Capitolo 10.

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Hermione Granger si avvicinò a me con il suo solito sorriso disarmante ad illuminarle il volto. 

Mi sfiorò una guancia e protese le sue labbra verso le mie. Accolsi avidamente il suo saluto, stringendola forte contro il mio petto, passandole una mano tra i capelli che le ricadevano sulle spalle.

Sorrisi sulle sue labbra.

"La cena dovrebbe essere quasi pronta, Draco. Andiamo?" disse lei prendendomi una mano.

"Sì, solo un secondo. Voglio mostrarti una cosa..." dissi infilando la mano libera nella mia tasca.

"Ministro! Deve venire immediatamente in ospedale! Il bambino è fuggito!" 

Queste parole venivano da un lupo luminescente che era appena arrivato nel mio salotto.

"Stupido marmocchio..." borbottai tra me e me.

"DRACO!" urlò Hermione. "Forza, andiamo!" disse poi tendendomi la mano. Io l'afferrai e ci ritrovammo subito al San Mungo.

Hermione mi rivolse un'occhiata preoccupata, poi raccolse fiato e cominciò a correre verso lo studio del primario.

"Ministro! Prego, venga!" disse l'uomo indicandoci il suo ufficio.

"Signor Malfoy, sono contento che ci sia anche lei. Il bambino è scomparso un'ora fa al massimo. Ha approfittato del cambio di turno delle infermiere. Siamo desolati." soffiò con un filo di voce.

"Non è colpa sua, dottore. Solo che mi sarei aspettata un po' più di prudenza nei confronti del bambino. Come sono le sue condizioni di salute?" disse Hermione sospirando.

"Buone, si è quasi completamente ripreso. Ovviamente l'avrei trattenuto ancora un po', ma non è in condizioni critiche. Certo, prima verrà ritrovato e meglio sarà."

"Draco, vai al ministero e avvisa tutti gli auror di turno. Iniziamo le ricerche adesso." disse Hermione alzandosi dalla sedia. Io le rivolsi un cenno col capo e mi alzai con lei. "In quanto a lei, dottore, pretendo che mi faccia un resoconto della giornata. Sicuramente è successo qualcosa che ha indotto il piccolo Dolohov a scappare." 

E detto ciò ci separammo.

Arrivato nel mio ufficio iniziai ad incantare i messaggi che avevo scritto per ogni agente in azione. 

La situazione era nuovamente critica e di massima allerta per ogni dipendente del ministero. Ovviamente il bambino non era pericoloso, ma bisognava trovarlo al più presto. 

"Malfoy, Potter, Thomas e Lee, voi andrete ad Hogsmeade; Smith, Ford, Corner e Ashton, andate a Diagon Alley. Jones, tu raduna un'altra squadra e perlustrate la zona intorno all'abitazione di Dolohov. Trovatemi quel bambino. E fatelo al più presto." 

La voce di Hermione riecheggiava nei corridoi, infuriava come una tempesta. Io guardai i miei compagni di squadra e un secondo dopo eravamo tutti davanti alla Testa di Porco. 

"Allora Malfoy, tu e Dean andate verso Hogwarts, usate il passaggio segreto, io e Lee facciamo il giro di Hogsmeade. Ci ritroviamo qui tra tre ore al massimo." disse Potter e poi scomparve con Lee al di là della porta.

Io guardai Dean e feci strada verso il quadro di Ariana Silente.

Il tunnel era umido, buio e c'era una insopportabile puzza di muffa. Probabilmente non veniva usato da anni.

Il tragitto sembrò infinito, ma dopo qualche minuto in cui non si udiva altro oltre i nostri passi, riuscimmo ad intravedere un timido fascio di luce.

"Bene, io vado dalla McGranitt, tu guarda i dormitori di serpeverde, non fare domande ai ragazzi. Non dobbiamo spaventarli e potrebbero nasconderlo." dissi a Dean. Lui annuì e ci separammo.

La preside, ovviamente, non aveva visto il ragazzo, ma mi promise che ci avrebbe tenuti informati.

Raggiunsi Dean e tornammo al punto d'incontro con i nostri due colleghi, sperando che loro portassero notizie più liete.

Ovviamente mi sbagliavo.

Ci smaterializzammo al ministero e andammo a cercare Hermione.

"Siete tornati..." disse lei quando ci vide sulla soglia del suo ufficio. Poi continuò: "A giudicare dalle vostre facce non portate buone notizie..."

"No, Hermione. Nessuna traccia del bambino. Notizie da Smith e da Jones?" chiesi sedendomi su una poltroncina.

"Non ancora. Dovrebbero tornare qui tra un'ora al massimo." soffiò lei.

"Potremmo controllare la zona intorno al San Mungo, potrebbe non essersi allontanato molto." suggerii poi.

"Sì, è una buona idea. Andiamo io e te. Il bambino già ci conosce, non rischiamo di spaventarlo ulteriormente." disse lei mentre appuntava qualcosa sulla sua agenda.

Alzò lo sguardo, mi guardò e sorridendo mi porse la mano.

Fortunatamente, il piccolo Dolohov non poteva essere pericoloso. Un dodicenne al secondo anno di Hogwarts non poteva conoscere molti incantesimi.

Io ed Hermione camminammo fianco a fianco per più di mezz'ora, senza mai parlare. Le sue mani tremavano, i suoi tacchi emettevano un fastidiosissimo ticchettio, i suoi capelli ondeggiavano sulle sue spalle sfiorandole il collo, i suoi occhi erano fissi e vitrei, ormai occupati solo da preoccupazione.

Le strade erano buie e gli alberi si liberavano delle ultime gocce della pioggia di qualche ora prima che erano rimaste incastrate tra le loro chiome. Tutto era silenzioso.

Improvvisamente, però, ci raggiunse un patronus. Un leprotto.

"Luna..." sussurrò Hermione, e si avvicinò all'animaletto argenteo che saltellava verso di noi.

"Hermione, abbiamo trovato il Letalmanto. Lo sto riportando a casa. Ci vediamo presto, mi mancherai." 

Dopodiché la lepre argentata scomparve.

Hermione si piegò sulle sue gambe, lasciandosi, lentamente, cadere a terra.

Si portò le mani sul viso e iniziò a piangere silenziosamente.

Mi avvicinai a lei, mi sedetti al suo fianco e l'abbracciai dolcemente.

"E' una buona notizia, Hermione. Un problema è stato risolto. Sei stata un genio a contattare la Lovegood. Ora possiamo concentrarci esclusivamente su Dolohov." le sussurrai accarezzandole i capelli.

Lei si strinse al mio braccio e continuò a piangere.

"Ero così stanca e preoccupata..." singhiozzò lei.

"Lo so, amore mio. Lo so..." 

La strinsi più forte, cercando di tranquillizzarla. Lei iniziò a respirare più lentamente, ritrovando la calma che aveva perduto qualche istante prima.

Dopo qualche minuto lei si rialzò e mi sorrise.

"Che ore sono?" chiese lei aggiustandosi il trucco.

"Le 4 del mattino." dissi sbadigliando.

"Chi è di turno stanotte?"

"Tutti noi che siamo andati a cercare il bambino. A questo punto possiamo continuare fino alle 8, così non avremo problemi con i turni della mattina." le risposi cercando di nascondere la mia stanchezza.

Ero sveglio da quasi 24 ore. Ero sfinito. Lo eravamo tutti.

"Va bene, torniamo al Ministero. Devo mandare un annuncio alla Gazzetta del Profeta." rispose Hermione porgendomi la mano, e, un istante dopo, eravamo nel suo ufficio.

Misi istintivamente le mani in tasca e urtai la scatoletta contenente collana e orecchini.

"Dovrete aspettare ancora un po', purtroppo." 

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⏰ Last updated: Nov 21, 2017 ⏰

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Petrichor        || Dramione ||Where stories live. Discover now