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«Era un giorno qualsiasi e mi trovavo a casa di Claudia per una serata insieme, ad un tratto il mio telefono squillò. Quando vidi il messaggio di Jack un sorriso fece capolino sul mio volto. Quel maledetto messaggio diceva che sarei dovuta andare ad una festa con lui e Nash, e mi avvisava che avrei dovuto portare anche Claudia. Gli risposi con un semplice okay e andammo a dormire. La festa era il giorno dopo in un club in centro, vicino casa mia. L'appuntamento era all'entrata di quel lurido posto. All'inizio pensai che uno come Jack non sarebbe mai entrato lì dentro, lo conosco così bene. Ci sedemmo su una panchina lì vicino e iniziamo a chiacchierare fino a quando loro due ci raggiunsero completamente ubriachi. Vacillavano da una parte all'altra e mi metteva molta paura, perché non avevo mai visto Jack così.. come dire.. così felice di andare ad una festa, non lo avrei mai detto che mi potesse inviare ad una di esse. Comunque ci presero per un braccio e ci portarono all'interno di quel club, che più quel che doveva essere, sembrava un bagno pubblico. Nonostante le nostre proteste ci fecero bere della vodka, mi sembra, era un liquido rosso e così buono che non esitai a buttarlo tutto giù. Quel liquido continuò a scendere per la mia gola per circa quindici minuti. Cinque. Cinque bicchieri di quella strana vodka che non era. Sai cos'era? Era droga. Una droga pesantissima, una che non si dovrebbe prendere. E-e questo mi fece perdere le speranze in un prossimo futuro con Jack» si fermò Madison singhiozzando rumorosamente poi continuò: «Giuro che da lui non mi aspettavo una cosa del genere. Ma la cosa che mi disgustò di più fu quello che fecero dopo. Non me ne frega niente della droga, quello che più mi ha delusa è stato il fatto che hanno tolto la verginità a Claudia, ovviamente è stato Nash. A me hanno solo fatto due tagli sulle braccia. E non è tutto, le coperte sporche di sangue le hanno consegnate a qualcuno è non so minimamente chi possa essere. Capisci Cam? Ora capisco il perché sono scappata e mi sono rintanata qui per paura?! Paura che potesse succedere ancora? Io sto male! Molto anche! Mi ha delusa più di quanto che pensavo» smise di raccontare e affondò in un pianto isterico. Affondò la testa nell'incavo del collo di Cameron e pianse lì, calmandosi e addormentandosi con le carezze del ragazzo. «Ci sono io piccola, ci sono io»

Scusate il ritardo ma per scrivere queste poche righe ci ho messo un casino. Ultimamente aggiorno più l'altro libro che trovate sul mio profilo. 🍒
Jack versione nano malefico, anche se più che nano è un palo. Ahah.

Instagram | Jack GilinskyWhere stories live. Discover now