Non solo nebbia

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Ci guardavamo intorno in cerca di telecamere, anche nascoste negli angoli più bui o negli spazi più inimmaginabili ma niente.

Ero di nuovo in quello stato di panico, non riuscivo di nuovo a capire cosa stesse succedendo. Cercavamo tutti di muoverci con cautela, di non fare passi falsi e di non dire cose sbagliate perché qualcuno ci stava ascoltando.

Intanto la temperatura stava scendendo di nuovo sempre per il motivo che stavamo pensando troppo alla scena singola invece di pensare a noi come gruppo.

Non capivo se questa persona che ci osservava voleva faci morire per il freddo o semplicemente avvertirci di non pensare troppo. Non capivo, era quello il problema.

"L'unica cosa da fare sarebbe andarcene..." disse Ron.

Idea molto astuta ma dove? Eravamo al centro di un cerchio da cui sbucavano sei corridoi bui.

E poi, se veramente qualcuno ci guardava, non potevamo muoverci perché avrebbe chiamato i rinforzi. Ma tutto questo il rosso lo capì da solo.. O semplicemente grazie alle varie occhiate che tutti gli abbiamo mandato. Eravamo in trappola e non c'era nulla da fare.

Però, nonostante tutto, un piccolo pensiero, una curiosità, si fece spazio nella mia mente: se sapevano di averci messi in trappola perché non chiamavano nessuno per farci catturare? Alla fine non potevamo muoverci, se avessero chiamato le guardie ci avrebbero messo in una cella e cinque fuggitivi sarebbero stati di nuovo catturati. Però no, loro avevano deciso di lasciarci in tensione sapendo di non poter fare nulla.

"Ci dovrà pur essere qualcosa da fare" disse Ginny, quasi in preda alle lacrime perché in fondo sapeva che non ce l'avremmo mai fatta.

"è inutile, non c'è nulla da fare, non possiamo fare proprio nulla, siamo in trappola e qualunque passo facciamo siamo morti"

Malfoy era l'unico che con il suo tatto sarebbe riuscito a far piangere anche Voldemort.

E infatti Ginny non riuscì a trattenersi e scoppiò a piangere. "Voglio rivedere la mia famiglia! Voglio rivedere i miei genitori,  i miei fratelli, voglio rivederli tutti!"

Harry corse a consolarla, l'abbracciò talmente forte che pensai che le stesse rompendo le ossa. Ma un abbraccio faceva sempre bene perché ti sapeva aggiustare il cuore quando te lo dava la persona giusta.

E pochi secondi dopo anche io mi ritrovai tra due braccia possenti, inebriata da un profumo che mi ricordava.. casa.

Mi voltai lentamente e, alzando leggermente il viso, incontrai due occhi verdi e un naso tempestato da tante lentiggini. Passai le dita tra i suoi capelli rossi mentre i suoi occhi erano fissi nei miei ed infine mi strinsi a lui. Se davvero erano gli ultimi momenti desideravo passarli con una persona speciale, desideravo passarli con lui. Lui che era il mio tutto e che mi era stato accanto anche nei momenti più oscuri. Questo per me è vero amore, non serve cercarsi solo quando si vuole ma anche quando si ha bisogno, l'uno dell'altro. E lui aveva fatto così e anche se non era perfetto per tutti per me lo era, era il mio Weasley e lo adoravo, lo amavo e lo amo così com'è.

Quell'abbraccio durò per tanto anche se per me non durò mai abbastanza, però venne interrotto da una voce possente che si mise a gridare: "Ora basta! Vogliamo andarcene di qui! Non vogliamo restare qui e non voglio restare qui! Se mi stai ascoltando e se sei abbastanza coraggioso vieni qui e affrontami!"

Non avrei mai pensato di sentir uscire quelle parole dalla bocca di Draco Malfoy.

Lui non si sarebbe mai preoccupato per qualcuno, soprattutto per Harry Potter.

Sapevo che non dovevo fidarmi subito per quello che aveva fatto poche ore prima ma quelle lacrime che scendevano sulle sue guance mi dicevano che forse stava dicendo la verità. Qualcosa in quella stanza scattò e dal soffitto scese del fumo, una nebbia fitta.

Ron mi strinse forte la mano ed io pochi istanti dopo lo abbracciai di nuovo. Avevo troppa paura che non mi accorsi neanche di tremare. "Andrà tutto bene Herm, andrà tutto bene, ci sono io" mi sussurò Ron all'orecchio.

Sapevo che c'era e che ci sarebbe sempre stato ma lo strinsi lo stesso più forte a me. Non sapevo perché, forse per non farlo prendere da nessuno o forse per non far prendere me da nessuno.  Anche lui cercò di abbracciarmi più forte. Intanto la "nebbia" scendeva. Nessuno riusciva a capire che cosa stava succedendo. Io non riuscivo a capire che cosa stava succedendo. Ma nessuno di noi ebbe il tempo di capire che cosa succedeva perché in pochi secondi ci sentimmo storditi, in pochi secondi il mio cervello si spense e l'unica cosa che capii era che quella non era semplice nebbia.

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Sera!!

Come state?

Spero che questo capitolo vi piaccia, ci ho messo un po' ma alla fine ce l'ho fatta🎉

Però sono soddisfatta del risultato perché i cinque stanno per arrivare alla conclusione, si ci sono vicini😏 però qualcosa ancora sfugge. Però a me piace l'attesa quindi preferisco così☺

In più in questo capitolo ho aggiunto un po' di scene " Romione " in più, sono troppo carini e spero vi piaccia davvero😍

Fatemi sapere qualcosa nei commenti e niente, ci vediamo nel prossimo capitolo ( che ho già scritto ma vi voglio lasciare un po' sulle spine,  hihi, lo so, sono un po' cattiva😁❤)

-Sofy🎀


... Anche più del polloWhere stories live. Discover now