18.

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Damon va via e io voglio aiutarlo, voglio cercare Stefan con lui.
Prendo un bicchiere di Bourbon e mi siedo sul divano.
Squilla il cellulare.
Tyler.
Non l'ho più chiamato.
<<Pronto?>>
<<Ehi, non mi hai più chiamato. Ero in pensiero.>>
<<Si, lo so, scusami.. Mi è sfuggito..>>
<<Tranquilla. Come stai? Meglio?>>
<<Si, meglio, stavo giusto per andare a letto>> dico
<<Va bene, va a riposarti allora.. ti amo>>
<<Si.. ciao..>>
Attacco.
Non mi sono mai sentita così tanto in colpa.

Qualche giorno dopo...
<<Harper! Che ci fai qui! Va via>> dice Damon mentre è impegnato a far fuori tre vampiri.
<<Dov'è Stefan?>> chiedo entrando nella casa in cui sapevo fossero entrambi.
Se sono riuscita ad entrare significa che questa casa non ha un padrone. Noi vampiri per entrare in una casa dobbiamo essere invitati dai proprietari ad entrare.
Ora invece non è servito, che cosa strana.
Cosa sta succedendo qui?
<<Harper devi andare via>> si gira verso un vampiro e gli strappa il cuore.
Passano pochissimi secondi, Damon si gira, urla il mio nome, sento qualcosa penetrarmi il corpo, tocca il cuore.
Cerco di pronunciare il suo nome, ma a malapena riesco ancora a guardarlo.
Le mie ginocchia sono a terra.
Tutto nero.
Poi una bara.
Poi un letto.
Poi di nuovo nero.

Sento il sangue scorrere velocemente, dei rumori.
Tutto è nero.
Poi un bagliore di luce che man mano si allarga.
Vedo una bambina che corre in un prato canticchiando delle canzoni.
Le si avvicina una donna, insieme entrano in una casa.
Una casa molto vecchia.
Potrei definirla una capanna.
La vegetazione intorno non è curata ma è molta, ci sono fiori rossi sparsi di qua e di là.
Sento delle urla.
Poi tutto nero.

HARPER SALVATORE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora