Capitolo 11

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Come può una persona provare così tante cose da un momento all'altro, o anche contemporaneamente?
Come posso sentirmi così vuota e allo stesso tempo impetuosa, piena di cose dentro da poter scoppiare, da poter esplodere senza sapere cosa ne uscirà.

Rabbia? Un piano disperato? Urla? Lacrime?

Oppure tutto insieme.

A volte ho la sensazione di stare per morire, che non smetterò mai di urlare e piangere, che perderò il controllo e farò del male a qualcuno.

Ieri ero nel panico e ho tirato un cuscino a mio padre.

Un cucino perché ero sul letto.

La prima cosa che ho avuto a tiro.

Oggi un cuscino, domani?

Se non mi fossi trovata sul letto ma in cucina? Cosa avrei tirato?
Vorrei spaccare tutto.

Mi sento così calma e così agitata, così triste e così arrabbiata.

Vorrei solo prendere un piatto e buttarlo a terra, vorrei prendere a pugni il muro fino a spaccarmi una mano, vorrei fare tante di quelle cose pur di sfogarmi, pur di sentire qualcosa, pur di non essere così vuota e così piena, nello stesso istante.

Pur di non sentire quel vuoto fra lo sterno e lo stomaco, come se lì, in quel punto mancasse un organo, come se avessi un vuoto che mi trapassa, oserei dire una voragine.

Si, una voragine, dove si interrompe tutto.
Sento che il mio corpo non comunica, o comunica troppo, sento che manca qualcosa.

Montagne russe, una vita borderline.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora