16 ~ Luca

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Dedico questo capitolo a ciara7781 🙃

Siamo praticamente all'entrata del Politecnico, Mary è vicino a me, forse un po' troppo vicina. Non voglio provocare i miei amici e le loro battute cretine, cerco di spostarmi il più possibile e lo vedo lo sguardo deluso della mia Mary. Se solo sapessi che cosa dicono di te e di noi... ti allontaneresti almeno un chilometro da me.
Eccoli con il loro ghigno neanche troppo nascosto sul loro stupido viso - Ci vediamo all' 1 davanti alla macchina? - Mi guarda un po' titubante e me ne frego degli occhi addosso dei miei amici, mi avvicino e le sfioro le labbra, questo non ha niente a che vedere con il bacio dell'altro pomeriggio ma per ora può bastare.
Mi avvio e avrei una voglia matta di bypassarli e rifugiarmi in aula ma mi tocca purtroppo - Ehi raga come va? -
Il primo a parlare è Roberto - Oh ma come siete teneri, anche il bacino le hai dato... ahahah ma non dovevi portartela a letto in una settimana? Ne sono passate 2 ormai e mi sa che sei fermo al bacino da fidanzatini di prima elementare -
Iniziano tutti a ridere gli stronzi - Non credo proprio, non che siano affari vostri ma l'altro giorno ci siamo baciati in modo più che appassionato con tanto di palpatina sul suo seno taglia quarta e... abbiamo dormito insieme abbracciati l'altra notte! -
- Ohhhh - Si alza un coro di derisione ed è quell'odioso di Stefano a parlare questa volta - Sbrigati a sverginarla... il mio compito sarà quello di farle fare esperienza e spupazzarla un po'-
Non riesco a tenermi, gli arrivo addosso, se non fosse per Gianni che mi sta tenendo per la giacca gli sarei saltato sopra a riempirlo di pugni. Ma come si permette? Mary è mia, solo mia!
Con il nervoso addosso riesco a seguire le lezioni ma a non prendere neanche un appunto, sono andato in bagno più di una volta a sciacquarmi la faccia ma niente, il nervoso non accenna a lasciarmi andare.
Finalmente all'1 esco fuori e appena arrivato alla macchina la aspetto con impazienza ma di Mary nessuna traccia, cavolo sono passati 10 minuti e di lei nemmeno l'ombra.
La vedo arrivare tranquilla con un sorriso sulle labbra e... mi sciolgo, tutto il nervosismo di questa mattinata infernale evapora all'improvviso.. cosa mi fai Mary?
- Eccomi, scusa il ritardo ma Mario il mio compagno mi ha chiesto degli appunti e... ci siamo fermati a fare due chiacchiere-
Mario? Dovrò informarmi... secondo me ha secondi fini - Le vorrei anch'io delle ripetizioni... che ne dici di mangiarci un panino veloce al Mc ed andare a casa a studiare un po' insieme? -
La vedo ridere - Luca io e te non frequentiamo gli stessi corsi -
- Beh allora... mi aiuteresti a passare l'esame di fisica? Se non dò almeno un esame da qua a Natale mio padre mi uccide -
La vedo sorridere comprensiva - Ok vada per il panino veloce e lo studio insieme ma... ti avverto sarò una professoressa molto pretenziosa - mi fa l'occhiolino, oh non sai mia cara Mary quanto può essere eccitante una professoressa pretenziosa soddisfatta dal sottoscritto.
Mi accorgo di avere un rigonfiamento nelle parti basse che riesco malapena a nascondere, mannaggia a te Mary e alla tua falsa ingenuità di gattina innocente.
Il pomeriggio è noiosissimo, non posso distrarmi un attimo e neanche cercare carezze o avvicinarmi troppo, continua imperterrita a spiegarmi concetti che sembrano arabo per me e più non capisco e più lei vuole che ripeta.
Adesso basta, ne approfitto di un suo momento di distrazione mentre cerca una penna nel suo astuccio e la prendo.
La porto a sedersi sulle mie gambe, è completamente spiazzata e ne approfitto del suo smarrimento per abbracciarla dolcemente.
Non riesco a farne a meno, il suo seno mi attira come una calamita e ci appoggio il mio viso, chiudo gli occhi estasiato.
Purtroppo Mary si riprende e in pochi secondi scende da me e mi urla di andarmene ma io lo so che fa finta. Mi vuole almeno quanto la voglio io e il suo viso arrossato me lo dimostra, non è solo imbarazzo il suo, nei suoi occhi vedo eccitazione.
Faccio per uscire ma decido di sorprenderla, un'altra volta, mi lancio verso di lei e la faccio cadere completamente sdraiata sul suo letto.
E adesso come la mettiamo? Non le dò il tempo di opporsi che sono su di lei, il solletico è sicuramente l'arma migliore per ricostruire un certo contatto.
E come immaginavo inizia a muoversi convulsamente e lo patisce, eccome se lo patisce - Basta, basta... non ce la faccio più! -
Ed ecco il mio momento - Smetto solo se mi prometti mezz'ora di coccole.. solo mezz'ora e poi ricominceremo a studiare... promesso -
La vedo la guerra combattersi dentro di lei, la pudica e studiosa Mary contro la mia sexy e curiosa Mary.
Ne approfitto per mettermi dietro di lei e l'abbraccio saldamente, mi perdo a sentire il suo profumo giocando con il mio naso su e giù sul suo collo. La vedo sussultare ed un gemito strozzato esce dalle sue labbra carnose, è il la che aspettavo, inizio a lasciarle dei baci bagnati e focosi scendendo dal collo, spostando la bretellina del reggiseno e arrivando alla spalla.
Trema Mary, trema pure, io non mi fermo... le mie mani salgono dai fianchi verso il suo seno ed i suoi capezzoli ormai turgidi attendono le mie carezze.
Mi perdo in queste carezze proibite... una mano rimane sul seno morbido e invitante mentre l'altra inizia a vagare sul ventre e si spinge sempre più giù, verso il paradiso.
È ormai persa la mia Mary e glielo voglio regalare un altro momento da ricordare, il suo primo orgasmo per mano mia... mezz'ora Mary... solo mezz'ora.

Ah Luca se ci sai fare 🙄🔥

Papaveri rossi alla fermata del treno (#1 Book)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora