₪4₪ La verità

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Entro in camera, mi spoglio i vestiti sudati e preparo il pigiama da mettere dopo la doccia.
Mi guardo allo specchio e noto che oramai sono diventato davvero magro ma con un bel fisichino.
Ho sempre tenuto al mio aspetto fisico, ma solo perchè mi voglio bene. Non mi reputo per niente figo a differenza di altri.
Semplicemente mi sembra giusto curarsi nell'aspetto.
Mentre fisso lo specchio noto il mio arco e le mie frecce in un angolo della mia stanza. È da almeno 1 settimana che non vado ad allenamento e mi sa che non ci andró per un pó ancora.
Ho iniziato 6 anni fà quindi, oramai, sono diventato abbastanza bravo.
È molto rilassante come sport.
Prendo il pigiama e mi dirigo verso ol bagno.
Entro nella doccia e faccio scendere l'acqua molto calda, proprio come me.
Mi metto con la faccia in alto e lascio che l'acqua scorra su tutto il corpo, pulendomi e rilassandomi.
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Ci voleva proprio una bella doccia. Rilassante e calda, lontano da ogni problema.
Mi metto il pigiama e controllo l'ora.
Sono le 6:30 e scendo per iniziare a preparare la cena.
Quando arrivo in cucina trovo Jared-Ehilá-lo saluto.
-Blake, prendiamo il sushi stasera?-mi chiede.
Mi si illuminano gli occhi-Ci sto Jared-e subito prendo il cellulare e chiamo il ristorante cinese qui vicino.
Ordiniamo una montagna di shushi visto che piace anche a mamma e tra mezz'ora arriverà fresco a casa.
Nell'attesa, Jared gioca col cellulare e mia mamma viene in cucina con me.
-Blake, dobbiamo parlare-dice lei.
-Cos'ho fatto?-chiedo con aria innocente.
-Promettimi che se succederà qualcosa di brutto non mi verrai a cercare. Qualsiasi cosa accada per colpa di quegli alieni, tu non cercarmi ma salvati. Ti voglio bene sopra ogni cosa e se dovessi perdere te o Jared...non riuscirei ad andare avanti. Volgoo solo che siate salvi-dice lei.
-Invece ti cercheró. Se non avró nessun posto dove andare, ti cercheró. Cosa credi? Che noi non abbiamo bisogno di te? Sei stata forte da quando papà se n'è andato e ci hai cresciuti benissimo. Saremo per sempre una famiglia unita-rispondo e la abbraccio.
-Ho paura che succederà qualcosa a breve...voglio solo che siate salvi-dice lei.

-Lo saremo. E tu promettimi la stessa cosa e che ci ritroveremo in caso di divisione-dico.
-Lo prometto figlio mio-e ci riabbracciamo.
Ho delle lacrime agli occhi quindi salgo in camera mia.
Perchè mamma ha ribadito piú volte di non andarla a cercare?
Non credo sappia qualcosa di nascosto, è stata in casa con Jared da quando sono stato da Ras.
So solo che ho già perso papá, nessuno mi porterà via anche mamma.
Vengo distratto dalla vibrazione del cellulare, è un messaggio.
È stato inviato da Ras nel gruppo che ho in comune coi miei amici.
Tutti rispondono che sono a casa coi loro genitori sani e salvi e faccio lo stesso.
Ripenso ancora all'episodio accaduto nella stazione di polizia.
Io a soli 3 metri da un alieno che voleva mangiarmi la testa.
È stato breve ma la paura è stata immensa.
Hanno detto che sono qui perchè noi umani siano malvagi, ma non riesco a trovare un valido motivo per ucciderci tutti.
Una cosa è certa, lo stato e l'esercito devono agire il prima possibile.

Se veramente ci sarà un'invasione con altri alieni, nessuno si salverà.
Un solo alieno ha ucciso 3 agenti alla stazione di polizia, non oso immaginare quante morti possano provocare 10 alieni.
Mi sento inutile in questa situazione e odio essere inutile. Voglio fare qualcosa ma non posso. Sono un ragazzo studente di 19 anni, non posso fermare gli alieni.
Esausto, mi siedo sulla scrivania e mi metto a studiare. Forse, questo mi distrarrà e non uso nemmeno il cellulare, in quanto mi apparirebbero centinaia di news su ció che è successo anche oggi.
Ho saputo che la notizia sta interessando anche il resto del mondo e non solo l'america.
Basta, è troppo. Ora, tutta la mia concentrazione è sulla fratture ossee.
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Mi sveglio con una fame assurda. Ieri, dopo il dialogo con mamma mi è passata la fame. Quando discuto non parlo tantissimo ma tutto ció che dico me lo porto dentro.
Scendo a far colazione, saluto Jared e mamma.
-Oggi hai l'esame vero?-chiede lei.
-Si, ho finito di studiare ieri sera e l'esame è alle 5 di pomeriggio. Ti faró sapere-le dico sorridendo.
-Sono sicura che non mi deluderai-mi dice abbracciandomi.
Jared fortunatamente è silenzioso e ancora non ha detto nulla...strano, ma bello.
Prendo lo zaino ed esco di casa, andando alla solita fermata del pullman d'incontro coi miei amici.
Ci sono tutti, fortunatamente.
-Ehilà-saluto e tutti ricambiano sorridendo.
-Siete pronti per l'esame?-chiede Ras-Io non ho studiato nulla-
-Stessa situazione. Con tutto quello che sta succedendo, lo studio è l'ultima cosa che mi interessa-risponde Katie.
-Potete non parlare?-chiede bruscamente Randal.

DA RISCRIVERE - 20Th Century [Libro 1]Where stories live. Discover now