Gerard uscì di casa ed incontrò, fuori dal cancello del suo giardino, Ray e Frank, che lo stavano aspettando per andare a fare una passeggiata al parco.
« Ciao Gee!» dissero in coro.
« Ciao» disse lui, un po' imbarazzato per l'improvviso cambio di look. Era stata una mossa molto azzardata, c'erano alte possibilità di una figuraccia...
« Gee, lo sai che stai proprio bene così? » fece notare Ray.
« Approvo » confermò Frank.
Gerard era più sollevato, ma lui non era sicuro di esser bello come desiderava. Il risultato non era male, ma non era neanche bello.
« No, non lo so... Non credo, sembro una femmina » abbassò lo sguardo, ridendo per alleviare la vergogna.
« No, stai bene. In tutti i maschi, in fondo, c'è un po' di femminilità, quella che li rende davvero irresistibili. Bisogna solo avere il coraggio di farla uscire... come hai fatto tu. Anch'io a volte metto l'eyeliner » disse sorridente Frank, rassicurandolo.
Quel pomeriggio aveva una maglietta bianca dei Black Flag, dei jeans strappati neri e delle converse del medesimo colore. I suoi occhi erano simili a quelli di Gerard (più tendenti al verde) e brillavano alla luce del sole pomeridiano, e la stessa cosa facevano i suoi capelli neri lucidi.
« Andiamo » disse Ray.
E si avviarono verso il parco.
~
« C'è un posto qui che i-»
La voce di Frank venne bloccata dalla suoneria del telefono di Ray.
« Scusate... Pronto?... Matt? Che c'è?... No... Serio? Non mi va!... Ok ok! Ma stai calmo... Sì sì... Arrivo. - chiuse la chiamata spazientito - devo andare. Matt rompe le palle »
E se ne andò di fretta verso l'uscita del parco, lasciando Gerard e Frank da soli.
'Ray... Ti prego, che cazzo fai? Non te ne andare!' pensò Gerard spaventato.
In quel momento si era reso conto di quanto lui fosse dipendente dall'amico e quanto non riuscisse a stare da solo con persone che non conosceva bene.
Gerard era sociopatico, paranoico, timido, pessimista e talvolta asociale, e non sarebbe riuscito mai, a parer suo, a fare amicizia con Frank senza Ray al suo fianco. Prima era convinto del contrario, e per questo ne rimase deluso.« Tremi?» chiese Frank guardando il più alto.
Gerard spalancò gli occhi e spostò lo sguardo su Frank. Scosse agilmente la testa, facendo sbattere i suoi ciuffi di capelli mediamente puliti che non stavano nella treccia a destra e a sinistra del suo volto pallido.« A me pare di sì. Dai, vieni »
Frank prese la mano di Gerard con delicatezza e incominciò a camminare lungo il sentiero costeggiato da foglie d'acero secche.
Frank l'aveva probabilmente fatto per calmarlo, ma Gerard, toccando la sua mano calda, percepì una piccola scossa che lo fece arrossire.E anche calmare.
Quando il rumore delle foglie che si sgretolavano sotto alle loro pesanti scarpe cessò, Gerard capi che quello era il posto di Frank. C'era un albero spoglio e molto grande e vecchio, che aveva preso delle sfumature arancioni a cause del tramonto ormai alle porte; le poche foglie superstiti sull'albero davano la sensazione di potersi staccare e cadere da un momento all'altro con un leggerissimo soffio di vento; i cespugli, disposti in modo tale da rendere quel posto così misterioso e nascosto, sembravano degli enormi guardiani di roccia marrone appisolati per l'imminente arrivo della stagione fredda.
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The World Is Ugly, But You're Beautiful To Me | Frerard |
FanfictionGerard Way è un ragazzo che non crede in sé stesso quanto dovrebbe; Frank Iero, invece, è un ragazzo che odia come viene giudicato dagli altri. Un giorno per caso si incontrano, e le loro vite cambiano radicalmente. E ora avranno la forza di seguir...