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-Smettila, devi fermarti!- metto le mani sulle sue spalle e lo spingo non completamente consapevole di quello che sto facendo. -Potrebbero entrare da un momento all'altro, cosa penserebbero tutti?!- un sorriso strafottente si apre sulle sue labbra. -Il tuo caratterino non è cambiato per niente, mh?- alzo un sopracciglio e un calore nel mio basso ventre si espande nell'averlo ancora così vicino. -Una delle prime regole di una babygirl è non respingere il suo daddy. Tu l'hai appena violata alla grande. Sai a cosa porta questo?- rimango a guardarlo con il fiato sospeso: guardo le sue labbra rossastre, i suoi occhi pieni di lussuria e i suoi capelli perfettamente scompigliati. -Porta alla punizione- sento tagliarmi il respiro. Nella mia vita mi è capitato di sentir parlare di questi giochetti, io e Liam ci abbiamo anche scherzato spesso. Ma non pensavo che Harry fosse serio, su questa cosa. -Sai che se volessi- continua -Potrei sbatterti e scheggiarti come si potrebbe fare con una porta?- la mia bocca si spalanca e anche se questo mi ha leggermente spaventata, mi ha anche portato un brivido lungo la schiena, un brivido di eccitazione. Sbatterti . Una parte di me gli risponderebbe di farlo in questo preciso istante, ma l'altra, quella razionale, mi dice di fermarmi. -Posso proporti un accordo, Beth. Un gioco- rimango ad ascoltarlo. -Sei vergine?- rimango un po stordita dalla domanda, ma scuoto la testa. Ghigna. -Bene. Potremmo frequentarci, come ... amici con benefici? Si, direi di si - nego velocemente con la testa. -Non posso fare una cosa del genere, tu... tu sei il migliore amico di mio fratello e lavori per mio padre, hai idea di cosa succederebbe se si venisse a sapere?- scrolla le spalle. -Personalmente, non mi interessa- abbasso lo sguardo e lui si muove senza imbarazzo di fianco a me. Sento il mio cuore accelerare. -Alzati, Beth- così faccio, mi alzo e rimango in piedi vicino al materasso, lui si siede appoggiando i piedi sul pavimento. Non lo guardo, sussulto quando le sue mani si appoggiano sulle mie gambe. Sento la forza uscire dai suoi polpastrelli e risalire le mie gambe. Improvvisamente la sua fronte si appoggia alla mia schiena e io mi sento completamente esposta a lui, nonostante quello che è successo nella sua macchina mi sento più in contatto con lui di quanto non lo fossi su quel sedile. -Pensaci Beth. Non sei più una bambina e sei così... arrapante- il mio respiro si blocca e serro gli occhi, il mio fiato è pesante. -Io- prosegue con voce roca e bassa, tremendamente eccitante. -Io posso farti provare sensazioni che non hai mai provato e che in pochi, quasi nessuno ti farebbe provare- sussulto pesantemente e un gemito esce dalla mia bocca quando la sua mano entra violentemente in contatto con la mio fondo schiena. Mi ha tirato una sberla sul culo? -Har-Harry- lo sento ridacchiare appena. -Ti senti come mi implori? Il sesso è una cosa assolutamente sopravvalutata. Serve per andare oltre la realtà, arrivare in un universo parallelo che ti fa scoprire ogni volta nuove caratteristiche. Io posso farti scoprire tutto quello che può esserci Beth, ovviamente dentro i tuoi limiti- mi volto verso di lui scuotendo la testa e appoggio le mani sulle sue spalle. Mi guarda dal basso verso l'altro con uno sguardo pieno di desiderio. Come può volermi così tanto considerando che siamo poco più che conoscenti? Abbasso il volto sul suo e mi trovo a pochi centimetri da lui -Io non ti conosco- sorride -Per quello c'è tempo- sbuffo. -Non voglio che tu Mit faccia del male. So di cosa stai parlando, sono giochetti perversi, sesso al livello più elevato- annuisce ma con espressione seria. -È sesso, è vero, ma non è come pensi. Io non farei mai qualcosa che possa nuocerti. Tu sarai la mia babygirl, ti tratterò come una principessa. La mia principessa- porto gli occhi nei suoi. -Ho bisogno di pensarci- scuote la testa. -Se ci pensi troppo rifiuterai. Per oggi, non ne voglio più parlare, finiremo qui con i tuoi come se niente fosse successo ma domani, domani verrò a prenderti e verrai a casa mia. Ti racconterò di me, se vuoi. Hai detto che non mi conosci, bene, domani saprai tutto perfettamente, se è quello che vuoi- ci penso un attimo, ma poi annuisco. Ansimo quando la sua bocca si appoggia sul mio collo che gli concedo perfettamente chinando la testa indietro. Sento la sua lingua percorrere ogni centimetro della mia pelle e un ringhio provenire dalla sua gola. Si stacca da me come se questo gli richiedesse una fatica immonda. -Non ho mai avuto uno... scopamico- mormoro, lui sorride. -Oh no babygirl, daddy.-

No, It's Daddy |H.S.|Where stories live. Discover now