3

22.1K 283 5
                                    

-Beth, non pensi sia un po tardi per tornare a casa?- sospiro a mia madre che ancora mi aspetta sveglia quando sono fuori. -Scusa mamma-,-Solo perché è il tuo compleanno- le sorrido. -Tutto bene?- annuisco -Ti sei divertita?- porto lo sguardo su di lei improvvisamente agitata -Uhm... abbastanza direi- mi sorride ignara di tutto. Si, è stato divertente venire grazie al mio ex professore. -Vai a letto adesso però, domani torna tuo fratello- i miei occhi si illuminano. -Cosa?- mia madre ridacchia -Tornano sia lui che papà- sorrido a trentadue denti, è più o meno un mese che non li vedo. Papà ha una ditta che lo costringe a partire continuamente e da quando Jordan, mio fratello, si è stufato di studiare, ha iniziato a lavorare con papà. -Volevano tornare per il tuo compleanno ma non ce l'hanno fatta- scrollo le spalle -Non fa niente, non vedo l'ora di vederli- saluto la mamma e vado nella mia stanza.
Appena ho indosso il pigiama e mi lascio cadere sul letto, il mio pensiero corre a quello che è successo soltanto un'ora prima. Mi sembra quasi di essermi immaginata tutto. Non mi era mai successo si voler così tanto un uomo prima d'ora, soprattutto di fare una cosa simile alla prima uscita. La mia prima volta è stata un anno fa, con quello che era il mio ragazzo da tre mesi. Ho fatto una cazzata ma me ne sono accorta troppo tardi. Mi ha lasciata il giorno dopo. Stasera, con Harry, non ho saputo dire di no, è stato più forte di me. I suoi occhi, le sue labbra, la sua voce, le sue mani, ad ogni sua parola ero completamente assorbita. Guardo l'ora, è praticamente mezzanotte e domani c'è scuola. Mi infilo sotto le coperte e chiudo gli occhi.

Chiudo gli occhi e mi godo le sue dita che accarezzano i miei fianchi, il mio fiato è pesante. -Allora miss George, che cosa vuole? In questo momento- abbasso gli occhi su di lui, il suo capo all'altezza della mia pancia. -Voglio te- sorride maligno. -E cosa ti fa pensare che sarai soddisfatta?- faccio un cenno con la testa per indicare il rigonfiamento dei suoi pantaloni, scoppia a ridacchiare e la mia testa si rovescia indietro quando le sue labbra si appoggiano sul mio ventre. Torno con gli occhi a lui contrariata quando spezza il contatto con me. Corrugo le sopracciglia quando scrolla le spalle e sbuffa.

Prendo la sveglia e la scaravento per terra. Apro gli occhi a fatica e appoggio i piedi sul pavimento. Merda, ancora quel sogno, quel maledettissimo sogno. -Beth, sei sveglia?- la voce della mamma al piano di sotto. Rispondo a fatica con un "si" e appoggio la mano sulla guancia, direi che sono fin troppo accaldata per uno stupido sogno. Mi alzo e inizio a prepararmi per la scuola.

Ho passato sei ore intere a pensare all'uscita. Oggi Jordan e papà tornano e io non vedo l'ora di vederli. Finalmente l'ultima campanella suona, infilo velocemente il libro di matematica nello zaino e mi catapulto all'uscita. Sto andando nella direzione della fermata del pullman, quando mi blocco. Jordan sta sventolando la mano al cancello principale, sorride e guarda verso di me. Un enorme sorriso mo riempie il volto e corro nella sua direzione -Oh mio dio Jordan!- ride sguaiatamente quando gli salto al collo. -Quanto sono felice che sei qui- mi stringe -Anche io Beth, non immagini neanche quanto mi sia mancato averti in mezzo ai piedi- tolgo le braccia dal suo collo. -Dov'è papà?- si avvicina alla macchina. -È rimasto a casa ad aiutare la mamma a preparare il pranzo- annuisco e faccio per salire in macchina -Aspetta Beth- porto lo sguardo su di lui. -Lui è un nostro collaboratore nonché praticamente mio migliore amico, rimane a pranzo da noi- mi volto sorridendo pronta a conoscere il collega di Jordan e papà. -Piacere di conoscerti, Beth- la mia bocca si spalanca mentre stende la mano verso di me per stringere la mia. Oh merda.
Harry.

Stringo titubante la mano di Harry. -Io sono Harry Styles, ho sentito tanto parlare di te- alzo un sopracciglio, che ipocrita. -Ma non mi dire- mi strizza l'occhio e io davvero non ci posso credere. -Okay, andiamo- Jordan sorride ignaro del fatto che le dita del suo praticamente migliore amico erano nel posto sbagliato solo ieri sera. Jordan sale al posto del guidatore mentre io faccio il giro della macchina per salire dietro, certa che Harry salga davanti. Ma ovviamente no. Alzo gli occhi al cielo quando sale dietro, di fianco a me. Jordan parte iniziando a raccontarmi come le cose al lavoro vadano alla grande e di come papà sia fantastico nel gestire tutti i programmi della ditta. Io non riesco a pensare ad altro che ad Harry. Sono la sorella del suo migliore amico, e lo sapeva. Mi sento un verme, se Jordan lo sapesse andrebbe su tutte le furie e avrebbe anche ragione. È sempre stato il nostro patto, io non guardo i suoi amici e lui non guarda le mie amiche. Cazzo. -E tu Beth?- scuoto la testa -Cosa?- mi guarda dallo specchietto retrovisore. -Mi stai ascoltando?- sento gli occhi di Harry scrutare tutto il mio corpo e avvampo quando lo trovo a mordersi il labbro inferiore. -Certo che ti sto ascoltando-,-Ti ho chiesto come vanno le cose qui- annuisco e deglutisco -Va tutto bene, sono migliorata molto anche a scuola-,-E hai trovato un ragazzo o no?- sbuffo. -No, niente ragazzo- lo vedo annuire compiaciuto e sobbalzo violentemente quando sento la mano di Harry appoggiarsi sulla mia coscia. La prendo e la sposto velocemente con un’occhiataccia.  Ma se Harry un professore cosa fa nella ditta di papà? Mi tocca con il gomito per richiamare la mia attenzione e porto lo sguardo su di lui. Alzo gli occhi al cielo quando guarda verso il basso, precisamente sui suoi jeans. Il suo volto si avvicina al mio orecchio. -Guarda cosa succede solo al pensiero di quello che potrei farti, di cosa potrei fare alla mia babygirl- boccheggio in cerca di aria, sia per quello che ha detto che per la sua voce così roca e bassa. Merda, posso saltargli addosso? Solo con questa frase ha annebbiato completamente il buon senso di due minuti fa. Porto di nuovo lo sguardo su di lui e quando mi sorride maliziosamente, accavallo le gambe per far tacere un sensazione che non dovrebbe esserci. Non qui, non con lui.

Devo dire che il pranzo non è stato poi così male: abbiamo parlato di come sono andate le cose a papà, a Jordan, a me e alla mamma nell'ultimo mese. Abbiamo parlato anche di Harry, ha detto che fare il professore non lo portava da nessuna parte e quando ha avuto l'occasione alla ditta di papà, l'ha colta al volo. Era difronte a me e i suoi occhi sono stati su di me tutto il tempo. È un idiota, se Jordan sospettasse qualcosa sarebbe la fine sia per me che per lui.
Ho scoperto che mio fratello ha conosciuto una ragazza sul lavoro e sembra che ci sia del tenero, ma niente di sicuro fino ad adesso. -E tu Harry?- porto lo sguardo su di lui quando sento questa domanda da parte di mia madre. -Io cosa signora?- lei sorride -Avrai una ragazza speciale da qualche parte. Un così bel giovane, educato e con un buon lavoro non può che essere molto acclamato- lui sorride abbassando lo sguardo sul piatto vuoto. -In effetti... ultimamente ho messo gli occhi su una ragazza- mi blocco. -Oh, è lei ricambia- Harry porta lo sguardo su di me e di nuovo su mia madre. -Penso di si, ma si lascia frenare da qualcosa-,-Tipo che cosa?- intervengo brusca. Ho paura della risposta. Prendo il bicchiere d'acqua e lo porto alla bocca -Beh, lei è molto più giovane di me e credo proprio di conoscere la sua famiglia- inizio a tossire allontanando il bicchiere dalla bocca. -Beth!- mio fratello mi batte la mano sulla schiena e Harry si trattiene dal ridere. -Ehm... mi sono... mi sono ingozzata, penso di dover andare un secondo nella mia stanza- mia madre mi guarda confusa, così come mio padre. Non aggiungo parola, mi alzo e corro al piano di sopra. Chiudo la porta alle mie spalle e mi lascio cadere sul materasso. Mi porto le mani sul viso e prendo un respiro profondo. Ma cosa mi è venuto in mente ieri sera?! -Oh bene, sei già pronta sul letto- spalanco gli occhi e mi tiro seduta. -Che cosa fai in camera mia Harry?!-,-Shh, abbassa la voce, vuoi che ci sentano?- chiude la porta e si avvicina al letto. Io mi allontano. -Pensano che io sia in bagno- sale sul letto e gattona verso di me -Non avvicinarti- si ferma confuso. -Sei un ipocrita Harry, uno stronzo! Come hai potuto farmi quello che hai fatto sapendo che sono la sorella del tuo migliore amico e la figlia del tuo datore di lavoro?!- alza gli occhi al cielo. -Io faccio quello che voglio e poi... tu hai detto che volevi rifarlo- mi fa l'occhiolino. -L'ho detto prima che sapessi chi sei davvero!- sobbalzo quando scatta verso di me e il secondo dopo, è attaccato a me. Io sono schiacciata contro la spalliera del letto e lui, addosso a me. Cerco di fermarlo quando prendere le mie ginocchia con le mani e spalanca le mie gambe appoggiandosi a me con il bacino -Harry, no- lo guardo, è a pochi centimetri da me e io voglio dannatamente le sue labbra. -Ascoltami angelo- boccheggio in cerca di aria quando spinge il suo bacino contro il mio. -Decido io in queste cose, chiaro? E io ho deciso che tu, da adesso sei la mia babygirl. Io posso fare di te quello che voglio, soprattutto perché tu mi vuoi disperatamente tanto quanto io voglio te adesso- spinge ancora il bacino contro il mio, questa volta più forte. -Mh, Harry- un gemito esce dalla mia bocca e si morde il labbro inferiore. -Come hai detto tu, io sono il tuo daddy adesso e non mi importa niente di chi tu sia, se io voglio farti mia, sarai mia- chiudo di colpo gli occhi quando la sua bocca si appiccica alla mia e la sua lingua si infiltra nella mia bocca. Porto le dita tra i suoi capelli ricci e rincorro la sua lingua con la mia. Spero solo che non entri nessuno adesso, lo spero con le forze che mi restano, quelle poche che non sto usando per baciare Harry.

No, It's Daddy |H.S.|Where stories live. Discover now