₪8₪ Una nuova vita

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Il viaggio sta procedendo nel migliore dei modi. Procediamo veloci per giungere a destinazione il prima possibile e ogni alieni chd ci avvista da lontano non prova neanche a prenderci, grazie alla nostra elevata velocità.
Dylan è davvero un ragazzo molto simpatico, a tratti molto simile molto a Randal.
Mi ricordo che quest'ultimo era molto amico di Dylan, forse dovrei parlargli della morte di Randal.
Ma non mi sembra il caso.
Ha già passato un brutto periodo, quando sarà il momento e il periodo giusto, glielo diró.
-Quindi tu sei Blake? Io avevo un amico molto...stretto, che ti conosceva. Diceva che eri il suo migliore amico insieme a Karen-dice lui a un tratto.
Tutti dormono, tranne Sert che guida.
Si sta riferendo a Randal, cacchio non ci voleva.
Provo a rimanere sul vago-Davvero? Come si chiamava?-chiedo.
-Randal-risponde lui-Era il mio ragazzo e lo amo ancora sopra ogni cosa. Spero un giorno di rivederlo-borbotta lui triste.
-Ma si, vedrai che vi riunirete. Magari ti aspetta al bunker-rispondo io mentendo, ma giuro che non riesco a dirgli la verità.
Erano fidanzati, se gli aggiungessi questa disgrazia non reggerebbe.

-Lo spero-dice lui sorridendo.
-Da quanto vi conoscevate? Non mi sembra di avervi visto molto insieme-dico io, tanto per parlare un pó.
-Ci conosciamo sin dall'asilo. Poi, a 14 anni ho scoperto la mia omosessualità e mi dichiarai a lui. Scoprire che anche Randal era nella mia stessa situazione mi riempì di gioia e ci fidanzammo. Mi veniva a trovare in ospedale prima dell'invasione, mi manca così tanto-mi racconta tutto e mi vengono le lacrime agli occhi.
Non posso dirgli che è morto. Non posso.
-È una storia bellissima-commento sorridendo.
-Grazie Blake-risponde.
A un tratto, Sert si gira verso di noi, fermando il furgoncino-Ragazzi, oramai è mezzanotte e ho bisogno di dormire almeno 3 ore per continuare a guidare. Potreste fare la guardia? Se arriva qualcosa, svegliatemi e partiró all'istante-dice lui avvisandoci.
-Va bene Sert, grazie-rispondo io e Sert inizia a dormire.
-È proprio una persona buona Sert-dice Dylan.
-È come un padre per me-rispondo.
-Immagino, una persona così è rara da trovare-commenta Dylan.
Continuiamo a parlare come se ci conoscessimo da anni, facciamo la guardia e tutto è tranquillo.
L'unico momento d'ansia è stato quando un alieno ha percorso la strada da destra a sinistra a circa 40 metri da noi, ma ha ignorato totalmente il nostro veicolo.
Inizio a sentire un leggero mal di testa, penso sia normale visto che sto dormendo poco, ma non è normale.
Mi sento mancare il respiro, tanto che inizio ad ansimare.
Non riesco a respirare.
-Blake, tutto bene?-chiede preoccupato Dylan aiutandomi-Ragazzi aiuto-
Tutti si svegliano e gridano a vedermi.

Sert viene dietro scavalcando i sedili e mi mette sdraiato delicatamente, aiutandomi a respirare.
Katie mi prende la mano e piange.
Non riesco, non ce la faccio a respirare.
Poi, senza aspettarmelo, ricomincio all'improvviso a respirare ma svengo.
Tutto, diventa nero.
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Dove mi trovo?
È la prima cosa che mi chiedo.
Non mi trovo nel furgoncino coi miei amici e Sert, ma mi trovo in una zona piana, circondata da alberi. Le città sullo sfondo sono totalmente in rovina.
Mi guardo in giro e di fronte a me si trova una struttura grigia che si sviluppa sotto-terra. Assomiglia ai bunker di cui parlavano in tv.
Perchè sono qui solo?
-Blake-sento una voca femminile che mi chiama, ma non è quella di Katie o Karen.
È la voce di mia mamma.
Mi giro e la vedo.
Mia mamma, in piedi, vestita e più bella che mai.
-Sei veramente tu?-chiedo con le lacrime agli occhi.
-Sappi che ti amo sopra ogni cosa-dice lei sorridendo-Aiuta Jared-
-Perchè mi stai dicendo questo mamma?-chiedo con un filo di preoccupazione mentre cammino lentamente verso di lei.
All'improvviso, un alieno si materializza dal nulla dietro a mia mamma.
Non ho più l'arco e il mostro infila i suoi artigli nella schiena di mia mamma facendoli uscire dalla pancia.
Poi, li ritira e l'alieno scompare, come polverizzato nell'aria.
Mia mamma ha una grande macchia di sangue sul vestito, ma continua a sorridere. Sanguina, ma il suo sguardo continua a essere felice.
-Mamma...no-dico disperato e la abbraccio.

DA RISCRIVERE - 20Th Century [Libro 1]Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu