Prologo

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_Qualche mese dopo_

BRYAN

'Se ripenso a quel che è successo quella notte infernale, fatta di pistole e pallottole, avverto come un'enorme vuoto al petto. Questo perché poi mi viene in mente Hellen e quel che le è successo. Ricordo che dopo aver lasciato Jack e Travor con Miguel, anche lui rimasto ferito durante lo scontro, sono corso da lei; ma quando l'ho raggiunta ed ho trovato il suo corpo a terra, mi è sembrato di morire. Sono rimasto fermo, immobile per qualche millesimo di secondo, per poi mettermi vicino a lei nel tentativo di fermare quell'emorragia che non faceva altro che far fuori uscire sangue. La ragazza che le aveva sparato, era ormai scappata ed io non potevo perdere tempo ad inseguirla o a cercarla, quindi sono rimasto con lei nel tentativo di aiutarla e di salvarle la vita.

Se solo ripenso a quando mi ha detto di non voler morire, mi vengono i brividi... Era spaventata e allo stesso tempo aveva un'espressione smarrita. Aveva gli occhi pieni di lacrime e mi guardava come per implorarmi di tenerla in vita, a qualsiasi costo.

Può sembrare strano, ma in quel preciso momento mi sono reso conto di quanto la amo e di quanto la mia vita sarebbe stata vuota senza di lei.
Lo ammetto, non sono mai stato così male per qualcuno; certo, prima di lei ero spesso preoccupato per mia sorella,
soprattutto quando rimaneva coinvolta in qualche incidente; ma mai così. Avevo praticamente il cuore in gola, il viso accaldato e tutto sembrava andare al rallentatore: c'eravamo solo io e lei su di una distesa di cemento e nient'altro. I miei occhi, alla vista dei suoi sofferenti, mi lacrimavano ed allo stesso tempo, mi facevano sentire inutile. La vedevo star male ed io non potevo fare altro che tenere premuto una ferita che avrebbe potuto ucciderla...

Per fortuna poi, dopo aver perso i sensi, è arrivata l'ambulanza che Travor aveva chiamato ed insieme a lui, poco più tardi, sono andato in ospedale. Lì Connor ha visitato d'urgenza sia Miguel che Hellen, arrivando alla conclusione che Miguel, fra i due, era messo molto meglio. Il fatto che lui fosse in ginocchio ha permesso al proiettile di entrare e fuoriuscire senza toccare gli organi vitali; mentre per Hellen... "È molto più complicato..." disse con aria preoccupata. A quel punto, ho davvero temuto il peggio; ma poi ci ha spiegato che nel caso di Helly, la pallottola le era rimasta ancora dentro alla ferita e quindi bisognava procedere per rimuoverla al più presto. L'altro problema era che a causa dell'emorragia, non solo aveva perso molto sangue, ma era stato quasi impossibile farle una radiografia. Insomma è stato davvero molto complicato, ma alla fine l'hanno operata e subito dopo è entrata in coma farmacologico. Da quel che mi ha spiegato Connor quella sera e da quel poco che ho recepito a causa dei diversi eventi, il coma l'ha indotto lui stesso per poter vedere come procedeva il post-operazione e per monitorare poi i relativi progressi. Da un paio di settimane a questa parte le ha ridotto i farmaci e ci ha informati che a momenti si potrebbe svegliare.

Appena avuta la bellissima notizia, io e tutti gli altri ci siamo organizzati per venire qui da lei; o meglio, io sono qui in ospedale da un bel po' di tempo, mentre gli altri ci stanno raggiungendo.' Mi dico infine guardando il suo viso e fissando poi il cellulare in attesa di un messaggio da parte degli altri. Stanco per aver fatto la notte qui, mi siedo sulla poltrona accanto al letto ed aspetto. 

Dopo qualche istante, avverto dei lamenti molto lievi provenire in direzione del letto e senza perdere tempo, mi avvicino a lei lasciando perdere il telefono ed i messaggi che cominciano a farlo vibrare. Guardo la mia ragazza mentre prende man mano coscienza e cerca di aprire gli occhi. "Mmmh..." si lamenta con tono calmo, ma con un'espressione molto sofferente. "Helly, piccola..." sussurro vicino al suo viso, mentre lo accarezzo e le stampo dei dolci baci sulla fronte. Non appena appoggio delicatamente le labbra sulla sua fronte, sento il suo corpo vicino al mio rilassarsi e, dopo aver aperto gli occhi, si guarda intorno cercando di capire dove si trova. 'È bello poterla riabbracciare e sapere che sta bene, mi è mancata così tanto...'

Shut up and drive 2 #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora