Capitolo Cinque

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Da quel giorno Nina si fece più scostante con tutti, persino con Eddie. Andava in giro coperta letteralmente fino al collo e parlava poco con tutti. Il ragazzo in questione, invece, andava sempre in giro con delle pesanti occhiaie e la notte svegliava spesso la casa a causa delle sue urla: dal momento del bacio con Nina, Eddie aveva iniziato a soffrire di terribili incubi dove il protagonista del suo dolore era uno e solamente uno.

Era passata una settimana e Fabian ce la stava mettendo tutta per decifrare il percorso con le mattonelle ed era quasi al termine, ma era certo che non bastava saltellare su qualche piastrella a caso per passare indisturbati, quindi cercava disperatamente un senso logico tra quelle parole tutte disconnesse ed era costantemente nervoso ed intrattabile, condizione perfetta per una Nina in cerca di solitudine.

Nel frattempo Alfie e KT, completamente nell'ombra spiavano i comportamenti dei due ragazzi, sospettosi che ci fosse qualcos'altro sotto, che un semplice enigma. Non erano i soli a cercare risposte: da quando il livello si era aperto, ogni volta che Joy si trovava nelle vicinanze di una persona riusciva a percepire il suo stato d'animo, sospettava di aver sviluppato un'acuta forma di empatia e quando si trovava accanto ad uno dei Sibuna, percepiva ansia, vicino a Fabian nervosismo alle stelle e ogni volta questo la faceva ridacchiare, ma quando si trovava vicino a Eddie sentiva apprensione e tristezza: la cosa particolare è che la sentiva quando lui era vicino a Nina, quindi capiva che la rivolgeva solo a lei. Ma la cosa che più la sorprendeva era che percependo le emozioni di Nina si sentiva pervadere dal terrore più puro che avesse mai visto o sentito, la particolarità era che lei aveva una maschera di apatia perfetta, per cui nessuno riusciva ad accorgersene. Tutto stava nello scoprire la causa di quel terrore.

Nina si stava cambiando, lasciando i suoi abiti scolastici e infilando il pigiama, e osservava con disgusto le sue ferite nere davanti allo specchio mentre era in intimo.
-Ti trovo splendida con i miei segni sul corpo.- esordì ancora una volta Rufus alle sue spalle, lei cacciò un urlo e cercò di coprirsi provocando in lui una risata.
-È inutile coprirsi, potrei guardare anche sotto la tua pelle se volessi.-disse lui, allora Nina si arrese e lasciò cadere sconfortata la camicia della divisa a terra.
-Cosa vuoi da me ora? Un altro marchio? Avanti fallo.-disse allargando le braccia-Vuoi uccidermi attivandoli tutti insieme? Vuoi torturare ancora Eddie con i tuoi stupidi incubi? Eh? Dimmi cosa vuoi per sparire dalla mia vita!-gridò esasperata, mentre il sorriso di Rufus si allargava sempre di più.
-Sai già cosa voglio sciocca ragazza.-disse attivando i marchi in modo tale da immobilizzarla-Cercavo solo un momento in cui non avrei dovuto svestirti per fare questo.- disse e si avvicinò marchiandole il petto all'altezza del cuore provocando a Nina un dolore così forte da farle lanciare un urlo straziante. KT aveva visto l'intera scena, senza riuscire a vedere chi era il carnefice che aveva ridotto in quello stato Nina, ma aveva visto il marchio sul cuore comparire e non aveva avuto più dubbi: Eddie e Nina erano in pericolo. Scappò da Alfie e gli diede piccoli pugnetti sulla spalla, un messaggio in codice, e quando ebbe finito lui spalancò gli occhi guardandola esterrefatto. Joy, che si trovava in stanza percepì la loro complicità e li raggiunse in un attimo.
-Ehi voi due!-li rimproverò-So che sapete qualcosa, sento la vostra complicità a metri di distanza!- loro spalancarono gli occhi-
-Shh!- le disse KT -stanotte ti spiegheremo tutto.-

Quelle giornate erano estremamente complicate: il mistero era fermo, gli abitanti non si parlavano quasi più, ma la scuola procedeva senza intoppi e dovevano tutti fare attenzione ai ritardi, ci mancava la minaccia del preside sulla puntualità per completare il quadro fondamentalmente disastroso. Quella notte Alfie e KT si scambiarono un cinque prima di andare a dormire, sotto gli occhi confusi di Joy, e le ordinarono di addormentarsi normalmente. Lei fece come le era stato ordinato e dopo un po' si ritrovò in una stanza completamente bianca, camminò un po' e si ritrovò di fronte ad un salottino arredato e...un distributore di biscotti?
-In che posto sono capitata?- si chiese guardandosi intorno.
-Nella mia mente.- disse Alfie spuntando dal nulla.
-Nella nostra mente.-lo corresse KT. Facendo segno a Joy di accomodarsi. Alfie le offrì un biscotto preso dal distributore e lei lo guardò scettica.
-Glielo avevo detto anche io che era una pessima idea mettersi a fare l'arredatore di interni quando avevamo un mistero da risolvere.- disse KT a Joy guardando storto il suo amico.
-E io ti ho detto che mi avresti ringraziato, guarda che bel divano! Volevi sederti nel nulla?-ribatté lui stizzito.
-Spiegami chi usa un distributore di biscotti e dove esistono!- inveì lei.
-Sbaglio o la marca di quel distributore è "Trudy?"- chiese Joy ridendo. KT sbuffò e tornò a rivolgere l'attenzione a Joy.
-Tu adesso stai dormendo, ma noi ti abbiamo chiamata nel sogno dentro le nostre menti. La prima volta abbiamo usato la pietra di Nina e ci siamo addormentati stringendola tra le mani insieme e siamo riusciti a crearla. È chiusa, nessuno ci entra se non lo chiamiamo noi.- disse la ragazza seria mentre l'amico si sedeva accanto a lei.
-Quindi...tu e lui avete dormito insieme.-asserì Joy divertita; KT impallidì.
-Non avevo pensato a questo punto di vista.- dichiarò mentre Alfie si strozzava con un biscotto.
-È per questo che vi scambiate il cinque prima di dormire?- chiese Joy.
-Sì, sono le mani con cui abbiamo tenuto la pietra, serve per rafforzare il legame.-rispose sorridendo KT.
-Ultima domanda. Perché io sono in pigiama e voi no?- domandò curiosa.
-Visto che è la nostra mente possiamo controllare l'ambiente che ci circonda, quindi ci cambiamo i vestiti, ma i visitatori restano così come sono.-spiegò la ragazza e Joy annuì sorridente: quel posto sicuro le piaceva. Parlarono per ore di tutti i loro sospetti, Joy raccontò delle sensazioni che percepiva da Nina e i due si scambiarono un'occhiata. KT chiuse gli occhi e fece comparire una foto sulla sua mano. Mostrava Nina nel momento in cui lei l'aveva vista completamente riempita di quei marchi.
-Oh cavolo! Chi è stato a farle questo?- domandò inorridita.
-Ancora non lo sappiamo, ma Alfie dice che quello è il marchio della maledizione di Anubi, e quel potere lo aveva lo spirito della sovrana dimenticata. Senkhara.- disse KT mentre il ragazzo annuiva. In quello stesso momento il fumo nero divampò spaventando tutti e tre, mostrando lo spirito della Sovrana.
-Chi osa darmi colpe che non ho? Ingenui mortali.-esordì con sguardo altezzoso.
-Questa stanza dovrebbe essere chiusa!- esclamò Alfie, puntando un biscotto verso lo spirito, che lo guardò sprezzante.
-Sciocco. Posso entrare nei sogni di chiunque senza che quel pazzo mi segua, che piaga dover sopportare il corpo di quell'essere spregevole.- sentenziò Senkhara, allontanando da sé la mano del ragazzo.
-Pazzo? Di chi parla?- chiese KT a Joy, lei fece segno di non saperlo, quel giorno lei fu colpita da Nina che era posseduta dallo spirito, il resto non riuscì a vederlo. Ripensare al fatto di essere morta e tornata in vita grazie alle lacrime d'oro la fece salire dei brividi lungo la schiena. Meglio non ricordare.
-Rufus!-esclamò Alfie, battendosi un plamo sulla fronte, dopo aver avuto l'illumionazione-È stato bandito negli inferi mentre era posseduto anche lui da Senkhara e da allora non è più tornato!- e la Sovrana sorrise.
-Quell'essere è uscito fuori di senno!-esclamò lo spirito-Cerca questa stanza da giorni ma non può trovarla senza di me e non ho nessuna intenzione di perorare la sua squallida causa!- imprecò con rabbia facendo sorridere i ragazzi.
-Il tuo amico dagli occhi azzurri-disse Senkhara ad Alfie-è un potente sensitivo e può percepire le chiavi del livello, il suo aiuto è prezioso!- esclamò prima di sparire.
-Quando coinvolgeremo gli altri?-chiese Joy ai ragazzi.
-Per il momento restiamo fermi così, osserviamo Eddie e Nina, e cerchiamo di stare sempre nelle vicinanze, ogni notte ci ritroviamo qui per discutere delle novità. Ora che sappiamo che quel pazzo di Rufus è libero, deificato e pericoloso-disse Alfie guardando la foto di Nina, poi cancellandola-dovremo fare molta più attenzione a quello che diciamo o facciamo.-





I'M BACK

Tutte le volte che lo dico poi sparisco per altri tre mesi. Sorratemi ragazzi, ho la memoria così corta che mi dimentico anche dove ho messo il telefono a distanza di cinque minuti, per poi accorgermi che ce l'ho in mano. Sbadataggine level: Elena.

A presto!


Levels - Il Potere del TempoWhere stories live. Discover now