1. Incontro

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Caro Diario,
Non so con certezza perché ho deciso di tenere un diario segreto.
Forse per non dimenticare; come aveva deciso di fare Stefan, prima di gettare nel fuoco quasi tutti i suoi diari, quando aveva perso la memoria a causa di Kezia.
Non ho molto da dire.
Io, Bonnie ed Elena siamo al primo anno di College.
Sembra incredibile, non è vero?
È davvero fantastico!
Ho sempre desiderato di essere al College con le mie migliori amiche!
Abbiamo una grande stanza tutta per noi, con tanto di camino e mini-frigo.
Elena e Damon stanno ancora insieme, nonostante io continui a pensare che lei e Stefan siano la coppia perfetta.
Non ho mai approvato il fatto che Elena stesse con l' egoista qual'è Damon...
Bonnie e Jeremy continuano ad amarsi, naturalmente.
Sono davvero carini e sono convinta che continuino a fare sesso sfrenato, quando riescono a trovarne l'occasione.
Poi ci sono io...
Continuo a pensare di essere una persona spregevole.
Perché?
Quattro mesi fa "mi deve essere capitato" di incontrare Klaus nel bosco, mentre cercavo Matt, il quale era stato rinchiuso in una cassaforte e sotterrato vivo da Nadia Petrova, la figlia estremamente aggressiva di Katherine Pierce (tale madre, tale figlia)... può darsi che Klaus abbia pensato a salvarlo grazie a sua sorella Rebekah e che lui, in cambio, abbia chiesto la mia confessione riguardo ai sentimenti che provo nei suoi confronti ed è finita con... insomma... abbiamo fatto sesso nel bosco!
Dovrei cercare di giustificarmi con la scusa del "continuavo a soffrire per l'assenza di Tyler ed il fatto che mi avesse lasciata per la sua stupida vendetta nei confronti dell'Ibrido originale in questione", ma continuerei a sentirmi in colpa ugualmente; inoltre erano mesi che desideravo farlo... mi era sembrata l'occasione adatta, dato che mi aveva promesso che se fossi stata sincera non sarebbe mai più tornato.
Non avrebbe più fatto parte della mia vita, non avrei dovuto più mascherare il nostro rapporto con l'odio ed il disprezzo.
Era un affare più che conveniente. Sarebbe finita lì e non avre mai avuto più il problema di uno spasimante tra i piedi che, ad essere sinceri, non mi dispiaceva, ma causava troppi problemi ai miei amici.
Il fatto è che, anche se avessi voluto avere una possibile relazione con lui, non sarebbe stato corretto nei confronti di tutti gli altri.
Aveva ucciso Jenna, la povera zia di Elena (che voleva uccidere, a sua volta, per spezzare la sua maledizione), aveva trasformato Tyler in un ibrido, scatenato il vecchio squartatore che c'era in Stefan, aveva ricattato Bonnie diverse volte, si era impossessato del corpo di Alarick e Tyler... e chi più ne ha, più ne metta.
Non sarebbero stati felici di sapere che avrei potuto avere un Klaus nel mio letto.
Inoltre mi avrebbero vista come un' ipocrita, dopo aver giudicato Elena per la sua relazione con Damon, che messo a confronto con Klaus è un angioletto... più o meno.
Non dovrei stupirmi del fatto che lui abbia mantenuto la sua promessa, ma mi ero abituata talmente tanto ad averlo fra i problemi giornalieri da risolvere che mi sono sentita un po' vuota dopo un mese dalla sua assenza.
Fatto sta che adesso mi sono ripresa, ho chiuso con lui e sto cercando di chiudere con Tyler.
Ho perfino buttato nel tritacarta il disegno regalatomi da Klaus e due foto di me e Tyler, al ballo scolastico dell'anno scorso per persone sole o con il cuore spezzato.
Inutile dire che ha funzionato per un solo ibrido, l'Originale.
Possiamo dire che dopo essere realmente riuscita a superare i sensi di colpa, mi sono concentrata a godermi il college in compagnia delle mie due migliori amiche e a divertirmi; anche se infondo mi sono sforzata di dimenticare Tyler.
Devo ancora riuscirci. È dura.
Cambiando discorso, oggi ho intenzione di uscire, ma non so esattamente dove.
Bonnie ha detto che sarebbe andata in biblioteca a fare i compiti con Jeremy, ma sappiamo tutti che questa non corrisponde alla realtà dei fatti e che "biblioteca" sta per "camera da letto".
Damon, invece, ha organizzato una sorpresa per Elena.
Non ne so nulla e non ho indagato.
So che non è da Caroline Forbes, ma non ho intenzione di rovinare la sorpresa a causa della mia incontrollabile mania di spifferare i segreti altrui.
Sono sicura che mi racconterà tutto non appena ci rivedremo.

Caroline sospirò dopo aver terminato di scrivere sul suo nuovo diario blu. Rilesse il testo, per controllare che non ci fossero errori, poi lo chiuse e lo poggiò sul comodino, accanto al letto.
Si alzò in piedi e dirigendosi verso l'armadio scelse i vestiti da indossare per la giornata.
Optò per una camicetta scollata rosso rubino, senza maniche; dei pantaloni bordeaux; stivali alti fino a metà polpaccio grigio-marrone ed una giacchetta di jeans nera, poco più alta dei fianchi.
Si preparò per uscire.
Aveva due settimane di vacanza, che lei e le sue amiche avevano deciso di utilizzare per tornare nella loro città.
Sua madre, lo sceriffo di Mystic Falls, era già andata a lavoro, perciò non si preoccupò di avvisarla.
Prese il telefono e le chiavi di casa, per poi infilarle nelle tasche dei pantaloni ed uscire.
Decise di andare nel bosco, perciò con la super velocità si addentrò nella natura.
Cominciò a camminare lentamente,  senza velocità da vampiri e dopo tre quarti d'ora, circa, raggiunse la cava, dove tempo fa Stefan era stato gettato da Silas, che lo aveva rinchiuso in una cassaforte.
I ricordi inondarono la sua mente.
Stefan che aveva perso la memoria a causa di Kezia, Caroline e Katherine che lo aiutavamo a superare il suo stress post-traumatico, dopo che gli era tornata la memoria, Katherine che stava morendo e si era impossessata del corpo di Elena, essendo una viaggiatrice...
Quei ricordi le causarono una sorta di nostalgia dei problemi giornalieri che oramai, possiamo dire, erano quasi del tutto spariti.
Si sedette su un tronco spezzato e accasciato al terreno, guardando la superficie dell'acqua leggermente torbida.
Andava tutto bene, davvero, eppure aveva nostalgia.
Non sapeva esattamente di cosa.
Decise di farsi un tuffo, era dell'idea che l'adrenalina l'avrebbe aiutata a scacciare la nostalgia; perciò si tolse i vestiti di dosso, rimanendo in intimo.
Era piuttosto tranquilla, nessuno veniva mai in quel posto, quindi non avrebbe avuto alcun tipo di problema.
Raggiunse la cima della scogliera, guardò in basso, poi fece un salto e si buttò giù.
Come pensato, l'adrenalina, assieme al contatto immediato dell'acqua gelida sulla sua pelle, le provocò una sensazione liberatoria.
Chiuse gli occhi, e rimase a galla sul dorso, sorridendo, concentrandosi sul suono del suo respiro.
Non era da lei, lo sapeva bene, ma ne aveva bisogno.

Quando si accorse di esserci stata per abbastanza tempo, Caroline uscì dall'acqua.
Drizzò le orecchie non appena sentì un rumore alle sue spalle, dopo dei passi percepì un respiro ed il lento battere di un cuore.
Era sicura che alla cava non ci sarebbe stato nessuno; solitamente gli esseri umani non ci venivano, né tantomeno i suoi amici, dato i poco felici trascorsi in quel luogo.
Trasalì, si voltò e rimase sorpresa non appena incontrò i suoi occhi azzurri.
Era rimasto lo stesso, dopo quattro mesi (avrebbe dovuto stupirsi del contrario).
Stesso modo di guardarla, stesso sorriso, stesse fossette ai lati delle guance.
«Klaus...» mormorò, la voce ridotta ad un sussurro.

The Light To His DarknessWhere stories live. Discover now