Un sogno incantato./Valkyon

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Un sogno incantato.

Il mio corpo che poco prima era avvolto dal calore delle mie soffici coperte, adesso giaceva su una distesa d'erba scura e fangosa. I fili d'erba mi pizzicavano il naso facendomi così svegliare disorientata... "dove mi trovo?" 
Ho pensato spaventata ed incantata al tempo stesso, sarà forse un sogno? O uno strano sortilegio, come quello che mi ha portato ad Eldarya? Non avevo risposte a queste domande, ma nel mentre non potevo fare altro che alzarmi e scrollarmi il fango di dosso.
Dopo essermi ricomposta ammirai il panorama circostante, quasi completamente cosparso d'erba ricoperta di brina, foglie secche che brillavano alla luce filtrata del sole e alberi brumosi... il tutto cosparso di piccoli e grandi gruppi di lucciole che creavano una foschia luminosa. Sembravano interessarsi a me, mi giravano attorno e mi solleticavano la pelle, oppure si facevano strada fra i miei capelli. Dopo aver smesso di giocare con me, d'un tratto iniziamo a spostarsi lungo un sentiero e così l'istinto mi disse di seguirle prima che scomparissero per sempre. Iniziai a correre verso di loro, erano fin troppo veloci per delle normali lucciole, alla fine esausta e affannata le abbandonai per la loro strada accasciandomi sul sentiero. Il sole ormai era alto e questa foresta incantata mi riservava strane scoperte. I miei piedi nudi si facevano largo in un ruscello freddo e limpido, circondato da fiori profumati e all'interno di esso vivevano tanti pesciolini di vari colori che seguivano la loro vita quotidiana. Oltre quel ruscello era presente una casa fatta di mattoni rossi, con il tetto in legno scuro e con delle piccole finestre.
Una casa molto semplice che però trasmetteva un senso di accoglienza mai provato fin ora. Mi avvicinai senza timore alla porta e bussai più volte delicatamente senza alcuna risposta è così d'un tratto la mia mano scivolò lentamente sul pomello dorato della porta e la aprii, feci capolino con la testa e all'interno non c'era nessuno, così decisi di entrare. Semplice l'esterno come l'interno, una classica casetta stereotipata di una fiaba, forse la casa del taglia legna di Cappuccetto rosso! Una casetta composta da una stanza dove si affacciava tutto, un letto ricoperto di una trapunta a quadri, dei piani da lavoro sudici e molte cianfrusaglie, infine sul tavolo scuro al centro della stanza vi era presente una brocca d'acqua limpida e assetata decisi di berla senza farmi troppi problemi... ma nello stesso istante un uomo alto e muscoloso entro dalla porta facendomi quasi strozzare.
-V-Valkyon?- dissi incredula posando la brocca sul tavolo molto velocemente, i suoi abiti erano completamente diversi! Proprio come quelli di un taglia legna stereotipato!
-Chi sei?- disse lui posando sull'uscio della porta un enorme ascia con la lama luccicante, per poi varcare la soglia di casa.
-I-i-o- non riuscivo a parlare, ero pietrificata! Cosa avrei mai potuto rispondere ad una domanda del gente?
-Ragazzina, ti sei per caso persa?- mi guardò con un aria interrogativa. Allora io colsi la palla al balzo!
-S-si... avevo molta sete..- imbarazzata corsi fuori come il vento senza meta, "che strano un Valkyon così! Ho fatto bene a fuggire via" pensai tra me e me. Improvvisamente una forte sonnolenza mi avvolse e lentamente scivolai distesa sulle radici attorcigliate di un immenso albero ricoperte da lucciole dorate, dopo i miei occhi si chiusero lentamente e mi risvegliai nel mio letto caldo, piena di domande sul perché di quel sogno strano.

Eldarya - OneshotWhere stories live. Discover now