Vincitore Wattys 2018. Categoria: I Cantastorie (The Storysmiths)
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"C'era una volta..."
"È troppo favola così!"
"Oh, ok. Allora... Non molto tempo fa..."
"Lo stesso di prima."
"La vuoi smettere!"
"Se fossi capace a presentarci! Proprio a me do...
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La brezza della sera accompagna il fruscio delle foglie che, rigogliose e vivaci, danzano sugli alberi rigenerati dalla frescura portata dall'inizio della notte.
Sul patio, il silenzio prende il sopravvento tra i loro volti sbattuti e ancora sconvolti dagli eventi appena accaduti.
Il mio non è da meno. La preoccupazione che potesse accaderle qualcosa di brutto, chiusa in quella stanza, mi ha fatto vivere minuti di terrore interminabili. I ragazzi non credo si siano accorti realmente di cosa sia avvenuto in quella stanza e di quanto Streghetta ne risenta dell'assenza dell'amore di sua madre, ma restano scossi comunque dalle verità venute a galla e dalla tensione subita per esse stesse.
Faretto resta a guardare il cielo seduto sul divanetto. Sulle sue spalle ha posate le teste di Fillina e Lauretta, che rannicchiate al suo fianco vagano fra i loro pensieri scambiandosi occhiate tristi di tanto in tanto.
Gufetto gioca con i suoi occhiali fra le mani, sdraiato su una delle poltroncine. Non parla, e mi si spezza il cuore vederlo così serio e malinconico. Sono abituata a viverlo in altri atteggiamenti; il suo buonumore, la sua goliardia... sembrano essere svaniti nel nulla.
Draghetto è proprio accanto a me, seduto sul tavolino. Ciondola le sue gambette che penzolano nel vuoto, fissando il pavimento macchiato a sprazzi dalla luce artificiale.
<<Quindi... tu già sapevi Suzette?>> Lauretta prorompe nel silenzio con disappunto.
Le loro teste si voltano tutte verso di me come risvegliatesi da un sonno eterno.
In silenzio Lauretta attende la mia risposta. Adoro il suo modo di essere sincera e schietta: non teme mai il giudizio altrui; non si lascia trascinare facilmente dagli eventi e presto trova il suo equilibrio non perdendo mai di vista quelli che sono i suoi obiettivi.
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<<Io l'avevo capito sai?>> Continua dispiaciuta. <<L'avevo capito che tu fossi al corrente di cose a noi oscure, e che non volessi dircele. Ma ho rispettato il tuo silenzio, anche se devo ammettere... per un attimo ho assaporato l'amaro in bocca.>>
