3° capitolo

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La notte stessa io e Cam ci siamo messi a lavorare.
Erano le quattro quando ci siamo addormentati sul mio letto stremati e stanchi.
Non mi è dispiaciuto quando mi svegliai la mattina dopo ed era ancora accanto a me.

Aveva i muscoli delle braccia rilassati e girato verso di me, senza fare rumore mi misi più comoda per guardarlo. Gli spostai leggermente i capelli dalla fronte e lo accarezzai, riappoggiai la testa sul cuscino e giocai con una ciocca dei suoi capelli. Era lui. Era solamente Cameron Dallas e nient'altro, non quello che la gente crede: stronzo, egoista e scontroso. Non era nessuno di quelle cose, quando gli importava veramente di qualcuno cambiava, ma con me è riuscito anche a cambiare me, in meglio.
La verità è questa: quando sai amare tutto può cambiare. Lui era la mia possibilità.

Mia mamma era a lavoro, l'avevo sentita uscire presto. Matt non sapevo dove fosse, non sapevo nemmeno che ore fossero.

"È stata colpa tua se mi sono svegliato, stavo dormendo benissimo!" si lamenta ancora Cameron bevendo il suo succo il cucina.
"Okay, vorrà dire che non dormirai più qui" sorrisi lievemente felice della mia risposta.

Non aggiunse niente e continuai a mangiare la mia colazione con lui di fronte.
"Vieni qui." mi ordina guardandomi.
"Perché?" gli chiedo poggiando la forchetta sul piatto.
"Ti ho detto di venire qui." dice di nuovo abbozzando un sorriso.
"No." rispondo secca e lui mi fissa rimanendoci male.

"Ho detto di no, non vengo." ripeto.
Abbassa la testa e continua a mangiare. Vedendo che ci è rimasto troppo male sbuffo e mi alzo lentamente, so che l'ha fatto apposta per convincermi.

"Dai, arrivo." dico sotto voce, il suo sguardo si illumina e mi guarda mentre vado da lui. Apre le braccia e mi abbraccia all'altezza della vita appoggiando la testa sulla pancia. Gli accarezzo la testa dandogli un bacio sulla fronte e lui mi stringe più forte.
"L'ho detto io che stai diventando un coccolone" dico sotto voce, lui alza la testa e sorride.

"Abbraccio solo te, se proprio vogliamo essere precisi" risponde facendomi sedere sulle sue gambe.
"Che onore!" ridacchio mettendo le braccia sulle sue spalle.
"Hai la colla?"
"A cosa ti serve la colla Cameron?" rido.
"Per restare attaccato a te!"
"Sei un coccolone, punto."
"Non sono un coccolone! Uffa."
"Che bimbo sad che sei!" rido prendendolo in giro.

"Devo farti una proposta." inizia e io mi siedo sulle sue gambe.
"Domani sera vengono a trovarmi i miei da Miami, stanno tre giorni, ti andrebbe di preparare la cena con me? So che non è una cosa romantica ma non me la cavo molto con gli inviti lo sai..."
"Sarebbe bellissimo, accetto volentieri."
"Ti ricordo che io in cucina non ci so stare, so fare solo i pancakes."
"Allora perché li inviti a cena se non sai cucinare" rido.
"Perché voglio sorprenderli, voglio fargli capire che anch'io so cavarmela in qualcosa." spiega mentre mette il piatto nel lavello.
"E cosa hai intenzione di mettergli nel piatto?"
"Voglio fare un menù italiano ma anche americano, voglio mettere una montagna di spaghetti con il sugo in due contenitori grandi e hamburger e patatine fritte al centro del tavolo, ma non uno o due, circa trenta,poi tre cheesecake tutte diverse: una alla nutella, alla marmellata, e una con la frutta intera. E tutto questo fatto da solo da noi! Non fantastico?"
Assumo un espressione schifata, ma non per la roba da mangiare, ma per le quantità.
"Okay Cameron, calmiamoci, non penso che i tuoi siano tipi da mangiare cibi calorici, insomma..." cerco di improvvisare nel parlare ma Cameron mi fa gli occhi dolci e un sorrisino supplicante.

"Dai Cris, ti prometto che non farò esplodere la cucina e che mi concentrerò."
"Cameron, non abbiamo tempo materiale, la scuola, i compiti, le prove per il concerto, non posso..."
"Piccola Wilson per favore, le cheesecake potremmo iniziarle a farle già da ora. Faremo tutto in tempo."
Resto qualche minuto in silenzio per pensare se è la cosa giusta.
Mi guarda, mi guarda e aspetta che la mia risposta sia un sì, infatti non è il contrario.
"Va bene ci sto."
"Grazie grazie grazie!" urla di gioia riempiendomi di baci.
"Okay forza, andiamo al supermercato a comprare il necessario."
ci alziamo pronti per uscire ma prima lascio un biglietto a Matt dicendo: sono uscita con Cameron, ci vediamo più tardi.

"Sali in macchina principessa."
"Con piacere principe." vado nel sedile affianco al suo ma...
"Uh attenta al..." prima che finisce la frase urlo.
"Cosa ci fa un pappagallo qui?!" sclero impaurita da quell'uccello e lui ride divertito.
"L'ho trovato, forse lo venderò in qualche negozio di animali, tranquilla fai come se non esistesse" accende la macchina.
"Cameron-io-non-entro-se-non-togli-l'uccello-da-qui" scandisco per bene tutte le parole, ho paura dei pappagalli. Ma Cameron capisce l'esatto opposto di quello che ho detto.

"Ma Cris cosa dici? L'uccello sta qui dentro." dice guardandosi la cerniera dei suoi pantaloni.
A quel punto chiudo la porta della macchina scioccata e ritorno verso l'ingresso.
"No! Aspetta! Stavo scherzando, ehi torna qui, sai come sono fatto!" mi raggiunge e io mi giro alzando un sopracciglio.
"Togli il pappagallo altrimenti non salgo in macchina." gli dico senza sembrare troppo cattiva o offesa.
"Ai suoi ordini principessa." risponde prendendo il pappagallo colorato e mettendolo in una gabbia.

"Ecco, non c'è più, ora possiamo andare." sorride con un sorriso che solo io so quanto lo posso amare.
"Grazie. Avevo solo paura che mi potesse strappare i vestiti con quel becco." spiego ancora impaurita.
Lui scoppia a ridere e so che starà immaginando la scena nel suo cervello.
"Non c'è niente da ridere" sorrido.
"Cris stai ridendo anche tu."

Arrivati al supermercato parcheggiamo la macchina ed entriamo, per fortuna c'è poca gente e riusciamo a trovare facilmente la roba che ci serve per la cena stratosferica di domani.

"Ci serve: carne per gli hamburger, gli spaghetti, il pomodoro, le patate, le salse, e gli ingredienti per la cheesecake che io non so quali sono, forza! Cominciamo." trascina il carrello da una parte all'altra alla fine decido di prenderlo io.
"Cameron tu seriamente bisogno di cure." dico sconcertata.
"Lo prenderò come un complimento dalla mia principessa." mi risponde guardando tra gli scaffali pieni di roba.

"Prendi al volo!" urla di colpo lanciandomi qualcosa che mi colpisce la testa.
"Ma che cazzo..." impreco toccandomi la testa che mi fa male.
"O mio dio, Cristina Wilson che dice le parolacce, pericolo!" ride di gusto avvicinandosi a me. Faccio un sorriso pieno di vendetta e quando vedo che le cose che mi ha lanciato erano solo di plastica.

"Ti esce sangue?" chiede preoccupato spostando la mia mano.
"Scusa, ti uscirà un bel bernoccolo."
Non gli rispondo perché so che dirò solo cose sbagliate.
Lo sorpasso e guardo la lista delle cose da prendere.
Metto nel carrello la maionese e il ketchup con lui che mi fissa.
"Ti sei arrabbiata, si vede. Okay hai ragione, non è affatto normale che una persona ti lanci le cose quindi puoi anche torturarmi quando torniamo a casa." dice sinceramente ma io mi limito a sorridergli.

Prendo un altro barattolo di plastica di maionese e la lancio contro Cameron colpendolo alla schiena dato che stava prendendo altre cose dal mio lato opposto.
"Ops. Mi dispiace." gli dico sarcasticamente e lui si gira con un sorrisetto cattivo.
"Già, questa è la tua vedetta ma chissà se scapperai alla mia."

Iniziamo a correre per tutto il supermercato, io con il carrello e Cameron con la faccia da killer, in più la gente ci guarda male come: i ragazzi di oggi non hanno cervello.
Sfortunatamente Cameron riesce a prendermi quando io inizio a stancarmi di correre.

"Okay hai vinto, ma adesso fammi respirare." dico con il fiatone.
"Recupereremo a casa tranquilla."
"Convinto."

"Adesso guarda bene cosa faccio." mi prende per mano trascinandomi in una zona dove non c'è nessuno, apre il ketchup e iniziare a disegnare qualcosa sul pavimento.
"Cameron fermati! Cosa fai?" alzo la voce.
"Shh guarda e impara."
Inizia a scrivere tante lettere con la salsa e quando finisce si alza e mi mostra il capolavoro.

Non so con precisione cos'è l'amore ma so che tra noi c'è qualcosa di grande.




S.A.

E abbiamo superato le 100 visualizzazioni! Grazie a tutti per continuare a leggere la storia.
Prossimo aggiornamento: martedì 11 settembre

-Angy

"Amiamoci Ovunque 2"CameronDallas IN PAUSA #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora