Capitolo 2

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In macchina c'è un silenzio di tomba, si sentono solo i miei singhiozzi. Di tanto in tanto mi fissa da dietro le sue folte ciglia. Dopo un po' mi addormento, rannicchiata sul sedile del passeggero.

Quando mi sveglio mi ritrovo in una stanza accogliente, calda e coricata sul letto. Il pavimento è in parquet chiaro con le pareti spugnate di un grigio tortora. Il letto sui cui sono distesa è enorme con un copriletto panna. La cosa più spettacolare di questa stanza è la grossa finestra vicino al letto; una finestra rotonda con un davanzale largo e lungo, coperto di grossi cuscini panna e grigi, su cui ci si può comodamente dormire. Mi guardo attorno e sento provenire da una porta nel corridoio un rumore di una doccia.

Lui si sta facendo una doccia.

Posso provare a scappare via, magari non mi vede e non se ne accorge. So di essere senza scarpe ma non posso non cogliere l'opportunità, potrebbe finire questo agghiacciante incubo e finalmente poter tornare a casa.

Esco furtivamente dalla stanza e inizio a correre per il corridoio finchè non trovo delle scale che conducono al pianterreno. Infondo ai gradini un grosso portone imponente conduce all'esterno, strappandomi un sorriso. Non appena metto giù un piede dall'ultimo scalino una grossa mano mi afferra l'avambraccio facendomi finire addosso a un grande petto muscoloso. Alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti un ragazzo bellissimo con una bocca carnosa e rosea, dei capelli castani e riccioli, gli zigomi alti, i lineamenti virili e una pelle abbronzata.

Ma i suoi occhi.

Sono gli occhi più belli che abbia mai visto, di un verde che non si può neanche dipingere su una tela, un verde smeraldo e con una luce all'interno che potrebbe accecare chiunque. Questi meravigliosi occhi sono incorniciati da nere, lunghe e folte ciglia.

Quando mi risveglio da questo trance noto che sulle sue labbra è comparso un sorrisetto.

"Ti prego lasciami andare, non dirò niente di questa storia ma aiutami a scappare, ti prego"

"Non ti aiuterò a fare un bel niente" Risponde ridendo con una risata così profonda da far gelarmi il sangue nelle vene. La sua voce è terribilmente sexy e roca.

"Perché?" Tartaglio ritrovandomelo a un centimetro dal mio viso, sbiancato dalla paura.

Lui, in tutta risposta, mi stringe il braccio trascinandomi di nuovo sopra le scale, mentre cerco di dimenarmi giungiamo di nuovo in quel corridoio che non avrei mai più voluto vedere.

La porta della stanza in cui ero prima si spalanca di colpo sentendo i miei lamenti.

"Dove cazzo cercavi di andare, eh?"

Afferma il ragazzo con la pelle olivastra, mi afferra i capelli con violenza avvicinandomi al suo viso, di nuovo scoppio a piangere, tutte le sofferenze che ho passato, il dolore provato e le lacrime trattenute iniziano a scivolarmi sulla guance sotto forma di lacrime salate e colme di dolore.

"Harry, dov'era?"

E così si chiama Harry il ragazzo dagli occhi color smeraldo, Harry.

"L'ho sorpresa in tempo, stava scendendo le scale per uscire di casa"

"Cosa pensavi di fare?" L'altro riporta lo sguardo su di me, i suoi occhi sono intrisi di rabbia.

Io non riuscendo più a sostenere quello sguardo, abbasso gli occhi al pavimento. La sua mano mi alza il mento per obbligarmi a guardarlo negli occhi.

"Quando ti parlo esigo che tu mi guardi negli occhi hai capito?"

Annuisco e lui mi lascia andare per poi rivolgersi ad Harry.

"Devo andare Haz, mi ha chiamato Thompson, credo di star via per molto. Ti lascio la casa e la ragazzina"

Basta sono stufa di essere chiamata ragazzina, ho un nome ok? Un fottutissimo nome.

"La ragazzina ha un nome" Ringhio attirando la loro attenzione. Tutti e due si girano di scatto verso di me con sguardo divertito.

"Hai sentito Zayn? La mocciosa ha un nome" Ride voltandosi con un sorriso impertinente verso Zayn, che mi guarda dall'alto al basso, comportandosi come se fosse nettamente superiore a me.

"Hai ritrovato la parola vedo, e sentiamo come ti chiami?" Chiede appoggiandosi alla porta, incrociando le braccia al petto.

"Io mi chiamo Ruth" Dico alzando il mento con fare orgoglioso, non posso farmi vedere debole.

"Ruth" Ripete Harry con fare pensieroso.

"Ora devo andare, Harry mi raccomando." Mi indica con il capo mentre si infila il lungo cappotto marrone.

"Certo Zayn" Con un cenno del capo si salutano e prima di andarsene definitivamente Zayn mi squadra con sguardo minaccioso, così deglutisco.

Quando sento la porta sbattere violentemente mi rilasso un pochino, ma sono comunque consapevole di essere in una casa chissà dove, con un probabile assassino, da sola.

"Quella è la tua stanza, se hai bisogno chiamami"

"Cosa? Io non sto qui, io me ne torno a casa" Gli urlo per poi chiudergli la porta in faccia.

Mi accovaccio vicino alla porta e inizio a singhiozzare, sembra che piangere sia la cosa che mi venga meglio in questo momento. Quando lui la riapre cado all'indietro e sbatto la testa contro il pavimento, lui si china e, a una spanna da me, mi grida in faccia.

"Qui comando io, tu non conti niente. Sei di mia proprietà e se dico che rimani qui, così sarà. Sono stato sufficientemente chiaro?" Urla rialzandosi in tutta la sua possenza.

Rimango paralizzata dalla sua reazione. Se ne va lasciandomi sola come un cane nella mia commiserazione.

Rientro in camera e aprendo la cabina armadio, che occupa tutta una stanza collegata alla mia, mi accorgo che è colma di vestiti. Prendo una tuta e una maglia larga per cambiarmi, ma prima voglio farmi una doccia fresca per pulirmi esternamente e interiormente.

Esco dalla stanza e cerco il bagno. Appena lo trovo mi ci fiondo dentro e chiudo a chiave la porta.

Quando mi giro allo specchio vedo una figura orribile, con dei lividi sulle braccia, i capelli scompigliati e il viso con il trucco tutto sbavato per le lacrime. Senza pensarci due volte mi immergo nella vasca tanto lunga quanto larga, l'impatto iniziale con l'acqua è tremendo ma lentamente il dispiacere è sostituto da una sensazione confortevole e calmante. I muscoli si rilassano e quando chiudo gli occhi, vengo cullata dall'acqua. Vorrei restare così per sempre.

Nightmare (revision)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora