Capitolo 5

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"Because the night, belong to us"

La notte appartiene a noi.

Noi anime fragili che nella notte ci lasciamo sopraffare dai pensieri, che rimbombano nella testa senza lasciare spazio alla bellezza, alla serenità, alla vita.

Noi anime fragili che un abbraccio basterebbe a far crollare le nostre certezze. Quell'abbraccio che le persone hanno paura di concederci.

Quell'abbraccio che ci fa piangere, che ci fa scoppiare in lacrime e vorremmo non finisse mai.

Un abbraccio che vediamo come posto sicuro e impenetrabile.

E forse lo è, ma cosa importa?

La notte, rifugio di molti per lasciare da parte la vita di tutti i giorni e pensare, pensare, pensare.

Pensare a cosa ci facciamo in questo mondo dove dominano l'odio e la spavalderia, dove noi anime fragili ci sentiamo soli, incompresi.

Noi che vorremmo essere sicuri di noi stessi per una volta, anche solo una.

Vorremmo sentirci felici, provare quella felicità di cui tanti parlano, di cui filosofi e scrittori scrivono infinite righe nero su bianco.

E avremmo tante cose da dire anche noi, miliardi di parole potrebbero uscire dalla nostra bocca ma siamo bloccati da quel senso di inadeguatezza che ci fa soffrire.

Scrivo a noi anime fragili che la sera sentiamo il vuoto. Dolore, un vuoto incolmabile che poco dopo si riempie di tante, troppe emozioni che siamo incapaci di controllare.

Passiamo dal troppo al troppo poco, dal tutto al niente. Non ci sono vie di mezzo, non c'è equilibrio.

E quindi scrivo a noi, sperando di riuscire a lasciarmi comprendere.

Montagne russe, una vita borderline.Where stories live. Discover now