Capitolo 57: La scelta di Thanatos - III

317 36 117
                                    




–    Guardate, c'è qualcuno là! - esclamò Yelahiah, correndo in direzione di due macchie colorate all'orizzonte.

Teddy sentì una delle sue mani afferrarlo e gli andò dietro come meglio poté, ansimando per la fatica. Alle sue spalle, avvertiva il respiro pesante di Fabian. Poteva solo immaginare quanto doveva essere stanco. Quei viaggi non erano affatto salutari per il suo corpo, sebbene Aides facesse il possibile per impedirgli di sfibrarsi.

Ad un certo punto si fermarono. Teddy avvertì dei singulti, come di qualcuno che facesse fatica a respirare.

–    Ragazzi? Che cosa succede? - chiese, turbato. Qualcosa non andava.

Nessuno gli rispose.

Teddy si inginocchiò e tastò il terreno finché non incontrò un braccio. Risalì lungo di esso e accarezzò il volto del suo proprietario. Era Timothy, ed era da lui che provenivano quei suoni. Il ragazzo emise un gemito e abbracciò Teddy. Lui gli accarezzò la testa per rassicurarlo.

–    L'avevo appena conosciuto – balbettò, tirando su col naso. - E adesso è m-morto.

–    Mi dispiace tanto, Timothy. Davvero. - mormorò.

–    Era molto, molto vecchio. - intervenne Fabian. - Il suo compito gli pesava troppo, aveva un disperato bisogno di passare il testimone. Agognava la morte da  tempo.

Timothy singhiozzò più forte, nascondendo il viso nel collo di Teddy, che assunse un'espressione di rimprovero.

–    Fabian, non essere così diretto. Sta ancora troppo male.

–    Gli ho detto la verità.

Fra loro calò un imbarazzante silenzio, inframezzato solo dal pianto di Timothy e dal canticchiare sommesso di Yelahiah, che guardava il cielo col collo piegato all'indietro.

–    Dov'è Valerie?

Teddy avvertì una mano sulla spalla destra.

–    Sono qui – mormorò lei, a denti stretti.

–    Sei ferita. - osservò Fabian.

–    Non preoccuparti, presto sarò guarita.

–    Com'è successo?

–    Gherbert. Mentre viaggiavamo, si è divincolato dalla mia presa. Ho cercato di tenerlo stretto, ma è comunque riuscito a liberarsi. - rispose Lilith, grave.

Fabian sibilò un'imprecazione, stringendo forte i pugni.

–    Avete idea di dove possa essere finito?

Lilith disse che l'aveva perso molto tempo addietro ed era probabile che fosse riuscito a tornare nella dimensione dei demoni. In ogni caso, era meglio che si dividessero e lo cercassero, casomai fosse ancora lì e stesse solo aspettando che abbassassero la guardia per aggredirli.

–    No, non adesso. - gemette Teddy – Siamo tutti allo stremo delle forze, abbiamo bisogno di riposare. Timothy è sconvolto e Fabian...

–    Io sto benissimo. - lo interruppe suo fratello.

–    Perché devi essere sempre così cocciuto? Dovresti andare a casa, dove potrai riposare.

–    Questa atmosfera, a differenza di quella della dimensione dei demoni e degli Immortali, non mi dà alcun fastidio. Anzi, sono dell'opinione che dovremmo portare qui anche Margaret e i gemelli, casomai i demoni decidessero di attaccarli. Tutti quelli relazionati a te sono in pericolo.

E' vero, pensò amaramente Teddy. Nessuno di coloro che mi hanno conosciuto è al sicuro. Gherbert mi odiava e non si fermerà finché non mi avrà distrutto. Forse, dovrei essere io ad andarmene.

La Via delle Rune [completa] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora