II) Febbraio - Il fumo e le piacevoli dipendenze

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Love Yourself AU

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"Dovresti smettere."

Yoongi fissò due occhi seri e preoccupati con sorpresa e fastidio. Glielo ripeteva ogni giorno, o quasi. Forse se gliel'avesse consigliato meno spesso, le avrebbe dato retta da tempo. Se lo avesse accettato come parte di lui, se non gli avesse fatto pressione ogni volta. Suonava come un grave difetto il suo, uscito da quella bocca fine, le cui labbra sottili gli ricordavano vagamente un altro irrispettoso giovane ragazzo.

No.

Finse indifferenza, portandosi una sigaretta alla bocca e allungando la mano verso l'accendino. La ragazza però fu più veloce, allontanandolo con il modo di fare di una crocerossina pronta a sperare nella sua completa riabilitazione. Peccato che il fumo facesse parte di lui, non era la sua dipendenza. Il fumo era lui. Nel bene e nel male.

"É per il tuo bene, hyung."

Al ricordo Yoongi sentí dei crampi allo stomaco. Nel frattempo la sua ricattatrice aveva già scritto sull'accendino le iniziali della sua condanna. Yoongi rabbrividí.

"Sai che non posso invecchiare senza contare su di te."

Parole che aveva ricevuto attraverso uno sguardo comprensivo e mai arrogante. Ricevute da qualcuno che Yoongi aveva avuto paura d'amare, quando amare avrebbe significato annullare.

Forse il suo problema non era il fumo, non lo era mai stato. La sua dipendenza non erano le sigarette. Quelle avevano solo sostituito i vuoti di un altro tipo di droga. Qualcosa che lo sapeva far star meglio di qualsiasi altra dipendenza, perché quegli occhi dolci erano essi stessi la sua ossessione.

Poi ricordò la litigata. Ricordò la porta chiudersi con forza, il periodo difficile che ne seguí. Ricordò il silenzio. Il cellulare spento. Ma dopotutto era stato meglio cosí.

É per il tuo bene, Jungkook. Aveva pensato Yoongi. Come fumo per i polmoni, cosí anch'io posso solo farti del male.

Non lo sentí più dopo quella litigata. Ogni cosa portava con sé il ricordo di quel flebile sorriso, facilmente mutabile in una smorfia seria e fredda. Anche lo stesso pianoforte, davanti al quale Yoongi in quel momento era seduto, poteva solo ricordargli i mesi più importanti passati con il giovane.

Non ebbe più sue notizie fino a quella sera.

Quando, disteso sul divano, decise di lasciar perdere le sigarette. La sua mente era libera, i suoi pensieri positivi, come non lo erano stati da tanto tempo. Una sigaretta in meno non avrebbe modificato il suo umore.

Ma un sms sí.

La vibrazione lo sorprese, svegliandolo dalla propria tranquillità e facendolo fiondare verso il cellulare.

[Da: Jin-hyung]

Jungkook quella sera é stato coinvolto in un incidente stradale, Yoongi-ah.


Subito dopo il messaggio, seguiva un indirizzo specifico e il nome di un luogo che Yoongi riconobbe essere un ospedale.

Dovreste parlare.

Rimase immobile.

Jungkook.

Non riuscí a pensare alla gravità di quell'accaduto, alle conseguenze, alla realizzazione delle ragioni per cui non aveva più sentito sue notizie. Nella sua mente era rimasta impressa l'immagine del volto di Jungkook. Fiero e sorridente. Prima che tutto cadesse a pezzi.

Dovreste parlare.

Combattendo contro il blocco che sentiva nella sua gola e gli occhi lucidi, Yoongi digitò la risposta.

[A: Jin-hyung]

No, non dovremmo.

a year of (yoonkook) fanfictions  | baby's bdayWhere stories live. Discover now