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Sono ancora pietrificata senza sapere che cosa fare, sulla porta del locale. Vedo il volto di Harry coperto da quello della donna. Lei si sporge ancora verso di lui come se volesse fondersi con il suo corpo e lui appoggia una mano sulla sua schiena. Non posso crederci di essere stata tanto stupida. Vorrei davvero andarmene, ma non riesco a muovere un solo muscolo. Poi, mentre la lingua della donna non si è ancora fermata, Harry apre gli occhi. Mi sento trafitta dal suo sguardo ed bruscamente interrompe lo scambio di saliva con Meredith. Anche lei si volta nella mia direzione, seguendo lo sguardo di Harry. Lui si alza e cammina verso di me. Finalmente le mie gambe rispondono ai comandi e cammino velocemente cercando di allontanarmi dal locale. -Beth, fermati!- non lo degno della minima attenzione, continuo solo a camminare. -Beth! Ti prego!- tolgo una lacrima dalla guancia. -Beth, ho detto ti fermarti. È un ordine- mi blocco alle sue ultime parole. Il tono che ha assunto ha avuto la capacità di intimorirmi. Il pensiero obbedisci al tuo daddy prende posto nella mia mente. Mi giro cercando di mostrarmi più dura di quel che so di essere. -Non hai più il diritto di darmi ordini. È la tua fidanzata?- Harry si passa la lingua sulle labbra mentre con la coda dell'occhio vedo la donna uscire dal locale e andarsene. -È solo una collega di lavoro. Non c'è niente tra me e lei- alzo gli occhi al cielo. -Fammi indovinare, è lo stesso rapporto che vuoi con me- Harry non risponde, io scuoto la testa. -Sapevo già che era una presa in giro, ma non pensavo fino a questo punto- mi infilo nel vicolo che porta alla metropolitana, ma non faccio in tempo a fare due metri che mi sento schiacciare la schiena contro il muro. Alzo lo sguardo. Harry ha il corpo schiacciato contro il mio, afferra i miei polsi e li blocca sopra la mia testa con una sola mano. Do uno strattone, ma non riesco a liberarmi. Con la mano libera prende il mio volto. -Non ti deve interessare il mio rapporto con Meredith. Ma non ha niente a che vedere con quello che c'è fra me e te- i miei occhi cadono sulle sue labbra. -Tra me e te non c'è niente. Hai detto anche tu che era solo un gioco. Abbiamo fatto una partita, ma credo che ora sia finita- il corpo di Harry mi schiaccia ancora di più e alza il mio mento verso l'alto, non posso fare a meno di guardare i suoi occhi. -Decido io quando il gioco è finito e sicuramente, non adesso. Io ti desidero, Elisabeth. Ho il costante pensiero di volerti fare mia- Harry appoggia le labbra sul mio collo, rabbrividisco. -In ogni luogo, in ogni momento- lascia i miei polsi. -Meredith è un'altra storia, ma se dovessi scegliere tra te e lei, sceglierei te- mi stringo il labbro tra i denti. So perfettamente di essere un'idiota, che ha detto queste cose solo per abbindolarmi. Ma non mi importa, non in questo momento. Mi alzo sulle punte e premo la mia bocca sulla sua. Lui preme le mani sui miei fianchi, scende lungo la gamba sinistra e la porta intorno alla sua vita. Spinge i fianchi contro di me e stringe il mio labbro tra i denti. La sua lingua si insinua nella mia bocca e le mie dita scompaiono tra i suo ricci. Quando lascia le mie labbra abbiamo entrambi il fiato corto, le labbra arrossate. -Ti porto in un posto- senza aggiungere parola si stacca da me e cammina verso la macchina. Lo voglio disperatamente.

-È bello qui- siamo su una collinetta che abbiamo raggiunto in macchina. Non ci sono lampioni, solo il bagliore delle stelle. -Sei eccitata?- rimango di sasso a questa domanda. Harry si sdraia sull'erba, io lo imito appoggiando la testa sulla sua spalla. La sua mano, non per caso, finisce sul mio reggiseno coperto solo dalla canotta. -Cosa te lo fa pensare?- lui sorride compiaciuto -Hai fatto il viaggio in macchina a accavallare di continuo le gambe. Hai bisogno delle dita del tuo padrone?- questa volta, sono io a volere il controllo. Tolgo la sua mano di dosso, mi metto in ginocchio e a cavalcioni sulle sue gambe il suo bacino mi è perfettamente visibile e il rigonfiamento nei suoi pantaloni mi fa intuire che non sono l'unica eccitata. -Forse ho bisogno di te, daddy- lui ghiga mentre slaccio la sua cintura. -Brava principessa- faccio passare le dita leggere sullo strato di pelle sopra al bordo dei jeans, ma resto sorpresa quando con uno spintone mi trovo con la schiena a terra. -Nonostante io voglia le tue labbra intorno a me come nient'altro in questo momento, credo sia giusto dedicarmi a te- queste parole mi fanno avvampare. Le mie spalle appoggiano sull'erba mentre lui afferra le mie caviglie mettendosi in ginocchio tra le mie gambe. Prende il bottone dei miei jeans slacciandolo e li fa scivolare fino a metà coscia. Si avvicina col capo alle mie mutandine e io voglio la sua lingua disperatamente. Lascia una scia di baci sul mio interno coscia e mi sorride eccitato. Scosta leggermente il tessuto del mio intimo e chiudo gli occhi quando mi sfiora. Le sue labbra si aprono e si chiudono su di me finché la sua lingua mi avvolge. La mia testa si ribalta e appiggio le mani sulla sua testa. Dei gemiti incontrollati escono dalla mia bocca quando aumenta il ritmo aiutandosi con le dita e vengo intensamente. Rimane pochi minuti con la testa appoggiata sul mio bacino fino a quando il mio ritmo non torna regolare. -Sei soddisfatta?- avvampo improvvisamente imbarazzata. -Si- lui mi rivolge uno sguardo duro -Sì cosa?- deglutisco -Sì, daddy-

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⏰ Last updated: Oct 04, 2017 ⏰

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No, It's Daddy |H.S.|Where stories live. Discover now