"Amiamoci Ovunque 2"CameronDallas IN PAUSA #Wattys2018

5° capitolo

Okay, finora la casa è tutta intatta, non abbiamo mandato a fuoco ed è una fortuna.
"Cameron metti a bollire l'acqua, i tuoi stanno per arrivare, è quasi tutto pronto." gli dico cuocendo gli hamburger.
Se ci fosse stato mio padre li avrebbe fatto al barbecue, a lui piacevano così e anche a noi.
Gli avrebbe fatto piacere vederci tutti uniti, vederci felici.

"Agli ordini capitano!" grida il mio ragazzo.
Prende una pentola troppo piccola e la riempie d'acqua fino all'orlo.
"No Cameron così no." rido.
"Perché? Cosa c'è che non va?" fa l'offeso.
"Primo, la pentola è troppo piccola e non devi riempire l'acqua fino all'orlo, guarda, questa va bene." ne prendo una più grande e la riempio fino a dopo la metà.
"Okay va bene, io sono una frana in cucina e tu sei la regina. Si è capito."
"Ci vuole solo pratica. E imparerai prima o poi."
"Quando devo mettere gli spaghetti nell'acqua?" domanda pesandoli.
"Quando l'acqua bolle."
"Okay, Cameron ce la puoi fare. Forza." si incoraggia da solo.
Aspettiamo altri cinque minuti poi suona il campanello.

"Vai ad aprire Cris!" urla Angy dalla mia camera. Si sta ancora finendo di preparare.
Apro la porta e mi ritrovo davanti i genitori di Cam.
"Buonasera e benvenuti!" li saluto abbracciandoli.
"Ciao Cris! Come stai?"
"Bene grazie, accomodatevi." li faccio entrare e metto le loro giacche in camera di mia mamma.

"Cameron, vedo che ti sei dato da fare per stasera, sentiamo cosa ci hai preparato di buono." la mamma di Cameron è una donna che mangia solo cosa di qualità e senza grassi, quando scoprirà il menù di Cameron gli scoppierà a ridere in faccia, ne sono sicura.
"È una sorpresa, quando sarà tutto pronto ci metteremo a tavola e vedrete." dice Cameron sorridendo.
"Mi preoccupa"
Mentre finisco ad aiutare Cameron, mia mamma, Matt ed Angy intrattengono i signori Dallas.
I miei filmini mentali non smettono di scorrere e dopo un po' Cameron si accorge che ho la testa altrove.
"Cosa fa di bello la tua testolina, Cris? Stia facendo dei pensieri perversi?" fa l'ironico.
"No, mi dispiace rovinare la tua convinzione. Stavo pensando a noi." rispondo calma e continuando a girare la pasta.
"Secondo me sei stressata, appena finisce la scuola ce ne andremo in un posto sperduto soli soletti. Va bene?" quella proposta mi fece accendere una lampadina.

"Scherzi vero? Dove vorresti portarmi?"
"Hawaii?"
"Ahaha bella battuta, fai il serio. Quando si tratta di viaggi io ci sono sempre."
"Okay va bene, mi piacerebbe vedere l'Italia. Ci sono stato una volta ma non me la ricordo. Dimmi qualche città carina dai..." okay ragazzi, cosa sta succedendo a Cameron Dallas. Non lo credevo un ragazzo così intraprendente o che gli piacesse tanto viaggiare. Per di più con la sua ragazza!

"Bè, ci sta Roma, Milano, Verona, Venezia, Torino, il mare bellissimo della Sardegna e..." dico altri nomi tutti velocemente e lui scoppia a ridere per la mia voce ogni volta che le descrivevo.
"Sarai il mio navigatore, allora." scuote la testa e io sorrido dandogli una pacca sulla spalla.
"Non sono un navigatore, sono solo informata, perché a scuola studio."
"Basta parlare di scuola ti prego. Un giorno ti insegnerò io tante di quelle cose che il cervello..."
"Ragazzi quanto ci vuole!?" ci interrompe mia mamma.
"Arriviamo."
Mettiamo tutto il cibo preparato da noi sul tavolo con tutti i posti apparecchiati splendidamente e quando tutti si sono seduti, Cameron da inizio alle danze.

"Ecco a voi il primo piatto della serata, spaghetti al ragù, come secondo abbiamo una montagna di hamburger fatti interamente da noi, patatine fritte e per dessert: tre cheesecake. Buon appetito!" urla Cameron alla fine e i suoi genitori iniziano a sbiancare davanti a tutti.

Angy e Matt si riempiono il piatto con la pasta mentre la mamma fa con calma.
"Pensavo che..." inizia la mamma di Cam.
"Si, lo so. Vi aspettavate qualcosa di sano, ma cambiare non fa male."
Loro si fanno coraggio e assaggiano un po' di tutto.
"Allora Cameron, come ti è venuta la geniale idea di fare tutta questa roba?" chiede suo padre.