felice ma quando sentì una fitta alla pancia corse in bagno, seguita dal marito preoccupato per ciò che stava per accadere.

"A-amore! Che succede?!" Chiese con voce preoccupata dall'altra parte della porta sbattendo il pugno contro essa.

-i-io, credo mi si siano rotte le acque..-
Disse preoccupata uscendo con calma dalla porta, cercando di attutire le fitte di dolore.

Adrien ebbe un tuffo al cuore a sentire quelle parole, era felicissimo di poter finalmente abbracciare suo figlio Hugo ma d'altra parte era anche preoccupato (seppur fosse la terza volta).

Prese la moglie per le spalle cercando di aiutarla nei movimenti e raggiungere la macchina.
Poggiò la moglie sul sedile davanti ed entrò con tutta fretta in casa prendendo Emma e Louis e portandoli in macchina.
Non poteva certo lasciarli a casa da soli e in quel momento le babysitter erano tutte in vacanza, era la vigilia di Natale!

Arrivarono finalmente in ospedale e Marinette venne portata con urgenza dentro una sala seguita dall'intera famiglia che si sedette nei sedili posti nel corridoio dell'ospedale.

Emma ed Hugo si fecero finalmente avanti, essendo stati zitti per tutta la durata del viaggio e ora volevano delle risposte.

-Papà? Perché la mamma è in ospedale?- chiese Emma curiosa osservando il padre sudare.
In effetti Adrien era abbastanza agitato, aveva paura di non essere all'altezza di un terzo pargoletto.
Stava sudando freddo....

-Sta per nascere il vostro fratellino.-
-E perché stai sudando?-
-i-io? Non sto sudando!-
-stai tranquillo Papà, sarà bellissimo avere Hugo a casa!- rispose felice la bionda, saltando dalla gioia.

A quelle parole Adrien sorride intenerito abbracciando i due bambini.

Emma aveva ragione:
Adrien non vedeva l'ora di abbracciare Hugo.

Ahh, finalmente!
Ho aggiornato!
Intanto volevo augurarvi un buon natale 🎄❤️
Non sono affatto sodisfatta di questo capitolo è noioso, ma mi sentivo in dovere di scriverlo per augurarvi buone feste e per ringraziarvi per le così tante visualizzazioni. ❤️
Non sono molto attiva perché diciamo che passare la vigilia di Natale davanti al camino avvolta in un plaid, con il mio pigiama/tuta a forma di dalmata e con la febbre non è una delle situazioni migliori...

E niiiiieeeeeeenteeeee, ciiiaaaaaooo❤️👋🏻

Un Adorabile rompiscatole//??              (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora