Capitolo Sei

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-Prescelta numero uno!- la richiamò la voce.
-Senkhara!- esclamò Nina minacciosa. Ormai non poteva più dormire sonni tranquilli e non l'avrebbe fatto nemmeno a mistero finito, torturata dagli incubi.
-Reagisci! Sfrutta il potere del tempo per distruggere il tuo nemico!- continuava a rimproverarla la Sovrana.
-Perché dovresti volermi aiutare?- aveva gridato lei, ma lo spirito era sparito.

In quei giorni Rufus non si era più fatto vedere, lei stava meglio, ma continuava a coprirsi e rabbrividire ogni tanto. Erano giù nei sotterranei a mezzanotte passata, tutti insieme, perché Fabian aveva tradotto ogni singola mattonella, ma ancora non capiva il senso e l'ordine. Alfie nel frattempo aveva invitato Jerome a posizionarsi davanti al percorso, ricordandosi, seppure ancora dubbioso, delle parole dello spirito della Sovrana. Il ragazzo osservava con attenzione le mattonelle e quasi senza accorgersene si mosse in avanti di un passo, finendo sulla prima mattonella.
-Jerome, no!-gridò Fabian, spaventandolo. Nemmeno lui si era accorto di stare avanzando, ma a quanto pareva era la direzione giusta. Fabian ricontrollò lo schema con le mattonelle con i significati dei geroglifici e notò che Jerome era sulla mattonella con su scritto "tempo".
-Fatelo continuare e non disturbatelo.- esordì Alfie; gli altri seguirono il consiglio e mantennero il silenzio. Jerome seguì il suo istinto che, mattonella dopo mattonella, lo condusse al di là del percorso. Fabian controllò il percorso che l'amico aveva fatto e appuntò le parole con i geroglifici corrispondenti.
-Tempo, rosso, verde, blu, viola, potere. Che diavolo significa?- esclamò, ripercorrendo il percorso per raggiungere il biondo, che nel frattempo si guardava intorno stordito e confuso. Aiutarono gli altri ad andare avanti e percorsero un lungo corridoio, fino ad arrivare al nuovo enigma. Non riuscivano a capacitarsi di ciò che avevano davanti ai loro occhi, ovvero il nulla.
-È un labirinto.- affermò Joy alla vista dell'entrata. Poi si avvicinò alla parete adiacente all'ingresso e scostò la polvere da sopra una lapide.-Se il labirinto vuoi superare, percorrendo il tappeto dell'umiltà, il tuo coraggio dovrai trovare per arrivare nell'aldilà; spicca il salto felino che conduce alla gloria e otterrai il premio che equivale alla storia.- lesse con cura le rime, che provocarono in lei un senso di confusione, mentre Fabian trascriveva velocemente ogni parola.
-Torniamo indietro, abbiamo visto abbastanza. Memorizzate il percorso, e fate attenzione a dove mettete i piedi.- disse Nina, prima di fare retromarcia e guidare l'ingente gruppo verso l'uscita.
-Questo livello mi sta stressando.- affermò Alfie, una volta usciti dal passaggio del forno in cucina.
-Buonanotte ragazzi.- salutarono Joy e KT prima di ritirarsi nelle loro stanze, insieme alle altre ragazze. I ragazzi le seguirono a ruota e uno dopo l'altro crollarono nel mondo dei sogni. O quasi.

Il corridoio era tetro, dove si trovava? Perché faceva così freddo?
-No, ancora una volta no. Basta!- gridò Eddie, ma la sua voce risuonava sola nel corridoio. Come ogni notte, da un po' di tempo a quella parte, il fumo nero divampò davanti a lui. Il suo cuore iniziò a battere per la paura, non era mai stato più spaventato di così nonostante ne avesse avute di brutte esperienze, anche se sapeva benissimo cosa sarebbe successo.
-Lasciami in pace!- cominciò a correre, lontano da lui, lontano dalla morte, ma ogni volta perdeva, ogni volta lui lo raggiungeva. E allora, il malvagio dagli occhi di ghiaccio con un pugnale in mano lo colpiva ripetutamente, fino ad ucciderlo. Tante ferite, sul petto, nell'addome, al collo. Perdeva sangue nero a fiumi, moriva dissanguato tra le urla di dolore e le risa del mostro. La risata padrona della sua mente. La risata di Rufus.

-Non riesco più a guardarlo, chiudi quella cosa, KT.- disse Joy, seduta sul divano di pelle della stanza sognante dei due ragazzi. Il televisore sparì velocemente, mentre alle loro orecchie arrivavano le grida della realtà dove Eddie si era appena svegliato dal sonno.
-Soffro per lui, non riesco a vederli in quello stato.- mormorò la ragazza riccia, posizionando il cd del sogno insieme agli altri.
-Li registrate?- chiese incredula la ragazza, mentre Alfie andava a servirsi dal distributore di biscotti.
-Se c'è qualche dettaglio in più, dobbiamo saperlo e il modo migliore è conservare ogni sogno.- le rispose KT con un sospiro di tristezza.
-Consolatevi, ragazze, purtroppo non possiamo aiutarli.- disse Alfie mentre porgeva i dolci alle altre due, lasciandosi cadere sul divano.

Levels - Il Potere del TempoWhere stories live. Discover now