Why?

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Amanda era tesa come una corda di violino.
Aveva aspettato tutta la notte nel suo letto, stesa senza neppure chiudere occhio per la paura che, da un momento all'altro, potesse arrivare quel mostro che la teneva prigioniera in quella stanza.
Avrebbe voluto che quel ragazzo, che un tempo aveva amato con tutto il cuore, fosse scappato da qualche parte, magari senza più dover fare ritorno in quella casa.
Eppure l'idea che sembrava scaldarle il cuore e alimentare la sua speranza di salvezza era la stessa che la agitava e la preoccupava.
E se si fosse dimenticato di lei? E se l'avesse abbandonata li?
Nessun telefono, nessun modo di contattare qualcuno al di fuori di quella stanza da letto, nessun modo di scappare. Nessuno che potesse sentire le sue urla.
L'idea di essere completamente sola la rendeva tremendamente inquieta, impotente.
Aveva aspettato fino a tarda mattina prima di cadere in un sonno profondo, dovuto alla stanchezza derivata da una nottata completamente insonne.
E così come si era addormentata si era pure risvegliata, quando ormai era sera inoltrata.
E di Tommaso neppure l'ombra.
Non un rumore, non un segno di alcun genere.

Per la prima volta dopo tanto tempo Amanda ebbe paura della sua solitudine.
Avrebbe voluto scappare, urlare, piangere, e avrebbe voluto che qualcuno andasse a salvarla da quell'inferno.

Per l'ennesima volta Amanda si sentiva inutile, privata di ogni stimolo a continuare, ad andare avanti.
Non aveva cibo.
Non era mentalmente pronta per affrontare una cosa del genere.
Non aveva più la voglia di piangere, ma neppure quella di continuare.
Non aveva la forza, per poter continuare.

Che miserabile che era, Amanda.
Miserabile nella sua condizione costante di principessa in difficoltà.
In fondo nel mondo reale non ci sono principi che ti vengono a salvare con il loro destriero bianco, non ci sono fate madrine che ti aiutano nel momento del bisogno e non esiste sempre un lieto fine.
Anzi, per quanto ne sapeva Amanda il lieto fine non esisteva proprio, in quel mondo terribile e crudo in cui lei viveva.

Fin da piccola aveva sentito le storie terribili che i notiziari passavano all'ora di cena e mai aveva sentito una notizia positiva, mai una storia a lieto fine, dove tutti vivono felici e contenti.
Il mondo non è così, nessuno ti protegge,nessuno ti guarda dall'alto.
Aveva sentito tante storie di credenti, di morti per il volere di Dio, di giovani che professavano la vita oltre la morte, di donne che avevano ricevuto la grazia divina.
Ma lei, nella sua vita, aveva imparato che nessuno ti protegge, nessun Dio benevolo osserva il Mondo, nessun Dio che proteggesse i buoni e usasse giusta misura per punire i cattivi.
In fondo è molto più comodo far finta di non guardare, lasciare che le cose proseguano così come sono: se anche esistesse un Dio, perchè mai avrebbe dovuto guardare a gente miserabile come lei? Perchè avrebbe dovuto soffermarsi su quei poveretti sul ciglio di una strada, riparati solamente da una coperta e una scatola di cartone, che neppure gli uomini volevano fermarsi a guardare? Perchè ascoltare le lamentele, le preghiere di qualcuno che non è importante neppure per la società in cui vive o ,più genericamente, tenta di sopravvivere?

Lei sapeva. Sapeva che probabilmente sarebbe finita lì.
Sapeva che non avrebbe rivisto più nessuno.
Sapeva che non avrebbe più potuto essere qualcosa.

L'unica cosa che poteva fare era rimanere lì.
Aspettando, sperando.
Non che qualcuno venisse a prenderla, a salvarla.

Lei stava aspettando solo di morire in pace.






Ed eccomi qui dopo millenni con un nuovo capitolo di questa storia.
Sinceramente ringrazio tutti coloro che, in questo periodo di inattività, hanno continuato a leggere questa storia e a farmi sapere la loro opinione. 
Ringrazio tantissimo tutti i lettori e tutti coloro che hanno lasciato un commento, e mi scuso per questa lunghissima assenza.

Approfitto di questo spazio per avvisare che questa storia, come penso si sia ormai capito, è quasi giunta al termine. 
Il prossimo aggiornamento di questa storia sarà domani verso mezzogiorno e nella prossima settimana verranno pubblicati gli ultimi capitoli. Spero poi di riuscire a sistemarla e correggere tutti gli errori, magari ampliandola e aggiungendo particolari.

Ringrazio tutti coloro che sono rimasti fedeli alle vicende di Jackson e Amanda fino a questo momento e tutti coloro che hanno perso due minuti a leggere questo piccolo angolo autore. 

Hunnie 

Choice //Jackson Wang//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora