₪2₪ Un mostro in città

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Giungiamo a destinazione.
Io e Ras siamo davanti alla stazione di polizia nella quale lavorano numerosi agenti. Il comandante Sert lo conosco bene e lui conosce molto bene me.
Mio padre è morto quando avevo soli 4 anni, eravamo io e lui insieme al parco a giocare col cane. Ero piccolo e non ricordo benissimo la scena. Mi ricordo solo che un uomo ubriaco si avvicinó a mio padre e gli sparó una pallottola in testa.
Sert era nelle vicinanze e, prima che l'assassino mi potesse fare del male, sparó all'uccisore di mio padre.
Chiamó un'ambulanza per farla venire sul posto.
Poi mi prese in braccio e mi portó a casa.
Mia mamma quando seppe la notizia cambió molto.
Era incinta di Jared, oramai vicino alla nascita, ma non si riprese facilmente.
Non poteva prendere anti-depressivi a causa di Jared, che si trovava nella sua pancia. Diciamo che sono stato io a farle capire che non doveva mollare.

Sert ci aiutó molto. Ogni mattina veniva a casa nostra a prepararci la colazione, prima di andare in stazione e nel pomeriggio veniva a trovarci e ci portava dei dolcetti.
Questo gesto, nel mondo d'oggi, non è da tutti. Ci ha aiutati molto e per me è come se fosse un secondo padre. Anche ora, non finisco mai di ringraziarlo.
-Blake, tutto bene?-la voce di Ras mi fa tornare nella realtà e mi toglie dai miei pensieri riguardanti papà.
-Si scusami. Dov'è il posto dove hai visto l'Ufo?-chiedo cercando di provare a capire qualcosa.
-Là dietro, all'inizio del bosco-dice Ras indicando una zona ben nascosta.
Camminiamo lentamente e prudentemente, anche se apparentemente non c'è pericolo.
I miei occhi vengono attratti da una macchia sul tronco di un albero.
-Ras...che cos'è?-chiedo.
-Sembra...sangue. È rosso ma, odio pensarlo, ma sembra sangue umano. Non ci sono altre tracce. Blake, allontaniamoci. Non mi piace la situazione-commenta Ras con un filo di paura.
Obbedisco volentieri e mi allontano.

-Di chi potrebbe essere quel sangue?-chiede.
-Non so. Magari è di un animale, si sa che nei boschi qui vicino ci sono alcuni lupi. Non credo possa essere umano-rispondo cercando di convincermi pienamente di quello che sto dicendo.
-Non saprei...-commenta Ras.
Poi un rumore che mi spaventa alla grande.
Nulla di grave, è il mio cellulare.
-Cazzo Blake mi sono spaventato! Forza rispondi-dice Ras.
Controllo chi mi sta chiamando, è Katie.
B -Ehy Katie, dimmi pure-
K -Blake, dove siete te e Ras-
B -Siamo...in giro. Perchè?-
K -È successa una cosa orrenda. Ti prego siamo spaventati! Un ragazzo è stato attaccato da qualcosa che nemmeno lui sa cosa sia.
B -Cosa? Attaccato? Stiamo arrivando.
K -Vi prego, fate presto-
Chiudo la conversazione.
-Un ragazzo è stato attaccato da qualcosa di non identificato-annuncio preoccupato a Ras.
-Non identificato?-chiede sbalordito Ras.

-È questo ció che mi preoccupa. Ho paura a pensare che il sangue sia del ragazzo di cui mi ha parlato Katie-commento preoccupato.
-Ora non pensiamo a quel sangue. Ora andiamo a scuola e proviamo a capire che succede-dice Ras.
Diamo un'ultima veloce occhiata al bosco e torniamo indietro, ripercorrendo la stessa strada di prima ma tornando verso la scuola.
Ci mettiamo a correre sperando che tutti stiano bene, qualunque cosa sia successa.
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Dopo 5 minuti di corsa sfrenata, arriviamo a scuola.
Il posto sembra irriconoscibile.
C'è un rumore di voci assurdo, gente che grida, che fa domande perchè vuol sapere cosa sia successo.
Ci sono un'ambulanza, due volanti della polizia e due agenti che tengono sotto controllo le persone sotto shock.
Tra quelle, riconosciamo Karen, Katie e Randal che non sembra messo troppo bene.
-Blake!-grida Katie, mi corre incontro e mi abbraccia forte.
-Katie! State bene?-chiedo.
-Noi si, nessun ferito oltre al ragazzo aggredito. Randal è sotto shock-spiega a me e Ras e ci porta da Karen e il nostro amico.
Randal è steso e un infermiere lo aiuta a respirare profondamente.
-Respira...ed ora espira, bravissimo-ordina l'infermiere e Randal esegue.
Come mi vede, fissa me e Ras.
-Oddio state bene?-chiede allarmato.
-Si tranquillo Randal. Stiamo bene-dico sorridendo.
-Stai meglio?-gli chiede Karen.
-Si si, sto meglio. Ho solo avuto un grande spavento perchè quel ragazzo lo conosco. Si chiama Dylan-spiega Randal che, intanto, si rialza e ringrazia l'infermiere.

DA RISCRIVERE - 20Th Century [Libro 1]Where stories live. Discover now