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La luna cominciava a sorgere, illuminando con la sua luce fioca i tetti di Parigi.

Arrivai a destinazione con un salto ed atterrai sulla piattaforma della punta.
Davanti a me si proietto un ombra scura con due orecchie feline che spiccavano all'evidenza.

-eccoti, sei in ritardo...- disse freddo girandosi e appoggiandosi alla ringhiera, osservando la luna pallida.
-ho avuto da fare...-
-comunque, come si fa?- chiese dubbioso girandosi verso la mia direzione.
-non abbiamo scelta, andiamo da Papillon e lo affrontiamo.- dissi cercando di trovare qualcosa da dire.
Quella situazione mi spaventava, e a giudicare dallo sguardo del mio compagno di squadra anche a lui fa paura, la paura di poter perdere, di non poter salvare Parigi, di non poter concludere la nostra missione.

Mi guardò dubbioso e con un leggero scintillo negli occhi per poi rigirarsi e fissare il vuoto.

Mi avvicinai a lui e gli appoggiai una mano sulla spalla, cercando di rassicurarlo.

-Chat, so che questi avvenimenti sono un pò improvvisi, ma noi dobbiamo proteggere Parigi, come ci eravamo promessi il primo giorno...- quel primo giorno sembrava così lontano da oggi, e in effetti lo è, ed ora ci ritroviamo a combattere Papillon di persona.

-anche io ho paura...- mi rispose flebile.

-pensa a Marinette, alla tua famiglia, ai tuoi amici, è per loro che combatti, ed anche per me, anche se io sarò sempre al tuo fianco...- dissi per poi vederlo girarsi e stringermi in un abbraccio fraterno.

Mi staccai dal abbraccio e li tesi una mano, in segno che dovevamo andare.
La afferrò con un sorriso in volto, come se non dovessimo combattere contro una semplice Akuma e cominciammo a saltare fra i tetti di Parigi, diretti verso la nostra destinazione.

Pov Scrittrice.
I nostri due eroi arrivarono davanti alla fabbrica abbandonata, all'inizio provarono a convincersi che forse sarebbe andato tutto bene, ma a giudicare dal posto dovettero ricredersi.

LadyBug fu la prima a muoversi dopo lunghi minuti di silenzio, si avvicinò al grande portone arrugginito, che si aprì senza alcuno sforzo con un cigolio sordo, lasciando libero accesso ai due eroi mascherati.

Cominciarono a camminare per un pò al buio, fin dove la fioca luca proveniente dalla porta aperta illuminava la strada, fin quando anche questa si chiuse con un tonfo, calando l'intera camera nell oscurità più assoluta.

Rimasero immobile, indecisi sul da farsi, sembrava una ripetizione dell'episodio del Halloween.
Una voce profonda cominciò a parlare mettendoli sull'attenti:
-Chat Noir, LadyBug, pensavo non sareste più venuti, ed io che vi aspettavo così calorosamente...-
I due presero con tutta velocità le loro armi, facendole volteggiare, pronti ad ogni possibile attacco.

-state tranquilli, per ora non combatterò io...- rimbombo la stessa voce tenebrosa.

Detto questo varie luci si aprirono una per volta, illuminando un pò la sala, malandata e polverosa con alcuni materiali arrugginiti ai lati.

Fin quando ad un tratto si fecero avanti due vecchi antagonisti, cosa che lasciò sbalorditi i due.
Volpina ed Anti-Bug camminarono con un ghigno stampato in volto mentre fissavano LadyBug e Chat Noir.

-vi siamo mancati?- disse la ragazza bionda vestita in nero e rosso ottenendo una risatina malvagia da parte di quella vestita da volpe mentre i due eroi impugnavano la loro arma.

La prima a scagliarsi contro LadyBug fu volpina, ricordandosi i suoi precedenti scontri con l'eroina a pois neri e quanto essa l'abbia fatta soffrire.

Poi fu anche Anti-Bug a cominciare a combattere contro Chat Noir, non aveva precedenti litigi con lui o un vero motivo per sconfiggerlo, ma voleva anche lei il potere assoluto, cosa promessagli da Papillon.

Cominciò a colpirlo con il suo Yo-Yo ma esso schivò prontamente tutti i colpi.
In quel momento non pensava ad altro che al combattimento, di solito con le Akuma era più semplice ma perché aveva pure LadyBug accanto ad aiutarlo, pensava a tutte le persone per qui combatteva, all'inizio non avrebbe pensato di poter avere qualcuno che li volesse bene, ma dopo si accorse di avere un sacco di persone accanto a lui, e non solo LadyBug, a partire da suo padre.

Con un colpo di bastone riuscì a schivare lo Yo-Yo che mirava alla sua costola, ma Anti-Bug con estrema velocità cambio direzione del colpo colpendolo al centro del petto e facendolo cadere lontano da lei.

Intanto LadyBug, che aveva osservato tutto, provò ad aiutare l'amico ma in quel momento era impegnata a lottare contro volpina, o meglio, un sacco di volpine che la circondavano.

Sapeva benissimo che erano tutte illusioni ma ognuna di esse l'attaccava da punto diverso, distraendola.
Finché non usò lo Yo-Yo per far scomparire tutte le illusioni in un colpo solo, creando solo nubi di fumo arancione in torno a lei.

Si fece finalmente avanti Volpina, sapeva essere quella vera dato che durante la lotta aveva soltanto assistito, non come le volpine finte.

-LadyBug, mi sei davvero mancata...- disse sarcastica avvicinandosi alla diretta interessata.

LadyBug guardò dietro di se con la coda dell'occhio, notando Chat Noir in difficoltà.

Ma non potè pensare a qualche soluzione che Volpina si era già scagliata contro di lei.
Cominciò a colpirla con il suo flauto, prima sul fianco, procurandogli un dolore lancinante, ed in seguito sul braccio; LadyBug non pensava correttamente, aveva paura, è proprio per questo solo pochi colpi riusciva a schivarli.

Nel mentre, papillon godeva di quella dura lotta, aveva scelto un posto perfetto che incuteva timore ai suoi nemici, ed aveva scelto anche i perfetti eroi, che guarda caso avevano cominciato ad avere emozioni negative.
Si girò un attimo per vedere una foto che aveva portato con lui, una foto che fungeva da portafortuna; era una foto di Adele, perché quello era il suo scopo, riportarla da lui.

Volpina attaccava ripetutamente LadyBug senza stancarsi, il solo pensiero di poterla sconfiggere, di poter avere la sua vendetta le dava tutta la forza di cui aveva bisogno.
Al contrario LadyBug era in difficoltà, pochi colpi riusciva a schivarli, mentre sulla sua pelle cominciavano a formarsi i lividi e le ferite.

Volpina di concentrò sul punto debole della ragazza, ovvero il fianco che precedentemente aveva colpito, notando quanto le facesse male, ricolpì lo stesso punto, facendola cadere di lato, lontano da lei.

-LadyBug!- urlò Chat Noir, ma al momento non poteva aiutare l'amica che urlava in preda al dolore, ottenendo un ghigno da parte di Papillon.

Volpina si avvicino al corpo della ragazza, che disperata cercava di riprendere energia respirando affannosamente.

Le posò un piede sul petto e cominciò a spingere, sentendo le urla di disperazione della ragazza sotto di lei.
-non sei riuscita a proteggere Parigi come avevi detto...- e spinse ancora.
-non sei riuscita a proteggere i tuoi genitori, i tuoi amici...-
-non sei nessuno senza Chat Noir...-
-senza lui sei persa...-
-sei il disonore di Parigi...- disse con un ghigno mentre ascoltava i gemiti di dolore della ragazza, sotto gli occhi spaventati di Chat.

Sciaooooo ragaaaaaa!
Quant'è cattiva Volpina, vero?
E niiiiieeeeenteeee, ciiiaaaaoooo!

Un Adorabile rompiscatole//??              (in revisione)Where stories live. Discover now