Capitolo Quattordici

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Nei giorni successivi alla riunione di aggiornamento generale ogni cosa sembrava essere tornata al suo posto originario; le lezioni a scuola proseguivano senza intoppi, per la gioia del preside Sweet che aveva finalmente ricominciato a vedere il sorriso spuntare sul volto di suo figlio; i pomeriggi trascorrevano regolarmente e le notti erano tornate silenziose e serene. Ovviamente non per tutti, ma Amber aveva mantenuto la promessa fatta a Rufus: non un fiato era mai sfuggito alle sue labbra durante i suoi bruschi risvegli causati da inseguimenti macabri e omicidi ripetitivi; non capiva il motivo di rivivere ogni notte la stessa scena, ma sul momento c'era decisamente poco spazio per le domande. Certo, dopo un po' lo scenario era diventato noioso, ma il dolore delle coltellate che riceveva non aveva mai perso l'intensità che, anzi, aumentava di notte in notte. La sua abilità nel mascherare il sacrificio stava anche nel riuscire ad usare ogni singolo accessorio delle sue palette per coprire le occhiaie e ogni singolo stratagemma di repressione emotiva per nascondere l'immensa stanchezza. Eddie non ci si è per niente impegnato. Scherzò tra sé e sé la ragazza, dopo aver terminato i suoi preparativi per la giornata, prima di scendere a fare colazione con gli altri. Tutti erano gioviali e ben riposati, quasi avevano dimenticato il timer che scorreva sopra le loro teste, ma Nina era rimasta quella con i piedi più piantati a terra: ogni giorno trascorso era una goccia che cadeva nel vaso, ormai straripante, dell'ansia. Per questo motivo, i complici della stanza sognante si erano ripromessi di tenerli d'occhio e non lasciarseli sfuggire durante il periodo di tregua con il Traditore: non c'erano più sogni da monitorare e le loro fonti di informazioni si affievolivano sempre di più, poiché l'uomo si era fatto più silenzioso e sfuggente. Alfie percepiva che ci fosse qualcosa di strano, qualcosa che tutti loro ancora non avevano capito, ma non riusciva a trovarlo per via della sua distrazione principale, Amber. Per contrastare ogni possibilità di sospetto, sotto consiglio di Amber - che in realtà sapeva dei piani di sorveglianza -, i tre si erano organizzati per passare del tempo con le rispettive metà o con altri del gruppo; il leader della stanza sognante era quindi costantemente incastrato dalla bionda, che combinava appuntamenti a quattro con lui e Willow, per poi disertare all'ultimo minuto. Era diventato un gioco di inseguimenti e depistaggi talmente estenuante che, dopo aver fatto sparire tutti dalla casa, la ragazza tornava a dormire per prepararsi alla nottata. Dopo aver sollevato il velo dell'incantesimo di Rufus, non vedeva più i corridoi della casa come nelle registrazioni dei sogni di Eddie, ma ogni sera si trovava al centro di un tempio circondato da nuvole nere e rosse in tempesta, veniva trascinata su un piedistallo e poi brutalmente pugnalata durante il rituale sacrificale. Amber cercava in tutti i modi di percepire oltre il dolore e si era resa conto che ogni pugnalata era in realtà un'iniezione di magia nera, la vera cosa che provocava dolore dentro e fuori il sogno; tanto che aveva iniziato a notare i capillari attorno al marchio che salivano sempre più in evidenza, scurendosi di colore nerastro come se lei fosse vittima di una brutta infezione.

-Tutto questo sarà solo un vago ricordo, quando morirò da martire.- Si era detta, dopo aver guardato il suo riflesso nello specchio, che mostrava una ragazza ormai ridotta al fantasma di sé stessa. Una volta terminato il caffè sottratto alla scorta della governante, si diresse assieme agli altri componenti del suo trio verso la scuola.

-Oggi è venerdì, ci aspetta un fine settimana faticoso. Sappiamo tutti cosa dobbiamo fare?- Chiese Eddie, stringendo tra le mani la fascia della sua tracolla per mascherare il nervosismo; ora che era stato lasciato in pace, per lui risultava comunque impossibile buttarsi alle spalle il forte trauma subito per mesi.

-Sì. Appuntamento con Fabian, uscita fra ragazze, mattinata di shopping con Amber e gruppo studio con Mara.- Rispose Nina, elencando militarmente ogni compito assegnatole.

-Mentre voi due uscite, in attesa dei nostri ritrovi di gruppo, io terrò le orecchie tese e mi impegnerò per non far tornare il mistero tra gli argomenti più frequenti.- Concluse Amber, ben consapevole che quel piano favorisse anche e soprattutto il suo segreto.

Levels - Il Potere del TempoWhere stories live. Discover now